La Barcaccia come non l'avete mai vista. Piazza di Spagna trasformata in una discarica. Ma la colpa è davvero dei tifosi?

Queste sono soltanto le immagini più folkloristiche. Quelle senza scontri, senza gente, senza petardi, senza aggressioni, senza fermati che feriscono gli agenti, senza arrestati che fanno la linguaccia a favore di cinepresa. Le immagini più strong le potete reperire sul nostro profilo Facebook.

Ieri e oggi le piazze principali della città sono state requisite da piccoli gruppi di tifosi olandesi che attendevano la partita che questa sera si svolgerà allo Stadio Olimpico. 

Attenzione a dire che è colpa dei tifosi. Questa gente non osa fare nulla del genere a casa propria o durante altre trasferte. Nella nostra città, invece, ogni partita della AS Roma si trasforma in una guerriglia urbana? Perché? Molto semplice: il nostro paese non fa paura a nessuno, non esistono leggi per perseguire davvero chi si comporta male, una enormità di reati gravissimi sono stati depenalizzati, non si rischia minimamente di finire in galera (come invece succede a parti alternate, chiedete ai tifosi della Lazio - giustamente, secondo noi - incarcerati a Varsavia). 

Una Piazza di Spagna sotto assedio, un Campo de' Fiori sotto assedio, una giornata perduta per i commercianti, lo spavento dei turisti, la quantità enorme di soldi che si spende ogni volta per gestire un match sportivo in polizia e forze dell'ordine è la conseguenza di un paese dove la giustizia non funziona e dove le città non sono amministrate con la dovuta fermezza. Il tappeto di bottiglie lasciate dagli olandesi è simile al tappeto di bottiglie che ogni notte di finesettimana l'Ama è costretta a raccogliere nelle piazze storiche della città. Anche quando non si gioca l'Europa League. Entrambe le cose sono unicità continentali.

I tifosi della Lazio accusati di "disturbo della quiete pubblica" sono stati trattenuti per settimane nelle atroci galere polacche. I tifosi del Feyenoord che hanno devastato Roma sono stati rimandati a casina loro con una multa. Ma di che stiamo parlando? Nel frattempo che questo paese decida di diventare un posto normale, come abbiamo detto mille volte: non far svolgere match calcistici a Roma. La città non è in grado di gestire la cosa neppure lontanamente.