Nella speranza che i nuovi successi imprenditoriali (dei quali ci congratuliamo) convincano la gestione della pasticceria Pompi ad adottare comportamenti maggiormente civili ed evoluti, non certo parcheggiatori per gestire la sosta abusiva delle auto e chiamata col megafono stile "c'è da spostare una macchina", riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota da parte del Comitato cittadini di Via Albalonga.
***
L’Italia si sa è un paese con poca
memoria. Se così non fosse non si spiegherebbe come mai continuiamo
imperterriti da anni a fare gli stessi errori, perché tendiamo a
giustificare tutto e tutti, perché ci mettono sempre i piedi in
testa (o ce li facciamo mettere). Roma non fa eccezione, anzi,
possiamo dire che conferma ampiamente la regola. Quello che
succede oggi viene subito dimenticato domani. Tutti si lamentano, se
la prendono coi poteri forti, con “lo Stato”, coi “ladroni
bugiardi”, “col Sindaco”, “col presidente del Muncipio”,
“con i vigili” (e via dicendo seguendo la scaletta di valori
prefissata). Poi però, con la pancia piena, sono pronti a fare
dietro front.
Lo scorso settembre, quindi non 2000
anni fa, un certo commerciante di via Albalonga conosciuto in tutta
Roma per i suoi dolci al cucchiaio, presenziava una assemblea
pubblica voluta dal comando di Polizia Roma Capitale nella persona
del Comandante Raffaele Clemente. In questo incontro si illustrava
perché si era arrivati alle modifiche sperimentali di viabilità
sulla stessa strada in cui affacciava il suo negozio. Modifiche che
con la nota 215589 del 3/11/2014 l’assessore alla mobilità del
Municipio VII a chiesto di rendere definitive, e che il comando VII
Appio a Febbraio in una riunione presso il Municipio ha ribadito
essere di fondamentale utilità per la viabilità del quadrante Re di
Roma.
la modifica della
discordia a via Albalonga
Insomma, com’è e come non è, nella
riunione di Settembre, il noto commerciante cercava di perorare la
“sua causa”, per cui la viabilità così modificata sarebbe
andata -secondo lui- a intaccare il suo lavoro, i suoi guadagni e
soprattutto l’occupazione dei suoi dipendenti.
Il Teorema del Tiramisù era questo:
senza sosta selvaggia si lavora meno e se si lavora meno io devo
licenziare.
Il matematico al mascarpone si
lamentava inoltre dell’inasprimento dei controlli su quel tratto di
strada negli ultimi mesi, quasi fosse un accanimento personale (ma
lui non faceva i dolci? oppure faceva il posteggiatore?), e -non
ultimo- apriva a inaspettati servigi resi ai residenti: “noi
garantiamo la sicurezza sulla strada”.
Ah però.
A fine ottobre, dopo neanche due mesi
dal provvedimento sperimentale alla viabilità, il pasticcione (eh
si, i pasticceri sono altra cosa) se ne usciva con questo simpatico
manifesto, in cui dichiarava tutto il suo dolore e tutta la sua
miseria.
recessione,
depressione, panico. per colpa vostra arriveranno i... CINESI!
E in cui buttava lì una sottile, ma
manco tanto, minaccia: per colpa vostra, residenti scellerati, per
colpa di tutte le vostre segnalazioni, del vostro “senso civico”,
del vostro volere una via più decorosa e dignitosa, silenziosa,
libera dalle auto in doppia e tripla fila, per colpa del vostro
volere i secchi della immondizia svuotati, io me ne vado. E vi lascio
in mano ai CINESI.
Dopo poche ore però il commerciante
rettificava, in puro stile italico ("non sono stato capito"). Il
patron del tiramisù più famoso a Roma spiegava a Repubblica.it gli
ultimi mesi difficili con i clienti in fuga a causa del
parcheggio introvabile. “Ho lottato fino all’ultimo prima di
licenziare. Cinque mesi fa ci siamo tutti ridotti lo stipendio,
togliendoci il super minimo. Ma non è basto ad agosto sono stato
costretto a mandare via 4 persone, a settembre altre 3. È stato un
grande dolore, prima di allora avevamo sempre assunto. Razzista io?
La mia soddisfazione più grande è stato vedere il cameriere indiano
riuscire ad accendere un mutuo grazie allo stipendio”.
Ma gli italiani oltre ad essere dei
simpatici bugiardi sono pure ottimi imprenditori. Questo è risaputo.
