Vai la mattina al lavoro e trovi tutto distrutto, rubato, spaccato. Succede ai dipendenti dell'Ama che scrivono a noi perché i dirigenti non danno loro ascolto

15 gennaio 2014








All'apertura mattutina dell'isola ecologica dell'AMA di Via Dei Campi Sportivi,ecco la scena documentata in foto. E' l'ennesimo atto di vandalismo perpetuato ai danni di questa struttura, altre volte hanno forzato la porta dell'ufficio e portato via computer e apparato radiotrasmettitore, altre volta hanno forzato i contenitori delle apparecchiature elettroniche e quelli dei metalli, delle batterie. Mo basta! Più volte ho detto che ci vogliono le telecamere di videosorveglianza o perlomeno una persona che copra i buchi dei turni di servizio, però i dirigenti mica ci sentono: tanto a loro che je frega, i danni li paga la collettività...
Salvatore - addetto AMA

* caro Salvatore, a Londra l'azienda che si occupa della nettezza urbana si chiama Veolia ed è una multinazionale privata francese. Chissà come mai questa azienda ha perfettamente in cura i propri attrezzi e i propri macchinari. Forse perché se vengono danneggiati è l'azienda stessa e i suoi soci a pagare…
Ecco perché i servizi devono essere pubblici ma a gestirli servono i privati. Privati che abbiano vinto una regolare e trasparente gara internazionale
-RFS

27 commenti | dì la tua:

Bat21 ha detto...

Se è per questo a fregarsene non sono solo i dirigenti ma soprattutto ai politici non è fregato nulla dell'AMA dato che continuano a gonfiare le partecipate come questa di dipendenti inutili. Questa vergogna assoluta trova solo silenzio e copertura da parte della politica e l'unica che ha detto qualche cosa è stata la Lanzillotta di SC.
A difesa della parentopoli ci sono stati Forza Italia, PD e il M5s che rompe sempre le scatole ma chissà perchè sul tema non ha detto nulla. Lo so sono andato fuori tema per un blog antidegrado ma ho veramente il dente avvelenato...

Bat21 ha detto...

E continuano. Sono troppo stufo...privatizzare!!!

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/14_gennaio_07/parentopoli-ama-blitz-fine-anno-assunto-otto-c-anche-cognato-panzironi-ab7e06a8-776b-11e3-823d-1c8d3dcfa3d8.shtml

Anonimo ha detto...

Buona parte di "dirigenti" non sono dirigenti ma parenti e amici di amici messi li per motivi politici.

Questi "dirigenti" incapaci possono e debbono essere licenziati, punto e basta come avviene in tutti i paesi civili.

Con i soldi risparmiati si assumono, autisti, si riparavano i camion, i cassonetti e quant'altro e con i soldi che avanzeranno ancora si ridurranno le tasse che i Romani debbono pagare per vedersi ancora la monnezza sotto casa.

bastaa!!

Anna Elena ha detto...

In una azienda privata è spesso espressamente scritto che i dipendenti sono responsabili dell’uso e della custodia degli strumenti con cui lavorano. Ovviamente il datore di lavoro, o chi per lui prende le decisioni, deve fornire le garanzie di tutela, a livello aziendale, favorendo la sicurezza dei lavoratori, degli ambienti e strumentazioni, attraverso gli adeguati provvedimenti.

Se il dipendente ravvisa un rischio o un malfunzionamento, deve, giustamente, riferire la cosa ai superiori.

E’ indecente che, trattandosi, di cosa pubblica, non si presti nessuna cura nella gestione del patrimonio.

Occorre cambiare le regole e considerare direttamente responsabili coloro che, nel pubblico, usano scriteriatamente le risorse, o non ne garantiscano adeguata tutela, a spese della collettività.

Sono del parere che i lavoratori devono avere un unico trattamento e che il contrario sia anticostituzionale.

