Questo
articolo non è corredato di immagini, non occorrono, perché ne
abbiamo fin troppe, basta uscire di casa ed osservare muri, serrande,
cassonetti, mezzi dell’AMA, pali della luce ecc...
Con
questo testo mi propongo di analizzare la filosofia di chi va in giro
ad imbrattare gli spazi pubblici e provare a trovare delle soluzioni.
Il
tag è una sigla, un segno rapido a facile da farsi, che
identifica l’autore.
Nasce
dall’esigenza di alcuni individui di rendersi visibili agli altri,
testimoniando la loro audacia e la loro abilità. In quello che dico
non vedeteci approvazione o altro, la mia è una semplice
constatazione di uno stato di fatto. Dietro questi segni non c’è
alcuna volontà di realizzare un’opera d’arte, come si propongono
di fare i writers classici, che operano con il consenso del
proprietario del muro o su superfici abbandonate, perché data la
complessità delle loro opere, impiegano parecchio tempo a
realizzarle.
Tornando
ai tag, il vero autore di questi segni è una persona che organizza
un piano per violare una superficie particolarmente difficile, in
quanto protetta, e quando riesce nell’impresa, la pubblicizza
facendo uscire sui social forum le immagini della sua impresa.
Immagino
che il sogno proibito di molti di loro sia poter un giorno firmare
l’ingresso principale della
Casa Bianca senza essere sforacchiati dagli agenti della sicurezza.
A
Roma questo non avviene, abbiamo centinaia, migliaia di scarabocchi
che si rincorrono e si sovrappongono su ogni superficie a portata di
mano e quindi viene meno il discorso dell’impresa difficile da
mostrare al mondo, ma anche quello della riconoscibilità della
propria firma.
Ora
proviamo ad esaminare chi sono i taggari
romani. Si tratta spesso di ragazzini, minorenni annoiati, che la
notte, non avendo un cacchio da fare, vanno in giro a firmare i muri,
certi dell’impunità o, nell’eventualità remota che venissero
beccati, di non subire grossi danni.
A
loro non frega assolutamente nulla del danno che causano, anche se
penso che se qualcuno prendesse loro lo smartphone da 5” ultimo
modello e ne firmasse il display con un pennarello indelebile,
avrebbero qualcosa da ridire.
Grazie
al lassismo, alla mancanza totale di controlli ed alla certezza della
pena (intesa che è certo che non ci sarà nessuna pena reale),
l’esercito degli imbrattatori è cresciuto a dismisura.
Se
migliaia di adolescenti romani passano le notti a sporcare la città,
probabilmente bisognerà rivedere qualcosa nella nostra società, a
livello dell’educazione e della famiglia, ma eventuali analisi
sociologiche (che non ho intenzione di fare in questa sede), possono
dare risultati nel medio e lungo termine, coinvolgendo i futuri
taggari, non quelli attuali, che, rassegnamoci, dobbiamo tenerceli
così
Sul
tenerceli così, intendo che non possiamo certo installargli un
nuovo sistema operativo nella capoccia, ma impedire che continuino a
far danni, magari sì.
Quando
vengono pubblicati su RFS dei servizi con i disastri che commette
questa gente, i commenti truculenti si sprecano.
c’è
chi propone pene detentive, lavori forzati, i più audaci arrivano ad
auspicare addirittura pubbliche fustigazioni e tagli delle mani.
Cerchiamo
di restare con i piedi per terra. l’Italia è un paese trattabile,
nel senso che ogni cosa si tratta, dalla multa per divieto di sosta,
alle contestazioni dell’Agenzia delle Entrate. Abbiamo migliaia di
leggi, norme, regolamenti che si intersecano e si contraddicono.
Siamo l’unico paese al mondo dove una lite condominiale finisce in
Cassazione e si trascina per dieci anni. Insomma, si parte con dura
lex, sed lex e si finisce a
tarallucci e vino. In un paese dove spesso neanche i rapinatori
finiscono in galera, è impensabile immaginare che un sedicenne di
buona famiglia, incensurato e viziato, possa finire dietro le sbarre
per aver sporcato un muro.
