I ragazzi africani, più o meno clandestini, più o meno richiedenti asilo, sono temporanei, di passaggio, anche loro hanno capito che in un paese dove non si rispettano le regole e dove ci si comporta in maniera pervicacemente incivile è un paese dove non esiste vita economica e crescita. E dunque un paese da cui andar via.
Per la prima volta abbiamo degli extracomunitari che vogliono scappar via dal nostro paese, neppure si chiamano migranti, ma transitanti. Germania, Francia, Svezia: non vedono l'ora di scappare via da un paese ridotto così.
Da un paese, ad esempio, dove una nuova stazione, appena inaugurata e frutto di enormi investimenti pubblici, è trattata in questo modo. Il piazzale incrostato da decine di auto in divieto di sosta, continuamente. Autobus bloccati, caos, clacson, prepotenza e schifo. Schifo che vedono i turisti non appena sbarcano dal loro treno.
Chi è l'incivile, chi è il selvaggio, chi è che non si merita di vivere in un paese civile ed europeo? Teniamoci questi ragazzi africani e mandiamo a lavorare in Germania i nostri bei coattoni. Vediamo se anche nella stazione di Berlino o di Francoforte si permetteranno di fare i prepotenti.
Come fa una città come la nostra, abitata da questo livello di idiozia, sciatteria e prevaricazione violenta, a potersela prendere con gli immigrati? Qualsiasi straniero sarà meglio di questa gente. Che blocca una stazione ferroviaria che, poco distante è dotata di un comodissimo parcheggio dedicato proprio a portare o a recuperare persone ai treni.
Tra qualche giorno o qualche mese i migranti andranno via e le tendopoli verranno smontate. I burini invece rimarranno continuando per anni e anni a costringerci a vivere in un luogo allucinante e lontano da qualsiasi confronto internazionale.
A proposito di Germania ve lo immaginate um articolo del genere scritto a Roma http://uk.businessinsider.com/things-that-shocked-me-when-i-moved-to-germany-2015-6?utm_content=bufferf97f4&utm_medium=social&utm_source=facebook.com&utm_campaign=buffer?r=US
RispondiEliminaSe ci fosse qualche vigile il problema sarebbe risolto, ma il potere corrotto non ha interesse che cio' avvenga: li abbiamo educati alla merda, sono ormai abituati alla merda se gliela togliamo non ci votano piu' !!!
RispondiEliminaNoto che i graffitari impotenti e sficati hanno gia' imbrattato i muri della stazione, se alle ferrovie ci fosse qualcuno con dignita' gia' li avrebbe rimossi, costo totale qualche centinaio di euro, ma in Italia la dignita' si e' persa da tempo....
Non e' proprio così abbiamo voluto una Pa e una politica che ci facesse sguazzare nella merda per poter godere Dell anarchia e di tanti lavori pubblici parassiti a spese di chi lavora
Eliminabadate bene, non sto difendendo gli incivili ( ai quali brucerei le auto), ma e' palese che quando si rinnova una stazione e' doveroso prevedere dei parcheggi di BREVE SOSTA nei quali convogliare a pagamento gli automobilisti..... e cosa vogliamo dire del grande aggravio di traffico causato dal passaggio obbligato davanti al piazzale della stazione per gli automobilisti che escono dalla tangenziale ed hanno la necessita' di andare in direzione fuori roma....quale architetto/ingegnere/esperto di viabilita' avra' mai deciso di usare la stazione tiburtina come cavalcavia ..mah??!!!
RispondiEliminascusate lo sfogo ma come uso dire: "ogni limite ha una propria pazienza"....ed il mio e' stato oltrepassato da tempo
Ci mancava il solito articolo razzista targato RFS. Mi è bastato solo leggere il titolo per capire che gettate merda su gente disperata.
RispondiEliminaHai letto l'articolo, ignorantone saccente?
EliminaGente disperata? Chi? Quelli che cercano parcheggio e non lo trovano? Non stai bene.
RispondiEliminano non sta bene.
RispondiEliminauno che parcheggia per mettersi a fare le foto alle macchine parcheggiate male, probabilmente lui stesso fermo in un posto non appropriato, lui è il vero degradato psicologicamente.
RispondiEliminasuppongo che il fotografo in questione sia uno della redazione RfS o addirittura proprio l'amministratore titolare del blog visto che l'articolo non riporta in calce nessuna firma.
poverini, siete proprio combinati male!
