La Banca d'Italia è l'istituzione (parentesi Antonio Fazio a parte) più integerrima e prestigiosa del paese. Potente in patria, influente sull'economia, serbatoio di personalità di altissima competenza, rispettata all'estero. Dovrebbe essere l'esempio nazionale di civiltà, rispetto delle norme. E invece...
Ieri si è svolta l'assemblea annuale della nostra banca centrale e nonostante l'istituto, dalla nascita della Banca Centrale Europea, non conti più un fico secco, gli invitati all'assemblea si sono sentiti in diritto di rubarsi un pezzo di città per avere la comodità di lasciare la loro auto blu a pochi metri dal maestoso ingresso del palazzo disegnato dall'architetto Koch su Via Nazionale.
Non si tratta di un nostro scoop: ne ha parlato ieri su web e oggi su carta anche La Repubblica (gliene va dato onore, tanto che gli abbiamo rubacchiato le foto), ma riteniamo davvero che sia necessario tornare sulla cosa. Per sottolineare quanto la nostra città soffra (e muoia) di automobilite. Quando c'è di mezzo una automobile, tutto finisce in secondo piano. Le auto di banchieri e grand commis sono state posizionate per ore lungo la corsia preferenziale di Via Nazionale, umiliando e insultando gli utenti del trasporto pubblico, romani e turisti, mezza macchina sulla preferenziale e mezza sul marciapiede. Le altre macchine sulle strisce. Tutte con il motore acceso perché faceva un po' caldo e gli autisti non potevano rinunciare all'aria condizionata. I vigili urbani impegnati a cacciare via questi cafoni? No, impegnati a facilitare loro la vita. Mentre turisti e romani (quei romani che le regole le rispettano) in fila indiana a passare su quel lembo di marciapiede lasciato libero da Audi e Mercedes.
Quale è il motivo per cui i figli di mater ignota invitati da Bankitalia non potevano recarsi all'appuntamento in taxi? Quale è il motivo per cui questi signori hanno una auto blu? Quale è il motivo per cui queste auto blu possono violare senza conseguenze il Codice della Strada? Quale è il motivo per cui le auto blu devono aspettare il loro usufruttuario fuori dal luogo di appuntamento e non in uno spazio consentito salvo poi tornare a prendere il personaggio quando l'appuntamento di lavoro è terminato? La risposta è solo una: la malattia che questa città ha per l'oggetto macchina. Una cosa che è stata anche di altre grandi città occidentali, ma che è passata 30 anni fa. Da noi no, tutto rimane tale e quale come se fossimo negli anni Settanta o Ottanta. Il problema non sono questi animali che si comportano così, il problema non sono le istituzioni cittadine che lasciano fare (su Via Nazionale basterebbe ripristinare i cordoli e la preferenziale, quotidianamente utilizzata come parcheggio e area di carico-scarico, tornerebbe a funzionare per il suo scopo), il problema siamo noi: nessun romano ha protestato. Nessun romano ha protetato! Fai una cosa di questo genere a Parigi, a Londra o a Berlino e hai un sit-in di protesta spontaneo davanti alle auto blu in sosta illegale. A Roma si guarda chi fa un'infrazione con un filo di invidia, vogliosi di farla a propria volta.
Mi chiedo perche' non ci sono andati in bici.
RispondiEliminaè quello che dico pure io. Se interdicessero il traffico veicolare a tutti con colonnine anti passaggio auto almeno dovrebbero lasciare la macchina in appositi parcheggi di scambio e usare un servizio di bike sharing.
RispondiEliminaTerríficante! La vera immagine dell'arretratezza civile in Italia! Ma poi Palazzo Koch non ha un parcheggio di pertinenza?
RispondiEliminaBanca d'Italia ma ... auto straniere
RispondiEliminaun popolo incivile elegge sempre i suoi migliori rappresentanti
RispondiEliminaBel cappello il pagliaccio nella prima foto...
RispondiEliminaA Raga e dai famo come ce dice Roma fa Schifo ribellione a naso a cercare e magazine che sono fori posto! Beddo sto articolo che farebbe piacere anche agli oppositori de Roma fa Schifo. A sete proprio dei diplomatici con chesto accontentate tutti ma ve fate un piacere a voi. Uaoooooo
RispondiEliminaAnalfabeti alla riscossa
EliminaNon è - solo - questione di automobilite. Purtroppo è ben altro. E credo proprio che non ci sia niente da fare, se non altro per qualche decennio.
RispondiEliminaToooòò dettooooo, tooo ripetooo!!
RispondiEliminaPetrojo a mille dollari al litro, benzina che devi accenne ummutuo pé circola-aaaa.
