Piazza della Repubblica è una fogna a cielo aperto. Oscar Farinetti ci vuole investire portandoci Eataly. Il Comune lo tiene in sospeso per 2 anni producendo poi osservazioni patetiche

6 febbraio 2015

Leggo la notizia sui giornali e ho un sussulto di orgoglio e piacere (non solo del palato): dopo il successo all’ex Air Terminal Ostiense, Eataly apre nella Capitale un secondo negozio a due passi da Termini, in Piazza della Repubblica.

Sotto i portici che fino al 2000 erano luoghi di prostituzione e spaccio, rinati per un breve momento con il Giubileo, là dove un tempo spadroneggiava Mc Donald’s già dalla prossima estate si potranno acquistare e mangiare le migliori selezioni di cibi nazionali.

Poi trovo le prescrizioni date da Roma Capitale per consentire l’apertura:

Vietato «posizionare all’esterno carrelli di qualunque tipo sia per la clientela che per lo spostamento di merci e/o rifiuti e/o lo stoccaggio degli imballaggi» e della spazzatura. I rivestimenti verticali del bancone pizzeria dovranno essere «sostituiti con rivestimenti di colore neutro, più intonato con l’ambiente». Si dovrà «concordare un sopralluogo congiunto preventivo... per verificare il puntuale ed effettivo rispetto di quanto proposto per le coloriture scelte e individuate nella documentazione fotografica - arredi».

E penso: bene, benissimo (siamo in pieno Centro Storico, in un edificio a vincolo monumentale). Ma subito dopo mi chiedo: la città che controlla il colore dei banconi del nuovo Eataly, che mette bocca sul colore del forno, che fa aspettare due anni un imprenditore pronto ad investire, ad assumere, a riqualificare un edificio abbandonato e un'area abbandonata è la stessa città che consente a pochi metri da lì lo scempio quotidiano di ogni centrimetro quadrato spazio pubblico, l’occupazione illegale (o inopportuna) delle aree di sosta, la sosta selvaggia nelle aree pedonali con parcheggiatore abusivo annesso e connesso, il commercio quotidiano di contraffazione e pornografia, le baraccopoli dei libri, la prostituzione minorile in Via De Nicola, le 500 bancarelle di Piazza dei Cinquecento e molto, purtroppo, molto altro?

È sempre la solita storia: chi rispetta la legge è massacrato da controlli, disposizioni, ordinanze, prescrizioni (talvolta del tutto discrezionali, pletoriche, inutili, strumentali, pensate all'insegna della complicazione per poter far intervenire - dietro corruzione - chi poi sbroglia). Chi insulta la città ogni giorno rischia al massimo di finire su questo blog...
Filippo Alberganti


*Caro Filippo,
l'unica domanda da farsi qui è come mai un imprenditore serio, che investe in tutto il pianeta, si ostini a investire qui, da noi, dove i funzionari sono nella migliore delle ipotesi lenti e incapaci e nella peggiore corrotti e concussori. Dove anche in pieno centro hai contesti riprovevoli e raccapriccianti come quello di Piazza Esedra, un luogo dove affacciano fior di hotel a cinque stelle e che, ciononostante, fa venire il vomito nel vero senso della parola. Una piazza storica con i palazzi di Koch e con la Basilica di Michelangelo tenuta come un cesso. E infatti, a quanto pare, non è affatto detto che Farinetti dia seguito all'investimento. Dopo due anni assurdi di attesa imposti da una amministrazione comunale che odia la qualità e la legalità e si fa in quattro per agevolare la Mafia, la bruttezza, l'illegalità. 
Il forno di Eataly e il relativo colore (qui c'era un ordinario e squallido McDonald's, non certo un caffè storico) è impossibile da essere visto dalla strada poiché c'è una immonda bancarella a impallare tutta la visione sugli archi dell'esedra. Questo al Comune lo sanno e fanno finta di non saperlo perché il processo autorizzativo che ha scaturito quella bancarella - che sta qui sopra nelle tue foto - ha unto e continua ad ungere una quantità incredibile di persone. Che, ci aspettiamo presto, vengano inchiodate dall'Operazione Vitruvio della Procura della Repubblica. Solo dopo un repulisti radicale qualcosa potrà cambiare. Prima di allora ci continueranno ad essere bancarelle oscene autorizzate da un giorno all'altro e imprenditori seri che vengono lasciati 24 mesi a fare anticamera. 24 mesi quando va bene e quando sono personaggi famosi. Altrimenti...
-RFS

PS: non dimentichiamoci che Eataly Ostiense subì lo stesso trattamento. Così sfiancante che ad un certo punto Farinetti aprì in maniera totalmente abusiva. Lui ha la forza (anche mediatica) di farlo. Altri imprenditori neppure si imbarcano nell'iniziativa. E se vengono dall'estero neppure si sognano di venire ad investire da noi. I dati sugli investimenti stranieri parlano da soli.

