La riqualificazione della piazza di fronte all'ingresso del Mattatoio di Testaccio, piazza che oggi piazza non è poiché trasformata in parcheggio più o meno abusivo nelle mani di una gang feroce di posteggiatori illegali, pare sia partita. In realtà c'è un cantierino da poco con zero operai: sono stati spostati solo alcuni sanpietrini. Il cartello di cantiere fa davvero specie: fine dei lavori a 2016 inoltrato. Insomma, si fa qualche marciapiede e qualche risistemazione negli stessi tempi che a Madrid si fa una linea di metropolitana da 20 stazioni. Incredibile. Anche il fatto che l'appalto comprenda alcune risistemazioni interne al recinto del Mattatoio non giustifica gli oltre due anni nella maniera più assoluta.
Ma al di là dei tempi c'è da guardare il contesto e il concreto. La piazza (che si chiama Piazza Orazio Giustiniani) sarà realizzata come da progetto-rendering (vedi prima foto) o le cose sono già cambiate? I marciapiedi saranno protetti da opportuni dissuasori oppure si lasceranno alla mercè di auto che potranno tranquillamente salire come succede in tante zone 'marciapiedate' negli ultimi anni (Piazza del Gesù, Sant'Apollinare...)? E come si gestiranno le assurde proteste dei commercianti che già hanno iniziato ad imbrattare gli avvisi comunali ("aho, ma poi noi come famo a scaricààà aaacarne???" La città non si può trasformare perché bisogna scaricà la carne, capito...!?)?
Insomma, tante le questioni.
La nostra impostazione la conoscete: le auto vanno tolte dalla superficie e vanno messe altrove. Se proprio qualcuno vuole insistere a venire a Testaccio in auto, la posteggi sottoterra nel grande parcheggio sotto al mercato: sulla superficie si faccia altro. Ecco perché abbiamo lottato molto perché a Piazza Testaccio si realizzasse un parcheggio interrato e non l'assurda sistemazione che - spendendo soldi di tutti noi - l'amministrazione sta compiendo.
Protestano cosa??!?! C'è un parcheggio (quasi sempre vuoto, fra l'altro) a due passi. le auto vanno tolte dalla superficie e vanno messe altrove. le auto vanno tolte dalla superficie e vanno messe altrove. le auto vanno tolte dalla superficie e vanno messe altrove. Lo vogliamo capire o no?
RispondiEliminaLe cose vanno contestualizzate: da quando sono stati modificati i sensi di marcia per dar spazio alla ZTL, quella piazza subisce un volume di traffico ben diverso dalla sua portata (indipendentemente dalla quantità di auto: di fatto, c'è una strettoia naturale che verremme enfatizzata dal nuovo progetto).
RispondiEliminaAl di là di questo, il garage limitrofo sembra vuoto perché occupato in gran parte dagli abbonati (che lo pagano profumatamente, come il sottoscritto) che hanno legittimo diritto di prelazione su metà dell'area.
Certo, l'altra metà non viene occupata come dovrebbe; certo è che non potrebbe sostenere l'impatto di tutti i potenziali avventori della zona.
Per finire, non è stata completata l'altra area prevista per il parcheggio "mordi e fuggi" (per intenderci, è tra l'entrata e l'uscita del garage stesso), e non è stata mantenuta un'area dedicata al carico/scarico merci.
Pur di avere ragione, spesso dimentichi certi dettagli che ti renderebbero più credibile anziché sembrare sempre e solo incazzato e urlatore.
Ciao
Alessandro
2 anni per fare questo?? ma magari!! io abito a trigoria e ti posso dire che oramai siamo a 5/6 anni per fare una semplice corsia preferenziale sulla laurentina per un tratto di non piu di 5 km. e non è ancora finita!!!
RispondiEliminaSi, ma invece tutta la struttura fatiscente ed orribilmente incartata del mattatoio quando hanno intenzione di ristrutturarla? Sarebbe inutile rifare la piazza e poi lasciare il resto in quelle condizioni.
RispondiEliminama le bancarelle sono già previste addirittura nel rendering di progetto?