Per cui arriviamo al 28 Marzo. Giorno in cui la fenice rinasce dalle
ceneri. Viale Marconi è dolce! La crisi è finita, si apre un nuovo
punto vendita. La moltiplicazione dei pani e dei panini.
Non staremo qui a ribadire quanto detto
in precedenza. O forse si, è meglio che lo facciamo, per non
sentirci dire sempre le stesse cose.
Nessuna “invidia” per
l’imprenditoria, ci mancherebbe. Fare l’imprenditore oggi vuol
dire essere davvero coraggiosi, visto come sta messo il commercio
romano. Tanto di cappello soprattutto a chi ha saputo prendere un bar
di quartiere ben avviato e farne un “brand” di successo. Ce ne
fossero. Non entriamo manco nella polemica del “buono o cattivo”,
i gusti sono gusti, a ognuno il suo. Se vende evidentemente piace.
Solo una cosa ci sta proprio sulle
pal.e. L’essere presi per il cu.o.
I clienti con l’acquolina in bocca se
lo dimenticheranno al primo assaggio, noi residenti di via Albalonga
sinceramente no.
Fare impresa in questo modo così
“romano”, del “volemose bene” è quanto di più irrispettoso
si possa pensare. Perché i clienti migliori non sono quelli che
entrano e consumano, ma quelli che invece stanno fuori e che devi
convincere ad entrare non solo con quello che vendi, ma anche e
soprattuto con il tuo modo di fare.
Se lo ricordino pure a viale Marconi.
il rispetto comincia
davanti al tuo negozio. infatti…
Come si suol dire :
RispondiEliminaCHIAGNI E FOTTI
questo è un altro argomento dove RFS ammazzava Pompi e favoreggiava altre pasticcerie, per rendersene conto basta rileggere gli argomenti precedenti relativi a Pompi ( ammesso che non siano state cancellate le pasticcerie sponsorizzate e i relativi commenti che lo facevano notare ).
RispondiEliminano no, qualcosa non gira nel giusto modo!
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaquesto è un altro argomento dove RFS ammazzava Pompi e favoreggiava altre pasticcerie, per rendersene conto basta rileggere gli argomenti precedenti relativi a Pompi ( ammesso che non siano state cancellate le pasticcerie sponsorizzate e i relativi commenti che lo facevano notare ).
no no, qualcosa non gira nel giusto modo!
AHAHAHAHAHAHAAH!!!!!!! ADESSO RFS PRENDE I SOLDI ANCHE DALLA LOBBY DELLE PASTICCERIE AHAHAHAHAHAH... MA QUANTO SEI RIDICOLO??!!
9:14 AM, coglione alcune pasticcerie facevano parte di quelle segnalate da Gambero Rosso di cui Tonelli ne è il direttore o qualcosa del genere.
RispondiElimina9.14, sei troll coglione di RFS.
AH, MA QUINDI NON ERA UNA BATTUTA? SEI SERIO, TONELLI ATTACCA POMPI PERCHE' PRNDE SOLDI DA ALTRE PASTICCERIE? TI PREGO CONTINUA CHE TI COPRI DI RIDICOLO DA SOLO. NON HO ALTRO DA AGGIUNGERE
RispondiElimina9:33 AM, nella vita non si fa tutto per soldi, i favoritismi possono avere i più svariati fini!
RispondiEliminafai il finto tonto, non importa fai pure il leccaculo di RFS!
Tiramisu' cinese su una via di ebrei.
RispondiEliminaI soliti strilloni romani.
RispondiEliminaMi dispiace solo che pure a Marconi ci sarà quella caterva di auto in terza fila ad aggiungersi alla pietosa situazione del quartiere.
Perché fare impresa è un bene per Roma, ma basare la propria impresa sul principale cancro cittadino, che è la doppia fila è assolutamente condannabile e da combattere con tutte le forze!
E se ci fate caso la sosta selvaggia c'è davanti a ogni ristorante della città ogni weekend, non solo da pompi.
Anonimo delle 8:58, fammi capire una cosa: il fatto che Pompi, per fare imprenditoria, se ne fotta del codice civile/stradale e, cosa incredibile, chieda un deroga allo stesso ti indigna o no? TI FA SCHIFO o NO?
RispondiEliminaPoi, lo fanno anche altri? Sono della tua stessa opinione. Vuoi sostenere che lo facciano altri ma RFS non ne parla? Segnala, vediamo se pubblicano la tua segnalazione. Quando RFS criticava il fatto che si erano rimossi i TAVOLI, la maggior parte degli utenti ha fatto notare che se erano ILLEGALI il provvedimento era sacrosanto. PUNTO.