PPS: dagli ultimi aggiornamenti si parla di un Eataly che aprirà il 9 luglio 2015 e che non avrà i tavolini all'aperto. Vietati dalla soprintendenza: potrebbero dare fastidio alle bancarelle, ai senza tetto, ai parcheggiatori abusivi. Tutte forme di degrado e abuso ormai storiche che, evidentemente, debbono essere tutelate.

54 commenti | dì la tua:

bat21 ha detto...

Bellissimo post.
Questo caso evidenzia una volta di più come Roma non sia altro che una fornace dove viene bruciato valore aggiunto e risorse.
Alla PA interessa solo il proprio mantenimento il resto non conta. Nel frattempo il mondo progredisce e le strade della ricchezza percorrono altri percorsi.
Solo il fallimento della città con il licenziamento di massa di dipendenti pubblici può creare la necessaria sveglia in tutti i settori della società. La stessa medicina amara che dovrebbero bersi i territori "mantenuti"...

Anonimo ha detto...

Concordo con Bat21. A forza di SalvaRoma Roma non si salva, si perpetua lo schifo di parassiti e ladri con stipendio pubblico che arrotondano con bustarella.
In attesa che un qualche sindacato ci quereli perche diciamo che chi lavora al comune di roma e un farabutto.
Intanto e' la stessa magistratura chefornisce elementi a iosa: VVUU corrotti e lavativi, uffici edilizi corrotti, uffici tecnici corrotti, cooperative corrotte...

Anonimo ha detto...

Se aprirà Eataly si metterà finalmente mano alla sistemazione dell'area pedonale dell'altro emiciclo massacrata (come documentato dalle immagini) dalla sosta selvaggia persino la domenica? O ci sarà da temere un ulteriore affastellamento di ferraglia con il solito sordido individuo a far da parcheggiatore?

Anonimo ha detto...

Grazie ancora RFS. Non ero a conoscenza della possibilità di un altro investimento eataly.
La stampa è omertosa anzichè denunciare ogni giorno gli ostacoli che la casta dei politici impone sulla strada dello sviluppo.
La stampa invece ogni giorno ci assilla con i malumori della maggggggica distribuendo (pseudo)notizie come spacciatori oppio per i popoli

Anonimo ha detto...

Grande Oscar Farinetti, 1 pizza e 1 birra 35 euro, riqualifica i prezzi prima, a me me rivedi cor cazzo.

Anonimo ha detto...

Un fast food per ricchi.
Un'idea balzana.
Per il resto sono d'accordo.

Anonimo ha detto...

Evviva i ricchi e la qualità, ormai l'Italia e' ridotta ad un'orrida jeanseria per morti di fame.
Fateci paga' un panino anche 100euro se cio' significa riqualificare un'area ridotta ad un suk !!
Ci è quel politico che ha concesso le licenze per quelle bancarelle che neanche si vedrebbero nella periferia di Calcutta ?

VOGLIAMO I NOMI !!!!

Anonimo ha detto...

non so una volta ho mangiato da eataly ma non ho speso 35 euro ed ho preso una tagliata...comunque ben venga almeno la latrina a cui sono ridotti i portici magari verrà disinfettata ci pisciano tutti i barboni e bangla della zona e ci cagano anche...la vogliamo eliminare tutta sta inutile marmaglia di gente che inzozza la nostra arte??

Anonimo ha detto...

Annamo proprio bene altro locale per i fancazzisti e figli di papà, cio' lo chiamate un bene per Roma.
Al vecchio Eataly ( quello di prima apertura )un piatto di bucatini cacio e pepe costava, due anni fà, di più di quello che un operaio prende oggi di pensione giornalmente.
Un piatto di cacio e pepe costava 20 euri!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/02/eataly-roma-cacio-e-pepe-a-peso-doro/281067/
Personalmente al vecchio Eataly ci sono stato una volta e non ci sono ritornato più:
in linea quasi totalitaria gli articoli erano particolari quindi ricercati solo da coloro che hanno la puzza al naso e che conoscono poco il guadagno dei soldi con vero lavoro;
c'erano tanti ristoranti dove mangiavi e fuggivi nella confusione più totale e pagavi fior di eurini.
Per me Eataly è il posto da visitare una volta e poi non ritornarci più!
Ecco i soliti posti freddi, snobbosi e inaccessibili per i romani del ceto medio che RFS esalta e ci propone.
Poi per quanto riguarda la strumentalizzazione di RFS sulle condizioni imposte relative all'apertura di Eataly è un altro discorso che è meglio soprassedere, tanto ormai è costume di RFS strumentalizzare a proprio interesse ogni situazione (se il comune non avesse esteso condizioni RFS avrebbe detto altro, della serie voler mettere becco sempre ed in ogni caso perchè solo io < RFS > so come far funzionare le situazioni < gli altri sono tutti scemi e disonesti > appollaiato dietro un pc).