RispondiEliminaao me raccomanno: marciapiedi bassi e niente paletti, nun famo scherzi che mi moje quanto viè a fa aaa spesa a maghina ndaaaa lascia???
RispondiEliminaFinalmente un progetto che mi sembra un buon punto di partenza per quella piazza. Incredibilmente ci sono anche gli alberi..incrociamo le dita.
RispondiEliminaPer lo scarico delle merci dei ristoranti basterebbe fare una piccola isola dedicata proprio a questa attività. Speriamo che la psicofrenia romana non faccia scherzi e che mantenga il progetto vivo.
Ma invece come vanno i lavori nella piazza principale di Testaccio?
La richiesta dei commercianti è comunque legittima. I progettisti sono tenuti a trovare una soluzione anche per questo problema. Una corsia di accesso protetta da pilomat, un'area di sosta riservata, cose così. dovrebbero sapere che qualsiasi tentativo di mettere ordine in quel caos che è roma viene osteggiato, e avere già pronte le contromisure per mettere tutti d'accordo.
RispondiEliminaLa protesta dei commercianti è legittima come le esigenze dei residenti. Quindi che facciano due passi con la carne oppure paghino profumatamente un box per trasportare la loro mercanzia, così co.e fannoi residenti, oppure vadino a commerciare aaltrove. Oppure come intelligentemente si potrebbe proporre attaccassero un carretto ad una bicicletta per una mobilità ecosostenibile..
RispondiEliminatutti voltagabbana per 80 euro, è come la storia della carota con l'asino.
RispondiEliminaLa “protesta” sarebbe legittima se fatta al comune nel modo appropriato, non su un avviso per strada con il tono da “nun me rompete li cojoni”. E dovrebbe essere bilanciata dalla considerazione che se quello spazio viene riqualificato, i primi a guadagnarci saranno proprio i ristoranti. Certo pero’ per capirlo bisogna essere usciti da Roma nella vita e aver visto uno spazio urbano ben progettato - cosa non scontata per una persona che scrive a quel modo.
RispondiEliminaQualche buona notizia ogni tanto si trova http://motori.corriere.it/motori/attualita/14_maggio_29/barriera-elettrica-posti-disabili-a020d94a-e735-11e3-891a-a65af8809a36.shtml
RispondiEliminaMolto carino, sarebbe splendido anche come area relax per gli studenti della facoltà di architettura che è all'interno del mattatoio.
RispondiEliminaLe aree di carico e scarico devono esserci e devono esser protette dalla sosta selvaggia.
il progetto sembra carino...ma come spesso accade si sistema prima la piazza e poi si ristrutturano gli edifici che si affacciano su di essa, con conseguenti danni sulla piazza appena rifatta...come a dire costruiamo il tetto e poi le fondamenta.
RispondiEliminaE inoltre: a che punto è la piazza parcheggio di Via Volta?
Le soluzione come il trasporto tramite bullit (la cargo bike) sarebbe ottima. Il probelma è che i commercianti romani sono talmente dipendenti dal farsi scaricare la merce dal furgone davanti al negozio che non riescon a vedere alternative! E' un probelam su come convincere la gente che esistono alternative valide, economiche, che in sostanza non fanno cambiare niente alla gestione del loro negozio. Ma come glielo fai capire? comeeeeee???
RispondiEliminaSI DUE ANNI COL CAZZO! SE NE PASSANO 7-8 POTETE RITENERVI FORTUNATI. SEMPRE SE PRIMA I LAVORI NON SI FERMANO, COME ACCADE PUNTUALMENTE PER TUTTI GLI ALTRI VEDI ACQUARIO ALL'EUR!
RispondiEliminaIo credo che la cargo bike (un carretto attaccato ad una bicicletta) per i nostri amici commercianti sarebbe ideale. Potrebbero scaricare davanti alla loro attività, fare un po di moto e rinforzare la muscolatura e magari fare da traino affinché altri seguano l'esempio. Pedalare gli farebbe bene e risparmierebbero la benzina! Inoltre gli atmosferili, temprerebbero mentalità biecanente piegate alla logica della depressiva automobile ed infine fornirebbero meglio la notte perché stanchi in modo sano.
