Mica il sindaco vorrà farci rimangiare tutto quando, qualche giorno fa, destando scandalo, parlavamo delle discontinuità che aveva apportato alla macchina comunale? Una di queste discontinuità è stata finalmente dar seguito alle richieste da sempre insabbiate di Ministero e Soprintendenze di togliere urtisti e camion bar dai monumenti. Uno scandalo tutto romano: Colossei, Ponti, Circhi, Teatri, Fontane, Castelli, Pantei infotografabili e inguardabili a causa di bancarelle che vi si parano davanti. Uno scempio inaudito da sanare.
Il sindaco era andato ben oltre tutti gli altri predecessori, da sempre bloccati dalle lobby (a quanto pare potentissime, ma sempre di bancarellari si tratta santo cielo) con tanto di pubblicazione di una Determinazione Dirigenziale (occhio alla finezza: la Determinazione non passa in aula dunque è subito operativa senza subire l'assalto alla diligenza dei nostri simpatici amici consiglieri comunali) e con il tempo per gli interessati di fare osservazioni. Ebbene questo tempo era finito, è stato prorogato, ed è finito di nuovo. Che si fa?
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Urtisti occupano percorso per non vedenti e umiliano la visuale su Castel Sant'Angelo con merci di dubbio gusto |
Sia chiaro: la soluzione prospettata non ci soddisfa affatto. Il problema dell'ambulantato che assilla Roma da anni non viene risolto, solo spostato. E' come se, in presenza di un tumore all'intestino, il povero malato chiedesse all'équipe che lo opera non di estirpare il male, ma di prenderlo e spostarlo allo stomaco. Così sta facendo il Comune di Roma. Invece di affrontare il problema, lo si sposta. Creando situazioni assurde e paradossali come un autentico mercatino dello squallore a Viale Carlo Felice ad esempio. Ma insomma la cosa può rappresentare un primo passo. Che auguriamoci si compia al più presto. Anche per dare la sensazione ad altri gruppi di potere e squallidi interessi economici, che la città ha smesso di essere immobile come è sempre stata.
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Urtisti di "qualità" di fronte all'Arco di Costantino e al Colosseo |