Anonimo ha detto...

E' la corruzione generalizzata il male di Roma. Rendere difficile investire in modo limpido fa crescere le 'mazzette' dei disonesti, gli dona più valore!

Anonimo ha detto...

A Londra c'è Harrods, a Parigi Fauchon, certo prezzi pazzeschi per il cibo, ma a nessuno verrebbe in mente di chiuderli per sostituirli con MAS di Piazza Vittorio, cosi' er popolo ce po' anna' : ciò e' la tipica mentalità becera italiana.

A Londra coi ricconi da tutto il Mondo Lo Stato può permettersi di dare gli assegni ai poveracci.

Costruite a Roma quartieri per ricchi negozi per ricchi e servizi per ricchi, fate veni' i ricconi anche qui da noi, è il miglior modo per aiutare il proletariato.

Anonimo ha detto...

Non ve lo ha prescritto il medico di andare a mangiare la cacio e pepe da Eataly. Esistono un sacco di buone trattorie economiche a Roma!
Inoltre non si tratta di strumentalizzazione, è che fà proprio ridere impuntarsi su dei particolari di decoro in quell'inferno!

PXT ha detto...

Non amo particolarmente Farinetti, non da quel che ho avuto modo di vedere sentire dai media (poi sarebbe tutto da verificare), ma trovo tutto questo schifoso. Così come trovo schifosi i commenti di chi si lamenta dei prezzi. A parte che a me non è mai capitato di spendere così tanto lì, ma comunque ci sono menù variegati e dai prezzi anche accessibili. Ricordo a tutti che si tratta di cibo di QUALITÀ e, soprattutto, ITALIANO. Gli imprenditori italiani sono subissati dalle tasse e costretti, spesso, a fare prezzi 'alti'. Il problema, però, non sono i prezzi 'alti' degli italiani, ma i prezzi RIDICOLI dei tanti stranieri più o meno abusivi sui quali lo stato chiude un occhio. Solo per non dover perder tempo a fare i dovuti controlli. È più facile multare un bar per un mancato scontrino che un minimarket di bengalesi, dove vi lavorano 10 persone in nero e dove le condizioni igieniche -se paragonate agli equivalenti italiani- sono pessime.
Tutti a difendere la patria e il lavoro, poi però tutti a comprare frutta di terza scelta a 0,99 al kilo dagli egiziani, lamentandosi sempre dei prezzi più alti dei prodotti di qualità. Salvo poi spendere 900 euro per telefoni che costano al produttore un decimo, solo per darsi e arie da fighetto. Quando dovremmo fare l'esatto contrario: investire nella qualità quando mangiamo (tanto poi lo scopriamo dopo 30 anni se ci siamo intossicati) e risparmiare sulle stronzate. Nessuno regala niente. I ristoranti a buffet orientali fanno il pieno e c'è gente che dice pure che si mangia bene. Un giapponese che si rispetti costa almeo 30/40 a testa e la qualità è eccelsa. Eppure, c'è chi si ostina a credere di mangiare giapponese (e bene) in quei luoghi tristi e sporchi in cui fanno passare per giapponese una palla di riso di gomma con un tocco di pesce secco e insapore.
Se dovete muovere delle critiche, fatelo usando la testa e la ragione, non solo il vostro tornaconto economico. Mai quanto oggi il vecchio detto 'chi più spende meno spende' trova conferma nello schifo da cui siamo circondati.
Chiudo aggiungendo che -lentezze burocratiche a parte- il problema non sono le eccessive richieste di decoro e pulizia che si fanno agli italiani. Il problema è che quelle stesse richieste non vengono fatte a tanti, ma tanti operatori stranieri di infimo ordine, in nome di un 'buonismo' ridicolo e mafioso.

Anonimo ha detto...