RispondiEliminaI negozianti non vanno a comprare la merce, gliela portano, ma quale cargobike?
RispondiEliminaMa quando progettano la riqualificazione di qualcosa a Roma sono capaci di farlo con uno stile adeguato al contesto? Ma che sono quelle panchine? Invece di mantenere la specificità di un quartiere come questo si introducono elementi standardizzati che puoi trovare in qualsiasi altro posto in Europa.
RispondiEliminaGliela portassero in bicicletta! Invece che autotrasportatori avremmo i ciclotrasportatori o bicecicletrasporter...
RispondiEliminaSe, incollateli te quintali di merci in bici a Pantani de Testaccio.
RispondiEliminacome se non sapessimo che diventerà un'autorimessa, se le cose andassero bene, altrimenti un suk di ambulanti ed autorimessa se va normalmente
RispondiEliminaAnonimo delle 6.44, bisogna cambiare mentalità. In Cina pedalano! In Asia pedalano!In tutta Europa pedalano. Solo noi non pedaliamo. La fiat si è trasferita al'estero. In italia sappiamo solo guidare. Consumare. Sorpassare. Parcheggiare. Basta!!! Il futuro è sulla bicicletta! La Fiat si è ingrassata in Italia? La risposta giusta è pedalare, potenziare la muscolatura e dimagrire! Più belli più ecologia più forza!
RispondiEliminaLa bicicletta usala al mare. L'esempio asiatico poi e' veramente fuori luogo. Roma e' enorme e ha sette colli, se abiti a Tor Tre Teste e lavoro sulla Flaminia come faccio ad andarci in bici? A proposito, vedere de usa' le ciclabili, rispettare il rosso, non usare il cellulare e magari anche non andare contromano, siete piu' maleducati degli autisti della TNT.
RispondiEliminaAl mare faccio il bagno e mostro i muscoli che ho sviluppato in bicicletta durante l'inverno. Quanto ai sette colli Roma è ormai molto più vasta. Un'opportunità unica al mondo di spazio da percorrere. Se abiti a tor tre teste e proprio non ce la fai, prendi una bici cin pedalata assistita. Magari questa estate al mare rimorchi pure... E poi la porti sulla bici!!!
RispondiEliminaMi raccomando che un po' di salite vi fanno male, brutti tripponi!
RispondiEliminaVado regolarmente in palestra e a correre, stai sereno, pensa a rispettare il codice della strada piuttosto.
RispondiEliminaSbagli. Potresti risparmiare i soldi della palestra se andassi in bici. E risparmiare il tempo perché invece di perderlo andando a correre e in palestra potresti sfruttarlo meglio usando la bicicletta per andare al lavoro, uscire la sera, ecc ecc.
RispondiEliminaUso la moto, dammi retta, se vuoi usare la bici rispetta il codice innanzitutto.
RispondiEliminaVado in moto, mi va bene cosi', e poi la palestra el piena di donne. Senti, perche' non mi rispondi sul codice della strada invece?
RispondiEliminaGiro in moto, sto bene cosi'. Perche' invece non mi rispondi sulle violazioni al codice della srada commesse dai ciclisti ?
RispondiEliminaa me oltre la piazza ridotta a parcheggio fanno ribrezzo tutti quei locali intorno al monte dei cocci
RispondiEliminasono di uno squallore unico e attirano feccia a go go.
cmq ben venga questa riqualificazione , a chi si oppone non so cosa farei, olio di ricino per non dire altro;
ma io quei locali intorno monte dei cocci li raderei al suolo per quanto sono brutti
Se i ciclisti poverini i si arrangiano, bisogna comprendere che sono avanguardie incomprese che vanno tutelate ed il traffico veicolare deve fare spazio evitando impatti perché disattento. Anche i marciapiedi dove a volte sfrecciano liberi come un vento che vuole riportare Roma ad una dimensione nuova, sono luoghi dove il ciclista va accolto con amore e tanti sorrisi....
