Le ciclabili leggere costano pochissimo, potrebbero essere migliaia di chilometri, combattono in automatico la doppia fila. Ecco perché non si fanno

22 ottobre 2013

Questa è Verona. Pensata a Roma, in ogni strada con le dimensioni che permettono di farlo, fare una cosa del genere. Automaticamente si trasferirebbe spazio-di-carreggiata dalla doppia fila alla mobilità ciclabile. Una rivoluzione che stravolgerebbe le cattive abitudini e trasformerebbe Roma in una città paradiso della bici. E la cosa costerebbe due lire: ci guadagnerebbero tutti. I commercianti lavorerebbero di più (chi gira in bici spende di più, è provato); molti meno incidenti dunque miliardi di risparmio per il sistema sanitario regionale; molto meno smog dunque meno malattie polmonari (ulteriori miliardi ogni anno -miliardi, signori- di risparmio per la Regione Lazio); meno congestione causata dalla sosta selvaggia e dunque maggiori flussi per l'economia (stop ad appuntamenti persi, per dire, e cento altre conseguenze); maggiore fetta di popolazione in bici dunque minore obesità e problemi correlati (altre centinaia di milioni recuperati dal sistema sanitario che oggi spende un patrimonio per curare i problemi legati alla ciccia dei culoni romani che pure per fare 400 metri prendo l'auto, tanto poi "n buco dove metterla se trova sempre"). Insomma, un guadagno netto da far spavento. Migliaia di piste ciclabili in pochissimi mesi. Paura, eh?

27 commenti | dì la tua:

Francis Drake ha detto...

Condivido al 100% ! Però siamo in pochi a pensarla così. I ciclisti romani si trovano sotto il tiro di due fuochi nemici: quello degli automobilisti, che li vorrebbero fuori dai coglioni - anche quando transitano "sobriamente" sulla destra senza occupare la carreggiata - ed i pedoni ignoranti, che tra marciapiede e ciclabile preferiscono sempre camnminare sulla ciclabile, salvo poi a mandare a quel paese il ciclista che sfreccia loro vicino. Come al solito, è la mentalità che va cambiata. Le sue considerazioni, ripeto, sono tutte oggettivamente condivisibili, ma sono ancora troppi i culoni romani, flaccidi anzitempo, che preferiscono la doppia e tripla fila tollerata...

Anonimo ha detto...

ao me sò comprato er suVVe e pure er Tmaxe ho speso nbotto e mò me volete mannà caaaa bicicletta, annate a berlino che a roma nun se pò fàààà e i probblemi sò artriiii

Francis Drake ha detto...

Anonimo ha detto...
ao me sò comprato er suVVe e pure er Tmaxe ho speso nbotto e mò me volete mannà caaaa bicicletta, annate a berlino che a roma nun se pò fàààà e i probblemi sò artriiii

ottobre 22, 2013 2:54 PM

Bella. Questa me la rivendo :)

Anonimo ha detto...

A Roma ci sono le salite (ma anche le discese ardite).

E poi se giungo in ufficio dopo una pedalata, sicuramente puzzerò (ché anche questo è toccato leggere...).

Anonimo ha detto...

Metropolitane, tram e ciclabili. Quello di cui avrebbe bisogno una città civile. Quello che appunto non si fà a Roma.

Anonimo ha detto...

Vendere auto fà comodo alla FIAT.
Vendere auto fà comodo ai petrolieri.
Vendere auto fà comodo allo stato che sulle accise sulla benzina ci campa.

Costruire metro e ciclabili fà comodo ai cittadini.

Davide contro Golia ?

Anonimo ha detto...

ma ti pare che a ROMa fanno una cosa del genere; i ROMani so troppo scemi per arrivarci, pieni di se i ROMani si credono sto cazzo, al centro del mondo solo perchè viene qualche turista e c'è il papa, poi per fare cose cosi ci vuole intelligenza cosa che ai ROMani manca, e poi ROMa cosi diventerebbe più paradisiaca ma i ROMani sono masochisti senza neanche sapere di esserlo, quindi a ROMa non si faranno mai ROMa non cambia e purtoppo non sarà di certo questo blog a cambiare questa cazzo di mentalità ROMana o il cervello dei ROMani , i più ottusi d'italia, ma anche i più pecioni, le pecionate che fanno a ROMa non le batte nessuno

Anonimo ha detto...

