Ero rassegnato alla abissale differenza in tema di legalità,
pulizia, decoro urbano in paesi e città abbastanza lontani dai nostri confini;
mai mi sarei aspettato però che, appena varcate le frontiere (ora solo
virtuali), già dal cartello ‘FRANCE’ sull’autostrada si respirasse tutta altra
aria.
Tralascio le differenze sulla carreggiata, sulle gallerie e sul paesaggio
ai lati dell’autostrada e vado al sodo, cioè cosa ho trovato nella città.
Tralascio anche qui l’abissale differenza all’interno
dell’abitato, (strade, parchi, affissioni, parcheggi e altro) e mi concentro sulla spiaggia e sul
lungomare di Nizza. Allego alcune foto, che rendono solo lontanamente
un mondo agli antipodi di quello nostrano.
Tanto per iniziare si può arrivare in spiaggia comodamente a
piedi su strade pedonali, o con efficientissimi e pulitissimi mezzi pubblici,
oppure attraverso un bike-sharing impeccabile;
se poi si volesse arrivare in spiaggia in auto, una volta trovato posto e
pagato la sosta (e guai a non farlo, immediate ganasce alle ruote), la prima
sorpresa: nessun tizio osa avvicinarsi esigendo il pagamento del parcheggio,
letteralmente impensabile fuori dall’Italia.
8 km di spiaggia e lungomare, la mitica Promenade des Anglais, sono
un concentrato di bellezza, ordine, pulizia, rispetto delle regole e degli
altri.
Sul lungomare, ampio ed imponente, ci sono bei cestini ogni
5 metri, svuotati ogni ora, panchine (rigorosamente con il bracciolo centrale
antidecupito) e file di sedie impeccabili e con nessuna stecca rotta a
disposizione libera della gente; pista ciclabile protetta e stalli del
bike-sharing ogni 100 metri.
Per il resto: accattoni: zero; banchi di ambulanti: zero; venditori illegali
(non scrivo vù cumprà se no la solita
anima bella protesta): zero; affissioni di manifesti: zero; scritte con
bombolette od altro: zero; cartelloni scadenti o gestiti da ditte improbabili: zero.
Passiamo alla spiaggia. Enormi spazi di spiaggia libera
comunale intervallati da brevi concessioni a stabilimenti, che in ogni caso
avevano l’accesso al mare libero da impedimenti: nessun botteghino di ingresso,
tanto per capirsi.
Sulle porzioni di spiaggia comunale docce, bagni e
spogliatoi liberi a disposizione dei bagnanti, nonché servizio di bagnini su
altane, e numerosi posti di pronto soccorso. Anche qui cestini lindi e
pinti e svuotati ogni ora. Superfluo aggiungere che in 8 km di spiaggia non ho
incontrato 1 che sia 1 venditore illegale (ex vù cumprà), nonché grattacheccari e coccari vari: nulla, solo i
bagnanti, il sole e il mare.
Una menzione particolare per quest’ultimo: nonostante che
Nizza, d’estate, serva una popolazione di circa 1 milione di persone tra
residenti e turisti, ebbene l’acqua era cristallina, pulitissima e di un
azzurro intenso. Come ci riescono?
Intanto perché sono civili e non buttano niente a mare, e poi per un servizio
di depurazione delle acque da urlo. Una chicca: ogni tanto passava uno scafo
comunale con degli immensi retoni a prua a pulire la superficie
dell’acqua da alghe o altra impudicizia, come fosse un grande retino da piscina. Non
sapevo se ridere o piangere.
Naturalmente servizio continuo di vigilanza da parte della
polizia, armati di tutto punto. Nizza: soli 25 km dall’Italia, ma è come se ce ne fossero
25.000.
Stefano