PRIVATIZZAZIONI A GO GO (con relativo calcio nel sedere agli incapaci) o UN CAMBIO RADICALE NELL’ATTRIBUZIONE DELLE RESPONSABILITA’.

Lavorare per lo stato, province, regioni, comuni, deve essere, un onore, non un privilegio e una pacchia.

I sindacati difendano chi ha diritto di essere difeso e smettano di tutelare gli incapaci e i nullafacenti. Altrimenti l’Italia rimarrà sempre al palo.

Pertanto, chi è promotore di una garrula e ottusa gestione, si adegui, perché la gente è stufa e farà in modo che la situazioni cambi al più presto.

Anonimo ha detto...

con la privatizzazione aumenteranno i costi a dismisura
i casi di mancato servizio aumenteranno in modo esponenziale per chiedere piu soldi

Anonimo ha detto...

Sì, va bene, la privatizzazione non è un sistema, ma pensa quanti soldi si risparmierebbero facendo a meno di inutili bocche da sfamare. Snella dirigenza, tutti gli altri in strada.
Ai cittadini e alla città serve che qualcuno mantenga le strade a regime, non che si faccia il solitario dietro la scrivania.

Ringraziamo invece questi lavoratori, che hanno fatto presente un problema.

Anonimo ha detto...

Da Metro di oggi: distrutti dai vandali 4 treni regionali in 4 giorni. Sì va be ma che che vai a rompe i coj** so' ragazzi e lasciali fa no? E mo te denuncio pure pe violazione della praivasi.

Anna Elena ha detto...

Forse non è chiara una cosa: quello che non paghiamo come utenti lo paghiamo come cittadini con le tasse che aumentano per coprire i deficit.

Mi si faccia un esempio di società pubblica che non sia in deficit, così me ne rallegrerò.

Poi per carità, ci sono le persone di coscienza che lavorano, ma ho l'impressione che ci sia il solito immobilismo da mani legate in cui chi ha e dimostra buona volontà deve scalare una montagna per cambiare un po' le cose.

Può darsi che questi dirigenti dichiarino di aver riferito la cosa in alto e di aver avuto un diniego. Occorre sentirli.

Non penso, infatti, che la privatizzazione sia una soluzione, ma non si può andare avanti così e la pubblica amministrazione esige, per andare avanti e per fare in modo che la gente non si stufi definitivamente, un cambiamento radicale di mentalità e sistema.

Altrimenti le cose costeranno comunque tanto e non funzioneranno mai bene.

Ci sono tre possibiltà:

costi bassi, rendimento basso
costi alti, rendimento buono
costi alti, rendimento scarso

Non è normale che ci si debba sempre assestare in questa ultima soluzione.

In Italia la pressione fiscale e i costi sono elevati, se non altro per quello che rimane nelle nostre tasche. Ogni anno meno.

Non occorre pagare di più, paghiamo già tanto.

Occorre migliorare i servizi, anche evitando gli sprechi.

Per questo parlo di un adeguamento del lavoratore pubblico alla stregua di quello privato.

L'apparato pubblico è una macchina a servizio del paese, non un 'IMPIEGHIFICIO'.

Anonimo ha detto...

Pochi giorni fa hanno nominato il nuovo direttore
http://www.romatoday.it/politica/nomina-cda-ama-ivan-strozzi-presidente.html
anche questo viene da fuori, ora vediamo se ci saranno cambiamenti

Antonio Privitera ha detto...

Mi piace chi dice:
"con la privatizzazione aumenteranno i costi a dismisura". Perché con l'AMA attuale i costi sono bassi? E poi perché con un privato dovrebbero aumentare?

"I casi di mancato servizio aumenteranno in modo esponenziale per chiedere più soldi". Questo invece con l'assetto attuale non succede, infatti la TARSU, TIA, TARES è diminuita negli scorsi anni.

MA IN CHE MONDO VIVI? SVEGLIATI E SII MENO IDEOLOGICO!

Anonimo ha detto...

