11 dicembre 2014

Finirà mai lo scandalo Cartellopoli? L'amministrazione continua incredibilmente a perdere tempo dilapidando risorse e proponendo sperimentazioni. Perché hanno paura di vincere questa partita?


È la solita storia romana della "sperimentazione". Quando a Roma sentite il termine "sperimentazione" tremate o mettete idealmente le mani al revoler perché avrete senz'altro qualcuno di cui guardarvi. Nell'attesa di far partire una sperimentazione sul fatto che quando il semaforo è rosso occorre fermarsi - perché arriveremo anche a questo - la città continua a "sperimentare" ciò che in tutto il mondo è "normale". Sui bus si sperimenta "solo in alcune linee e solo in alcuni momenti della giornata" la salita dalla porta davanti con validazione del ticket di fronte all'autista. In metro si sperimentano i biglietti da timbrare pure in uscita. Nella mobilità si sperimenta il bike-sharing e così via. Tutto ciò che evidentemente funzionerebbe e sistemerebbe un comparto, no viene applicato bensì viene sperimentato. Per depotenziarlo. O per dimostrare, artatamente, che non funziona. Senza considerare che magari quel servizio non funziona non perché non funzionerebbe (anzi, funzionerebbe eccome), ma non funziona proprio perché invece di essere a regime è in fase sperimentale.

Insomma, udite udite, dopo aver approvato a luglio il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari il Comune cosa fa? Finalmente lo applica? Neppure per sogno! Impaurito dall'aver approvato finalmente un provvedimento che rischia di funzionare, che rischia di sistemare un settore dove il livello di mafiosità e la quantità di denaro farebbe apparire Buzzi e Carminati come due innocue educande, il Comune si ferma e... sperimenta! Cosa c'è di più inattaccabile di una bella sperimentazione. Approvo una legge efficace e poi la applico sperimentalmente ad una strada. Chi apprezza quella legge è felice perché inizia a vederla operativa, chi non l'apprezza è felicissimo perché sa che quella sperimentazione andrà avanti per anni e che in quegli anni di tempo recuperato potrà continuare a lucrare sul caos di tutto il resto della città quella strada esclusa. 

È quello che sta succedendo nel settore della cartellonistica a Roma dove il Comune invece di marciare spedito (Ignazio Marino ha oggi praterie davanti a se per poter marcare grandi azioni di discontinuità, e invece siamo ancora alle sperimentazioni. Per di più in un settore super strategico come l'advertising esterno) cincischia sapendo di cincischiare. Le autorizzazioni e le concessioni scadono tra 20 giorni, il Prip è stato approvato da mesi e non si è proceduto. Dove è il bando? Dove sono le pianificazioni per avere un serio bike-sharing, un sistema di toilette meccanizzate, manutenzione e arredo urbano? Perché non si va avanti? Perché non si pubblicano i bandi?

Le risposte sono evidenti e sono atroci specie alla luce di quel che emerso negli ultimi dieci giorni dalla Procura della Repubblica, in attesa che riemergano le mille carte - insabbiate fino all'arrivo di Pignatone - che riguardano la mafia dello scandalo cartellopoli. Uno scandalo, ribadiamolo con forza, dieci volte più grande di quello emerso fino ad oggi. Quali sono le risposte? Che si cerca di perdere tempo, di fare ammuina, di buttarla in caciara, di procrastinare il più possibile la sistemazione di un settore che, se non portato a regime, ogni secondo che passa fa perdere un sacco di soldi al comune e dunque a tutti noi. Uno scandalo in un momento in cui la città lotta tra tagli, risparmi e commissariamenti del debito. In tutto questo quadro un settore che potrebbe dare un contributo enorme al bilancio del Comune viene tenuto artatamente chiuso in armadio, sapendo che l'armadio è pieno di tarme e non facendo nulla per cacciarle via. Perché?