Gli è "bastato solo leggere il titolo". E si vede.
RispondiEliminamolto belli anche i graffiti sui muri!!!!
RispondiEliminaLeggo su Facebook (dove non posso commentare), che c'è chi si lamenta dell'assenza dei parcheggi. RFS gli fa giustamente notare che non è vero, che i parcheggi ci sono, e quello risponde che forse non sono sufficienti. Aggiungo io: non sarà che magari quei parcheggi sono a pagamento (non lo so, eh?) e, piuttosto che pagare 50 cent., noi romani ci faremmo passare sopra da un caterpillar? Ma avete mai visto la zona intorno a Eataly? Parcheggi a pagamento VUOTI (economicissimi, tra l'altro) e le strade di fronte dove le auto sono parcheggiate anche sugli alberi! Dico che quella parte di Roma è emblematica, è il sunto del comportamento romano: disposto a spendere millemila euro per una marmellatina di papaia o per tre grammi di prosciutto di canguro (che fanno così figo), ma poi per carità "nun ciò voja de spenne 1 euro de parcheggio che poi se sa che li sòrdi se li magna er comune!".
RispondiElimina10,10 AM
RispondiEliminamenomale che leggi ancor ail blog pur sapendo che e' combinato male.
RfS avra dei problemi come dici tu, ma tu allora che problemi hai?
10.29 am, critichi pure quanto non sai neanche l'italiano dove abita? più che uno zerbino di RFS non puoi essere nella vita, portagli pure la borsa che poi quando non gli servirai più ti darà due calci nel culo e avrai tempo di andare a scuola, invece di prestargli la macchina per fare le foto in giro, ad imparare la lingua italiana.
RispondiElimina10:29 AM, tu dici che non è combinato male? e pure sembra tanto evidente, dai!
RispondiEliminasai che ti dico? caxxi sua, poverini voi ( ammesso che tu non sia RFSstesso ) che ci annate dietro.
Di sicuro la lingua italiana non abita a casa tua.
RispondiEliminaTrollati come idioti AHAHAH siete patetici!
RispondiEliminamulte da 4mila euro"
RispondiEliminaÈ la richiesta dei pm per i 17 agenti che quella sera non risposero al Comando che li richiamava in servizio
di FRANCESCO SALVATORE
16 giugno 2015
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Una condanna di 4mila euro per non aver risposto al telefono e non essere andati in sostituzione del collega malato. Non ci sono soltanto i medici nell'occhio del ciclone. Per l'assenteismo di massa di Capodanno, all'interno del corpo dei vigili urbani, la Procura ha chiuso il primo cerchio e inchiodato alle proprie responsabilità un gruppo di caschi bianchi. Si tratta di coloro che hanno dato la reperibilità e non hanno risposto alla chiamata dell'ufficiale che ne chiedeva la disponibilità a entrare in servizio, in sostituzione dei colleghi assenti.
Per 17 agenti reperibili a Capodanno i pm Nicola Maiorano e Stefano Fava hanno chiesto il decreto penale di condanna. È di 4mila euro la pena chiesta nei loro confronti. Le accuse contestate sono l'interruzione di pubblico servizio e il rifiuto di obbedienza commesso da un agente della forza pubblica, ovvero il reato di chi si rifiuta di eseguire una richiesta fattagli dall'autorità competente. La palla adesso passerà al gip che potrà o no accoglierla. Quindi saranno gli stessi vigili a decidere se pagare il conto o sobbarcarsi l'onere di un altro rito, con tutti i rischi del caso, fra cui anche quello di essere condannati a una pena più grave. I pm, infatti, proprio in virtù dello snellimento del carico processuale che il decreto penale comporta, hanno ridotto al minimo la pena richiesta, commutando la pena detentiva in una pecuniaria. La cifra è stata calcolata moltiplicando il costo dell'ammenda giornaliera, 250 euro, per il numero dei giorni di pena, 16.
