"ROMANUNFALASTUPIDA" è un progetto realizzato dagli studenti del terzo anno del Corso di laurea in "Gestione del Processo Edilizio" della Facoltà di Architettura della Sapienza (Corso di "Manutenzione e gestione edilizia e urbana" - Prof. Silvano Curcio).
Il Centro Storico di Roma è il più grande centro storico del mondo (al proprio interno potrebbe contenere l'insieme dei centri storici di Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bologna, Palermo, Bari e Venezia).
OGGI è un patrimonio che l'umanità rischia di veder irrimediabilmente compromesso a causa di una vera e propria emergenza da "codice rosso": una devastante situazione di degrado e illegalità che è fuori da ogni controllo e che si sta diffondendo con una velocità impressionante nelle strade e nelle piazze del Centro Storico di Roma - Patrimonio UNESCO. Stravolgendo nel profondo il suo tessuto urbano e sociale. Snaturando le sue storiche vocazioni e destinazioni d'uso. Innescando un processo irreversibile di espulsione dei suoi abitanti.
Fino ad oggi, tuttavia, a questa situazione di estrema criticità ha fatto riscontro il disarmante "muro di gomma" rappresentato dalle amministrazioni politiche che si sono alternate nel governo della città: una classe di amministratori totalmente disallineata a livello di percezione della situazione e che anche oggi manifesta incapacità/non volontà di re-agire con mirate, incisive e tempestive politiche e azioni di tutela e salvaguardia del Centro Storico di Roma, favorendo invece distorti e incompatibili modelli di sviluppo urbano spesso sottesi agli interessi di lobbies sempre più agguerrite.
Ecco dunque che, di fronte a questa situazione, 50 studenti del terzo anno del Corso di laurea in "Gestione del Processo Edilizio" della Facoltà di Architettura della Sapienza sono stati coinvolti in un progetto condiviso di censimento/inchiesta sul fenomeno del degrado del Centro Storico di Roma e, organizzati in gruppi di lavoro autogestiti, hanno diretto il proprio studio su ambiti urbani tra i più paradigmatici di questa realtà: i Rioni Ponte e Parione (il "centro" del Centro Storico) e Trastevere.
E sono così partiti alla caccia delle tracce e delle cause del degrado perlustrando le strade e le piazze dei Rioni: da Piazza Navona a Via dei Coronari, da Ponte Sisto a Piazza San Cosimato, fino alla trama più minuta del tessuto urbano dei Rioni.
Ed è proprio in questi luoghi che ha preso vita in presa diretta il primo "censimento" del degrado del Centro Storico di Roma, attraverso la registrazione/analisi delle sue concomitanti manifestazioni e cause: dall'assalto devastante di esercizi commerciali incompatibili con il contesto (specie quelli di ristorazione/mescita "selvaggia", spesso controllati dalla malavita organizzata), che impropriamente, abusivamente e illegalmente si radicano e si diffondono come un cancro, fino all’occupazione abusiva degli spazi pubblici da parte di dehors, tavolini, insegne e arredi commerciali; dall'assoluto non rispetto delle più antiche aree pedonali di Roma e di Italia, ad un irresponsabile sistema di raccolta dei rifiuti che ha trasformato strade, vicoli e piazze in vere e proprie discariche a cielo aperto; dalla persistenza di sempre più numerosi cantieri infiniti o in abbandono, fino alla speculazione edilizia e commerciale che sta fortemente insidiando storici teatri e sale cinematografiche; dall'impressionante concentrazione di bed & breakfast non autorizzati, all'esponenziale diffusione del commercio ambulante abusivo.
In questo quadro di drammatica criticità, il censimento del degrado è un contributo collettivo della Sapienza che viene messo a disposizione della cittadinanza, delle persone "interessate" e delle istituzioni: un punto di arrivo, dunque, ai fini della conoscenza e della denuncia di un problema di strettissima e incombente attualità; ma, al tempo stesso, anche un punto di partenza e un monito per tentare di sollecitare l'azione di chi - a livello di governo della città - dovrebbe esercitare l'imprescindibile funzione istituzionale di tutela di uno dei "Patrimoni dell'umanità" di più alto valore storico, sociale e culturale.
PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
www.romanunfalastupida.it
Il Centro Storico di Roma è il più grande centro storico del mondo (al proprio interno potrebbe contenere l'insieme dei centri storici di Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bologna, Palermo, Bari e Venezia).
OGGI è un patrimonio che l'umanità rischia di veder irrimediabilmente compromesso a causa di una vera e propria emergenza da "codice rosso": una devastante situazione di degrado e illegalità che è fuori da ogni controllo e che si sta diffondendo con una velocità impressionante nelle strade e nelle piazze del Centro Storico di Roma - Patrimonio UNESCO. Stravolgendo nel profondo il suo tessuto urbano e sociale. Snaturando le sue storiche vocazioni e destinazioni d'uso. Innescando un processo irreversibile di espulsione dei suoi abitanti.
Fino ad oggi, tuttavia, a questa situazione di estrema criticità ha fatto riscontro il disarmante "muro di gomma" rappresentato dalle amministrazioni politiche che si sono alternate nel governo della città: una classe di amministratori totalmente disallineata a livello di percezione della situazione e che anche oggi manifesta incapacità/non volontà di re-agire con mirate, incisive e tempestive politiche e azioni di tutela e salvaguardia del Centro Storico di Roma, favorendo invece distorti e incompatibili modelli di sviluppo urbano spesso sottesi agli interessi di lobbies sempre più agguerrite.
