"Roma è in completo abbandono. Il mio non è un attacco personale al sindaco Marino ma a un modo di intendere la città e la politica che non è più accettabile". Ad affermarlo, intervistato dall'Adnkronos al Palazzo dell'Informazione, è il presidente della Camera di Commercio di Roma, Giancarlo Cremonesi, che lancia un grido d'allarme su una città che, dice, tra il degrado e un abusivismo "imbarazzante", sembra "più una Casbah che una Capitale europea".
A fronte di questa situazione, spiega Cremonesi, "dobbiamo imparare ad avere dei progetti, a capire che cosa vogliamo per la nostra città e quindi dovrebbero essere chiamate tutte le forze sia economiche che politiche, sia imprenditoriali che gli investitori internazionali, per sviluppare quei progetti".
La Camera di commercio di Roma è pronta quindi a dare il suo contributo. "Lo vogliamo dare non solo partecipando a idee e progetti ma anche mettendo in campo le risorse economiche che ancora abbiamo a disposizione e che ogni anno abbiamo", spiega ancora il presidente. "Siamo pronti a impegnare tutte le risorse che abbiamo - propone - per rendere questa città vivibile e attrattiva nell'ambito di progetti condivisi con l'amministrazione comunale e con le forze economiche della città, con le associazioni di rappresentanza, con i sindacati e i lavoratori affinché le nostre imprese e attività economiche possano svilupparsi e prosperare". "Oggi credo che fare impresa a Roma ha del miracoloso ed è per questo che serve un progetto che possa durare gli anni necessari per rendere la capitale di nuovo degna di questo nome" rimarca Cremonesi.
"La città, fra l'altro, ha perso anche la sua peculiarità di essere attraente e bella per i turisti - continua il presidente della Camera di commercio di Roma - per lo stato di degrado in cui versa, a cominciare dalla pulizia e dalla manutenzione stradale. Sono tante e tali le buche che Roma è addirittura pericolosa" sottolinea.
"Un degrado tangibile anche nell'abusivismo, dalle insegne dei negozi, ai cartelloni all'abusivismo commerciale con un sistema di ambulanti imbarazzante. E' veramente una città che si avvicina a una Casbah più che a una capitale di un Paese industrializzato", conclude Cremonesi.
*E' vero che non ci sono progetti (ma a cosa servono, qualsiasi progettualità si scontra contro il "no" secco dei comitati che la buttano in caciara e mandano tutto in confusione, tifando per poraccismo e abbandono pur di cambiare), è vero che fare impresa a Roma è una follia, ma è altrattanto vero, caro Cremonesi, che tutte le cose di cui ti lamenti o sono perfettamente legali o assurdamente legalizzate (ambulanti, bancarelle, cartelloni) oppure sono imperseguibili di fatto (scippi, venditori abusivi, borseggi). Insomma, caro Cremonesi, il problema non sono i soldi, se ve ne fossero di più sarebbero assorbiti dall'economia criminale della città che si ingrasserebbe ancor di più, il problema sono le norme che non sono adeguate.
Ad oggi il sindaco di Roma non ha nei suoi poteri quello di spostare una bancarella (le norme regionali, che la Regione non ha alcuna intenzione di cambiare glielo impediscono). Il Questore non ha nei suoi poteri quello di arrestare un abusivo, o un vandalo writer, o un borseggiatore (la Magistratura dispone la scarcerazione, c'è il Decreto Svuotacarceri, il borseggiatore magari è minorenne e deve - grazie alle nostre leggi - non messo nel carcere minorile ma essere riconsegnato alla famiglia che lo rimanderà a rubare; il writer non può essere processato perché la cosa potrebbe "pregiudicare il suo percorso formativo". Tutte cose che accadono ogni giorno) . L'imprenditore non ha nei suoi poteri quello di proporre o avviare un progetto perché un banale ricorso strumentale al Tar bloccherà il suo investimento per anni e per questo motivo non esistono investimenti stranieri in città. Insomma, caro Cremonesi, il problema è il Parlamento che non legifera in maniera adeguata. Poi chiaramente si può migliorare un po', ma Roma è lo specchio del paese di cui è capitale. Ecco perché in questa fase consideriamo assurdi gli attacchi a Ignazio Marino.
RFS
Addirittura oggi al policlinico (ed è sabato) oltre ai soliti furgoni in mezzo alla strada so sono aggiunte 3 bancarelle a sinistra dell'ingresso, più verso l'università e degli ambulanti con i soliti appoggi di cartone e chincaglierie varie a 1m dal cancello di ingresso!
RispondiEliminaMi capitava di andare ogni settimana all'ospedale fino all'anno scorso e la situazione era vergognosa, ma ora è molto peggio.