Chiuso questo sottoinsieme, i pm stanno continuando a vagliare le posizioni degli altri agenti coinvolti. In totale il numero dei vigili rimasti a casa è di 803. Fra di loro, oltre ai 17 reperibili, ci sono 80 persone donatori di sangue; 106 che hanno usufruito della legge 104, per l'assistenza a un familiare disabile; 33 caschi bianchi che non sono entrati in servizio grazie a un permesso sindacale e 34 che hanno usufruito del congedo per una grave infermità di un parente. I restanti 533 vigili hanno presentato regolare certificato medico all'indomani dell'assenza. Fra questi, 59 rischiano di essere indagati per truffa, perché hanno presentato un documento senza essere visitati, come ammesso dagli stessi medici curanti. Un donatore di sangue, invece, respinto dall'ospedale per motivi di salute, ha falsificato il documento che attestava il prelievo.
A monte di tutto ci sono sempre i tre istigatori principali: i vigili urbani che hanno invitato i loro colleghi a "disertare" il turno di lavoro attraverso Facebook ed e-mail. Perquisiti dalla finanza negli uffici del I gruppo, sono indagati per tentata interruzione di servizio pubblico.
Secondo me gli faranno ricche pippe ai vigili.
RispondiElimina10,51-10,58-11
RispondiEliminaSparatevi.
Anzi sparati, intanto sei sempre lo stesso frustrato.
Anzi, come diresti tu, potresti essere lo stesso RfS che tenta di mettere un po' piu' di pepe alla conversazione.
Tanto per cambiare, il post era su maghine in divieto di sosta permanente e ci ritroviamo a discutere sull'uso dell'italiano. Ma prima di parlare/scrivere, bisogna pensare. L'Italiano si fa sempre in tempo a impararlo. Imparare a pensare e' molto piu difficile
11.34 AM, ma tu fumi? cambia spacciatore.
RispondiEliminasosta permanente? ma dov'è scritto?
Permanente vorrebbe dire: Che rimane durevolmente, che ha durata stabile
Condivido in toto il commento di 10.10. AM e aggiungerei che se fosse come affermi tu, auto in sosta permanente, sarebbe ancora peggio in quanto vorrebbe dire che il fotografo che ha fatto le foto non è andato solo in un giorno specifico a fare il reporter ma è andato più giorni per verificare che le stesse macchine non venivano mai smosse e quindi, alla fin della fiera, direi che il fotografo non ha bisogno semplicemente di cure ma di urgente ricovero.
Buona guarigione, anche se la vedo dura.
Eppure dovrebbe essere chiaro, in questo caso, il concetto di "permanente": una macchina va via e un'altra prende il suo posto.
RispondiEliminaSe ci passassi tutti i giorni, te ne accorgeresti.
E comunque, il divieto non è di "sosta", ma di "FERMATA".
Sai qual è la differenza, vero?
come al solito non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire, alla Nuova Stazione Tiburtina i parcheggi ci sono si chiamano Kiss and Ride e sono dal lato opposto direttamnte collegati alla stazione, sono stati realizzati proprio per chi porta o va a prendere i passeggeri, solo che il solito romano sbruffone deve parcheggiare dove non si può, sulla fermata del bus facendola come sempre franca perchè nessuno controlla.
RispondiEliminaBrava Roma Fa Schifo che denuncia questo incivile comportamento
Stefano il sapientino; guarda che io ho risposto a 11.34 AM, visto il tuo fervore potresti anche essere tu che scrivi in anonimato, che parlava di sosta e non di fermata.
RispondiEliminacaro sapientino prova a leggerti l'articolo, poi mettiti l'anima in pace, noterai che si parla di sosta e non di fermata.
signor ma lei legge, ammesso che ne sia capace, prima di scrivere? a quanto pare non lo fa, impari a ragionare con la testa sua e non faccia il pecorone dietro a RfS.
Maurizio inutile ribattere te tanto si capisce dalla nota finale al tuo commento che sei uno dalla saliva facile, continua pure con le tue slinguatine e stai attento a non sbavarti.
A quanto pare ci vuole un reparto completo non è sufficiente una stanzetta, state tranquilli che ve la faranno trovare " fa parte del ciclo di recupero " con il cannocchiale così potrete controllare tutte le auto quando e se verranno spostate.
Buona cura.
Ma invece di fare foto non potevi rimuovere i veicoli in divieto di sosta???
RispondiEliminaA mio avviso l'unica soluzione è un'epidemia di peste che decimi la popolazione romana dei quattro quinti!
RispondiEliminaApocalisse, NOW!
ao me devo sposà, state a fà anche servizi fotografici pe matrimoni? ve vojo pagà, no a gratis.