Me deve chiudere sto bar di cafoni e prepotenti, chi non vive in zona non sa di che parla, è invivibile!
RispondiEliminacome sempre alcuni commentatori non sanno proprio a cosa attaccarsi pur di non vedere il problema. vorrei che fosse chiaro che parlare di "POMPI" è come prendere un esempio, di "POMPI" Roma è putroppo piena. Qui si discute su come un esercente riesca per anni a prendere per il culo i cittadini e a fare affari alle loro spalle. Forse questo di POMPI è uno dei casi più clamorosi, perché il modi in cui ha gestito la vicenda è davvero grottesco. Non sarebbe stato possibile in nessun altro luogo d'Italia. Per cui non scrivete stronzate complottistiche, fermatevi al topic se ci riuscite. E' COSì TANTO DIFFICILE???
RispondiEliminaGente come voi "che fate schifo" e non Roma che è la piu bella citta del mondo, meritereste una città deserta e morta! Ma siamo a Roma la Città Eterna e viva! Trovatevi un hobby diverso e rilassante! Saluti
RispondiEliminaanonimo del aprile 01, 2015 10:27 AM -
RispondiEliminanon meriti manco un commento. la città morta e deserta lo crea tutto sto schifo, per fortuna c'è una parte manco tanto piccola di cittadini che invece lotta ogni giorno per fa sopravvivere quanto di bello ancora c'è.
Ti opponi? Sarai delegittimato. Come riconoscere e fermare la macchina del fango.Questo l'argomento dell'incontro. Il racconto dei meccanismi che portano alla diffamazione e alla delegittimazione di chi si oppone a qualsivoglia sistema di potere, sia un'organizzazione mafiosa, un gruppo politico o una situazione lavorativa qualsiasi. Il primo fra i molti riferimenti a storie di personaggi importanti è andato a Don Giuseppe Diana, Don Peppe, ammazzato nel 1994 nella sua Chiesa. Sul suo conto furono diffuse storie di tutti i tipi, fino all'ipotesi che fosse stato ammazzato perché “andava con le ragazzine”. Le dinamiche della diffamazione che appaiono evidenti nel caso del sacerdote campano, sono le stesse che costituiscono la macchina del fango. Chi va contro il potere, viene punito in modo indiretto, screditato, isolato dai suoi amici, per i quali la sua parola non vale più nulla. Il tentativo è quello di creare un vero e proprio movimento fisico con il solo scopo di suscitare contrarietà e banalizzazione nei confronti di un determinato oppositore. E Saviano parla di una cinghia di trasmissione, inconsapevole ma letale. Ogni volta che si generalizza, che si sceglie di non approfondire una questione, di non arrivare fino in fondo ad un articolo perché “tanto sono tutti uguali”, si contribuisce ad alimentare la macchina del fango. Il riferimento ai fatti che stanno interessando proprio in questi giorni la Procura di Milano è chiaro, ma Saviano ci tiene a precisare che la macchina del fango strumentalizza il privato, non il reato, che invece deve essere portato alla luce e perseguito, qualunque sia la posizione sociale o politica del responsabile. Per questo, continua dal palco del Pavone, un politico che sbaglia non necessariamente è un politico corrotto, ma se la macchina del fango si mette in moto, quell'errore diventerà un segmento che, estrapolato dal contesto, andrà a rappresentare la distruzione dello sfortunato bersaglio. A questo proposito, Saviano ricorda Herta Müller, autrice di alcuni libri sulle condizioni di vita in Romania durante il regime di Nicolae Ceausescu. Venne licenziata dalla azienda ingegneristica, dove lavorava come traduttrice, ed accusata di mancata collaborazione con la Securitate, i servizi segreti del regime comunista. Successivamente, si disse che la Müller non era altro che una spia. L'unica cosa da fare per sfuggire a questa implacabile macchina è quella di trovare, secondo Saviano, una dannatissima unità che possa squarciare l'attuale coltre infinita di diffidenza. La macchina del fango si muove esattamente secondo i meccanismi delle organizzazioni mafiose. Così, come nei clan della 'ndrangheta i non affiliati sono definiti contrasto, in virtù di quell'opposizione inconsapevole che chiunque non faccia parte del clan provoca verso il clan stesso, allo stesso modo nella macchina del fango il contrasto è l'opposizione al potere, che deve a tutti i costi essere fermata.
