Il barattolino è bicarbonato che serve per cuocere la cocaina sul cucchiaino e la bottiglia per fumare i cristalli estratti dalla cottura. Il San Crispino a contorno. Il Santino a protezione del tutto. Sembra una scena di degrado normale, sembra semplicemente sporcizia lungo le strade lerce di San Lorenzo. Invece ad uno sguardo un minimo più approfondito si capisce che qui c'è stata gente che si è fatta di crack. Giusto recentemente Le Iene hanno realizzato un impressionante servizio su questa droga e su come sta riducendo le persone in alcuni quartieri di Rio de Janeiro in Brasile. E' atroce pensare che tutto questo si ripeta nel cuore di una capitale europea, per strada, davanti a tutti. Dice moltissimo sulle condizioni della città, sulla disperazione, sull'anarchia, sul livello raggiunto dallo spaccio, sulla impunità e sulla potenza della mafia che lo gestisce.
E cosa fanno in tutto questo i comitati di quartiere a San Lorenzo? Si mobilitano contro lo spaccio e la mafia che lo sovraintende? Non proprio. Ora come ora sono tutti impegnati a boicottare un nuovo sviluppo immobiliare che dovrebbe avvenire a breve dentro lo Scalo (eccolo qui), in un'area ex industriale oggi abbandonata nasceranno palazzi (gli architetti dovrebbe essere molto in gamba), residenze per studenti, parchi, aree commerciali e spazi destinati ai progetti del Comune. Ma per loro questo normalissimo e auspicabilissimo processo di trasformazione urbana deve naufragare, con tutti i benefici e i posti di lavoro che porterà. Hanno già fatto associazioni, riunioni, siti web dedicati a ostacolare la cosa. Intanto per strada si aggirano i fantasmi fatti di crack.
Giusto, e dice moltissimo soprattutto sull'efficacia del proibizionismo.
RispondiEliminaChe c'entra il proibizionismo col crack?
Eliminaora un bel vertice sulla sicurezza con alfano referente del vaticano, e siamo a posto.
RispondiEliminaOddio il crack sarebbe proibito anche in un regime piu tollerante immagino
RispondiEliminaCaro scienziato liberale e pluralista che attribuisce la colpa di queste immagini al "proibizionismo", ci potresti illuminare su quale sarebbe il tuo approccio "non proibizionista" nei confronti del crack, una droga che dilania l'organismo umano rendendoti un vegetale decerebrato? Crack libero? Educazione al consumo di crack nelle scuole? Crack shop a giro per le città?
RispondiEliminaA Londra, Berlino, New York, Parigi quando un quartiere inizia a diventare "trendy" la pulizia ed il decoro migliora, i negozi diventano piu' ricercati, la gente che li frequenta ed inizia a comprarvi casa e' di estrazione sociale piu' elevata rispetto agli abitanti della zona, la criminalita' si riduce drasticamente come anche le scene di degrado.
RispondiEliminaA Roma quando un quartiere diventa "cool" avviene esattamente il contrario di tutto cio' (vedere Pigneto e San Lorenzo).
Hai proprio ragione, a roma i quartieri che diventano trendy fanno tutti una finaccia e questo ti dice molto di chi ha il potere a Roma: Chi delinque prende subito il sopravvento su tutto.
RispondiEliminaSi però a Londra quando un quartiere diventa trendy i prezzi aumentano e i residenti, che non sono tutti tossici e delinquenti ma c'è anche un sacco di gente normale, alla fine smammano e gli tocca andare a vivere in periferia o fuori città. C'è un numero sempre maggiore di londinesi piccoli e medio borghesi, i cittadini classici di un tempo, che non sono più in grado di vivere in quartieri "trendy" perché ormai costa troppo.
RispondiEliminaDa qualche parte c'era un articolo che trattava proprio questo aspetto: si diceva che il cavallo di Troia erano gli artisti, che cominciavano ad abitare quartieri ridotti a cloache, facendone pian piano alzare il valore perché diventavano di moda. A quel punto arrivavano i ricchi che si compravano mezzo quartiere, i prezzi schizzavano alle stelle e un sacco di gente veniva sloggiata (a New York e Londra è più facile che da noi perché si vive molto più in affitto). I vecchi palazzi dove non entrava neanche la polizia vengono rimessi a posto e diventano condomini di lusso e così via.
Spacciatori, tossici e poveri semplicemente se ne vanno da altre parti.
@10:24 AM
RispondiEliminaCerco di farla semplice:
+ proibizionismo = - conoscenza
- conoscenza = + consumo
S.Lorenzo e' così da decenni, ed è frutto di politiche territoriali menefreghiste e della furberia dei proprietari. A mio parere innanzitutto bisognerebbe rivedere le politiche riguardo le licenze per gli alcolici: se permetti che in un quartiere gli esercizi commerciali siano destinati prevalentemente alla somministrazione di alcolici, poi non ci si deve meravigliare se la zona diventa un pisciatoio a cielo aperto. A S.Lorenzo praticamente il 90% degli esercizi ruota intorno alla birra. Ultimamente sono cominciati a spuntare come funghi finti fruttaroli, finti supermarket che praticamente vendono solo birra "low cost". Poi aggiungiamo che la pressione abitativa sul quartiere è diventata enorme a causa di tutti gli appartamenti, spesso fatiscenti, adibiti a dormitori in nero per studenti o clandestini, che hanno fatto crescere a dismisura i residenti "reali" nel quartiere. Poi ovviamente c'è lo spaccio, conseguenza prevedibile. Non si è capito perchè S.Lorenzo , nonostante le sporadiche, retate, sia considerato zona quasi franca per lo spaccio ! Allo fine poi, visto che trovi qualunque merda, arrivano i consumatori di crack.