Meno
che mai, nella nostra società occidentale, potrebbe essere accettata
l’idea di una punizione corporale pubblica. Certo, lo ammetto,
l’idea di vedere qualcuna di queste teste di minkia con le chiappe
nude, mentre si prende una bella dose di scudisciate, circondata da
una folla festante, un po’ mi solletica, ma rientra nei sogni
proibiti di un tranquillo cittadino che non ne può più e non è
certo una strada praticabile, come pure certe fantomatiche spedizioni
punitive a base di mazze da baseball sulle ginocchia, come favoleggia
qualcuno.
Cosa
si può fare realmente e ragionevolmente?
Colpirli
nel portafogli, loro e le loro famiglie.
Da
un punto di vista penale si possono solo beccare una denuncia per
danneggiamento, naturalmente a piede libero. Loro se ne sbattono e
dopo un’ora sono di nuovo fuori, con pennarelli e bombolette,
pronti a ricominciare, più arroganti di prima perché “tanto non
ci potete fare un c..zo!”.
L’unica
sarebbe un giudizio civile per direttissima, non la prima udienza
dopo due anni, in cui vengano condannati a pesantissimi risarcimenti,
e se sono minorenni e di buona famiglia, tanto meglio, perché le
loro buone famiglie saranno sicuramente solvibili.
Sono
sicuro che le loro mammine, una volta costrette a svuotare il conto
in banca per evitare il pignoramento dell’appartamento, saranno un
po’ più attente e si informeranno su cosa cacchio fanno i loro
pargoli quando sono fuori casa.
L’altra
soluzione potrebbe essere quella di farli lavorare gratis a ripulire
quello che hanno o potrebbero aver sporcato.
In
entrambi i casi sarebbe bene da re pubblicità, anche sui social
network, a cosa succede ai taggari imbrattatori.
Se
ci fosse la voglia di farlo, si potrebbe mettere in atto in quattro e
quattr’otto, basterebbe una leggina piccina picciò, ed un po’ di
buona volontà.
LEONARDO
Direi anche culturale, non solo una questione di doverosa repressione.
RispondiEliminaL'Italia e' un paese 30 anni indietro rispetto agli altri, tali cose erano di moda tra i giovani di New York negli anni 80-90, se un ragazzino newyorkese si vantasse di aver passato la notte ad imbrattare la metro o i muri di un palazzo verrebbe visto con umana compassione da parte dei suoi coetanei, solo da noi ancora qualche idiota pensa che tutto cio' faccia "figo".
Come colpirli?
RispondiEliminaSemplice... con i manganelli della Celere!
(ah, se non ci fossero comunisti, buonisti, benpensanti e radical chic pariolini di sinistra che li proteggono)
Ragazzini italiani mica tanto, se è vero che uno di loro, quello che fa il tatuatore, in realtà è UN IMMIGRATO POLACCO!
RispondiElimina(ce ne fosse uno di quelli che porta qualcosa di positivo a questa città)
Comunque, per questi nullafacenti sballati, basterebbe ripristinare il sano SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO
12 mesi nella Folgore dei bei tempi che furono saprebbero raddrizzare schiene anche assai più piegate di queste.
D'altronde, fateci caso, da quando non c'è più il militare di leva, che era rimasto l'unico baluardo per insegnare un po' di ordine e disciplina ai nostri ragazzi altrimenti immersi nel buonismo comunista e nell'anarchia sessantottina, abbiamo creato la generazione di ragazzi più ignorante, senza rispetto e manipolabile dai media della storia d'Italia.
Quello che ha abolito il militare (Mattarella) ora addirittura ce lo abbiamo come Presidente!
E pensare che i militari di leva, oltre ai sani valori, potrebbero servire anche per presidiare le città in mano alla delinquenza.
RispondiEliminaL' assessore Improta e' indagato per un accordo del settembre 2013 che fece lievitare costi e tempi della metro C, l' assessore Morgante si dimise per questo in polemica con Improta, Marino difese Improta.
Il movimento 5 stelle gia' da mesi aveva denunciato la cosa a chi di dovere.
Romafaschifo di fronte a questo merdaio parla di graffiti e difende Improta.
Pare che un parlamentare del PD abbia detto che oggi e' l' 11 settembre del PD romano ma Romfaschifo minimizza la cosa, forse la clamorosa svolta filogovernativa di Romafaschifo rappresentera' anche l' 11 settembre di Romafaschifo?
