Ogni volta che metti piede in Spagna ti chiedi come diavolo sia possibile che molti testi (e anche molti dati, a partire dal tasso di disoccupazione) considerino questo un paese in crisi. Sarà quel che sarà, ma qui sembra sempre funzionare tutto. E Madrid, sebbene non essendo quella città impeccabile che era fino alla grande crisi del 2008, è una capitale dell'Europa latina lontana davvero anni luce da Roma. Eppure l'economia italiana è molto più grande di quella spagnola e la capitale italiana ha praticamente gli stessi abitanti di quella iberica. Le differenze sono più che smaccate e in questa ennesima passeggiata-confronto a Madrid le raccontiamo a mo' di didascalia sotto ogni foto. Iniziamo.
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Non solo le strade sono senza sosta ai lati, non solo c'è una bella ciclabile, non solo è protetta da una banda rumorosa, ma c'è una popo' di staccionata. Staccionata significa che la sosta abusiva, in questo tratto, diventa impensabile. Diventa uno sport estremo. Se sosti abusivamente perché hai visto il negozio che ti interessa, non lo puoi raggiungere ammenoché tu non sia l'omino dell'Olio Cuore. A Madrid hanno capito che non basta scrivere all'inizio della strada "divieto di sosta e fermata"... |
Come dicevamo, e queste foto lo dimostrano, le strade vengono usate per altro. Non a come parking a cielo aperto. Anche perché a Madrid non sono stati a dar retta alle idiozie dei comitati e hanno fatto parcheggi interrati dove e dovunque. La sosta in superficie c'è, ma è un'eccezione. Per il resto le strade sono fatte per fare andare in flussi di auto, per far camminare i pedoni, per le ciclabili, per le corsie preferenziali. Non per trasformarle in autorimessa.
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Anche la sosta sul marciapiede è repressa non con multe inesistenti, ma con del semplice arredo urbano. Che fa il suo lavoro sette giorni su sette e ventiquattro ore al giorno. Non chiede stipendio o, magari, straordinari per muovere il sedere, non fa sciopero e soprattutto non si fa corrompere: è sempre lì e, banalmente, evita che si possa parcheggiare dove non si può. Fine.
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Un po' di sosta c'è, dicevamo. Ma ovviamente è tutta tassativamente a pagamento e più cammini e più trovi signore che dispensano multe a chi non paga. Dovunque, nei quartieri alti come in quelli bassi. Non c'è scampo e non si può sottrarsi ai loro palmari (non le multe col taccuino, i palmari). Ora chiudete gli occhi e pensate: quand'è l'ultima volta che avete intravisto un ausiliario Atac a far rispettare le strisce blu? |
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Passiamo dalle cose grandi alle cose piccole. Bella questa idea di riempire le aiuole degli alberi non di monnezza come da noi, ma di questi particolari materiali. L'acqua passa e la pianta può crescere e muoversi perché la parte rossa è spugnosa.
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Una delle novità degli ultimi anni in città è l'apertura della grande stazione Sol della Cercanias. Cercanias è come da noi dire le linee FR: solo che qui si tratta di 10 linee pazzesche per puntualità e servizio: 370 km per 90 stazioni. Da aggiungre alla metropolitana. La città ha così di fatto 22 linee di metropolitana. Una delle stazioni più recenti è appunto a Sol, la piazza centrale della città per eccellenza. E' un po' come se a Roma facessero interrare la ferrovia urbana a Ostiense, la facessero passare a Piazza Venezia, con mega stazione in vetro e acciaio in superficie, e la facessero arrivare, sempre in sotterranea, a Termini e poi a Tiburtina e di lì ancora fuori. Pensate cosa significherebbe, per chi lavora in centro, potere arrivare in sei o sette fermate da Guidonia a Piazza Venezia o da Tivoli a Ostiense.
