Il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, ha scritto una lettera al ministro dei Beni e delle attività culturali, Massimo Bray, per segnalare le possibili interpretazioni arbitrarie del testo di conversione del decreto-legge cosiddetto "Valore Cultura", laddove usa il verbo "contrastare" in modo equivoco nei confronti del lavoro ambulante nelle aree pubbliche aventi particolare valore culturale.
Allo stesso tempo Brunetta chiede al ministro Bray che venga emanata una circolare esplicativa in modo da garantire le attività regolari tenuto conto delle necessità di lavoro di soggetti che esercitano attività commerciali e artigianali autorizzate.
“I concetti di 'decoro' del bene culturale e persino quello di aree contermini” scrive il capogruppo del Pdl alla Camera “sono talmente lati da consentire qualsiasi arbitraria
interpretazione, difforme tra le diverse aree del Paese e difforme persino negli stessi luoghi a seconda della soprintendenza o dell'amministrazione locale".
"In base alla legge appena approvata dal Parlamento” sottolinea Brunetta “alle Direzioni regionali per i beni culturali e alle Soprintendenze è demandata la facoltà, sentiti gli enti locali, di adottare apposite determinazioni volte a disporre l'allontanamento delle attività commerciali su posteggio incompatibili con la tutela e la valorizzazione dei monumenti. Ciò appare francamente eccessivo". "Non possiamo, quindi, in un momento di perdurante crisi economica, rischiare di contrapporre la tutela dei beni culturali e paesaggistici alle esigenze lavorative di 180 mila imprese (tante sono a livello nazionale) 90 mila delle quali autorizzate ad operare nei centri storici. Queste imprese, generano, infatti occupazione; si stima, al proposito che siano 360 mila gli addetti che svolgono questa attività senza contare l' indotto e contribuiscono a creare occupazione e ricchezza per molte persone. Si tratta, in gran parte di piccoli imprenditori, che hanno effettuato degli investimenti nelle loro attività apportando migliorie proprio per soddisfare l'esigenza di decoro dei nostri beni monumentali".
"Mi permetto, quindi, sommessamente di rilevare che eventuali sgomberi dei proprietari di bancarelle non gioverebbero neppure agli enti locali i cui bilanci dipendono anche dalle risorse economiche derivanti dalle occupazioni di suolo pubblico. Da ultimo è necessario” conclude Brunetta “adoperarsi per prevenire proteste sfociate in veri e propri scontri tra manifestanti e forze dell' ordine, come quelli verificatisi in Piazza dei Miracoli a Pisa, dove il Comune ha
disposto lo sgombero e la rimozione delle storiche bancarelle di souvenir". (ANSA).
* Risposte?
1. Per fortuna questo sta nella parte sfigata del PDL, Bray si farà una grassa risata e procederà a pulire i nostri monumenti da tante porcherie
2. Attività autorizzate? Quasi sempre si tratta di attività indebitamente o illegalmente autorizzate dai comuni.
3. Visto che il concetto di “decoro” è, come dice Brunetta, “lato”, allora basta parametrarsi con cosa si fa in tutta Europa e in tutto l’occidente civilizzato. Punto. Poi per farsi un’idea rimandiamo a questo link. Fateci sapere se secondo Brunetta tutto questo è decoroso o meno.
4. Le imprese? I posti di lavoro? 90mila aziende ambulanti autorizzate nei centro storici? Ma come si fa a sparare questi numeri. La fonte? E poi quanti posti di lavoro l’Italia perde a causa di beni culturali nascosti sotto ad immondi suk? Quanto turismo perdiamo? Quanta ricchezza? Molta, molta di più. Chi pensa alle esigenze lavorative di questi soggetti?
5. Si tratta in gran parte di piccoli imprenditori? A Roma, che è la principale città per questo problema, si tratta piuttosto di monopoli da quasi 30 milioni di euro di fatturato, altro ché piccoli imprenditori.
6. Gli operatori hanno apportato migliorìe, investendo, per migliorare il decoro dei luoghi? E giù risate. Rimandiamo sempre al solito link per un giudizio spassionato.
