Guardate queste foto e poi cliccate su questo link per vedere il confronto tra queste immagini, risalenti a 35 anni fa, e l'attuale situazione - perfetta, impeccabile - di Central Park. Pubblichiamo queste immagini perché sempre di più ci stiamo convincendo delle notevolissime similitudini tra la New York degli Anni Ottanta e la Roma attuale. Altro esempio sono le metropolitane: più volte abbiamo pubblicato immagini di New York di quell'epoca raffrontate con le attuali nostre metropolitane. Uguali! Ma poi, al netto degli omicidi (all'epoca il dato newyorkese era spaventoso), molte altre sono le similitudini: l'atteggiamento della Polizia Locale, l'incredibile corruzione, la difficoltà di riscuotere le imposte, la cura degli spazi pubblici, il modo di fare della popolazione, la mediocrità della classe dirigente, lo stato di default-di-fatto della città. Se si leggono le cronache di quegli anni ci si impressiona: sembra che si parli di Roma oggi. Poi lì arrivò Rudolph Giuliani e venne data applicazione alla Teoria delle Finestre Rotte, grazie a questa scelta tutto si risolse. Qui cosa aspettiamo?
Roma oggi come New York negli Anni Ottanta? Queste foto di Central Park nel 1980 sono ulteriore clamoroso indizio
18 gennaio 2015
Guardate queste foto e poi cliccate su questo link per vedere il confronto tra queste immagini, risalenti a 35 anni fa, e l'attuale situazione - perfetta, impeccabile - di Central Park. Pubblichiamo queste immagini perché sempre di più ci stiamo convincendo delle notevolissime similitudini tra la New York degli Anni Ottanta e la Roma attuale. Altro esempio sono le metropolitane: più volte abbiamo pubblicato immagini di New York di quell'epoca raffrontate con le attuali nostre metropolitane. Uguali! Ma poi, al netto degli omicidi (all'epoca il dato newyorkese era spaventoso), molte altre sono le similitudini: l'atteggiamento della Polizia Locale, l'incredibile corruzione, la difficoltà di riscuotere le imposte, la cura degli spazi pubblici, il modo di fare della popolazione, la mediocrità della classe dirigente, lo stato di default-di-fatto della città. Se si leggono le cronache di quegli anni ci si impressiona: sembra che si parli di Roma oggi. Poi lì arrivò Rudolph Giuliani e venne data applicazione alla Teoria delle Finestre Rotte, grazie a questa scelta tutto si risolse. Qui cosa aspettiamo?
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26 commenti | dì la tua:
Attenzione: New York anni 80 ha insegnato a vivete a parecchie persone, senza contare il fatto che era bellissima.
Avevà il suo fascino ma era ai tempi la città con più omicidi al mondo.
Andatevi a leggere "Brutal NY 1965-95", fa venire i brividi.
Unica cosa, almeno loro avevano le metro, noi ne abbiamo un sesto delle loro e sono ridotte ugualmente una cacca.
Pugno di ferro!
Sono quello di sopra.
Non credere, vado a NY 3 volte l'anno per lavoro, gli omicidi ci sono ancora per non parlare del traffico che, dalle 16 alle 22, ti uccide.
Anonimo delle 7:20 PM, gli omicidi ci sono ovunque, così come il traffico. Ma non mi venga a dire che che si sente insicuro in quella città ed è circondato dal degrado che attanaglia Roma.
Haivoglia se non mi sento insicuro. Mi creda, per lavoro vado anche a Bogota' nella quale mi sento piu' sicuro rispetto a NY. Negli States ti uccidono per un nonnulla. A NY ci sono, da una vita, i barboni che vanno in giro col carrello rovistando tra i rifiuti, solo qua ne facciamo un caso.
Il problema è che da noi a rovistare sono i rom, che sono organizzati mafiosamente.
A NY non si pongono il problema dell'etnia.
Gli ultimi eventi mostrano (se ce ne fosse bisogno) che il problema dell'etnia a NY se lo pongono eccome.
Lei sbaglia, non confonda lo sciopero della polizia (a mio avviso piu' che motivato) con i rovistatori di cassonetti, non si comporti come un Brunetta da due soldi.
Per favore. Si puo' parlare delle cose solo se si sono vissute, non solo lette da qualche parte. NY e' 100 volte piu' sicura oggi che negli anni 80 inizio 90. Da quei tempi ad oggi e' cambiata dal giorno alla notte.
Anche il "problema dell'etnia", come lo chiamate voi, non e' paragonabile. A Roma e' tutt'altra cosa.
Roma oggi e' uguale a NY di quei tempi per cio' che riguarda degrado totale, corruzione altissima, crimine, mancanza totale di rispetto per le regole, poverta', senzatetto (in quei tempi c'era parecchia gente a NY che viveva anche nei tunnel delle metro), graffiti ovunque, anarchia totale. In piu' Roma ha il problema dell'immigrazione clandestina altissima che NY non aveva, insieme a tutto cio' che questa porta a livello sociale.
Il problema vero e' che, mentre negli altri paesi quando ci sono problemi le autorita' si impegnano a risolverli, da noi questo non accade. Non ci sono mai miglioramenti, anzi.
Rudolph Giuliani esiste anche in Italia: si chiama SALVINI.
Decidete voi PECORE se volete anche voi tornare a vivere in una città e in un paese sicuro, oppure continuare a votare la sinistra dei cinque indulti in tre anni, dei 200mila clandestini di Mare Nostrum, dei sussidi agli zingari e delle tasse alle persone perbene.