RispondiEliminaInsomma il ciclista deve poter osservare il codice della strada da una angolazione ampia ed esaustiva. Egli stesso impersona un codice che oserei azzardare ipotizzare etico quindi superiore e quindi consono. Ecco perché nella piazza riqualificata proporre i una bike zone, una specie di WI FI della bicicletta un laboratorio sperimentale dove appunto le merci vengano portate con i cargo bike, carrettini trainati da ciclisti ed anche i residenti debbano spostarsi obbligatoriamente in bicicletta. Insomma una concezione che porti Roma avanti ad oslo , Aspen, Madonna di Campiglio, Cervinia, Dubai e Il Cairo.
RispondiEliminaDirei di spingerci ancora più oltre. Roma città biciclettizzata. Traffico veicolare interdetto. Strade trasformate in totali piste ciclabili e per affrontare le salite creare una rete di tapis roulant ove tutti sudati e tutti in coda profumati di sudore atletico si possa allegramente farsi rifocillare dal lento scorrere di un nuovo tempo con punti di distribuzione di acqua per dissetarsi.
RispondiEliminaChi va in bici lavora meglio, produce di più ergo fa bene all'economia. Oltre che avere maggiori capacità fisiche quando si è con la propria compagna. Città bicicletizzata sarebbe il massimo.
RispondiEliminaIn tutte le città del mondo in cui i centri sono pedonalizzati e i servizi pubblici funzionano le consegne le fanno con furgoni e camion a orari fissi su stalli autorizzati. Questo perché quando si devono consegnare quintali di merce al giorno è l'unico modo.
RispondiEliminaErrore. Roma deve recuperare questo gap e quindi mettersi un passo più avanti. I trasportatori devono capire come tutti che stanno lavorando in un museo a cielo aperto e quindi i pararsi a lasciare il furgone in appositi parcheggi di scambio in periferia e proseguire, per le consegne delle merci in bicicletta (cargo bike). questa è una prima strada ( cioè pista ciclabile) per la civiltà
RispondiEliminaMa chiediti un po' perché tutto il mondo che vogliamo imitare non arriva a certi estremismi? Poi magari prova a guidare un cargobike con un paio di quintali di roba per le strade di Roma e pensa che per le normali consegne di un furgone potresti dover fare un sacco di quei viaggi al giorno.
RispondiEliminaCambiare in meglio si deve ma nei limiti del ragionevole, altrimenti si arriva a estremizzare come quelli che non vogliono cambiamenti, solo nel senso opposto.
Caro amico, ma in fondo le "botticelle" ovvero i carretti con i cavalli che portano i turisti in giro per Roma che fanno? Il lavoro subisce evoluzioni nel corso del tempo. E potrebbe essere invece una grande idea quella di applicare dei carretti a delle biciclette per il trasporto merci in città. Altrimenti i trasportatori possono sempre trasportare altrove!
RispondiEliminaMa come si fa a paragonare qualche botticella (che fosse per me abolirei visto come se la passano i cavalli in mezzo al traffico e col caldo d'estate) con le consegne che devono essere giornaliere per migliaia di negozi, ristoranti, bar, grandi magazzini? Forse bisognerebbe prima capire come funziona il rifornimento, quanta merce circola, quanti chilometri si deve fare ogni giorno chi consegna e a che ora si deve alzare per consegnare (perché la roba deve arrivare il prima possibile, mica si può aspettare il giro dei sette colli del fattorino in bicicletta). Lo ripeto: se stalli autorizzati e orari fissi sono previsti in tutti i posti in cui il traffico è limitato se non chiuso un motivo ci sarà.
RispondiEliminaHo una idea; se si facesse una legge per cui ai carcerati che accettassero di trasportare gratis in bicicletta la merce si dimezzasse la pena? Cioè mezza pena la passano con la cargo bike e l'altra mezza sono liberi! Naturalmente con un sistema di rilevamento satellitare tipo "atac mobile".. E se sgarano pena raddoppiata e ovviamente la scontano tutta dentro. Pensate!!!! Trasporto gratis e reinserimento sociale! E gli autotrasportatori potrebbero riposarsi nelle aree di scambio. Che dite?
RispondiEliminaThere is noticeably a bundle to know about this. I assume you made certain nice points in features also.
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