31 dicembre 2013

I trasporti pubblici durante la notte di San Silvestro. Confronto tra città europee sull'ultimo dell'anno. Come ne esce Roma?

Roma
Autobus e tram: Il servizio terminerà alle ore 21. Mezzi notturni cancellati in toto. Il regolare servizio diurno il 1° gennaio  riprenderà non alle 5 e 30 come sempre ma solo alle 8 di mattina. Ne consegue che per 11 ore non vi saranno mezzi pubblici di superficie in circolazione.
Metropolitana: Il servizio termina alle 2 e 30 per entrambe le linee e riprenderà sempre alle 8; inutile sottolineare ancora una volta quanto scarsa sia la copertura che le linee sotterranee garantiscono ad una città vasta come la nostra e quanti utenti saranno completamente tagliati fuori dai trasporti pubblici. Per non parlare di chi (il 90% della popolazione) farà più tardi delle 2 e 30.
Conclusione: 11 ore senza mezzi pubblici di superficie, ben 5 ore e 30 senza mezzi pubblici di alcun tipo. [fonte]

Madrid
Autobus: 26 linee notturne circolanti dalle 22 e 30 alle 7. Il regolare servizio diurno partirà ad orari diversi a seconda delle linee, tutte comunque nella fascia oraria fra le 7:20 e le 7:45. Direi che si può parlare di 24 ore di servizio di superficie. [fonte]
Metropolitana: La metropolitana di Madrid effettuerà il consueto orario (chiusura all’una e trenta di notte) per riaprire alle 7 della mattina (1 ora dopo l’apertura standard, generalmente alle 6).
Da segnalare un aumento dei convogli a disposizione a seconda delle varie fasce orarie. [fonte]

Parigi
Autobus: 15 linee notturne circolanti fino alle 5 e 30. Riprenderà poi il trasporto diurno.
Metropolitana: 6 linee metrò aperte fino alle 5 e 30. Da segnalare che sia autobus che metropolitane saranno totalmente gratuite dalle 17 del 31 alle 12 del 1° gennaio. Conclusione: trasporto gratuito e garantito 24 ore. [fonte]

Londra
Copiamo e incolliamo direttamente dal sito ufficiale dei trasporti londinesi perché non avremmo saputo usare parole migliori e più chiare: "Public transport will be the best way to get around London on New Year's Eve, with free travel, available between 23:45 on Tuesday 31 December and 04:30 on Wednesday 1 January on the Tube, buses, trams, DLR and until last trains on London Overground".
In parole povere: trasporto gratuito e garantito 24 ore. [fonte]

Non abbiamo analizzato Berlino, ma da quel poco che abbiamo visto sul loro sito neanche segnalano variazioni al trasporto. E ci credo: sono già abituati a 24 ore di mezzi pubblici durante le feste e i fine settimana. Se qualcuno volesse divertirsi ecco il loro sito:
http://www.bvg.de
Per concludere, giriamo ulteriormente il coltello nella piaga e notiamo che non c’è bisogno di varcare i confini nazionali per trovare un po’ di civiltà. Già a Firenze ci battono. Ma potete aggiungere voi l'offerta di altre città che conoscete o dove siete in vacanza.


Risultato? Domani parleremo, come ogni anno, di sosta selvaggia, di taxi (autorizzati e non) che taglieggeranno turisti e romani con corse con prezzi da capogiro, di aree pedonali stuprate, di ore e ore passate nel traffico. E anche quest'anno ancora più turisti giureranno che "mai più", e ancora più romani si convinceranno che "il prossimo anno all'estero". E così al capodanno capitolino resteranno solo i peggiori protagonisti: le persone per bene e il turismo di qualità si terrà sempre di più alla larga da una città dove non si riesce a garantire la decenza e dove il confronto con le altre competitors europee è così ridicolizzante. Ovviamente, per fare un lavoro ancora più serio, sarebbe stato utile capire la composizione dei costi, della quantità di personale, dei dirigenti delle varie aziende di tpl nelle varie città analizzate. Insomma: Roma dà un servizio raccapricciante perché è costretta da tagli, poco personale, poche risorse rispetto ai competitor stranieri o dà un servizio raccapricciante perché non si è in grado di organizzare, far lavorare, mettere in efficienza? Il tutto, ovviamente, condito da una parallela disorganizzazione (o, forse, meglio, di un parallelo potere dei peggiori sindacati) anche dal coté della Polizia Municipale: così nessuno potrà contestare l'eccessivo utilizzo dell'auto e nessuno potrà contestare l'eccessivo tasso alcolemico al volante (ovviamente piangeremo non si sa quanti feriti o morti a causa di questo), visto che su 6mila vigili oltre il 90% saranno indisponibili... 