Ecco dunque che, di fronte a questa situazione, 50 studenti del terzo anno del Corso di laurea in "Gestione del Processo Edilizio" della Facoltà di Architettura della Sapienza sono stati coinvolti in un progetto condiviso di censimento/inchiesta sul fenomeno del degrado del Centro Storico di Roma e, organizzati in gruppi di lavoro autogestiti, hanno diretto il proprio studio su ambiti urbani tra i più paradigmatici di questa realtà: i Rioni Ponte e Parione (il "centro" del Centro Storico) e Trastevere.
E sono così partiti alla caccia delle tracce e delle cause del degrado perlustrando le strade e le piazze dei Rioni: da Piazza Navona a Via dei Coronari, da Ponte Sisto a Piazza San Cosimato, fino alla trama più minuta del tessuto urbano dei Rioni.
Ed è proprio in questi luoghi che ha preso vita in presa diretta il primo "censimento" del degrado del Centro Storico di Roma, attraverso la registrazione/analisi delle sue concomitanti manifestazioni e cause: dall'assalto devastante di esercizi commerciali incompatibili con il contesto (specie quelli di ristorazione/mescita "selvaggia", spesso controllati dalla malavita organizzata), che impropriamente, abusivamente e illegalmente si radicano e si diffondono come un cancro, fino all’occupazione abusiva degli spazi pubblici da parte di dehors, tavolini, insegne e arredi commerciali; dall'assoluto non rispetto delle più antiche aree pedonali di Roma e di Italia, ad un irresponsabile sistema di raccolta dei rifiuti che ha trasformato strade, vicoli e piazze in vere e proprie discariche a cielo aperto; dalla persistenza di sempre più numerosi cantieri infiniti o in abbandono, fino alla speculazione edilizia e commerciale che sta fortemente insidiando storici teatri e sale cinematografiche; dall'impressionante concentrazione di bed & breakfast non autorizzati, all'esponenziale diffusione del commercio ambulante abusivo.
In questo quadro di drammatica criticità, il censimento del degrado è un contributo collettivo della Sapienza che viene messo a disposizione della cittadinanza, delle persone "interessate" e delle istituzioni: un punto di arrivo, dunque, ai fini della conoscenza e della denuncia di un problema di strettissima e incombente attualità; ma, al tempo stesso, anche un punto di partenza e un monito per tentare di sollecitare l'azione di chi - a livello di governo della città - dovrebbe esercitare l'imprescindibile funzione istituzionale di tutela di uno dei "Patrimoni dell'umanità" di più alto valore storico, sociale e culturale.
PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
www.romanunfalastupida.it
Qualcosa di simile a una vecchia idea - di 30 e più anni fa - di Raffaele La Capria. Complimenti e auguri.
RispondiEliminaAiutali a distanza, mandagli un portafoglio al mese al suo paese e per natale una fornitura di rame, il zingaro non mangia da giorni perchè non va a lavorare, basta il tuo portafoglio per rendergli una vita migliore e senza sforzo . Contiamo sulla tua sensibiltà . Grazie .
RispondiEliminaCome se un paio di video potessero cambiare qualcosa. Ne avete di pastasciutta da mangiare cari miei. Il mondo di noi adulti è un'altra cosa.
RispondiEliminabat21 sei solo vecchio e non adulto
RispondiEliminaA Bat dsai sono ragazzi
RispondiEliminaSte zecche de merda andassero a lavora'
RispondiEliminaAnonimo 6.21 anche dei nazisti si diceva la stessa cosa, poi sappiamo come è andata a finire.
RispondiEliminaDirei che il centro storico di Roma é in linea con tutti gli altri patrimoni dell'UNESCO di cui é ricco il nostro paese.
RispondiEliminaABBANDONATO.
Raga lasciate perde Bat21 che ha artri grossi problemi, non gli si alza piu'.
RispondiElimina@Anonimo 8.26
RispondiEliminaPosso assicurarti che non è così.
Perche' siete i tizi che ha sposato Marino?
RispondiEliminaFrancis ma chi e' maschio, tu o Bat21?
RispondiEliminaTROLL tu hai dei seri problemi, fatti aiutare da qualcuno. Va bene trollare quando c'è gente che ci casca, ma qua ci sei solo tu, tutto il giorno! Fatti aiutare, davvero!
RispondiEliminaAdesso mi incazzo sul serio!
RispondiEliminaQuesto troll ha veramente problemi seri....
RispondiEliminaPassa il giorno a spacciarsi per me e Francis Drake.
Roba da matti.
Deve avere proprio una vita vuota.
RispondiEliminaContento lui...
Bravi ragazzi, quei coglioni graffitari dei loro coetanei dovrebbero strisciare sotto le mattonelle per la vergogna.....
RispondiElimina« Il Centro Storico di Roma è il più grande centro storico del mondo (al proprio interno potrebbe contenere l'insieme dei centri storici di Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bologna, Palermo, Bari e Venezia). »
RispondiEliminaEhm, no. Palese stronzata. Probabilmente si sono confusi con la superficie del comune di Roma, che può contenere i comuni delle suddette città.
Sapevatelo.