Se vedeste le piste ciclabili in Welschtirol e Südtirol rimarreste allora impressionati. E dalle piste ciclabili si genera ciclo-turismo ecosostenibile. D'estate sulla pista ciclabile che si snoda in Suganertal vi sono così tanti ciclisti (famiglie) che quasi bisogna fare colonna! Qui i punti di sosta non vengono devastati e le piste vengono ri-asfaltate quando dovessero avere imperfezioni, a causa anche della neve e del ghiaccio in inverno.

Anonimo ha detto...

Io credo invece che la maggior parte dei romani lascerebbe volentieri la macchina se solo ci fosse un servizio di trasporto pubblico degno di tale nome.
Ma quando sento di consiglieri comunali che pongono mille ostacoli al completamento della linea C mi chiedo in che mani siamo.

Mauro ha detto...

Anonimo 3:21 PM, secondo me ti sbagli. La realtà è che alla maggioranza dei romani sta bene il caos attuale, sta bene andare in maghina perché i mezzi del trasporto pubblico "puzzano" e "so pieni de gentaccia" (sentite con le mie orecchie, anche da persone "di sinistra ecologggia"), gli sta bene la doppia fila perché oggi ci sta un altro ma domani ci starò io a bloccare il traffico (solidarietà tra "doppiafilari").
C'è una bella fetta di romani che non avrà preso la metropolitana meno di 10 volte in vita sua e di sicuro non prenderà la bici se fanno la ciclabile o l'autobus se fanno la preferenziale.
Mi sto accorgendo sempre di più che quello che ironicamente ha detto l'Anonimo 2:54 PM è una realtà che accomuna probabilmente la metà dei romani e che i mezzi da lui citati rendono prepotente lo stile di guida, specie i Tmaxe.

Allanon ha detto...

Scusate, ma a Roma una pista ciclabile così non si potrebbe fare. Le macchine che nel filmato sono diligentemente ferme al margine della linea gialla (neanche tutte se ho visto bene, ma vabbè), a Roma sarebbero tranquillamente parcheggiate in mezzo alla pista ciclabile. Il romano medio ha da parcheggià ndo cavolo je pare. Anche su un albero se ci riesce a far salire la macchina. Un tratto di strada vuoto, senza macchina parcheggiata? Ci parcheggio subito il Jippone. Che me ne frega se è risaervato.

Anonimo ha detto...

Io sono romano e sono fermamente convinto che come me in molti passerebbero di corsa all'utilizzo quotidiano della bici come mezzo di trasporto se solo fossero garantite delle piste come quelle del video postato.

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
ao me sò comprato er suVVe e pure er Tmaxe ho speso nbotto e mò me volete mannà caaaa bicicletta, annate a berlino che a roma nun se pò fàààà e i probblemi sò artriiii

ottobre 22, 2013 2:54 PM

...E pppoi come faccio a parlà co la mi regazza co l'ai fonne 5 se devo da regge er manubrio ?

Francis Drake ha detto...

Ammazza che trittico: suVVe, Tmaxe e ai fonne 5... :) !

Manca altro ?

Mauro ha detto...

Parlando invece del post, penso che abbiate già centrato il problema nel titolo. Le ciclabili leggere (e le preferenziali con cordolo) sono un intralcio alla doppia fila. C'è bisogno di un cambio di mentalità.

Stefano ha detto...

Ma quali ciclabili leggere. A Roma le ciclabili vanno delimitate con delle mine antiuomo.

Anonimo ha detto...

"Ma quando sento di consiglieri comunali che pongono mille ostacoli al completamento della linea C mi chiedo in che mani siamo"

In che mani siamo? No sai, magari ci sono motivi per porre "mille ostacoli" ai costruttori che vogliono fare di corsa la c

Anonimo ha detto...

...uh...oh...
....e i 7 colli?
ce li siamo dimenticati? uno dei sette poi è così alto che nemmeno Messner ha avuto il coraggio di esplorarlo, mi pare!

E il rigido clima invernale??? Come si fa in quelle 20-30 ore all'anno in cui il termometro sfiora lo Zero celsius?

Roma non è adatta alle alle bici e alle ciclabili, è un dato di fatto, e tra poco non sarà nemmeno più adatta agli anacronistici marciapiedi!

Er Rumenista ha detto...