RispondiEliminafateme sapè, me sposo a agosto.
coglione... sei mai stato alla stazione tiburtina? sai che non esiste un posto per lasciare la macchina in attesa di far scendere o salire persone...quelle che vedi sono macchine che attendono le persone che scendano dai treni...
RispondiEliminaInfatti ha sbagliato anche RFS: è divieto di fermata. Ciò significa che quelle machhine, lì, non potrebbero fermarsi neanche per fare un colpo di tosse. Figuriamoci delle mezz'ore.
RispondiEliminaAnonimo dell1:20 PM
IL PARCHEGGIO C'E'.
http://www.ferrovie.it/portale/leggi.php?id=3348
Ma dove si trova e come si raggiunge il KISS & RIDE ?
RispondiEliminachissà per i beoti del m5s qual è la soluzione a un problemino concreto concreto come questo dei coatti maghinari.
RispondiEliminaah già non ci avevo pensato per loro basta la formula magica "tutti a casa!!!" e marino dimettiti
Il KISS & RIDE si trova sul ponte a destra prima di scendere all Stazione ci sono parcheggi per almeno 100 macchine, da lì in un attimo si entra alla stazione, non rispondo agli insulti, non mi interessa, mi interessa che le informazioni circolino e che le cose che funzionano si utilizzino
RispondiEliminaAnni fa mi fermai in doppia fila alla stazione dello Zoo di Berlino per bere ad una fontanella. Tempo 10 secondi è arrivata la ronda di vigili urbani intimandomi di andarmene. Andai a parcheggiare regolarmente e dopo 5 minuti hanno fatto piazza pulita con i carro attrezzi di un paio di macchine in divieto...
RispondiEliminaAh, dimenticavo! Anche alla stazione Tiburtina c'è la ronda di polizia, ma ignorano completamente le auto in divieto in quanto non di loro competenza. Forse si occupano di cose più importanti, tipo trovare Bin Laden.
RispondiEliminaUna volta mi sono fermato un attimino in doppia fila a Central Park a New York perché dovevo comprare un hot dog e subito è arrivata la FBI che mi ha fatto saltare in aria la macchina. Dopo un po' sono arrivato a Times Square e c'era una Ford Fiesta davanti al pizzicagnolo che veniva portata via dal carro attrezzi.
RispondiEliminaAnni fa mi fermai in doppia fila con il mio cammello nel deserto del Sahara per bere una birra ad una bancarella di urtisti della tribù dei Tuareg. Tempo 10 secondi è arrivata la ronda dei beduini intimandomi di andarmene. Andai a parcheggiare regolarmente il mio cammello e dopo 5 minuti hanno fatto piazza pulita di tutte le gobbe dei cammelli parcheggiati male.
RispondiEliminaAh, dimenticavo! Da quel giorno vado in giro con Rolando , siamo stati insieme anche allo Zoo di Berlino e a controllare le ronde a Tibutina, parcheggio correttamente come lui.
Rolando è il mio mito.
Chiamiamo per favore la polizia o gendarmeria o vigili urbani francesi? Forse ci possono aiutare. Sono degli zotici permanentemente e tutto è diventato un immenso suk. Tutti fanno quello che cazzo gli pare, tanto non succede nulla in questa città che dicono della grande bellezza.
RispondiElimina@4:59pm
RispondiEliminaI tuareg non sono una tribù ma un popolo con storia e cultura da insegnare. Valli a chiamare tribù in faccia e il cammello sai dove te ficcano?
Chi parla male, pensa male. Il linguaggio determina il pensiero. Se conosco solo 4 parole sarò capace di formulare pensieri composti dalle suddette, credendo anche di essere nel giusto.
Certo, infatti è molto più grave chi si accosta un attimo in una zona vietata (ove peraltro non ostacola nessuno, anche se comunque è vietato) piuttosto che tutti gli immigrati violenti, i rom e tutta la gente che girava già da tempo per la stazione Tiburtina commettendo furti e violenze.
RispondiEliminaAltra cosa, sono mesi che rompete le palle con la foto delle auto ferme "a spina" attorno a quella fermata, ma io ci passo spesso e non le ho mai viste! Lì tutta la piazza è concepita male, troppo piccola per accogliere tanti capolinea e una fermata bus così frequentata.
Fate schifo.
Ma che vi hanno fatto quegli immigrati? Sono dei disperati, qual'è il senso di scrivere un articolo contro di loro?
RispondiElimina