10.50, è vero avete ragione, Roma deve essere la città che i romani non devono vivere ma guardarla dal proprio tv di casa.
Ti rammento che in Italia i soldi per i poveracci ci sono ma non si vogliono dare perchè sono convogliati solo per i ricchi ( vedi pensioni d'oro; vedi più pensioni d'oro procapite; etcc .... ).
In Italia siamo poveri perchè questo vuole la volontà politica!
In Italia è il mondo politico istituzionale che è fallato e solo agendo in quell'ambiente l'Italia si risolleverà in tutto!

Anonimo ha detto...

10.54 am, la prossima volta che andremo a mangiare al ristorante ti chiamiamo così deciderai tu cosa ci dovremo mangiare.

Anonimo ha detto...

PXT, tornaconto economico? vaglielo a dire a coloro che rovistano nella spazzatura dei mercati perchè non sanno come arrivare a fine mese; vaglielo a dire ai giovani che non trovano lavoro e non possono mettere su famiglia; vaglielo a dire a quelli che rimangono senza lavoro perchè il datore di lavoro ha chiuso bottega; etcc.....
L'Italia non è fatta solo di gente che non mangia per poi comprarsi l'iphone di ultima generazione.
La verdura a basso costo e qualità inferiore, in più dei casi, la si và a comprare perchè le possibilità sono limitate ( a tutti piace mangiare roba buona e sana ma quando non ci sono possibilità econonomiche devi per forza maggiore cambiare rotta ).

Anonimo ha detto...

Gente che dice che eataly ha prezzi troppo alti si merita le bancaralle con gli stracci e le pizzette di tredicine. Appena si prova a risolllevarsi c'è sempre gente in questa città pronta a trascinare giù e a non cambiare mai.

Anonimo ha detto...

Caro Bat che piacere ritrovarti .Sono VBR ,in questo paese si massacrano imprenditori onesti( poi vanno in Polonia e te credo)mentre i furbi continuano a fare i furbi.Oggi all'Esquilino un controllo nelle attivita' commerciali ha portato al comune 600.000 euro per irregolarita' varie.Poi a Farinetti si dice come fare il forno...
Non solo solo le tasse ma anche una burocrazia idiota faranno fallire questo paese.Cmq caro Bat salutami Verona la citta' piu' bella del Veneto.PS ma il benzinaio vicino a Vicenza che ha sparato per difendersi e adesso e' indagato? ne vogliamo parlare?

PXT ha detto...

@ 11:25

Vero, ma tanta gente che pure potrebbe continua a non spendere, affondando di fatto le tante realtà italiane che non ce la fanno a sostenere i costi, per via della concorrenza sleale e non regolamentata/controllata. Per questo si perdono posti di lavoro (anche grazie a chi delocalizza per avere costi inferiori altrove). Finisce che o ci si adegua a stipendi da fame o non si lavora. Oltretutto, certe categorie di stranieri passano pure per più virtuose e tacciano molti italiani di pigrizia e scarsa voglia di lavorare (spesso, devo dire, è verissimo). Dieci bengalesi che gestiscono un minimarket e vivono in un appartamento tutti insieme hanno molte più possibilità di farcela di un imprenditore italiano che dovesse mettere in regola 10 dipendenti che lavorano 18 ore al giorno. Consentitelo anche agli italiani e vedi se non ci sono persone in serie difficoltà disposte a fare altrettanto. Noi spesso non abbiamo nemmeno il lusso di poter provare a lavorare a quel modo, sempre che si possa chiamare lusso.
Non mi riferisco a chi davvero è indigente, ma a chi -per paura della crisi- va a fare risparmi ridicoli per tenersi stretti i soldi in banca, magari a un passo dalla tomba.
Piccolo aneddoto: conosco una che si sta vendendo i gioielli di famiglia per fare la spesa. Ha TRE case date in affitto, 76 anni, pensione e reversibilità del marito, vive in casa propria, ha un figlio che lavora e ha casa di proprietà e possiede anche un terreno. Fa la spesa nei posti più assurdi e piange sempre miseria. Avendo confidenza, le ho chiesto perché non venda, ad esempio, il terreno, che oltretutto nemmeno usa. Ha risposto che fino a qualche anno fa le avrebbero dato 100.000 euro, mentre oggi sì e no 60.000. Lei si rifiuta di vendere a queste condizioni. Il terreno lo aveva pagato in lire 5.000.000. Non credo serva aggiungere altro.

Anonimo ha detto...

invece di blaterare provate a vedere cosa vende on-line Eataly e guardate i relativi prezzi, spesa che un cittadino medio non andrebbe mai a fare
http://www.eataly.net/it_it/prodotti/mangiare
i prezzi degli articoli freschi ( pesce - polleria - carne )meglio non parlarne!