Perché si dice che il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari - il Prip - deve ora essere sperimentato per vedere se funziona, per magari farci eventuali modifiche? Ma stiamo scherzando? E tutto questo verrebbe da input della Leonori in persona? Trasecoliamo veramente. Sembra che l'amministrazione abbia paura di chiudere positivamente questa questione. E chiuderla positivamente significa soltanto completare i piani particolareggiati, decidere come impostare le gare e cosa "chiedere in cambio alle ditte vincitrici" e infine fare i bandi e assegnare le concessioni. È la cosa più semplice del mondo e non c'è nulla da inventarsi solo copiare i modelli, ad esempio Parigi, come da indicazioni politiche chiarissime di Ignazio Marino. E invece si è trovata l'arma di distrazione di massa: impegnare risorse, tempo, energie (e poi magari comunicarlo, farsene belli) per riqualificare, liberandola dai cartelloni, una strada disabitata come Viale Oceano Pacifico. Una superstrada urbana tra Eur e Torrino che non ha nessuna rilevanza e non è indicatrice di nulla: serve solo a procrastinare sine die la risoluzione di un problema che porterebbe risorse a tutti, che farebbe guadagnare il comune, che porterebbe servizi di qualità (bike-sharing in primis), che porterebbe sicurezza e decoro ma che però non garantirebbe a vita, come invece loro credevano, le dittuncole inqualificabili della cartellopoli cittadina. Quelle che hanno ridotto la città alla mostruosità che è oggi. Quelle con le quali, magari, il Comune tratta e accetta proposte di sperimentazione come questa. Cosa si vuole dimostrare "riqualificando" Viale dell'Oceano Pacifico? Si vuole dimostrare che tutto sommato i bandi di gara non servono e che ci si può mettere d'accordo sistemando le strade così? 



Ciò che sta facendo l'amministrazione è molto grave. Sta facendo come quei giocatori che, trovandosi all'ultimo minuto di una qualche importante partita di calcio di fronte alla porta vuota degli avversari la buttano volutamente fuori costringendo tutta una squadra, che praticamente aveva già vinto il match, a ricominciare l'azione da centrocampo, col rischio, il gol, di prenderlo. Un gioco rischiosissimo e senza nessun guadagno salvo quello del quieto vivere e del buon vicinato con società con le quali invece qualsiasi amministrazione seria non prenderebbe neppure un caffè. 

29 commenti:

  1. Non c'è niente da fare questa città non riesce ad essere normale.
    Va commissariata non per la mafia che avrebbe una ricaduta di immagine anche sulle realtà virtuose italiane come è accaduto ai tempi della monnezza napoletana ma per default economico (così si chiude anche la partita Ama ed Atac).
    E' evidente che la gelatina di interessi corporativi copre tutto e non si riesce ad emergere.

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  2. Aut Aut, o lo fai o sei un buffone, in nessun modo e' pensabile non risolvere il problema ora: Marino dimostra di che pasta sei fatto !!!1

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  3. Guarda pienamente d'accordo non fa una piega.
    L'ho pensato anche io quando ho letto di quella iniziativa DEMENZIALE di atac di mettere gli stewart a Termini per CONSIGLIARE alle persone di fare il biglietto. Ma come atac ? Hai il deficit di uno stato africano, rischi che ti vendono ai cinesi, hai un'evasione spettacolare, mancano i controllori e che fai ? METTI GLI STEWART ! Geniale ...
    Lo stesso per i cartelloni, bell'esempio di immobilismo andreottiano: si prendono iniziative d'immagine sperando che l'indignazione passi e che la gente si dimentichi.
    Ma oggi, domani, la settimana prossima qualcuno potrebbe MORIRE per colpa di quei cartelloni maledetti. Ricordatevelo questo sperimentatori comunali.

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  4. P.S. Siamo un popolo di santi, poeti e sperimentatori, a quanto pare.

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  5. Si, infatti. Che vuol dire sperimentare su una sola strada? Oppure come nel caso dei trasporti (vidimazione del biglietto metro in uscita a Conca d'Oro o in salita alla porta anteriore sull'autobus a Termini)? Oltretutto annunciandolo, così i portoghesi scendono o salgono ad una fermata diversa?
    Basterebbe prendere esempio dagli altri (farsi un giro a Londra, tanto per citare una città a caso) per scoprire che non c'è nulla da sperimentare.
    Attuare, applicare su scala cittadina. Questo dovrebbe essere il vero da usare per risolvere alcuni dei problemi che ci stanno facendo precipitare nel quinto mondo della civiltà umana.
    "Ci stamo organzzando per...." non "Stiamo sperimentando..."

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  6. "Questo dovrebbe essere il verbo da usare"
    dannata tastiera

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  7. Domani ci sara' un'ottima occasine per discuterne col Sindaco Marino, durante l'incontro di questi con i blog antidegrado.

    Bisogna spezzare pero' comunque una lancia a favore di Marino. Infatti e' la prima volta che un Sindaco, avendone capito l'importanza, decide di incontrare direttamente i blog antidegrado di Roma. Per di piu' in un momento niente affatto facile.

    Mc Daemon

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  8. P.S.2 Propongo un'iniziativa a RFS, mettete un contatore sul sito: ogni volta che in un incidente qualcuno muore per un cartellone abusivo, lo incrementate di uno, cosi' forse al comune capiscono!