Andrea Rossi
HAHAhah scrivete pure le vostre cazzate. La verità è che non siete in grado di capire che questa è Arte e manifestazione della libertà d'espressione. Non potrete mai porre un freno alla libertà, ottusi come siete nelle gabbie di un falso ideale ordinato e pulito della città, che vi obbliga ad omologarvi ad un unico stile. I graffiti continueranno, finchè a questo mondo esisterà anche una sola persona libera. No Rulez!
RispondiEliminaOh mio sommo Maestro,sono d'accordo con te! Concedimi di sapere dove tu dimori affinché anke io possa esprimere la mia arte sulle mura di casa tua o, qualora tu abbia un mezzo umano di locomozione, possa adornare anke quello in segno di devozione!
EliminaMa perche la notte nun te fai na scopata? A scusa tu sei n'artista , c'hai la criù de tutti maschioni c'aveta la missione de la libbertà. Ma vattela pià nder culo va...
EliminaPermettimi di esprimere la mia libertà di prenderti a cazzotti sui denti quando imbratti il muro del palazzo in cui vivo per scrivere cagate inutili e senza senso come "non" e "1up", allora. E poi permettono di esprimere la mia arte sul muro di casa tua, magari con una bella tag del tipo " sTrOnZo pIaTeLaNdErCuLo".
EliminaSei il.top
EliminaSei il.top
Eliminasono d'accordo
RispondiEliminaquando cominciano a pagare i danni di migliaia di euro cacciando i soldi di tasca propria vedi come ci pensano prima di imbrattare
@3:30 pm
RispondiEliminaParigi, Tokio, Londra, Sidney, tutte citta' senza graffiti, ergo pericolose realta' fasciste e repressive, solo in Italia esiste la democraia vera !
Quanto sei burino e provinciale, invece di spende' soldi in bombolette, comprati qualche biglietto aereo e vedi come funziona il mondo civile.
Se li vuoi attaccare nel portafoglio basta mettere una tassa sulle bombolette di vernice spray, che attualmente costano dai 3 ai 5 €, e farle pagare 10€, vedrai che gli passa la voglia...
RispondiEliminaAnonimo 3.30 avrà 12, al massimo 13 anni. Non sai neanche di cosa cazzo parli.
RispondiEliminaNell'argomento precedente a questo, oggi, ho avuto la conferma che questo blog e' pilotato quindi da ritenersi non attendibile.
RispondiEliminaDicembre 2014, Marino a proposito dei writer: "Organizzeremo per loro delle trappole"
RispondiElimina...
Non credo sia la soluzione giusta.. Ci vorrebbe una soluzione più ferrea , certezza della pena..
RispondiEliminaEccomi a voi per le mie riflessioni aspetto commenti anche da appartenenti alle forse dell'ordine:
RispondiEliminaa) la tassa sulle bombolette risibile il writher le ruba di solito o le acquista on-line.
b) il servizio di leva con 3000 miliardi di debito è impossibile da ripristinare non ci sono soldi per la benzina per le volanti figuriamoci per la leva..
c) il writher vandalo è straniero in trasferta sicuro dell'impunità in Italia cosa si può fare ?
d) durante le opere notturne sono armati di spranghe e bastoni e non temono vigilantes e polizia che anzi sfidano spavaldi come parte del game.
e) minori di anni 14 sollevati da ogni pena civile e penale.
f) pene pecuniare risibili 100-1000 euro che una famiglia abbiente può tranquillamente pagare per la ragazzata del caro figlio.
g) complicità dell'atac e delle FS che lasciano depositi di notte in balia di questi topi di fogna.
h) impotenza della polizia che non può torcere un capello ai minori.
PER ME
cattura decisa dei TOPI e se scappa qualche manganellata o slogatura di arti un ringraziamento alla forze di polizia. Riconsegna del minore alla famiglia con 2500 euro da pagare subito o 10000 in sei mesi.
Per lo straniero nulla tenente 6 mesi di detenzioni per i comunitari, ritiro del passaporto per gli extra comunitari e riconsegna al versamento immediato di euro 5000 e seguente espulsione.