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Sotto la metro le macchinette distributrici di biglietti che siano quelle di Renfe (le FS spagnole, che gestiscono le Cercanias) o quelle della Metro sono impeccabili. Si può pagare dovunque con la carta di credito, giusto per dirne una. Non vi è traccia, inoltre, di aiutanti e ladruncoli... |
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Da qualche mese è nato un servizio di bike-sharing. E' molto poco usabile perché costoso a differenza degli stessi servizi di Milano, Parigi o Londra: qui la prima mezzora non è gratuita e si pagano 2 euro l'ora. Le bici però sono a pedalata assistita, utili per una città con molti saliscendi come questa. Per non sapere ne leggere e ne scrivere hanno fatto subito, per prova, oltre 120 stazioni. |
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Capitolo infrastrutture per la sosta. Madrid è tutta così: parcheggi sotto, pedonalizzazione sopra con oceano di tavolini all'aperto. Che speculazione edilizia eh? Questa è Plaza Sant'Ana, nel cuore del centro storico. Ovviamente, come vedete in piccolo in basso a destra, le occupazioni di suolo pubblico dei tavolini - tutte - sono delimitate da sei segnali bianchi sul pavimento. Tutte. Così tavolini abusivi ovviamente non ne esistono. |
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Il sindaco precedente, il grande Gaillardon, ha ralizzato il progetto Madrid Rio. Ad Arganzuela, ai margini del centro, una grande tangenziale urbana è stata interrata lasciando spazio ad un gigantesco parco che oltre ad essere grande qualcosa come 7 milioni di mq è arredato con standard inimmaginabili da queste parti. Semplicemente inimmaginabili. Cercatevi qualcosa sul progeetto Madrid Rìo che poi ne parliamo... |
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Il signore sulla sinistra in basso, con la sua fisarmonica, è l'unico "abusivo" che potevate trovare di fronte alla Cattedrale della città. Venditori di stick per selfie, lanciatori di palline, sparatori di bollicine. Nulla. E nulla vu cumprà. Ci sono anche a Madrd, per la verità, ma sono una eccezione, non il sistema. |
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C'è lo stop per le vetture, lo stop per le moto e poi il passaggio pedonale. Giri per giorni e giorni e non trovi mai, dico mai, una motorino che si piazza sulle strisce pedonali per aspettare il verde. Mai. |
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Cheppoi anche i madrileni quando possono si piazzano in seconda fila, eccome! Solo che grazie alle dimensioni corrette delle strade e all'arredo urbano non possono sgarrare quasi mai. E' loro precluso. Non è una questione culturale, è una questione di come è disegnata la città. E in primis di arredo urbano. |
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Arredo urbano, appunto. Come quello delle corsie preferenziali che vengono protette da alti e robusti cordoli.
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O arredo urbano degli angoli delle strade. Tutti allargati e protetti da paletti. Così pure in una zona popolare e complicata, come Lavapies (una sorta di Esquilino?), gli incroci sono così. Ovvio che gli incidenti siano un decimo dei nostri... |
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Sotto la metro gli addetti alla sicurezza (questo erano quei due signori) non si fanno i fatti loro ma stanno piazzati davanti ai tornelli (simili a quelli romani), così non ti passa manco per l'anticamera del cervello di fare un trenino. E se c'è qualche problema, come in questo caso, intervengono prontamente. |
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Tu paghi e la metro però funziona: qui la promessa: riqualifichiamo tutte le scale mobili, ma ci mettiamo max 15 giorni ciascuna. Fantascienza. |
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Chiudiamo con Atocha. La principale stazione della città sembra lo scalo di un paesino di provincia. Fuori non c'è nulla. Zero auto, zero caos, zero ovviamente ambulanti, cartelloni, bancarelle, sfaccendati e furfantelli. Tutto pulito in un modo irreale. Non fate confronti con Termini, perché se li fate vi viene il groppo alla gola. |
Madrid ci ha dato una pista da decenni, ormai non ci resta che confrontarci con Addis Abeba...
RispondiEliminaMamma mia bel reportage complimenti all'autore. Pensare che sono passati dallo stadio preindustriale di Franco a questo livello nel giro di pochi anni. Comunque per l economia vorrei ricordare che il loro Pil e' cresciuto dell 1,6% noi siamo contenti per la fine della decrescita...loro hanno fatto riforme serie noi per partorire il topolino jobs act abbiamo avuto mal di pancia assurdi. Non c'è confronto loro vedono un futuro noi no.
RispondiEliminaViene da pensare che, in fondo, l'immigrazione di massa la favoriamo noi per primi col nostro arredo urbano e la nostra inciviltà. Ci credo che si fiondano qui, sembra il Cairo. Si sentono a casa.