Ma d'altronde siamo arrivati al punto, a Roma, che durante le feste non funzionano più neppure gli ospedali. Basti vedere cosa succede nei reparti maternità, dove la mortalità infantile subisce dei picchi da paese del quarto mondo. Continuiamo così!

30 dicembre 2013

E non potete più dire "guardate che roba, sembra San Paolo del Brasile". Ma ormai solo "sembra Roma"



Sono in Brasile, per la precisione a San Paolo, da 2 settimane. A dire la verità l'idea di venire qua mi aveva messo un po d'ansia: le notizie che arrivano sempre in Italia riguardano la violenza e la criminalità. È inutile dire che questi problemi non condizionino la vita dei cittadini brasiliani, così come l'altissima corruzione qui presente.
Una cosa però ho notato: ovvero il grado di civilizzazione che hanno questi cittadini, la loro volontà di mantenere le città decenti e la volontà, non meno importante, delle istituzioni pubbliche per migliorare la qualità di vita di un paese dove la povertà vive e va di pari passo con il lusso piú esagerato.

Vi faccio alcuni esempi, anche con qualche foto, che vi possano far capire il mio stupore soprattutto nel momento in cui ho vissuto queste situazioni di vita comune dopo 9 anni che non tornavo in Brasile, infatti io sono di Roma.

- Autobus: gli autobus hanno una corsia preferenziale che può effettivamente considerarsi cosi... PREFERENZIALE. Nessuna macchina si azzarda a divincolarsi nel traffico, talmente caotico, che Roma sembra il paradiso.

- Biglietto Autobus: si entra solo ed esclusivamente dalla porta vicino al conducente e per restare dentro l'autobus bisogna attraversare un tornello solo dopo aver acquistato il biglietto da un funzionario seduto accanto allo stesso tornello (si, il tornello sta dentro l'autobus). Tutte le altre porte posteriori sono riservate esclusivamente all´uscita dalla vettura. Nella zona, invece, anteriore, cioè quella compresa tra la porta di salita e il tornello, possono sostare solamente le persone che hanno l´esenzione dal pagamento del biglietto (over65, portatori di handicap, mamme con bambini piccoli o incinte). In 2 settimane in cui ho preso i mezzi pubblici non ho visto nessuno salire dalle porte posteriori: salgono tutti da quella anteriore pagando il biglietto sull´'autobus. Non mi chiedete come sia possibile che nessuno sgarri. Qualcuno che sgarra ci sarà, ma viene ¨bastonato¨per bene con le sanzioni. Ah ovviamente non ci sono in giro nemmeno controllori, non servono.

- Metro: nella metro sono previsti anche posti riservati ai disabili ecc. Questi posti anche se con poche persone o senza invalidi nel vagone, non vengono mai occupati... e se serve, il cittadino che si siede fa subito posto all'eventuale riservatario del posto speciale. Visto con i miei occhi.

- Biglietto Metro: i varchi sono pressoché gli stessi nostri... automatizzati cosi come quello per gli esenti dal pagamento del biglietto... la differenza è che ogni varco disabili/esenti é presidiato da un funzionario che utilizza il suo badge dopo aver verificato le effettive condizioni di esenzione. Nei gabbiotti sono presenti altri funzionari che effettivamente svolgono il loro lavoro... non ho mai visto la scenetta di gente che si accoda per passare senza pagare dalle porte automatizzate dei varchi.

- Biciclette: ogni domenica, per tutto il giorno (24h) sulle principali strade del centro (non so se effettivamente su tutte le strade della città... ma mi pare difficile) viene riservata una corsia speciale per permettere il transito alle biciclette. La notte del sabato passano dei camion che semplicemente rilasciano sulla strada dei conetti rossi per delimitare la corsia, che di solito è la prima corsia a sinistra. Durante il giorno sono presenti dei funzionari che ad ogni semaforo alzano e abbassano una bandierina ¨stile pit stop¨ per dare man forte al semaforo già esistente.

- Incroci e ingorghi: per strada, ogni incrocio è caratterizzato dalla presenza sull asfalto di una griglia gialla che dovrebbe evidenziare lo spazio effettivo dell incrocio stesso... mi spiego meglio: visto il traffico caotico é stata imposta la regola che qualora il nostro semaforo fosse verde ma noi comunque andando avanti impegnassimo l incrocio al centro dello stesso, è obbligatorio sostare prima del semaforo senza impegnare lo stesso incrocio. I cartelli presenti citano la scritta ¨NUNCA FECHE O CRUZAMENTO¨... MAI CHIUDERE L´INCROCIO. Chiunque sosti su quella zona di griglia gialla nonostante il suo semaforo sia verde, può essere multato alla presenza di un funzionario... tutto ciò per impedire la creazione di ingorghi qualora il semaforo diventi rosso e noi ci trovassimo ad impedire agli altri di passare da destra o sinistra. Spero che con la foto capiate...