Anonimo ha detto...

scusate io sono stata 2 volte da eataly. la prima mangia tagliata patate arrosto un bicchiere di vino acqua e caffè in due 35 euro. La seconda non mi ricordo cosa presi però sicuramente non spesi tanto perché non arrivo a 1000 euro di stipendio.
Fatta questa premessa, voglie dire che anche io ho visto i prezzi della merce che vendono e per le mie tasche sono onerosi, ma la roba è davvero di buona qualità. Io preferisco comprare meno ma buono piuttosto che andare nei discount..sono scelte. Mi trovo molto d'accordo con PXT. Preferico Eataly piuttosto che i barboni che ci pisciano e cagano o che ci vadano i ricchi a fare la spesa e non io ma meglio dello schifo è!! Inoltre ci lavoreranno molte persone a questo non avete pensato "voi contrari a tutto"?

Anonimo ha detto...

Quindi, seguendo una logica alquanto sgangherata, ci si potrebbe anche rammaricare che qualche anno fa, in luogo dell'Exedra, non abbia aperto una topaia monostellata.

Anonimo ha detto...

rispetto a gente che piscia a terra sicuramente Eataly è meglio ma non dovrebbe essere quello il metro di misura anche perchè, se a causa della crisi e dei prezzi onerosi di Eataly la gente non acquisterà il problema prima o poi si ripresenterà perchè Eataly chiuderà e i piscioni saranno sempre là e poi partirete con altre accuse e alternative risolutive da pc.

Anonimo ha detto...

purtroppo sarà un pessimo eataly...piccolo e solo per turisti. Pen intenderci come mc solo molto più caro !

Anonimo ha detto...

1 pizza e 1 birra 35 euro"

hahahaha e hai pure pagato ??!! il fatto che non te rivedi lo sa benissimo, ma intanto t'ha inchiappettato!

Anonimo ha detto...

12.30, scusa il mio sarcasmo ma la tagliata hai idea cos'è?
tu hai detto che hai mangiato tagliata con patate arrosto + vino + caffè ed il tutto per due con 35 euro ( significa 17,50 a cranio per una tagliata che neanche cruda, parlo di vera tagliata, Eataly la venderebbe?
certo un bucatini cacio e pepe euri 20,00 una tagliata vera neanche 13,00 euri? mi sembra assurdo! forse non parli di vera tagliata o ricordi male.
neanche nelle bettole, con roba di non ottima qualità, offrono i prezzi che dici tu!

Anonimo ha detto...

Che cojoni.
Eataly non è venuto per sfamare la fame nel mondo. Non è una convenzione mensa scolastica.
perché dovrebbe essere economico?
Andate a mangiare cacio e pepe dal camion bar sporco e punzone senza scontrino che vi vende bottiglie piccole d acqua da discount e manco ferrarelle a 5 euro.

così zozzo vi sentite a vostro agio.
Furbi

PXT ha detto...

@ 1:04

Hai colto esattamente nel segno. La gente pretende che siano gli imprenditori seri a farsi carico dell'aumento di tutto, quasi sempre risultato di una cattiva gestione delle risorse da parte della classe politica. Eataly a parte, non vogliono capire che un certo decoro, un certo tipo di location, la qualità, il servizio, la varietà di orari e il numero del personale influiscono enormemente sui prezzi finali. La pasta mangiata dallo zozzone, al di là ovviamente dei gusti del singolo, non è la stessa cosa.
È un modo di pensare diffuso e genera una cattiveria inaudita! Chiude un negozio? Il primo commento che senti è: "Gli sta bene, con quei prezzi!". Mica si interrogano sul perché di quei prezzi, mica si preoccupano del personale a spasso, mica si chiedono come sia possibile che altri -sempre più spesso illegalmente- facciano prezzi infinitamente più bassi. Non gliene frega un cazzo a nessuno! Gente benestante che fa unghie e capelli a 20 euro dai cinesi, compra frutta dagli egiziani, cover per cellulari alle bancarelle, ecc. Salvo poi lamentarsi di quanto le buste paga lorde siano lontanissime da quanto percepiscono di netto. Il bello, poi, è ch vorrebbero la stessa cura, lo stesso servizio e la stessa pulizia a costi ridicoli, senza considerare minimamente che queste cose hanno un prezzo, prima ancora che un valore. Tutto ormai sanno tutto, sono tutti più furbi e sanno fare tutti meglio il lavoro degli altri.
Personalmente, la crisi mi ha colpito e di brutto. Non faccio quasi più niente, ma preferisco indubbiamente fare meno e farlo meglio che fingere di potermi permettere cose che non posso permettermi più.
Probabilmente, sono solo punti di vista.