RispondiEliminaQui però non c'entra la maleducazione dei romani. Di chi è la colpa della mancata pianificazione urbana? Fuori nomi e cognomi, il sindaco (appena arrivato) non può essere l'unico responsabile.
RispondiEliminaMolto vero, il che però conferma che a Roma c'è una grave carenza delle istituzioni e un arredo urbano adatto agli anni 50!
RispondiEliminaL'unica cosa falsa sono i controlli sulle strisce blu. A Roma gli ausiliari passano quotidianamente più volte al giorno, è l'unica cosa dove, se sgarri, è sicuro che vieni multato. Io una sola volta ho dimenticato di pagare, fra l'altro in una strada isolata, e mi è arrivata la multa.
@9:30 AM
RispondiEliminaTi conveniva parcheggiare abusivamente fuori dalle strisce blu. Lì gli ausiliari non hanno giurisdizione, è competenza dei vigili. Campa cavallo...
Paragonare Madrid a Roma è come sparare sulla croce rossa.
RispondiEliminaSono stato recentemente a Madrid e confermo tutto. Anzi, l'articolo è pure riduttivo. Una quantità di infrastrutture pazzesche, una metro fantastica e pulitissima che con pochi euro ti porta pure dall'aereoporto al centro. Ordine e pulizia ovunque, ma allo stesso tempo una città vivissima. Anche nei quartieri molto movimentati della movida (che è nata da quelle parti) tipo Malasana, non vedi mica le scene di risse tra spacciatori come a San Lorenzo. Un vero paradiso, altrochè. Poi torni qui, in questa fogna di città, e già appena prendi il costosissimo treno regionale che da FCO ti riporta in città, tra graffiti ovunque, sporcizia, ritardi e rom che scippano e chiedono l'elemosina, in confronto il quarto mondo ti sembra la Svizzera.
RispondiEliminaA Madrid non c'è il VATICANO! Pur essendo cattolica infatti la città è priva di quell'enorme Stato dentro (ben dentro) lo Stato chiamato appunto VATICANO (da: vaticinio). Ok? Ciao
RispondiEliminahttp://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/patrizia_prestipino_borseggiata_metro/notizie/1214108.shtml
RispondiEliminaIl VATICANO fino a pochi decenni fa era il proprietario della città. l'imprinting dello Stato Pontificio era ed è ancora enorme ... 'pecca tanto poi ti assolvo, basta che paghi!' ... il VATICANO è ancora una potenza enorme ed il maggior proprietario immobiliare di Roma! Capito?
RispondiEliminaConsiglio a tutti la lettura del libro "Capitale senza capitale" di Benini e de Nardis. Un'ottima analisi sociologica ed economica della caduta a picco di Roma, e della "romanizzazione" di molte altre zone d'Italia, compreso l'ex-ricco Nord. Innanzitutto, come suggeriscono gli autori, bisognerebbe smetterla di parlare di "crisi". La "crisi" ha colpito duramente anche Spagna e Francia, ma in questi paesi i problemi non hanno impattato con violenza sull'andamento della vita quotidiana, come invece è successo da noi. Tra i mille problemi, città come Parigi e Madrid continuano tenacemente la loro lotta all'illegalità e al decadimento civico e morale. Per quel che riguarda Roma, città da sempre senza morale e senso civico, bisogna parlare piuttosto di "declino". "Declino" è quando l'andamento economico incide profondamente sulla qualità della vita dei cittadini e sulla quotidianità, come è successo per esempio in Grecia. Per di più, lo schifo che accade a Roma si deve a due fattori: il primo, è il suo aver vissuto al di là delle proprie possibilità per decenni (qualcuno si ricorda del miracolo di cartapesta di Veltroni, del miraggio della Roma delle "grandi possibilità"?). Il secondo, è il suo "vivere di rendita" nel senso proprio del termine. Roma ha un altissimo Pil, altissime rendite ma completamente fasulle e senza ritorno in termini di possibilità di crescita. La città si regge su manodopera dequalificata e irregolare (per lo più ragazzi meridionali con poche possibilità ed extracomunitari), in mano a lobby di "soliti noti" che impediscono ogni investimento serio, o piano d'azione meditato. Per di più, ci si metta il fatto che Roma vive su rendite procurate da terziario composto in gran parte da nullafacenti e imboscati, e turismo "mordi e fuggi" destrutturato, in cui la politica non mette mano, e quindi regolato dalla scellerata confesercenti (in parole povere...più te frego, più guadagno, pure che nun torni checazzommefrega?) Risultato: scivolamento inesorabile nelle classifiche europee del turismo, 0 possibilità lavorative, 0 possibilità di crescita, tagli sui trasporti, forze dell'ordine, etc. Il problema, come sempre, è di mentalità.