Con le privatizzazioni al posto delle assunzioni si hanno le mazzette. O paghi o non hai l'appalto. Poi ci vuole un comune che sappia fare le cose altrimenti si ritrova in balia del volere dell'azienda privata.
La morale è che il privato non viene a fare beneficenza ma i cavoli suoi e sta a chi lo paga controllare.

Anonimo ha detto...

Ehhhhh s'è visto a Londra come ha funzionato la privatizzazione della rete ferroviaria ad esempio… :) Sono tornati indietro a renderla pubblica dopo che gli incidenti sulle linee erano decuplicati per assenza di manutenzione e gestione della stessa votata al solo profitto.

La soluzione è mandare a casa tanta gente raccomandata nel pubblico impiego che nemmeno svolge il minimo sindacale (cioè nemmeno si rende conto di quanto è privilegiata rispetto ad altri cittadini cui dovrebbe rendere un servizio). Altro che tornelli.

Sono sicuro che chi vi ha mandato questa segnalazione non appartiene a quella categoria. E si spera da qui ai prossimi 30 anni non siano più mosche bianche, bensì in numero sempre maggiore.

Cordialità.

Anonimo ha detto...

Forse non é chiaro neanche che quello che non paghiamo come utenti lo paghiamo sotto forma di merde sul marciapiede (scusate l'uso improprio della parola marciapiede), di metodologie vecchie cent'anni nel conferimento dell'immondizia, di cassonetti che sono diventati bazar per ROM, di strade sporche e di quanto altro al momento non mi viene in mente (sto parlando solo del servizio AMA, altrimenti avrei decine di esempi da fare,che tutti conoscete bene). Comunque, queste foto devono andare dritte sul twitter del sindaco, se non ci avete gia pensato lo faccio io!!

Salutoni e Buona Resistenza

Anonimo ha detto...

Inutile pensare che privatizzando si risolverebbe qualcosa... un Comune che non riesce a gestire bene le municipalizzate rendendole il paradiso dei raccomandati e non controllando il lavoro svolto gestirà malissimo anche l'appalto dato tramite gara ad aziende private... mazzette per far vincere gli amici degli amici, contratti che non garantiscono il Comune dai disservizi che saranno ripagati al solito dalla collettività e non dall'azienda, etc. etc.
Finchè accetteremo amministratori corrotti o nella migliore delle ipotesi incapaci, questa città continuerà a sprofondare nello schifo. La tragedia è che essendo in democrazia, la realtà è che gli amministratori sono lo specchio della maggioranza dei romani, ai quali vivere in una città da quarto mondo evidentemente va bene.

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
Con le privatizzazioni al posto delle assunzioni si hanno le mazzette. O paghi o non hai l'appalto. Poi ci vuole un comune che sappia fare le cose altrimenti si ritrova in balia del volere dell'azienda privata.
La morale è che il privato non viene a fare beneficenza ma i cavoli suoi e sta a chi lo paga controllare.

gennaio 15, 2014 10:39 AM

Appunto, se il Comune non controlla nemmeno le municipalizzate ma come si può pensare che controllerà efficacemente un'azienda privata? Una amministrazione efficiente sa far funzionare i servizi sia facendoli gestire ai privati che al pubblico, a Roma non funzionerebbe nulla comunque.

diego ha detto...