Patrizio ha detto...

Brutta bestia l'invidia. Se non hai i soldi per andarci è meglio che non apra per niente. Quindi Ferrari e altri marchi di prestigio è meglio che falliscano no?

Ridicoli!

Anonimo ha detto...

"scusa ma la tagliata hai idea che cos'è"...TIPICO DELL'INSICURO, ANASSERTIVO, PASSIVO AGGRESSIVO, dirigere l'oggetto della discussione/conversazione verso frasi/domande offensive alla persona (si grazi elo so cosa e').. insomma quello che avviene nella quotidianità quando ci si confronta con persone con fragilità psicologiche...

Anonimo ha detto...

Bellisima la foto della bancarella GRANDI FIRME!
Infatti mi sono sempre chiesto come mai ci fosse la fila di furgoni di Fendi e Prada che consegnano le novità. Deve essere un nuovo concept di boutique. E io che pensavo si dovessero necessariamente pagare 25.000 euro al mese di affitto per sostenere certi negozi...

Anonimo ha detto...

Non diciamo cretinate. La qualità deve essere proporzionata al prezzo...se siete solo dei consumatori e andate dietro alle pubblicità quello è un altro discorso !

Ps
ah per te la ferrarelle è di qualità ? sei rimasto agli anni 80 ?

Anonimo ha detto...

i prezzi di Eataly non sono leggeri, ma è assolutamente falso quello che hanno scritto alcuni: 1 pizza e 1 birra 35€ ?!
La qualità è alta e chi non trova differenze tra un salame del discount, fatto con un maiale cinese, imbottito di sale e conservanti, ed un salame artigianale accuratamente stagionato, fa bene a non andarci.

Anonimo ha detto...

Non diciamo cretinate. La qualità deve essere proporzionata al prezzo...se siete solo dei consumatori e andate dietro alle pubblicità quello è un altro discorso !

Ps
ah per te la ferrarelle è di qualità ? sei rimasto agli anni 80 ?

Grandissimo imprenditore perchè non ti apri un riastorante tuo e fai i prezzi che ti pare a te?
Se non ci vuoi andare da Eataly non c andare. Non togliere la libertà ad altri di andarci..
Semplice.

E' solo un negozio. non è una ONG che distribuisce pastia a te, a un prezzo concordato. Su via nazionale puopi mangiare dal kebapparo.
Ps.
A me il kebap piace molto quindi cnonc i vedo provvocazione.
Ma se una volta mi voglio sedere preferisco Eataly a dallo "Zozzone", amaro vecchia ROmana.

Puoi sempre portarti la gavetta da casa.

PS.
Però nessuno si scandalizza dei prezzi dei camionn-ezza Bar che in proporzione sono MOLTO più alti di un pasto da Eataly..
Non c'è paragone in quanto a costo. Oppure il gelato "chimico" venduto da certi bar del centro a 18E al cono ai turisti.
E tutti zitti.

Eataly è qualità. La qualità al paghi.
punto.
Se no vai da un'altra parte.
Mica la ASL ti ha prescritto di andare da Eataly.

Anonimo ha detto...

da eataly ci sono andato più volte di te. Su qualcosa è ok su altro non ci siamo proprio.
Scommetto che senza leggere recensioni non alzi il sedere !Io si che ho gusto ! Poche storie!

Anonimo ha detto...

La bancarella all'angolo sta lì da quando ho memoria, non è arrivato da poco. Ricordiamo anche che dall'altra parte della strada ci sono le baracche in lamiera che vendono libri (vendevano, perché la maggior parte ormai campa di dvd porno) e il giardinetto-latrina abitato da senzatetto e nullafacenti.
La parte dell'esedra con l'albergo è sufficientemente pulita da quando hanno rimesso a posto col giubileo, l'altra è sempre stata messa peggio e comunque anche lì la bancarella sotto le arcate c'è da sempre. Ci sono più le bancarelle in legno che vendono libri davanti alle colonne? Impedivano alle auto di invadere anche quello spazio con la loro presenza.

Ma a parte tutto, qualcuno sa perché McDonald ha chiuso un locale che immagino gli rendesse tantissimo? Forse solo quello di Piazza di Spagna era più affollato.

Anonimo ha detto...

perchè ha ciuso ?
chiedilo all'anonimo delle 3:33 che mangia kebab...vedi che ha la sua soluzione !

Anonimo ha detto...

Banniamo i troll.

Anonimo ha detto...