RispondiEliminaIo a quelli che scrivono che va tutto bene gli auguro che Pompi gli apra un bar sotto casa!!!! Io che abitavo in zona sino ad 1 anno fa quel bar lo evitavo come la peste, non solo per solidarietà ai residenti ma anche perchè faceva veramente schifo a livello di frenquentazioni.
RispondiEliminaAntonio Di Maggio sindaco di Roma
RispondiElimina"Dopo averci preso a tutti in giro"...?
RispondiElimina"Dopo averci presi tutti in giro"
articolo bellissimo!
RispondiEliminachissà se a viale marconi hanno già il posto assicurato quelle 7 persone che ha dovuto mandar via per far fronte alla nuova apertura...eh non scusate...alla "crisi del parcheggio"...
Ma andassero fa fare in C..o loro il loro tiramisù pagato a peso d'oro e la loro maleducazione. Spero chiudano presto.
RispondiEliminaAntonio Di Maggio sindaco di Roma.
RispondiEliminavero comandante della polizia municipale di questa citta'.Non c'entra nulla scusatemi con questa discussione.Ma abbiamo visto dai video come sia difficile il loro lavoro,aggrediti ancora una volta durante lo sgombero di un campo Rom,aggrediti fisicamente dai nomadi e moralmente da varie associazioni...tutto ricordiamolo senza il contratto di una vera polizia,senza le tutele dei poliziotti...ricordiamolo tutti quando gli butteremo merda addosso per l'abusivismo,la corruzione,le macchine in doppia fila.Scusate ancora di aver affrontato un argomento diverso.VBR
Ma questa e' questione personale fra due clan, da una parte RFS e dall'altra una societa' ( probabilmente con un fatturato medio o addirittura sotto la media) che fa lavorare un po' di persone senza lavoro ( dati ISTAT siamo con una disoccupazione a livelli apocalittici ).
RispondiEliminaRaga, questa e' una delle fissazioni di RFS teniamoci fuori.
Roba da matti e poi dite che RFS combatte il degrado, qui combatte la gente che vuole lavorare in un periodo di crisi.
Aio!
Una trappola di smog: Roma bocciata. La città più congestionata d'Europa
RispondiEliminaGas velenosi e polveri sottili, autobus e strade da schifo, ciclisti alle prese con mille difficoltà e traffico come poche altre città al mondo: questa la fotografia che relega Roma anche tra le ultime città del continente nella lotta all'inquinamento atmosferico
Gas velenosi e polveri sottili, autobus e strade da schifo, ciclisti alle prese con mille difficoltà: la fotografia della città scattata dall'Europa relega Roma tra le ultime città del continente nella lotta all'inquinamento atmosferico. Nella speciale classifica “Sootfree Cities”, letteralmente “Città libere dallo smog”redatta dall’associazione tedesca “Friends of the Earth Germany” e dall’EEB (European Environmental Boreau), in collaborazione con Legambiente l'Italia e la Città Eterna in particolare ne escono molto male: Milano quindicesima, Roma 18esima seguita solo da Lisbona e Lussemburgo.
A contribuire al voto largamente insufficente le concentrazioni di PM10 e NO2 ancora elevate e spesso oltre i limiti di legge fissati dalla normativa, con la fonte principale causata dal trasporto su strada, che incide per l’85% dell’inquinamento atmosferico in città; il trasporto pubblico locale rappresenta solo un terzo degli spostamenti che mediamente avvengono nell’ambiente urbano.
Inoltre i mezzi del trasporto pubblico sono in cattivo stato così come le strade percorse, sono appena 112 i chilometri di preferenziale, anche meno dei 115 del 2003, e la mobilità ciclabile e pedonale è nettamente svantaggiata rispetto al trasporto privato con l’auto. "Anche se negli anni sono state intraprese una serie di misure volte a migliorare la situazione - si legge nella ricerca - queste risultano ancora insufficienti ad una inversione di tendenza nella mobilità e ad un miglioramento della qualità dell’aria".
Bar e tabacchi da record. Evadono 18 milioni di euro
RispondiEliminaPadre e figlio, 70 e 40 anni, sarebbero i responsabili dell’evasione fiscale realizzata creando ditte e società ad hoc, cui ricondurre la gestione di singole attività commerciali
Una meticolosa indagine condotta dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Fiuggi, nata a seguito della constatazione di alcune irregolarità nella emissione degli scontrini fiscali, ha permesso di far emergere una maxi frode fiscale di oltre 18 milioni di euro, realizzata da due ciociari, grazie alla sistematica e pluriennale omissione della presentazione della dichiarazione dei redditi. Una maxi frode fiscale da 18 milioni di euro è stata scoperta a Fiuggi indagando sgli scontrini rilasciati da una attività di bar e tabacchi di altri.