Si potrebbe facilmente obiettare che nella stragrande maggioranza della Capitali europee i servizi urbani sono pubblici, gestiti dal pubblico e assolutamente efficienti e funzionati assai meglio che a Roma...
Vogliamo citare un caso di servizio pubblico che è stato gestito da un privato a Roma?
LA DISCARICA DI MALAGROTTA DI CERRONE!!!!
E allora come la mettiamo?
Le privatizzazioni non mettono al riparo ne dalle clientele politiche ( il privato è sempre in rapporto con il pubblico...e le commistioni di interessi non vengono a mancare..), ne dagli sprechi, ne dalle inefficienze.
Al contrario in un contesto socialmente degradato come quello romano privatizzare i servizi pubblici significa passare dalla padella alla brace...gli esempi di privatizzazioni nel nostro paese del resto vanno quasi tutti in quella direzione, aumento delle tariffe, servizi più scadenti, clientele politiche a gogo.
Attenti dunque alla faciloneria del "privatizzare privatizzare" ( dietro la quale si nascondono precisi interessi ovviamente).
La privatizzazione sembra una facile scorciatoia ma purtroppo per Roma non esistono facili scorciatoie, occorre impegnarsi per migliorare la qualità dei servizi attraverso il controllo sociale ( internet aiuta) e la selezione della classe dirigente.

Anonimo ha detto...

Pena di morte. Non c'è alternativa.

Vandali, teppisti, tossici, immigrati e dirigenti incapaci vanno semplicemente impiccati. Non se ne esce altrimenti.

Anonimo ha detto...

Anonimo 10:48 AM
sono d'accordo, ma forse si dimentica che in Inghilterra il senso del pubblico è molto forte. Ho visto una volta un tizio fermare la macchina, vicino Londra, per raccogliere una lattina e metterla in un cestino dei rifiuti.

Immaginiamo una cosa del genere qui da noi?

Tornando a casa ho visto dei gabbiani far pranzo in un cumulo di rifiuti lasciati vicino al marciapiede, poco più giù un cassonetto.

Non è questione di pubblico o privato qui da noi, ma certo il pubblico va riformato.

I soldi pubblici non sono un Pozzo di San Patrizio a cui attingere ed è anche come gli italiani percepiscono la cosa pubblica, ovvero un carrozzone privo di ogni rispetto, che rende più sfiduciati e nei casi peggiori più incivili.

Oltretutto, vandali, rovistatori di cassonetti, maniaci dei graffiti, insozzatori dell'ambiente, perché non prendono multe salate o non vengono, nei casi più gravi, arrestati?

Anonimo ha detto...

@2:17 io quando passeggio al mare in inverno se mi capita qualche plastica o polistirolo portata dalla risacca e posso, la raccolgo, quindi la butto nel riciclo. Non me ne vanto, non mi sento migliore di altri che non lo fanno, non ne faccio una disciplina cui attenermi quotidianamente. Ne un principio morale tipo "per i figli i nipoti ed i pronipoti". Non mi metto a sbraitare verso altre etnie o roba simile. Credo che l'inglese abbia il mio stesso tipo di approccio… conoscendo appena in poco la mentalità anglosassone.

Poi per carità, ognuno ha la propria sensibilità, il proprio modo per approcciarsi a queste cose, il proprio modus vivendi.

Tuttavia in Inghilterra credo anche difficilmente si possa fregare denaro pubblico facilmente. Su questo sono molto attenti, così come alla "fiducia". Sapendo bene essa sia, assieme al tempo, moneta più preziosa dell'oro; chi tradisce ed attenta quella pubblica viene punito.

Ma trattasi di mentalità ben diversa da quella latina, dove l'essere delle "canaglie" paga praticamente sempre. È questione di come ci viene insegnato a percepire il mondo in questa cultura: fesso e degno di scherno chi si fa fregare, furbo e degno di ammirazione chi "simpaticamente" ti fotte.

Bada bene, non esprimo giudizi. È solo una differenza atavica tra le due culture. Lei che ne dice? Si propone di cambiare comportamenti automatici e coazioni a ripetere di qualche milione di abitanti del pianeta, o inizia ad accettare la cosa senza per questo farsi travolgere? Nel primo caso, si prepari a molte delusioni ed altrettante sconfitte.


Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
@2:17 io quando passeggio al mare in inverno se mi capita qualche plastica o polistirolo portata dalla risacca e posso, la raccolgo, quindi la butto nel riciclo. Non me ne vanto, non mi sento migliore di altri che non lo fanno, non ne faccio una disciplina cui attenermi quotidianamente. Ne un principio morale tipo "per i figli i nipoti ed i pronipoti". Non mi metto a sbraitare verso altre etnie o roba simile. Credo che l'inglese abbia il mio stesso tipo di approccio…


Mah, io mi sono stupito di quanta gente (tipici ragazzi inglesi) a Londra lasciasse bicchieri mezzi vuoti di birra sul muretto della metro a Piccadilly o buttasse cartacce in terra... è anche vero che quasi di continuo si vedessero spazzini a qualunque ora del giorno e della notte ripulire le strade, compresi i bicchieri di birra abbandonati là...
In Germania invece devo dire che è praticamente impossibile vedere qualcuno che butta cartacce o abbandona rifiuti di qualunque tipo in strada.

Anonimo ha detto...

Io penso che la vera differenza tra noi e altri Paesi come ad esempio l'Inghilterra non è il fatto che di media i cittadini inglesi siano più educati o bravi dei nostri nè naturalmente più onesti... ma che all'estero, se vieni scoperto a sporcare, danneggiare, rubare, insomma a commettere piccoli o grandi reati o infrazioni abbassi la testa e ti becchi la tua punizione o condanna (che arriva con molta più probabilità che da noi).
Qui invece c'è sempre la giustificazione pronta, o la minimizzazione del fatto, se non addirittura la faccia tosta di rivendicare certi comportamenti incivili come legittimi e da tollerare.
Basta vedere le assurdità che vengono scritte pure su questo blog per giustificare/minimizzare/difendere le forze dell'ordine che non svolgono il loro lavoro, i bimbiminkia che devastano i treni con le loro bombolette spray, gli automobilisti che parcheggiano sulle strisce o in doppia fila...
tutte cose che esistono sicuramente anche a Londra, ma che nessun londinese riterrebbe "normali" o "da tollerare".
Io l'inglese che parcheggia sulle strisce pedonali o sporca i muri me lo immagino pure, ma il bobby che di fronte a un cittadino che gli segnala un reato o un'infrazione risponde "sono impegnato in altro" o "non è di mia competenza" faccio davvero fatica a immaginarmelo...

Antonio Privitera ha detto...

Privatizzare non è LA soluzione, è UNA soluzione, o meglio la privatizzazione dei servizi pubblici è ormai NON RIMANDABILE, ma è chiaro che da sola non basta.

A Londra quando hanno privatizzato hanno creato un organizzazione FORTE, TECNICA e in parte INDIPENDENTE(Transport for London) che serve a pianificare il trasporto e a controllare le compagnie private.

Questo proprio per rafforzare il controllo: è chiaro che se si privatizza e basta, si diventa ostaggio del privato, ma è anche chiaro che così non si può andare avanti e che l'assetto attuale non è riformabile.

Anonimo ha detto...

Anonimi 2:49,3:00,3:10
avete centrato il punto.

In effetti va indagato il nostro concetto di tolleranza, per vedere se sia più uno bene che un male.
Vedete, ho come l'impressione che un briciolo di comprensione ci voglia sempre. Ma da qui a credere che si possa giustificare sempre tutto e tutti, mi sembra non porti nessun giovamento, né al singolo nè alla società.

In altre parole, fanno bene alcuni paesi ad avere un codice di comportamento chiaro, che non da adito a fraintendimenti o scappatoie.

Negare che un comportamento sbagliato possa essere in qualche modo sanzionabile, annulla qualsiasi differenza tra un comprotamento retto ed uno dequalificante.

Tolleranza sì, ma non buonismo irrazionale e a prescindere.

L'istinto latino è sempre quello di cercare le scappatoie, siamo d'accorto, ma qui c'è spesso un sovrappiù di scorrettezza che trova il suo terreno fertile negli altri, che seppure non sono altrettanto scorretti, sono qualunquisti.