Ce pozzo 'mpenna cor tmaxxee su'aa giggabbbile?!?

Anonimo ha detto...

La trovo un'idea fantastica:impedire fisicamente la doppia fila è l'unico modo per non rendere una strada libera.
Da capire come fare per le occupazioni dei tavoli dei ristoranti.

Anonimo ha detto...

Troppo ovvio e normale per delle teste vuote come i romani.
qui da noi si organizzano, fanno ricorsi al tar, manifestazioni per chiedere di tornare alla libera circolazione per i fori imperiali, alla libera sosta per via merulana e colle oppio. tutto perchè gli incassi dei negozianti diminuiscono!!!!
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

Francis Drake ha detto...

Anonimo ha detto...
Troppo ovvio e normale per delle teste vuote come i romani.
qui da noi si organizzano, fanno ricorsi al tar, manifestazioni per chiedere di tornare alla libera circolazione per i fori imperiali, alla libera sosta per via merulana e colle oppio. tutto perchè gli incassi dei negozianti diminuiscono!!!!
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

ottobre 23, 2013 9:26 AM


Magari fossero solo teste vuote ! I romani di cui parli sono invece dei cialtroni / disonesti / pezzi di merda travestiti da esseri umani, mai capaci di guardare al di là del proprio naso e dei propri miseri interessi. Cmq di romani perbene ed incazzati ce ne sono sempre di più...confido nella loro ferocia, quando esploderà....

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...

ma ti pare che a ROMa fanno una cosa del genere; i ROMani so troppo scemi per arrivarci, pieni di se i ROMani si credono sto cazzo, al centro del mondo solo perchè viene qualche turista e c'è il papa, poi per fare cose cosi ci vuole intelligenza cosa che ai ROMani manca, e poi ROMa cosi diventerebbe più paradisiaca ma i ROMani sono masochisti senza neanche sapere di esserlo, quindi a ROMa non si faranno mai ROMa non cambia e purtoppo non sarà di certo questo blog a cambiare questa cazzo di mentalità ROMana o il cervello dei ROMani , i più ottusi d'italia, ma anche i più pecioni, le pecionate che fanno a ROMa non le batte nessuno
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tutto tristemente vero, il romano è un idiota che si crede stocazzo!!!!!

è come "Er cane de Mustafà quello che ce l'aveva ner culo e diceva che stava a scopa..."

er Monnezza

Anonimo ha detto...

Comunque insisto nel cambiare nome al blog con "I Romani fanno schifo" mi pare più appropriato....

er monnezza

Anonimo ha detto...

Nel video si vedono alcune macchine parcheggiate male, oltre la linea di demarcazione della pista ciclabile. La stessa viene invasa creando un collo di bottiglia, o 'mbuto da morte.

E siamo a Verona.

Ora, provate ad immaginare la stessa cosa fatta a Roma.

Ci siete? Figurativamente cercare di "vederlo", a Roma.
Cosa ci sarebbe sulla pista ciclabile?

Provo io: maghine parcheggiate sopra con dietro la Smart o uno scooter in doppia fila. Tripla fila su strada. Autobus fermo che non riesce a passare e suona da mezz'ora il clacson. Fila dietro di automobilisti inferociti, coatti su motorini che fanno ginkane sulla stessa pista ciclabile. Scaldabagni rotti lasciati ai cassonetti che ci finiscono sopra perché la notte prima qualcuno li ha usati per farci le gare di rotolamento.

Una cosa del genere a Roma dovrebbe essere presidiata dai Navy Seals: uno ogni 30 mt. con licenza di sparare a vista.

Anonimo ha detto...

la cosa che non mi è chiara è: tutte quelle macchine (e i tanti motorini) parcheggiate lungo la ciclabile appartengono a gente che non le usa più perchè c'è la ciclabile, oppure anche avendo la ciclabile preferiscono la macchina?

qualche veronese può rispondere?

ovviamente io sarei strafelice se realizzassero qualcosa del genere a roma.

Anonimo ha detto...

condivido tutto di questo articolo, anche le virgole.
..un consiglio agli automobilisti...

bruciate le macchine...andate a piedi e con i mezzi pubblici e ancor di piu con una bici..

Ci guadagnate in termini di denaro non speso e salute come dice l'articolo...

Ma in più vi sentirete più liberi, meno stressati, e piu sereni.

...

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