Obesi, sedentari, fumatori e ipocondriaci. Lazio, cartella clinica da allarme rosso
RispondiEliminaConsumano più farmaci, fanno meno sport e un bambino su quattro è sovrappeso. La ricerca, pubblicata dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute traccia una vera e propria cartella clinica dei cittadini e così si scopre che la mortalità nel Lazio è superiore alla media nazionale sia per gli uomini che per le donne
L’IMMOBILIARE CLANDESTINA
RispondiElimina«Ventimila euro
e avrai un tetto»
In cella gang delle case occupate
Impiegata del Catasto dava notizia degli alloggi vuoti. Molti stranieri in attesa. Venti casi, ma si teme possano essere di più
L'ultima notizia conferma uno dei cavalli di battaglia di RfS: le occupazioni abusive che nascondono un racket affaristico.
RispondiEliminaMa evidentemente RfS prende soldi dalle lobby dei vari Tecnocasa e similia no???
io je darebbi foco ROTFL
RispondiEliminaPiazza Borghese, l'isola pedonale diventa un garage
RispondiEliminaPiazza Borghese, l'isola pedonale diventa un garage
Scusate volevo fare una denuncia: ho visto un asino volare e aveva le ali.
RispondiEliminaMi hanno detto di scrivere a:
RFS
Via/Piazza ..............
Roma
Se non fosse quello corretto prego indicarmi quello giusto.
Grazie.
Saluti
Io abito in Via E. Dal Pozzo, la Via che fa angolo con Viale Marconi dove ha aperto Pompi. A me non da fastidio, credo che comunque una cosa che crea posti di lavoro sia una buona cosa.
RispondiEliminaMa cos'è tutto sto sparlare del tiramisù mentre invece la zuppa inglese non la critichi mai? Eh? Chi ti paga dall'Inghilterra per farti tacere? Sei al soldo di scottlaniàr?
RispondiEliminaA breve dossieraggio da parte di dinamo-pompi.it
Non conosco esattamente ciò che è avvenuto - ha detto - ma in questa città nessuno si può permettere di alzare le mani su un membro della polizia locale: chi lo fa non è benvenuto».Le parole di Marino,dopo l'aggressione alla polizia municipale.Ridicolo.Antonio DI Maggio sindaco di Roma
RispondiEliminaIl tiramisù di pompi fa cagare lo fa meglio mia nipote. Inoltre vedere tutte quelle macchine 50 in doppia fila mi fa venire voglia di passarci sopra con un cingolato.
RispondiEliminaSarei veramente contetno se chiudessero a Via Albalonga. Al suo posto preferirei qualsiasi cosa anche un emporio Cinese.
Magnamose tutti la mimosa e vaffanc**o!
E' vero il problema non e' Pompi,ma i itanti Pompi di Roma,localari che prendono in ostaggio interi quartieri.S.Lorenzo,Trastevere,Campo de Fiori ostaggi di localari che fanno quello che gli pare.Abito a Campo de FIori due pub hanno rovinato la vita ai residenti.I Giganti della Notte si allargano con i tavoli fino alla statua di GIOrdano Bruno,musica alta fino alle 2 3 di notte...ma togliere le licenze?
RispondiEliminaBoicottiamo i locali che recano danno ai residenti.Io da Pompi non ci vado.Altri esempi?
RispondiEliminaCreiamo un PompiLeaks, segnaliamo ogni nuova apertura di questi tizi.
RispondiEliminaok non esagerare ,solo se recano problemi ai residenti.
RispondiEliminaDaje avete ragione son mejo quelli etichettati Gambero Rosso dove vanno il Tonelli e quelli che cjianno i soldi.
RispondiEliminaSi daje boicottamo pure quelli, vabbe' noi gia' semo povera gente e in certi locali non c'annamo.
Ao me sta a veni' er dubbio, vuoi vede che RFS sa pija tanto cor Pompi perche' nun fa parte dell'elite der Gamberone Rosso?
A Pompi te conviene de farte scrive ar Gamberone Rosso cosi' sor Tonelli nun te da piu' fastidio.
RispondiEliminaCondivido. Non può che essere la solita congiura dei tiramisù comunisti. Anzi, cumunisti. Tiramisù trinariciuti sponsorizzati dal Gambero Rosso. Rosso! Capito? Più chiaro di cosí.