RispondiEliminaFranz 10:45 sono sostanzialmente d'accordo con te e purtroppo anche sul fatto che parte del nord si stia arrugginendo e romanizzando. Ricordiamo pero che la rendita impropria e' resa possibile dai trasferimenti statali che a loro volta possono esserci perché regioni come la Lombardia stacca ogni anno un assegno da 56mld allo stato per esser buttato nel cesso e tutte le regioni produttive ne staccano all anno quasi cento. E' ovvio che i virtuosi e i produttori vengono fiaccati alla lunga e abbandonano la produzione per cose piu redditizie (leggasi finto pil generato con l intermediazione della politica). La tragedia di Roma e realtà simili (quasi tutte a mezzogiorno) e' che in qualità di zavorra finiranno per distruggere tutta l economia italiana sia per il peso economico diretto sia per il fatto che chi crea valore lo creerà dove viene apprezzato (all estero) o smetterà di farlo diventando "romanizzato" ovvero legato alla politica per il suo business.
EliminaSuggerisco due cose quando si fanno confronti:
RispondiElimina1) contestualizzare. Gli spagnoli sono quelli che sparano ai migranti che cercano di entrare clandestinamente. Magari se ci diceste anche cosa fanno con rom, abusivi, delinquenti pluripegiudicati extracomunitari e comunitari già presenti in Spagna si capirebbero tante cose.
2) confrontare il sindaco di Madrid con quello di Roma in modo da vedere cosa dice sui vari problemi. Per esempio che farebbe il sindaco di Madrid a Termini e dintorni o quando una bella colonna di fumo tossico si leva nel cielo azzurro di Roma? Cosa fa l'equivalente della Danese a Madrid? Cosa fa il comune di Madrid con i costruttori delle metropolitane di Madrid? Come controlla il comune di Madrid il gestore del trasporto di Madrid?
Non basta far vedere piazze o strade tirate a lucido, bisognerebbe anche spiegare perché sono tirate a lucido a Madrid e a Roma no.
Quello che parla del Vaticano mi chiedo dove si rifornisca per le sue droghine.
RispondiEliminaPer ciò che riguarda Madrid e la sua efficienza, beh lì si suppone che non ci sia l'immobilismo mafio-capitolino che abbiamo qui, dove conviene non fare, lasciare tutto in abbandono per arricchire pochi a discapito di tanti(il paese intero).
Lì si è deciso di puntare sul decoro e l'efficienza della città per arricchirsi tramite il turismo in tanti: politici e cittadini. Perché una città così, sebbene abbia un millesimo del nostro patrimonio architettonico e artistico, te la godi da turista. A Roma il turista si affatica e spesso giura di non tornarci mai più.
Non vi illudete degli arrivi che aumentano, i turisti che vengono si trovano davanti alla più grande truffa d'occidente: si immaginano le vacanze romane, ma si ritrovano in una favela fetida e disordinata.
Che tristezza Madrid! Se vuoi aiuto per fare il biglietto non c'è neanche un rom ad aiutarti. Se vuoi farti un selfie ti obbligano ad avere il crampo al braccio. E neanche ti puoi spendere 10 euro per una fanta al chioschetto abusivo davanti alla cattedrale. Incivili! Roma sì che è la città più bella der monno. Der monno infame!!
RispondiEliminaQualcuno ha già detto che in Spagna, anche con i socialisti, ai clandestini SPARANO, non li vanno a prendere a botte di 1200 a settimana... e non mi risulta abbiano approvato cinque svuotacarceri in due anni come da noi con il PD-
RispondiEliminaCi credo che poi Atocha non è piena di feccia!
Comunque, se andate a Barcellona, potete vedere anche i MOSSOS DE ESQUADRA che nel we pattugliano le Ramblas, marcantoni pronti ad intervenire con MANGANELLI e anche con i cani (quelli veri, non quelli finti di ATAC) al primo accenno di ubriachezza molesta, vandalismo o degrado.