Questa povera città peggiora giorno per giorno. Le nostre piazze storiche ormai appartengono agli immigrati illegali, e ne hanno creato un terzo mondo da brividi. Roma, culturalmente, non fa più parte dell'europa.
Oggi per la prima volta vedo che gli ambulanti sono scesi anche giù in quasi tutte le fermate della Metro A. E poi, se questo non bastasse, so piantano anche su tutte le uscite della Metro.
Da orgoglio sono passato sentire schifo per la città.

bat21 ha detto...

febbraio 06, 2015 11:52 AM Ciao VBR mi sono dato una regolata. Scrivo solo se interessante ;)
Purtroppo è vero l'apparato burocratico italiano fa semplicemente schifo.
La tragedia è che al SUD e a Roma va oltre ogni limite di indecenza come dimostrato dalla storia di questo stesso POST.
La vicenda del benzinaio di vicino Vicenza è brutta, in questo paese non si può difendere nè la proprietà privata nè la propria vita. Una follia.

Anonimo ha detto...

Caro bat,
Leggo sempre con interesse i tuoi post, ma devo dire che ultimamente tendi un poco a criticare in maniera poco costruttiva Roma e il Sud in generale, senza star troppo ad analizzare il perché e il per come.
A mio avviso, questo atteggiamento denota un pochino di superficialità e menefreghismo. Rispecchia un po' un modo di fare tipicamente italiano, per cui fintanto che le cose non toccano noi direttamente ce ne freghiamo o, al massimo, puntiamo un dito accusatorio, senza poi proporre niente di costruttivo.
Ora, io capisco il sentimento di delusione nel vedere di far parte di un paese così inetto nel gestire la cosa pubblica, specie in alcune aree, ma credo che dovremmo sentirci tutti chiamati in causa, da nord a sud, quando vediamo cose che non funzionano. Certi sistemi, certi modi di gestire la cosa pubblica, si spandono a macchia d'olio se non si arrestano sul nascere ed è solo quando siamo uniti che -forse- abbiamo speranze di Bloccarli. La mafia c'è a Palermo come a Milano, a Bologna come a Roma o Catanzaro. Girarsi dall'altra parte con fare saccente, buttando là solo insulti a luoghi e persone, facendo di tutta l'erba un fascio, denota, come ho detto, superficialità e campanilismo inutili e dannosi. A me un tipo di modo di fare che ostacoli, deturpi e violi persone e cose nel mio paese irrita sia quando si tratta di Roma, sia quando si tratta di Torino o Sassari. Se in molti -con la compiacenza di certa classe politica e buona parte della PA- riescono a far proliferare tanta illegalità, questo accade anche e soprattutto perché sanno che noi, come popolo, non esistiamo. Attaccando piccole o grandi realtà qua e là, sapendo che solo qualche centinaio di cittadini direttamente interessati farà forse qualcosa per contrastare il fenomeno, nella completa indifferenza del resto della popolazione (tanto non succede sotto casa mia o nella mia città), permettiamo alle mafie e a un certo modo di operare di proliferare. Un po' di immigrati qua, un po' di là, qualche comitato di quartiere che sbraita, un servizio in TV e amen, tutto finisce lì. Chi non vive il problema assiste inerme, quasi tronfio del fatto che dalle sue parti non accada nulla. I piccoli focolai di illegalità si espandono sempre più, fino a che un giorno arriveranno sotto casa di tutti. Allora, chissà, saremo davvero uniti e partecipi. Ho però paura che sia troppo tardi e risalire la china sarà pressoché impossibile. Il bene e il male sono ovunque. Roma, in particolare, fa rumore perché siamo in tanti e ogni cosa viene esaltata e amplificata a dismisura perché quel che accade in certe aree corrisponde magari a un territorio pari a due o tre realtà minori di altri luoghi d'Italia.
Non sono un campanilista, ma ti posso assicurare che anche qui c'è tanta, ma tanta gente perbene che non ne può più. Come singoli, possiamo far poco. Sentirci ripetere che 'facciamo schifo' non è di alcun aiuto. Specie poi quando scopriamo che questo 'schifo', così riprovevole da lontano, ha poi attirato nelle sue spire anche i tanti probi che da fuori criticavano, ma che in men che non si dica si sono adeguati una volta qui e hanno fatto come se non più di quanto altri hanno fatto al loro posto appena giunti qui.
In tanti hanno perso la vita per unirci e creare uno stato che ci tenesse uniti. In troppi, oggi, sembrano lavorare per dividerci sempre più. Non dimenticare mai che il problema che vivo io oggi un giorno potresti viverlo anche tu. E se -da connazionale- non hai voluto aiutarmi non ti aspettare poi che io perori la tua causa quando dovessi stare in situazioni analoghe.

ste ha detto...

bancarella si eataly no....non penso ci sia altro da aggiungere...e chi la pensa diversamente merita di vivere in questa fogna di città...