Le istituzioni noi aiutano, quando ti viene risposto che si è "preposti ad altri servizi". Un mio amico, tamponato al semaforo da un suv, ha dovuto bloccare una volante che dopo avere assistito al sinistro stava ripartendo tranquillamente.

Immaginatevi un medico che con un poveraccio sofferente sulla barella dica, defilandosi, che per quel giorno si deve occupare di un "certo altro tipo di pazienti". Non lo denuncereste?

Anonimo ha detto...

@ 4:29 PM

Questo è il punto. Ovvio che ormai le società pubbliche di servizi pubblici in buona parte di Italia servono solo come un immenso e costosissimo ammortizzatore sociale. Mi spiegate perchè la collettività deve ripianare il deficit di Roma quando ha degli immensi stipendifici in piedi?
A questo punto che Atac, Ama e via cantando se li paghino interamente i romani senza scaricare alcunchè sulla collettività. Non c'è scelta questo andazzo non è più oggettivamente sostenibile: Bisogna sgravare lo stato da tutto questo ciarpame.
Guardate cosa si è inventata la politica per difendere il controllo di questi suoi giardini di divertimento (bisogna comunque dare atto alla Lanzillotta di avere provato a scompaginare il tavolo).

http://roma.corriere.it/roma/notizie/politica/13_dicembre_22/licenziamenti-aziende-comunali-sindacati-potere-veto-per-legge-0125428a-6aef-11e3-b22c-371c0c3b83cf.shtml

BASTA! Non voglio più mantenere col mio Irpef caterve di gente che campa di luce riflessa della politica.

BAT21 -non mi funziona il nome/url-

Anonimo ha detto...

Evidentemente fa comodo che sia così. Tanto le bollette arrivano e così i danni li pagano i cittadini.
E' buffo, si fa per dire, vedere i vetri dei gabbiotti delle stazioni della metropolitani riempiti di scritte. Ciò vuol dire che la notte a metropolitane chiuse le stesse sono in mano a chiunque voglie fare qualsiasi cosa oltre a scrivere sui vetri di gabbiotti e biglietterie. Non penso che lo facciano in pieno giorno anche se ce ne sarebbe la possibilità visto lo stato di abbandono.
Ma qualche dirigente dell'Atac e dell'Ama quello che si denuncia questo sito lo legge o cascherà sempre dalle nuvole quando succede qualcosa?
Ricordatevi che queste tracce rimangono e le balle nonpotete più raccontarle come una volta.
Per rimanere in tema Ama: le feste sono finite ma le strade sempre schifo fanno. Basta con le prese per i fondelli. Ci siamo stufati di essere presi in giro e vivere nella mondezza.
Non è un caso che Marino e Zingaretti abbiano perso consensi.
Ormai alla gente la destra o la sinistra interessa poco. Qui si vuole solamente che Roma rinasca e si smetta di soffocarci di tasse per avere questo schifo perenne intorno.

Anonimo ha detto...

purtroppo da dirigenti messi li dai parenti o dalla politica che ti aspetti....bisogna rimuoverli ma purtroppo se il politico di turno li ha piazzati li è difficile mandarli via perchè le leggi proteggono ormai sei stato assunto....l'unica via è privatizzare sul serio in modo da separare la politica da queste sicietà...che sono tutte indebitate chissà perchè

Anonimo ha detto...

1:11 non credo sia una soluzione percorribile, e suona un po' cine tagliarmi le palle. Invece bisognerebbe introdurre qualche criterio per eventualmente licenziarli se non svolgono il loro lavoro. Ovvero introdurre un terzo soggetto ad effettuare questa separazione. Se ci pensi chi privatizzerebbe sono sempre gli stessi, ed ovviamente nel farlo dovranno anche far si che gli attuali posti di lavoro siano mantenuti: cosa in teoria più che legittima e giusta, nella pratica invece si tradurrebbe in aziende private con gli stessi dipendenti incapaci. Il che produrrebbe ulteriori disservizi.

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