IL SOGNO
Squadre di cittadini armati di bastoni alla caccia di writher spezzargli i ginocchi a questi rigurgiti di fogna così i graffiti li faranno sulla sedia a rotelle...oggi ridete e comandate "no rule" ma la ruota gira bastardi e magari ritorna il fascio allora piangerete voi e le vostre famiglie subumane infami che vi hanno generato sKifosi scarti umani da liquidare nei campi KZ.
L'importante è prendere i mezzi pubblici, che sono una ficata pazzesca, e lasciare la maghina.
RispondiEliminaDei writers sti cazzi.
Troll
EliminaSecutor quanto sei complicato.
RispondiEliminaA Singapore due writer tedeschi hanno espresso la loro "arte" su un vagone posteggiato in un deposito in cui si erano introdotti. Novemila euro di danni pagati dai contribuenti di Singapore. Poi sono andati in Malesia dove sono stati ARRESTATI su richiesta delle autorità di Singapore, quindi ESTRADATI, PROCESSATI e CONDANNATI a 3 frustate e 9 mesi di carcere. Dopo verrano espulsi.
Semplice e lineare, ecco perché a Singapore non troverai mai il disastro che trovi a Roma e i vandali in trasferta non ci torneranno più dopo aver visto cosa gli capita.
Ha ragione l'anonimo... E la libertà di espressione...
RispondiEliminaIo ad esempio mi diletto a esprimermi a cazzotti, generalmente contro i writer... Non reprimete la mia fantasia che è vasta: pugni, cazzotti, sberle, pacche, paccheri, scappellotti, sganassoni etc
Bella la democrazia, bella l'anarchia unica via...
Io piuttosto farei una riflessione su quanto è fico usare l'autobus.
RispondiEliminaLasciate perdere l'anonimo delle 10:11, è un troll.
RispondiElimina@anonimo delle 10:11PM
RispondiEliminaHa Ha grazie! Sei grande! Mi hai fatto iniziare la giornata con una bella risata! Speriamo che seguano il tuo consiglio...
Guarda che stavo a ddi' a te, a 'mbecille!
RispondiEliminaMa dov'e' il commento di 10.11 PM ??????
RispondiEliminaOk, l'ho visto ora!
RispondiEliminail.top?
RispondiEliminazz top
RispondiEliminaTutti bravi dietro le tastiere, ancora la devo leggere sul giornale la notizia di uno di voi che ha preso a ceffoni un o di questi furfantelli. Siete solo chiacchere e distintivo, come diceva quello. La colpa è sempre degli altri vero? Di Marino, della Boldrini, dei buonisti e benpensanti di sinistra..dimenticando che sotto la giunta Alemanno, l'uomo forte di destra, l'ex picchiatore fascista, queste cose avvenivano quotidianamente e alla luce del sole.
RispondiEliminaMa per favore basta con ste cazzate al bambino col pennarello gli tagliate le mani?? Quando devi difendere qualcuno da qualche rom zingaro invece ve girate dallaltra parte? Siete ridicoli barricateve a casa popolo di imbecilli che siete spero de imbrattave quelle facce di merda un giorno di questi..siete tutti bravi a parlare bla bla parlate di qualcosa di serio idioti
RispondiEliminaSe vuoi parlo della fica di tua madre, anche se non so se possa ritenersi un argomento serio con tutto quel viavai.
RispondiEliminaA me piace molto la legge di Singapore. Vieni sorpreso ad imbrattare? Multa, carcere e dai tre agli otto colpi di bastone ti aspettano, e non si scappa. Ecco come si dovrebbe fare qui.
RispondiEliminaA parte auspicare leggi più dure che qui non ci saranno mai, il discorso è che imbrattare, e deturpare beni pubblici è comunque un reato, previsto dalle leggi vigenti. Il problema è, poi far capire a questa gente che la liberà non è fare il porco del comodo proprio, e graffiti o simili vanno fatti sulle cose proprie, o comunque, eventualmente, chiedendo il permesso. La libertà, nei paesi evoluti, significa fare quello che si vuole, ma sempre e comunque nel rispetto delle leggi vigenti, capendo che la libertà finisce dove comincia quella dell'altro.
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