Che Dio ci aiuti...
La situazione e' ancora peggiore di quanto rappresentata e capitando cose come queste http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-fbb16528-c310-4b4e-af6c-ae4f6d406fe5.html
RispondiEliminaNon si può non pensare al fatto che Marino sia tutto tranne che lontano dal pensiero che vede Nell imprenditore l unica scialuppa di salvataggio per far crescere di nuovo questa città. Nella mentalità di Marini ed affini l imprenditore e' solo un avvoltoio che bisogna massacrar di tasse e fermare in tutti i modi. D altronde i cittadini romani in buona parte ragionano cosi anche loro visto il successo che riscuotono i politici che imbastiscono parentopoli ed elargiscono spesa pubblica...
che un qualunque sindaco non possa non dico licenziare ma richiamare i suoi dirigenti è una leggenda, che x me non si addice a RFS.
RispondiEliminaMarino ha enormi poteri, i dirigenti cialtroni li può richiamare e spostare, e può metterci i meno leccapiedi.
Bancarellume inarrestabile, debordante. Un nuovo pregiato punto vendita è stato aperto da qualche giorno nell'area pedonale di piazza della Repubblica verso via Nazionale, in bella vista, regolarmente accompagnato dal furgonaccio di ordinanza. Ma come? Un furgone in un'area pedonale, così, sotto gli occhi di tutti? Embè?
RispondiEliminabat21 a te piace commentare c'e' pane per i tuoi denti sull'argomento 《Uber adesso costa meno del taxi! Ecco alcuni motivi per cui ci piace e perché può essere strategico in una città come Roma. (Però ci piace anche il taxi, beninteso)》
RispondiEliminaSu uber ho detto la mia. Questo e' un post molto più interessante perché tratta un punto focale del sottosviluppo romano
Eliminatutta questa polemica contro Marino è da imbecilli e quelli che non lo stimano sono i peggio coatti
RispondiEliminaCondivido le parole di Cremonesi. Non vedo nessun attacco specifico a Marino ma caso mai un’esortazione a lavorare insieme. Una scossa al torpore politico che paralizza questa città.
RispondiEliminaSostenendo che “siamo pronti a impegnare tutte le risorse che abbiamo per rendere questa città vivibile e attrattiva nell'ambito di progetti condivisi con l'amministrazione comunale, le forse economiche della città, ecc.ecc”. – ha ragione . Le risorse potrebbero essere utilizzate per contribuire a riparare le strade, per la manutenzione del verde , per rimuovere i cartelloni abusivi, per ostacolare l ’abusivismo commerciale, e così via. Realizzando questi progetti condivisi, gli investitori potrebbero venire a Roma e renderla una capitale europea.
Sarà anche vero che il parlamento non legifera in maniera adeguata ma allora perché tante altre città e cittadine italiane non hanno raggiunto il livello scandalosamente indecente di Roma?
io prego pe la rometta nostra, xche qua so cazzi acidi!
RispondiEliminaquando dicono "rendere questa città vivibile" intendono che da a Pompi, per esempio, DEVE rimanere la seconda fila. chiaro?
RispondiEliminaSi svegliano tutti adesso perché hanno fiutato l'odore del sangue, quello di Marino!sono tutti abituati a navigare nel mare dei soldi pubblici e nella vita hanno concluso sempre poco! Stanno tritando la volata ai poterti forti che hanno già deciso il candidato forte Alfio Macchine! Questo gioco è vergognoso! Della città e dell'agente, buche comprese, non gliene frega niente, al massimo faranno un mega appalto per coprirle con nuove tasse!se voghliasmo dissolvere qualche oroblkema cominciamo a chiudere società comunaslu inutili e costose, tagliuamo le consulenze esterne, licenziano i nulla facenti, mahdismo i vigili sulle strade, controlliamo il commercio abusivo, creiamo occupazione e ricchezza con progetti utili impoedendfo alla camera di commercio di sprecare risorse con quella miriade di strutture inutyioli e faraoniche quali la fiera di Roma con i danni che ha creato! Forza Cremonesi che ce la puoi fare!
RispondiEliminaAllora proprio ora su la7 e' stata raccontata questa storia: la mazda voleva ristrutturare un palazzo in malora all ostiense e farci un centro. Marino e la burocrazia romana hanno risposto picche e questi sono andati a Barcellona. Poi dopo aver sentito questo si pensa addirittura che il comune non difende gli imprenditori che vedono i loro immobili occupati e si capisce di che pasta sia fatta il sindaco...appena trovo il link di questa storia orrenda lo posto e spero che se ne interessi anche rfs
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