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Roma fa schifo è una bacheca pubblica di approfondimento e riflessione nata nel 2008 per mettere insieme l'indignazione, le denunzie e le segnalazioni di migliaia di cittadini nei confronti della inenarrabile situazione di anarchia, malgoverno, connivenza, criminalità, corruzione e degrado in cui versa la città di Roma.
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16 commenti | dì la tua:
In questo caso mi sembra più che altro il fatto che i cestini non vengono svuotati. I rifiuti sono tutti sotto i cestini e non sparsi uniformemente in giro. La videosorveglianza che c'entra? A parte poi che se è fatta alla romana non servirà a un tubo.
Spero nell'intervento dei PICS o nelle passeggiate antidegrado di "Riprendiamoci Roma". Intanto mandate le foto alla stampa locale...
Si pensa ancora che posizionare cestini della spazzatura nei parchi sia fondamentale. Invece è ridicolo che accanto ad ogni panchina ce ne sia uno. Come in tutta Europa ci deve essere solo un cestino - con coperchio - accanto agli ingressi e la norma di comportamento fondamentale è che non si lascia negli spazi pubblici alcun rifiuto a meno di esserci costretti. Copenaghen e Goteborg non hanno quasi più cestini dell'immondizia negli spazi pubblici, chiunque riporta e smalitisce a casa la propria spazzatura. Nel caso in particolare va ricordato che sono i topi la notte a gettare fuori dai cestini senza coperchi i rifiuti.
Copenhagen? Goteborg? Ma Luca hai assunto sostanze stupefacenti di recente?
Qui è già tanto se qualcuno associa mentalmente spazzatura a cestino, figurati.
Voglio proprio vedere se l'addetto alla video sorveglianza fa partire le denuncie in caso di vandalismi, oppure le registrazioni finiscono in un
"cassetto"
Serve la videosorveglianza... ma armata!
Questo degrado è tutta COLPA DEI FROCI! e di chi permette loro di sfilare per le strade.
Se li pigliassimo a calci in culo come fanno a Mosca la mia città non sarebbe in questa situazione.
D'accordissimo con luca. Eliminare tutti secchi della spazzatura (secchioni AMA compresi), si educherebbe la gente a portarsi la monnezza a casa propria o cercare alternative tipo: mi mangio il gelatino al bar non al parco..
La gente si educa con un "educatore", normalmente forze dell'ordine o custodi, che ti intima il comportamente corretto e caso contrario ti sanziona. Vista l'efficacia di queste figure di educatori a Roma, al momento, mi pare logico posizionare i cestini.
basterebbe svuotare i cestini quotidianamente, cosa che, evidentemente, non avviene.
Ripeto, non sono le persone a gettare fuori dai cestini i rifiuti, ma i topi la notte. La vicinanza di cestini e giochi per bambini pone gravi problemi sanitari. E' un grossolano errore di progettazione che nel migliore dei casi costringe a passare qualche ora al parco 'abbracciati' ad un cestino dell'immondezza, nel peggiore si verifica quanto documentato qui. Lo svuotamento dei cestini è una operazione di manutenzione dai costi assurdi (ed i cestini stessi costano dai 200 ai 1.400 euro per questo proliferano nei progetti degli uffici tecnici). Non esiste comunque nessun diritto a lasciare rifiuti in giro, è una abitudine da bambini ignoranti e viziati. I cestini dei rifiuti vanno rimossi il più possibile. Quando necessario va posizionato un solo cestino - con coperchio - accanto agli ingressi.
Il problema, oltre ai romani ovviamente..., sono i cestini!
Ho combattuto personalmente una battaglia per il parco della Cecchina a Talenti per ottenere dei bidoni CON COPERCHIO!
Purtroppo la battaglia è stata vinta solo in parte...infatti se è vero che alla fine i bidoni nuovi sono arrivati, è vero anche che non hanno eliminato i vecchi inutili e dannosi cestini!
Come ha già scritto qualcuno... per quale motivo ci devono essere 10-20 mini cestini del cavolo in ogni parco..?!?!
Tra gli incivili (che sono tantissimi), gli animali (intesi sia come uccelli, topi che esseri umani di scarco senso civico...) ed il vento, il risultato è che questi cestini risultano altamente dannosi!
Meglio a questo punto nessun cestino che 10 di quelli.!
anche nel mio piccolo paese succedono queste cose, ma noi ragazzi reagiamo!
abbiamo ripulito il parco riempiendo sacchi neri, abbiamo vagato a mano il campo da calcetto ed abbiamo ripulito la sabbia per i bambini da tutte le cacche di cani e gatti.
Ognuno di quei mini cestini può celare un dispositivo esplosivo preparato da Unabomber.
Più indicative ancora della cura con cui i lavori di progettazione sono stati realizzati sono le condizioni in cui il parco si riduceva durante l'estate, a ridosso degli orari in cui gli irrigatori venivano accesi, e quelle in cui lo stesso si riduce ora in autunno, a seguito di pioggia o semplice umidità (feroce, in questo quartiere). Immaginate un' enorme, sconfinata pozza di fango, giacchè accanto agli eleganti "viottoli" del parco si è preferito lasciare scoperta la nuda terra. Ci voleva tanto a ricoprire l'intera area di tartan? Brutto da vedere? O si è preferito lasciare ai bimbi la possibilità di scelta fra i giochi installati ed un pomeriggio da Peppa Pig?
A chi interessa do io un aggiornamento, i cattivoni non erano ne il signor vento ne i signori topi. A neanche un anno dall'inaugurazione l'erba posata in fretta e furia nel parco ha lasciato il posto a tappetini spelacchiati, bruciati dal sole o sommersi dal fango a seconda dei capricci metereologici. Se piove (avete presente l'inverno che ha fatto?) il parco diventa un'enorme, impraticabile pozzanghera. Fortuna che ai bambini piace Peppa Pig. E' stata a furor di popolo richiesta ed installata una fontanella (ah si, amici: il parco giochi era stato progettato senza una fontanella, a chi serve l'acqua in un'area per bambini, in fondo), peccato che per raggiungerla sia necessario guadare l'enorme pozza di acqua stagna che ci si è formata attorno. La pavimentazione è stata parzialmente rimossa dalla sua sede (basta scendere per la rampa di fronte al palazzetto dello sport e lo si può notare, attenti alle buche! ma forse così è più divertente il percorso per passeggini e carrozzine), mentre il tavolo posto sotto il gazebo centrale è stato smontato ed adagiato a terra. La playhouse è sporca come poche cose al mondo. La colpa non è dei topi, la colpa è degli incivili, parte dei quali evidentemente hanno accesso al parco anche in orari notturni, con buona pace della sorveglianza. Ah, non sono il giustiziere della notte, sono solo una madre, residente in zona, che non riesce a trovare un parco giochi, UNO, vicino casa in cui non far giocare il proprio figlio in una discarica. Ps: parliamo di una zona bene di Roma, cosa ci aspettiamo nelle periferie? Fortuna che il sindaco che voleva una città a misura di bambino, pensa se gli stavano antipatici.
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