Artro che "Austerity", deve annà affini come a Sarajevooooooo....co le cateaste de maghine arte quanto aa tangenziale perché ncèra più na goccia...poi se divertimo "A Palazzo Kokke"...
A Santa Maria Daa Pietà devo annà no a Palazzo Kokke!
Trammy
Un'altra prova che a Roma l'uso dell'auto privata e' uno status symbol piu' che dovuto alla mancanza di alternative.
RispondiEliminaIn pratica è sempre il vecchio "Devo da lavorà a machina 'ndo' 'a metto??? Ma che voi?" elevato al livello di questi potentissimi e arroganti puzzoni!!!
RispondiEliminaSanno che a Roma si può parcheggiare ovunque. Si fossero trovati in altre città avrebbero mosso il sedere.
RispondiEliminaRoma è sommersa di macchine in qualsiasi momento del giorno (v. il colosseo che è mangiato dallo smog delle macchine... con tutti i soldi che produce all'anno chissà dove vanno a finire? ma questo è un altro discorso). Non solo i politici & c sono "macchina-dipendenti", ma anche i comuni cittadini compresi quelli che a livello economico non se la passano bene (però dove prendono i soldi della benzina?). Leggevo inoltre sul quotidiano metro che il sindaco marino ha preso accordi con le case automobilistiche per la produzione di macchine elettriche. Era indispensabile? perché invece i soldi pubblici non vengono impiegati per la costruzione di linee tramviarie? visto che la costruzione di metro sotterranee è difficoltosa per i reperti archeologici presenti. Ma noi non siamo un paese civile e non abbiamo il senso del rispetto del bene comune, siamo troppo presi dai nostri interessi personali e dalla comodità a tutti i costi.
RispondiEliminaBellissimo. Oggi ero da Panella prendere un caffè e, come al solito, erano tutti i doppia file. E' arrivato un tizio con la moglie, con due macchine, gli ho fatto notare che stavano bloccando il traffico. Mi ha risposto 'Io non ho votato Marino quindi parcheggio dove mi pare'. Penso sia il caso di andare via....
RispondiEliminaAnonimo 3.03 PM, non gli hai detto che sei di Roma fa Schifo e fai il tastierista? Sei subito andato via per scrivere il tuo commento, grande.
RispondiEliminaNo,sono andato via perche andavo a fare una lezione di flauto a tua sorella..
EliminaLa tastiera e' un hobby
Il pesce puzza dalla testa. Poi quando quell'altro cojone de Marino è andato in bici, tutti a pijallo pel culo.
RispondiEliminaSe questi SIGNORI fossero obbligati ad usare i mezzi pubblici, metro e bus, sicuramente avremmo mezzi uguali a tutte le altre cittá europei! Finchè i pezzi di novanta continuano ad essere presuntuosamente ed arrogantemente i padroni della città non vedremo MAI un miglioramento dei mezzi per noi sempliccissimi mortali.
RispondiEliminaIl problema è che a Roma il semplice mortale fa schifo a livello di arroganza quanto il pezzo grosso.
RispondiEliminaGiusto. Quindi propongo bicicletta per tutti. Piste ciclabili fin davanti e dentro i palazzi del potere. Anche palazzo Koch dovrebbe avere la pista ciclabile che dal cortile fa il giro del palazzo fino alla'ingresso. Però che sia un percorso coperto, climatizzatore e con bici autopedalanti in modo che tutti possano vedere i pezzi grossi arrivare in bici. Naturalmente che sul tetto ci sia un comodo eliporto però!!!!
RispondiEliminaTonelli, perchè non commenti la foto di Asuelo su facebook, che ritrae il furgone di bonci in terza fila?
RispondiEliminaOggi pomeriggio sulla Via Tuscolana hanno sfilato centinaia e centinaia di ciclisti con buona pace degli automobilisti rimasti imbottigliati nel traffico.
RispondiEliminaForse si è persa un'occasione: si poteva sfilare a Via Nazionale imbottigliando le auto dei capoccioni.
Sicuramente non li avrebbero fatti sfilare.
Attendevo che anche questo blog della Roma che schifo si occupasse di questo comportamento incivile. Più vedo queste scene e più ritengo che facciano benissimo gli Schützen in Südtirol ad andarsene se ascoltano l'inno di questa ridola nazione e a chiedere la cittadinanza austriaca.
RispondiEliminaSembrano le foto di una riunione di boss della mafia
RispondiEliminanon vedo molta differenza tra questi e chi si fa pubblicià sulle oscene plance elettorali;
RispondiEliminafanno ugualmente schifo, sono dei maiali
maiali e coatti
poracci i romani...pensano pure di essere qualcuno, quando sono solo scoregge nell'universo...guarda che schifo di merda, e loro che sanno fare? Solo pensare alla Roma e alla Lazio.
RispondiEliminaVergogna!
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