Ah dimenticavo... queste soluzioni già esistevano 15 anni fa... e se sono rimaste così fino ad ora vuoldire che basta poco e non servono rimedi drastici.
Ripeto... i problemi ci sono pure qua, e molti... ma cosa ci vuole per provare a fare cose quasi simili anche a Roma?

Gente De Paese la crew che ha massacrato Roma di milioni di euro di danni. In mezz'ora volendo si identificano tutti e si assicurano alla giustizia


Continua la nostra mappatura dei gruppi di vandali che passano la loro esistenza a demolire quello che la nostra società, con tanta fatica (e con i soldi delle vostre tasse e delle vostre imposte) costruisce. Ragazzi poco più che adolescenti che hanno l'obbiettivo di devastare muri, palazzi pubblici, scuole, università, treni e altri mezzi di trasporto pubblico. Tutto fuorché le macchine. Quelle non le toccano: devastano vetrine e pensiline dell'Atac ma un finestrino di un'auto non lo dipingeranno mai. Da veri vigliacchi se la prendono solo contro chi non può e non sa difendersi. Il risultato è che non ci può essere nulla a Roma di nuovo, di pulito, di rispettato: ogni manufatto, ogni novità, ogni superficie che sia il muro di un asilo nido o un cassonetto dell'immondizia, dura poche ore e poi viene trasformato in lavagna dove liberamente si può esercitare la sublime arte di questi nuovi Picasso.

Si fanno le foto con i volti coperti e le mettono su Facebook insieme a quelle con le magliette della loro crew. I più attivi sono un certo Gigi Maes (tag: SNIP https://www.facebook.com/gigi.maes) e uno che si fa chiamare Vincenzo la Haine (tag: VINZ https://www.facebook.com/vinzent.gdp) che dice di lavorare a l'Old Wild West di Ostia Lido. Fa parte di questa crew anche Gianluca Olivianni (tag: SOGNA https://www.facebook.com/roberto.olliviani).

Per rendersi conto della quantità di danni economici che crea questo prestigioso raggruppamento basta farsi un giro in questa gallery: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.324646974253239.87553.240549225996348&type=3. Si tratta, anche in questo caso, di decine e decine di milioni di euro di danni. 

Tutte le foto pubblicate in questo post sono in modalità pubblica su Facebook ergo nessun abuso da parte nostra (qualsiasi errore siamo disposti a correggerlo): questi signori compiono fior di reati e creano fior di danni a tutti noi e se ne vantano, pubblicamente, su Facebook. Sanno che lo possono fare perché nessuno, almeno a Roma, pensa a torcere loro un capello. A Milano, con le stesse modalità che utilizza questo blog (attenta ricerca su Facebook delle connessioni e delle relazioni tra bande e tra persone) hanno acciuffato più di un vandalo, obbligandolo a ripagare i milioni e milioni di euro di danni che ha provocato. Per fermare questi conigli sarebbe sufficiente acchiapparne uno, processarlo, condannarlo e farlo pa-ga-re. In poche parole i genitori di questi ragazzi dovrebbero passare i prossimi 30 anni a lavorare esclusivamente per i danni provocati dal loro giovine figliuolo. A quel punto, come per magia, tutti gli amichetti di quel giovine la faranno finita. 
Noi, nel nostro piccolo, qualcosa a livello legale e ufficiale lo stiamo facendo. E auguriamoci che finalmente qualcosa si muova.

29 dicembre 2013

Monnezza dovunque. Parla un operatore Ama che chiede di restare anonimo: "la colpa è dei cittadini"

