Luca Gramazio indagato per associazione mafiosa. Ma i suoi manifesti abusivi da due anni indisturbati lungo il Muro Torto

Ma sta cosa sembra grave solo a noialtri? Dopo anni di malgoverno suo e del padre (il Pinguino, quello che mangiò la mortadella in Aula, a Montecitorio, quando cadde l'ultimo governo Prodi), finalmente Luca Gramazio è stato iscritto per mafia - per mafia! - al registro degli indagati a dicembre nell'ambito della celebre operazione Mondo di Mezzo.

Luca Gramazio era capogruppo di Forza Italia, si è dimesso dal suo ruolo (pur restando consigliere regionale, beninteso) che aveva assunto dopo le elezioni del 2013 a seguito delle quali uscì con qualcosa come 18mila e 700 preferenze personali. I magistrati stanno indagando, tra l'altro, sulla produzione di schede elettorali fasulle,  ma non è questo il punto. Il punto sono, ancora una volta, le affissioni abusive. Come è emerso dalle inchieste su Mafia Capitale, Buzzi Carminati e compagnia cantante utilizzavano i manifesti elettorali come merce di scambio coi politici ("che te devo fa, te devo attaccà i manifesti?"). Ebbene oltre alle migliaia che Gramazio ha abusivamente fatto in giro per la città, c'è in particolare una affissione abusiva enorme, di dimensioni sconsiderate, che occupa metri e metri di tunnel lungo il Muro Torto. Sta lì dal 2013, siamo nel 2015, sono passati due anni, nel frattempo il protagonista delle affissioni è stato incriminato ed è sotto indagine eppure nessuno ha pensato di togliere questa schifezza che distrae chi guida e che alimenta il senso di impunità e degrado che caratterizza la città.

Cosa possiamo fare? Scrivere tutti insieme ai Pics, inviando loro questo link e chiedendogli di provvedere: pics.polizialocale@comune.roma.it