Anonimo ha detto...

Farinetti MICA RIPULISCE E RIQUALIFICA la piazza. Si mette a vendere prodotti alimentari "di lusso" ai gastrofighetti. O sperate che i gastrofighetti stessi (in genere "gente di pregio") si attivino facendo pressione sul Comune per ripulire la piazza e non subire spettacoli disdicevoli mentre lasciano la Mercedes (in doppia fila)

Anonimo ha detto...

vedere una piazza cosi' bella in queste condizioni e' un aberrazione...secondo me i vigili hanno le loro responsabilita'...

Romamia ha detto...

I commenti tipo questo precedente sono veramente patetici. L'argomento non verte sull'esosità dei prezzi di Eataly. Sono alti? e chissenefrega. Nessuno è obbligato ad andarci. L'argomento verte sulla possibilità di riqualificazione dell'area da parte di investimenti privati e sulla faziosità e contraddizioni degli uffici del comune che cavillano sul design interno dell'eventuale Eataly e, nel frattempo, permettono una simile fogna degradata quale è piazza della Repubblica.

Anonimo ha detto...

@ 10:36

E il perché è evidente: un Farinetti o comunque un operatore italiano o straniero serio e che si rispetti, si adopererà per poter lavorare, anche pagando mazzette. Gli zingari e gli spiantati che rendono la piazza un cesso non hanno un euro, quindi non sono appetibili.

Anonimo ha detto...

Romamia. Praticamente pensi che l'imprenditore privato, per favorire e tutelare la sua ricca clientela, "riqualifichi" l'area cacciando bancarelle e pezzenti vari perché NON disturbino (anche solo visivamente) i suoi ricchi clienti ?

Criss ha detto...

Eataly ha già aperto, svegliatevi, si chiama ESQUITALY e si trova in Piazza San Bernardo.
Chiediamoci piuttosto come mai nessun'altro imprenditore riesce ad aprire in location d'eccellenza. Solo Lui ci riesce.

Anonimo ha detto...

@Criss
ma che minchia dici, di Eataly a Roma c'è solo quello di Ostiense, se ce ne fosse un altro sarebbe riportato sul sito internet e non si chiamerebbe in altra maniera.
Gli altri imprenditori non aprono perché pensano, e come dargli torto, che gli investimenti in Italia hanno i costi dei paesi civili ed i problemi del terzo mondo.

Anonimo ha detto...

Ma chi so sti morti de fame che scrivono su sto blog? Mangio spesso la pizza da eataly, costa un euro in più rispetto a O' Masto, e la notte non mi lievita nello stomaco e non ho problemi di acidità, i prezzi sono esposti prima di entrare e quindi se non avete problemi con la matematica di base,i conti ve li potete fare prima, tanto c'è il pizzettaro al taglio 300 metri più avanti.

Bat21 ha detto...

febbraio 06, 2015 8:07 PM
Buongiorno anonimo tutta la mia acrimonia viene da una semplice considerazione, abbiamo una Italia che crea valore e cerca con l'impresa di affermarsi (ti consiglio un articolo del sole sulla Baviera di Italia) è una Italia parassita che impedisce alla locomotiva di funzionare correttamente a causa delle enormi tasse che servono per mantenere questo stato di cose. È' evidente che il sistema duale attuale non è sostenibile e realtà mantenute come Roma finiranno per distruggere tutto. Si sta da decenni perpetrando un delitto gravissimo: L autodistruzione della ns economia. Se vogliamo uscire da questa situazione le zavorre si devono alleggerire necessariamente e il tutto passa sicuramente per una capitale diversa, una capitale in cui la società cerca di vivere cercando di creare qualcosa e non al traino della spesa pubblica. Tutto il degrado romano alla fine è il derivato, il sintomo di questa mentalità diffusa...buona domenica

Anonimo ha detto...

Una piazza bellissima ormai degradata completamente.
Questa non è più Roma

Anonimo ha detto...

no, no..non facciamo venire imprenditori a investire, a creare posti di lavoro e indotto in una città che è finanziariamente fallita, rimaniamo con le pizze a 5 euro e le pezze al culo!

Anonimo ha detto...

L'atteggiamento arrogante del potere. Come ai tempi del marchese Del Grillo... " perché io so io e voi non siete un c...o".
Ah caro Albertone quanto avevi ragione!

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