RispondiEliminapompi se i tiramisù che fai sono come le figure di merda che ci regali ogni volta che manifesti il tuo genio, allora devono essere davvero disgustosi...
RispondiEliminaguarda che il codice della strada vale pure a viale marconi non te crede che lì poi fa come te pare
dunque non sono mai stata lì a via Albalonga...non mangio dolci con cose crude dentro...al ristorante non prendo cose crude...dovreste osservare queste norme igieniche..detto questo...la sosta selvaggia e allucinante delle notti romane non si crea solo davanti al tiramuttaro..ma si crea davanti a tutti i ristoranti (avete mai visto via Alessandria? E' la cafonaggine di soggetti perlopiù nullafacenti simil studenti che se escono buttano la macchian davanti al ristorante/pub/discoteca/tiramisuttaro/gelataro ecc...ma scusate se uno passa a 120 km/h a via Albalonga fa un'infrazione giusto? e che è colpa del tiramisuttaro? è colpa del demente che lo fa...no? non so che ne pensate?
RispondiEliminaE pure davanti alle pasticcerie der libro del Gamberone Rosso, e' vero sor Tonelli?
RispondiEliminaEh! Mo' te risponde sor Tonelli, aspetta e spera che se fa' notte!
RispondiEliminaQuando o chiami sembra de parla cor muro, non sente e non risponde ma pubblica solamente per fare scanna' fra de noi.
Me sembra de esser ar Colosseo quando se scannavano nell'arena e Nerone guardava, io e voi ce scannamo e sor Tonelli c'è sta a guarda'!
Eh! Mo' te risponde sor Tonelli, aspetta e spera che se fa' notte!
RispondiEliminaQuando o chiami sembra de parla cor muro, non sente e non risponde ma pubblica solamente per farce scanna' fra de noi.
Me sembra de esser ar Colosseo quando se scannavano nell'arena e Nerone guardava, io e voi ce scannamo e sor Tonelli ce sta a guarda'!
Bar del pappagallo via anastasio II, crea coda a partire da piazzale clodio.
RispondiEliminaEr pozzo der gelato, idem sui colli portuensi.
Ce ne sono a decine di esempi, ma non importa a nessuno, siamo rassegnati allo schifo o forse ne facciamo parte. Siamo pedoni ed automobilisti, lavoratori e consumatori, vittime e carnefici. Senza un po' di senso sociale non ne usciremo mai e continueremo a farci la guerra all'infinito.
Magari se le auto lasciassero libero lo svincolo per girare a destra visto che quello e' diventato il nuovo parcheggio!
RispondiEliminaIo sto pompi non lo conosco. Ma secondo me uno che fa come gli pare nella società (vorrei sapere la sua situazione fiscale), non credo che metta il miglior mascarpone e le uova di galline ruspanti nei suoi prodotti. Ecco, magari di cinese ci sono proprio i suoi ingredienti.
RispondiEliminaSe chiami la polizia perchè c'è l'ingorgo al pappagallo sull'olimpica ti risponde la polizia direttamente dal pappagallo.
RispondiEliminaIl problema di Pompi, esasperato all'inverosimile da questo blog e da altri fino ad arrivare ai media nazionali (come se il problema dell'Italia fosse che, in un sabato sera, un autobus non è riuscito a girare a causa di auto mal parcheggiate) non era la sosta selvaggia. Il problema era che lì intorno è impossibile parcheggiare, considerando poi che il sabato sera la maggior parte della gente si muove in auto.
RispondiEliminaGiustamente si è voluto ripristinare l'ordine, solo che lì è impossibile parcheggiare, perciò la gente alla fine rinuncia al tiramisù.
Mi è capitato che dopo mezz'ora che cercavo parcheggio ho provato a fermarmi in divieto lì davanti, ma i vigili, giustamente, mi hanno cacciato. Allora me ne so andato.
Sì, il cartello di Pompi è stato un po' provocatorio, però lui non si è lamentato perché i clienti non possono fermarsi "in doppia" davanti a lui, ma semplicemente perché la sosta lì in zona è molto difficile.
RispondiEliminaE forse anche per tutta la campagna che gli è stata fatta contro. Si poteva trovare un'altra soluzione!
Salve a tutti volevo segnalare che in rete c'è anche un altro sito per poter vendere immobili e attività commerciali. Il ito si chiama www.venderefacileaicinesi.com ed è molto intuitivo facile da usare e funziona su tutti i dispositivi.
RispondiElimina