Ma vediamo i lati positivi. Potrebbero girare i guerrieri della notte 2 a Roma! Mi immagino quali bande potrebbero incontrare i nostri eroi coatti nel rientro da Roma nord a Ostia: i vigggili con i micidiali cornetti esplosivi e gli espressi bollenti, i writers con le temibili bombolette di acido, le sovrintendenze con le carte bollate e i vincoli per fermare i nostri eroi,i temibili coatti della doppia fila con i loro suv e i camionari e bancarellari col terrificante cibo scaduto. Sarebbe un Blockbuster ma non lo faranno mai perché il comune non gli risponderebbe prima di venti anni e quindi alla fine lo girerebbero a Barcellona dove il comune gli risponderebbe in due mesi :D
Salvini come Rudolph Giuliani? HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.
A pecora...... dopo 'sta pecorata che hai detto su Salvini, sei pronto per Pasqua !!!!
35 anni infatti è il gap, sociale e culturale che separa Roma da il resto del mondo.
peccato che sarà così anche tra altri 35 anni. quindi il gap è di almeno 70 anni!!!
evviva le bancarelle, evviva i caldarrostari, evviva i writers, evviva gli ambulanti e i pedalinari, evviva i cartelloni, evviva la monnezza, evviva tutto...
a New York ci sono stato di recente e quindi non posso dare un parere sugli anni '80, comunque, nelle foto di Central Park di allora vedo qualche aiuola un po' rovinata, un po' di spazzatura poggiata all'interno del muro di cinta e qualche scritta sulle pareti di edifici abbandonati e transennati, nulla a che vedere con il degrado generalizzato che affligge la Roma di oggi.
Tutte le città possono essere pericolose, dipende dove vai, quando ci vai e come sei vestito.
Roma, più che pericolosa, la definirei "molesta": a New York, se ti trovi nel posto sbagliato, potresti rischiare di essere ammazzato per pochi dollari (ma potrebbe succedere anche a Roma), ma non ti potrebbe mai capitare di essere circondato e ripulito da un gruppo di zingarelle minorenni, con il personale della stazione metro che si volta dall'altra parte.
Sono romana e vivo a ny da 9 anni. Mai avuta una brutta esperienza, mai scippata, mai avvertita una situazione di disagio, neppure prendendo la metro da sola alle 4 del mattino. I "barboni" col carrello selezionano specificamente bottiglie di plastica, lattine etc perché inserendole in appositi dispositivi di raccolta differenziata ne ricavano mi pare 5 cents a pezzo.
Ps il traffico lo si può tranquillamente evitare usando la subway: treni puntualissimi e in servizio 24/7.Quando torno a Roma mi sembra di avventurarmi nel far west. . Ironico, no?
Roma che aspetta? Un sindaco un pò più "Giuliani" di quello che abbiamo. E questi sindaci non si trovano certo a sinistra....
Qualcuno ha abboccato al TROLL che dice che si sente più al sicuro a Bogota che a NY.
Me sa che il TROLL ve lo meritate proprio se siete così idioti.
Multe fantasma, processo per vigili, tassisti e impiegati della Prefettura di Roma
In cambio di mazzette facevano sparire contravvenzioni, agevolavano la concessione di licenze per taxi o coprivano le assenze dei colleghi
Dopo aver letto questo articolo ero convintissimo che il personaggio che nel seguente articolo di pochi giorni fa http://www.romafaschifo.com/2015/01/aho-ma-se-te-piace-tanto-lestero-allora.html che diceva che New York era sporca, insicura e con troppo traffico si sarebbe rifatto vivo...infatti...
Mi riferisco ovviamente all'utente che vive tra New York e Bogota' (probabilmente la citta' piu' insicura al mondo :))) ma per favore).
Gentile redazione di RFS...proprio non c'e' maniera di smascherare l'IP degli utenti che rilasciano commenti? Sarebbe buffo vedere l'IP di Bogota'...ma ancora di piu' vedere lo stesso IP nei commenti che ripetono le stesse idiozie in numerosi articoli di RFS...
Sono andato a NY per lavoro in varie occasioni...se si e' abituati a Roma il traffico e' minimo.
Poi proprio la frase dei barboni col carrello che in realta' raccattano il materiale riciclabile (in maniera molto simile alle citta' tedesche) smaschera proprio il fatto che lei non conosce NY e che parla per sentito dire...
Negare sempre, anche le cose più evidenti, siccome non possono smentire lo schifo in cui è finita Roma, allora cercano di far credere che è così anche da altre parti.
Loro nella merda ci vivono contenti, magari sono molto giovani e non hanno idea che un po' di anni fa (ma neanche tanti) Roma non era così.
Certo, la perfezione non esiste, le grandi città hanno tutte dei problemi, e New York non è un paesino di montagna della Svizzera, ma a certi livelli non ci arrivano neanche le città del terzo mondo.
oppure sono i produttori delle feci in cui viviamo...
i soliti noti insomma
La teoria è molto, molto interessante e la trovo potenzialmente applicabile anche a Roma.
Certo, le istituzioni dovrebbero avere un po' di più a cuore il bene comune, ma intanto è altrettanto importante che la cittadinanza sia sempre più attiva, contribuendo a preservare il decoro del luogo in cui vive.
Domenica, ad esempio, ho partecipato al mio primo Retake: un'esperienza magnifica, vissuta col sorriso sulle labbra, che ti lascia una sensazione di partecipazione e di POTENZA incredibile.
Non faccio che parlarne con tutte le persone a me vicine da allora, e ho già raccolto diverse entusiastiche adesioni.
Immagino un accrescimento della sensibilità comune, che esiste, e vuole lottare ogni giorno per affermare la legalità e il rispetto dell'ambiente in cui si vive, che magari aspetta solo di "fare il primo passo".
Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Quante capitali mondiali hanno l'onore, il vanto ed il pregio di avere un sito intitolato "fai schifo"? In altri termini, esiste Madrid fa schifo? Mosca fa schifo? Montreal fa schifo?
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