Bell articolo. Ma le foto potevano cogliere solo gli aspetti migliori di madrid , e rendere il confronto con roma impietoso. Per cui come san tommaso ho preso google map e con street view mi sono fatto un giro intorno alle stazioni di madrid .. si tratta di riprese casuali fatte da un operatore non umano e quindi non influenzabile.
RispondiEliminaRisultato ?! Conferma in pieno l'articolo . Per curiosita guardate il numero taxi fermi ad attendere i passeggeri alla stazione o i parcheggi , poi nemmeno una bancarella ....siamo senza speranza
Articolo perfetto.
RispondiEliminaSiamo talmente abituati alle macchine parcheggiate sopra i marciapiedi e in doppia fila, alle strade e ai marciapiedi rovinati, al traffico, ai rom, alle bancarelle ....ect....che ci sembra quasi strano che possano esistere strade, con i paletti, senza doppie file, senza mendicanti, con marciapiedi larghi e senza bancarelle.
Che città di m....
Ieri sera ho (ri)visto Angela junior che raccontava Parigi.
RispondiEliminaTraffico della Madonna, pullman turistici che fanno manovra in pieno centro, Champs Élysées con i sampietrini (ovvove), Louvre strapieno di opere italiane rubate da Napoleone (che non per niente era italiano), monumenti famosi ispirati a quelli romani o fatti in parte o in tutto da architetti italiani.
Ma l'insieme era tenuto bene, non c'erano bancarelle in giro (ma neanche una), non c'erano bivacchi in pieno centro, non c'erano tag persino sui monumenti come a Roma, i bouquinist (che sarebbero i venditori di libri per strada) non vendono dvd porno e sono patrimonio dell'Unesco, il lungosenna è praticabile e la Senna è percorsa da battelli turistici come se piovesse. Quelle quattro cazzate di origine romana che restano sono valorizzate al massimo, ogni più piccola sciocchezza è trasformata in evento di risonanza mondiale e anche le fogne sono un'attrazione turistica. Se, come successo a Montmartre, la città ha inglobato dei paesini questi hanno mantenuto la loro specificità e non si sono trasformati in brutti quartieri periferici.
E poi un sacco di alberi lungo le vie del centro che trasformano anche i piccoli spiazzi in giardinetti ombrosi con panchine. Che non diventano bivacco di ubriachi e nullafacenti alla romana. Del resto è la città che ha fatto diventare i barboni "clochard" (sentito quanto è elegante detto così?)
Alla fine ho spento la televisione.
I probbblemmi so' anrtiiiiii....che cce voi faaaa....Nun ce potemo fa gggnnneeteee....B@lle b@lle b@lle e ancora b@lle. A Roma sono più importanti le idee sui sampietrini, l'affitto (sottopagato) della città per girare un film, il registro delle unioni civili (soprattutto gay oriented), lo stradone di San Giovanni pedonale per il bar gayo, il 25nnale della Mukka Assassina e tante altre amenità e nefandezze varie....Poveri noi....
RispondiEliminaHahahahahaha! Fantastico 1:48.
RispondiEliminaChi cerca scuse per prendersela con i gay ha proprio sbagliato articolo. A parte il quadro legislativo ben diverso con matrimonio e diritti vari, Madrid pullula di locali gay di tutti I generi (altro che Mucca Assassina), e fa soldi a palate col turismo gay internazionale, che a Roma non mette piede. Per dire che non c’e’ contraddizione tra essere una capitale gay ed una citta’ civile, anzi. Purche’ come al solito si sappiano gestire e organizzare le cose. Berlino e’ un altro esempio. E Roma e’ all’opposto in tutti i sensi.
e' pure nata 1500 anni dopo Roma !
RispondiEliminaMeraviglioso il progetto Rio, immaginate una cosa del genere sopra la Nuova Tangenziale Est!!!