RispondiEliminaOra capite perche' le cose nelle altr citta' funzionano e a Roma no?
RispondiEliminahttp://video.corriere.it/new-york-giovane-non-paga-biglietto-metro-agente-prende-manganellate/955d57f0-730c-11e4-9964-9b0d57bdf835
mazza! no sapevo mic cher vinello s.crispino o vennevano pure a rio!
RispondiEliminamejcoioni!
:))))
tossici di merda
RispondiEliminaEcco er comunismo Froci Rom e Tossici...a rosso mo a tu fia se la calzano a San Lorenzo.
RispondiEliminaAppartengo alla generazione che ha visto coetanei morire di eroina perché all'epoca la disinformazione era tale che pochi si rendevano conto di ciò a cui andavano incontro.
RispondiEliminaSe nel 2014, in una città europea, con una diffusione culturale anche medio-bassa ma sufficiente a sapere, se nonostante questo c'è gente che vuole spappolarsi il cervello e fottersi la vita...cazzi loro. Non spendo una parola in loro difesa.
E non state a dirmi che potrebbe toccare ad uno dei miei figli. Non è toccato e non toccherà perché cresciuti informati e coscienti.
@Anonimo novembre 23, 2014 7:17 PM, perfettamente d'accordo, bisogna combattere questo pietismo da quattro soldi verso gente che coscientemente si fa del male, è anche per questa menatalità ipocrita che impedisce di trattare duramente tossici e spacciatori che saremo sempre più invasi e minacciati.
RispondiEliminastammatina so annato a santa messa pe prega er nostro signore che li zingari e li comunisti venghino tutti abbrucuati per autocombistiona!
RispondiEliminapreghiamo tutti fratelli! perchè il miracolo si avvererebbe.
amen.
Cose normali quando le forze dell ordine stanno in giro a fare le multe a quelli che girano per quartiere con bottiglie di vetro o bicchieri.......
RispondiEliminaAh ecco, tutto sto pippone per mandare acqua alla speculazione edilizia dello scalo.
RispondiEliminaMi chiedo perchè quando c'è un magna magna di tipo immobiliare, questo blog sia sempre a favore di chi costruisce.
Anche qui, stai parlando di degrado, di droga, che cazzo c'entra la speculazione dello scalo? Si, si, lo so che c'entra, il problema è che c'è chi segue questo blog credendo che sia gente comune a farlo.
Cari benpensanti,qualcuno di voi mi puo' illustrare degli esempi di paesi in cui un inasprimento delle pene nei confronti dei tossicodipendenti ha ottenuto dei risultati concreti?
RispondiEliminauno che scrive + proibizionismo porta a - conoscenza quindi più consumo è uno che si fa di crack, non c'è altra spiegazione. io non mi calo nulla e so perfettamente cosa provoca il crack, così come la cocaina, l'eroina, il krokodile etc etc etc.
RispondiEliminaEsistono decine di report da parte delle istituzioni di paesi in cui si sono portate avanti politiche antiproibizioniste che dimostrano la loro efficacia,meno consumo e meno costi sociali,non e' ideologia ma risultati concreti,purtroppo c'è chi ancora pensa che queste politiche siano un favore a chi si vuole drogare
RispondiEliminaPoi verrà Carlino e trasformerà tutto in solide realtà....
RispondiEliminaAh Marino ndo se po' compra a gnugna...dai che so tutta un prurito.
RispondiEliminala gente qua manco sa che il crack e' la cocaina e parla di droghe, in italia 60 milioni tuttologhi.
RispondiEliminaIl problema di S.Lorenzo e' che e' una piazza ambita per lo spaccio, per via degli studenti e della movida, poi ovviamente lo spacciatore tende a vendere quello che gli conviene di piu' e quello che ottiene attraverso i suoi canali: cocaina, eroina, droghe sintetiche o quello che e'.
RispondiEliminaLa teoria delle "finestre rotte" di cui qui tanto si parla, e' applicabile a qualunque forma di degrado o crimine: tu tolleri lo spaccio del fumo? Appena la piazza diventa ambita entra la criminalita' organizzata e qualunque tipo di droga. Entra qualunque tipo di droga ? Arrivano gli eroinomani morti per strada.
Un discorso di depenalizzazione delle droghe leggere funzionerebbe solo se combinato con una tolleranza zero verso le droghe pesanti, con una prevenzione, dissuasione e repressione continua e costante. Personalmente trovo ipocrita che si permetta a persone, in particolari minorenni, di ubriacarsi fino a svenire e poi storcere il naso quando si parla di canne. E' ovvio che la legalizzazione delle leggere toglierebbe di mezzo una grossa fetta di introiti alla criminalita' e permetterebbe un controllo sulla qualita' della sostanza che non penso sia garantita dalla spoacciatore (sostanze chimiche nocive aggiunte nel "taglio" ). Poi si eviterebbe che lo spacciatore faccia "marketing" di sostanze piu' pericolose.
Ma la considerazione e' questa, se qui non si controlla che ai minori siano somministrati superalcolici, in un paese dove l'ordine pubblico e' visto come un impiego 9-18, la legalizzazione avrebbe solo una parte dei benefici previsti.
san Lorenzo è piena di studenti. io mi domando questi stanno tutte le sere in giro a non fare un cazzo buttati per strada a bere quindi gli studenti e/o la gente che non fa un cazzo è la punta dell'iceberg..fateci caso...zona trendy perché? perché c'è un'accozzaglia di fannulloni che non fanno niente...quindi bevono e si drogano...dove c'è domanda l'immigrato risponde=finte frutterie che diventano rivendite di alcolici e spacciatori...io darei foco a San Loreno, Campo dè Fiori e Trastevere....
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