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  9. Se dici una cosa e poi non la fai perdi di credibilità e quindi di potere con l'altro che penserà di poter fare come gli pare, giustamente, perché glielo hai permesso. Ma questa è l'Abc della comunicazione. Le regole, una volta fatte, si applicano.

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  10. Roma in questi giorni è sui giornali di tutto il mondo e il suo nome è accostato a quello di Mafia...60 persone tra arresti e inquisiti e voi su questo blog ancora mettete titoli retorici sul perché la città non funzioni?
    Se uno scandalo del genere fosse sucesso a Parigi, con il presidente del consiglio della Marie inquisito per un sistema criminale del genere pensate che il sindaco di Parigi sarebbe ancora li?
    La realtà e che a Roma siete talmente mediocri e idioti che vi meritate tutta questa merda...
    Solo due anni fa avete avuto le elezioni, nel pieno di una crisi senza precedenti(e tutte questa merda già si conosceva) e avete fatto finta di niente votando la solita gente...siete voi i responsabili di tutto questo schifo...
    mediocri siete e mediocri morirete

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  11. Sperimentare cosa? La rimozione di insegne pubblicitarie installate da 4 mafiosetti peracottari ?
    Mica dovete mandare una sonda su Marte !!!

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  12. Le "sperimentazioni" servono a dare il tempo alle mafie per riorganizzarsi.

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  13. Pignatoneeeeeeeeeeee ???
    dove seiiiiiiiiiiiiiii ???

    Marco1963

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  14. Prima domanda da fare al sindaco all'incontro di domani alla casa della città!

    E pure la situazione da chiarire degli adesivi/affissioni che imperterrita distrugge il poco fatto da retake con sacrificio.

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  15. perché? semplicemente, perché il comune non è così immune dall'influenza delle lobbies come invece voi di rfs sostenete. facile, no?

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  16. RfS sostiene che il comune è immune dall'influenza delle lobby? Sei ubriaco?

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  17. Da notare come nell'articolo, sebbene tutta la responsabilità sia sua, non si fa menzione di Marino ma di una generica "amministrazione".

    Siete ridicoli e venduti.

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  18. Veramente nell'articolo Marino è menzionato due volte e non proprio in maniera celebrativa.
    Sarà che "venduto" è il tuo cervello?

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  19. Voi, ingenuamente, sprecate fiumi di parole, non riuscendo a realizzare una semplice cosa: in Italia vince chi sposta voti, non chi li rappresenta. Punto. Chi li sposta è colui che fa più affari, con chi li rappresenta. ancora punto. Quando Vi sveglierete anche Voi dal sogno....

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  20. Quindi ora Marino va male per cartellopoli e dovrebbe dimettersi, ieri andava bene contro la mafia e ci sta il complotto per farlo dimettere.

    Vi deciderete mai? Blog di merda...

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  21. MA SIETE CON O CONTRO MARINO? NON SI CAPISCE PIù NIENTE!!!!!

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  22. @dicembre 11, 2014 1:41 PM

    Troll del cazzo, speriamo che muori prestissimo.

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  23. Allora qui si sta parlando di cartelloni e RfS ha fatto un’osservazione precisa.

    Il romano medio non e’ interessato ai meccanismi dei bandi, al piano regolatore, a quanto si potrebbe guadagnare dalle affissioni, al bike sharing, no. Lui vuole solo sapere se siete con Marino o contro Marino. Cosi’ in assoluto – Marino come persona.

    Dai parliamo delle cose importanti. CON MARINO O CONTRO MARINO?

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  24. gne gne gnegnegne…CON MARINO O CONTRO MARINO?….gne gne gnegnegne… MA VE DECIDETE? gne gne gnegnegne… VENDUTI…VENDUTI… gne gne gnegnegne...

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  25. Io la vedo cosi:

    1) se l alternativa e' tra Alemanno e il PD Romano, e l inconcludenza M5S da un lato e dall'altro Marino, sto con Marino perche teoricamente ha i numeri in Consiglio e la voglia di discontinuita;

    2) se poi tentenna ad affondare il colpo di grazia al malaffare, sto contro Marino, ma non antropologicamente, perche pretendo di piu da uno che mi auguro possa dare di piu. Da Alemanno & co non puoi pretendere nulla

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  26. Se parlate con Marino ricordatevi di citargli le occupazioni abusive e il caso del povero Fabrizio Gianni!

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  27. E poi vorresti che i M5S entrasse in questo governo con Marino?? Sarebbero dei folli a farlo. Marino é PD. Cioé mi dispiace dirlo ma per la stragrande maggioranza il problema non la soluzione

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  28. ennesima prova che Marino è incapace...

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  29. Blog venduto a Marino e questi articoli ne sono la prova

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