RispondiEliminaComunque checché se ne dica Rutelli a suo tempo lo disse: Roma può vivere di solo turismo. Ma c'è da correggere "qualcosa" a livello burocratico, quello che succede qui non succede ne a Madrid, ne a Berlino, ne a Parigi o Londra, ma nemmeno a Vienna, Praga o Istanbul etc.. Troppo facile parlare di arredo urbano, discorso sacrosanto per carità, ma non può essere la soluzione definitiva, almeno finché non cambieranno le abitudini dei Romani, l'unica cosa in cui la penso come il Pecora è che ci vuole la REPRESSIONE! Non violenta, ma fatta nel modo giusto. Cominciamo immediatamente a decuplicare tutte le pene, sia pecuniarie che carcerarie, altro che buonismo (in cui non c'entra nulla il PD perché con BerlusconiBossi per vent'anni è stata la stessa cosa). Qui ormai TUTTI sanno che possono fare quel che gli pare, italiani e stranieri, regolari e clandestini, quindi TUTTI fanno quel che gli pare, dai venditori ai parcheggiatori (nel senso di quelli che parcheggiano la propria auto in ogni dove), dagli abusivi agli spacciatori etc. etc. etc.
Per il traffico poi l'hanno capito pure i piccioni che basta far sparire le auto in sosta dalle strade, parcheggi interrati ovunque e dove non si può, a silo. Possibile che proprio non si riesca a riesumare il parcheggio di Cornelia???
Certo per tornare a Rutelli, da allora ormai sono passati anni ed anni (escludendo per ovvi motivi la nullità totale dell'epopea Alemanno) ed in qualunque altra parte del mondo sarebbero (e sono) state fatte tantissime cose (questo articolo ne è la prova), qui no. Per colpa di Mafia Capitale, per colpa di comitati&comitatucci, per colpa della tantissima gente che non sta al proprio posto a fare il proprio lavoro, secondo voi si risolve tutto con i "parapedonali"?
Roma è na merda e saa piamo tutti 'n der culo, punto.
RispondiEliminaIl problema vero sono i romani e gli italiani. Inutile cercare alibi dicendo che vigili, ausiliari, poliziotti non fanno il loro dovere. I primi incivili siamo noi e se qualcuno prende una decisione nella direzione giusta, tranquilli nascerà il solito comitato contro. Stiamo africanizzandoci, anche se ho visitato molte città dell'africa che si sentirebbero offese dal paragone.
RispondiEliminaCari romani a Milano è uguale: per scattare una foto paragonabile a queste di Madrid devi girare a lungo. Tutto è vandalizzato dai dementi bombolettari
RispondiElimina4:51 PM, vedi che se tu girassi a Roma o a Milano verso le 6.30 del mattino o andresti in zona isolate riusciresti a fare le stesse foto, poi qualcuna la puoi sempre rimediare dal web come colui che ha inserito l'argomento.
RispondiEliminaalla fin fine che ce frega de Madrid, chi non è contento se ne può sempre andare chi lo trattiene.
ma chi ha fatto quelle foto sembra che predilige luoghi isolati e senza gente, volendo può sempre trasferirsi in qualche bosco dove potrebbe ottenere lo stesso isolamento.
Italia agli itagliani!
RispondiEliminain una città di cerebrolesi, encefalitici come roma come madrid è pura utopia
RispondiEliminaNeanche uno zingaro alle macchinette dei biglietti della metro ... Razzisti!
RispondiElimina9.13 pm: Ma non ci sono neanche i cittadini alle macchinette! Madrid sembra spopolata nelle foto, ma c'e' stata qualche evacuazione o era in atto una epidemia?
RispondiEliminaIL VATICANO E' IL PIU' GRANDE PROPRIETARIO IMMOBILIARE DI ROMA! LA SUA FORZA PERSUASIVA E' ENORME. NON MI DITE CHE NON LO SAPEVATE. FINO A POCHI DECENNI ORSONO COMANDAVA (E COME COMANDAVA!) QUI. COME POTETE AFFERMARE CHE NON CENTRA NULLA?
RispondiEliminaPurtroppo la differenza sta nell'impronta culturale...li la dittatura è durata fino agli anni 70 da noi purtroppo è finita molto prima....
RispondiEliminaNon c'è neanceh una CACCA sul marcipaede.
RispondiEliminaMadrid fa schifo!
Vogliamo e cacche a Madrid!
(Dobbiamo costuire e preservare un habitat naturale per il romanaro quando si trova in vacanza..)
Mi spiace ma è facile fare le foto la mattina presto o la sera tardi... poi andate nelle periferie che è pieno di negri e marocchini altro che il Pigneto
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