L'Ama è stata in questi giorni sicuramente non a pieno organico visto che anche noi festeggiamo il Natale come ogni cristiano. 
Mi lamento da operatore sul territorio dell'inciviltà del popolo italiano e in questo caso più specificatamente romano che ha il vizio di lanciare i sacchetti dell'immondizia aperti senza aver alcun tipo di rispetto per chi poi sarà costretto a raccogliere lo schifo e la melma che si crea. 
Altro grave difetto è quello di seguire come le pecore il sacchetto fuori dal cassonetto. Se una persona lascia un sacchetto fuori tutti lo lasciano fuori senza accorgersi che - come in questo caso della foto che vi mando - nel cassonetto c'era ancora una buona metà di spazio disponibile. Questo non è stato svuotato per due giorni ,ma è rimasto ugualmente semi vuoto perché il romano è fatto così ha le mani troppo pesanti per vedere se dentro al cassonetto c è spazio. Allora vorrei che prima che si accusasse l ama e i suoi operai che nella stragrande maggioranza svolge con dovere il proprio compito, si educasse il cittadino al rispetto di alcune piccole e semplici regole che sono quelle di aprire sempre i cassonetti per vedere se c'è spazio, nel caso nn ve ne fosse di conferire l immondizia in un altro cassonetto o di riportarla a casa e buttarla il giorno dopo o a mali estremi di chiudere bene il sacchetto e lasciarlo vicino ai cassonetti magari non proprio attaccato. Questo permetterebbe agli operatori come me di svolgere meglio e più velocemente il proprio servizio con un guadagno su tutti i fronti per la comunità. Grazie per l'attenzione. Vorrei che parliate di queste cose in modo che la gente pian piano capisca che più ci si aiuta meglio si sta. 
Una postilla sui sacchetti aperti che molto spesso vengono attribuiti ai rom che fanno la spesa. Posso garantirvi che un buon 90% è colpa del cittadino perché ho visto con i miei occhi vivendo per strada il mio lavoro che gli extracomunitari ributtano tutto dentro. Questo lo dico per evitare che si scarichino colpe su altri della nostra inciviltà. 
Saluti e grazie per quello che fate per Roma nostra!

28 dicembre 2013

Enrico Stefàno è il consigliere comunale dell'anno. E l'interrogazione contro le affissioni abusive di Giordano Tredicine è l'ultimo sigillo. Eccola

Le nostre antipatie verso il Movimento 5 Stelle e la schiacciante maggioranza dei suoi adepti sono note ai più (come è nota la nostra antipatia verso Forza Italia, Ncd, Pd, per non parlare di immondizia politica tipo Destra o Sel), tuttavia questo non ci impedisce di osservare con interesse i movimenti dei componenti del movimento e di dare a cesare quel che è di cesare.
Ecco perché non possiamo fare a meno di eleggere Consigliere Comunale dell'Anno 2013 Enrico Stefàno. Uno dei più giovani se non il più giovane consigliere capitolino, si è davvero distinto per velocità, attivismo, comprensione dei problemi veri della città, quelli che vanno dritti al cuore dei vergognosi interessi economici che stanno da trent'anni divorandosi Roma. Dalle bancarelle alle affissioni abusive passando per la cartellonistica pubblicitaria. Ed è proprio grazie a Stefàno (che ringraziamo per questa ultima interrogazione pre-natalizia, ispiratasi ad un nostro post in cui denunziavamo lo scempio di affissioni abusive effettuate da Giordano Tredicine, vicepresidente dell'assemblea capitolina) che la faccenda Cartellopoli ha fatto dei passi avanti che non possiamo non definire enormi. E il tutto grazie ad un semplice tablet con il quale Stefàno ha registato tutte le sedute della Commissione Commercio. Sedute pubbliche, per cui trasmettibili in streaming. Ebbene l'aula dove fino al giorno prima si accordavano destra e sinistra per spolparsi la città col braccio armato dei cartellonari è diventata una casa di vetro, tutti noi cittadini abbiamo potuto vedere, farci un'idea, scriverla, analizzare il lavoro dei consiglieri e delle realtà audite (cartellonari compresi). Si tratta di un pachidermico mondo illegale da almeno un miliardo di euro l'anno di introiti loschissimi: è stato messo a nudo. L'assessore Leonori ha dovuto seguire le richieste dei cittadini con una prontezza perfetta delineando un futuro europeo per la città. Se nel 2014 tutto questo andrà a dama sarà ovviamente un enorme merito dell'amministrazione Marino, ma un monumento andrà fatto a Stefàno che ha spazzato via la coltre di omertà che c'era su questo mondo. E questo è solo uno degli esempi. 
Unico difetto? Una posizione aprioristicamente e ideologicamente contraria alla Metro C. E' vero che è cara, è vero che fa ingrassare le tasche di squallidi palazzinari. Ma, pur correggendo il tiro, va fatta e va fatta presto e tutta. Non si può pensare che oggi si decida di trasformarla in una metrò leggera o in un tram...

Una passeggiata durante Santo Stefano al centro di Roma. Praticamente un continuo slalom tra le lamiere in divieto di sosta

























Il giorno in cui comprenderemo che la sosta selvaggia è una emergenza assoluta della città e che determina, a cascata, decine di altre sottoemergenze, sarà comunque troppo tardi. Auguriamoci comunque che quel giorno arrivi il prima possibile e che si inizi ad agire.
Foto Marco S.