7. E poi si chiude con uno squallido pizzino contenente una minaccia di rivolta del settore contro le forze dell’ordine.
Francamente, visto che la legge è passata da qualche giorno e dovrebbe anche essere andata in Gazzetta Ufficiale, non capiamo perché la Direzione Generale del Lazio, per esempio, non inizi ad applicarla liberando il Colosseo e altri monumenti da questo autentico scandalo unico al mondo. Ora la vera emergenza è capire una cosa: chi ha dettato questo comunicato a Renato Brunetta? Vabbene che è figlio di ambulanti, ma qui c’è dietro una bella preparazione…
- RFS
Allo stesso tempo Brunetta chiede al ministro Bray che venga emanata una circolare esplicativa in modo da garantire le attività regolari tenuto conto delle necessità di lavoro di soggetti che esercitano attività commerciali e artigianali autorizzate.
“I concetti di 'decoro' del bene culturale e persino quello di aree contermini” scrive il capogruppo del Pdl alla Camera “sono talmente lati da consentire qualsiasi arbitraria
interpretazione, difforme tra le diverse aree del Paese e difforme persino negli stessi luoghi a seconda della soprintendenza o dell'amministrazione locale".
"In base alla legge appena approvata dal Parlamento” sottolinea Brunetta “alle Direzioni regionali per i beni culturali e alle Soprintendenze è demandata la facoltà, sentiti gli enti locali, di adottare apposite determinazioni volte a disporre l'allontanamento delle attività commerciali su posteggio incompatibili con la tutela e la valorizzazione dei monumenti. Ciò appare francamente eccessivo". "Non possiamo, quindi, in un momento di perdurante crisi economica, rischiare di contrapporre la tutela dei beni culturali e paesaggistici alle esigenze lavorative di 180 mila imprese (tante sono a livello nazionale) 90 mila delle quali autorizzate ad operare nei centri storici. Queste imprese, generano, infatti occupazione; si stima, al proposito che siano 360 mila gli addetti che svolgono questa attività senza contare l' indotto e contribuiscono a creare occupazione e ricchezza per molte persone. Si tratta, in gran parte di piccoli imprenditori, che hanno effettuato degli investimenti nelle loro attività apportando migliorie proprio per soddisfare l'esigenza di decoro dei nostri beni monumentali".
"Mi permetto, quindi, sommessamente di rilevare che eventuali sgomberi dei proprietari di bancarelle non gioverebbero neppure agli enti locali i cui bilanci dipendono anche dalle risorse economiche derivanti dalle occupazioni di suolo pubblico. Da ultimo è necessario” conclude Brunetta “adoperarsi per prevenire proteste sfociate in veri e propri scontri tra manifestanti e forze dell' ordine, come quelli verificatisi in Piazza dei Miracoli a Pisa, dove il Comune ha
disposto lo sgombero e la rimozione delle storiche bancarelle di souvenir". (ANSA).
* Risposte?
1. Per fortuna questo sta nella parte sfigata del PDL, Bray si farà una grassa risata e procederà a pulire i nostri monumenti da tante porcherie
2. Attività autorizzate? Quasi sempre si tratta di attività indebitamente o illegalmente autorizzate dai comuni.
3. Visto che il concetto di “decoro” è, come dice Brunetta, “lato”, allora basta parametrarsi con cosa si fa in tutta Europa e in tutto l’occidente civilizzato. Punto. Poi per farsi un’idea rimandiamo a questo link. Fateci sapere se secondo Brunetta tutto questo è decoroso o meno.
4. Le imprese? I posti di lavoro? 90mila aziende ambulanti autorizzate nei centro storici? Ma come si fa a sparare questi numeri. La fonte? E poi quanti posti di lavoro l’Italia perde a causa di beni culturali nascosti sotto ad immondi suk? Quanto turismo perdiamo? Quanta ricchezza? Molta, molta di più. Chi pensa alle esigenze lavorative di questi soggetti?
5. Si tratta in gran parte di piccoli imprenditori? A Roma, che è la principale città per questo problema, si tratta piuttosto di monopoli da quasi 30 milioni di euro di fatturato, altro ché piccoli imprenditori.
6. Gli operatori hanno apportato migliorìe, investendo, per migliorare il decoro dei luoghi? E giù risate. Rimandiamo sempre al solito link per un giudizio spassionato.
7. E poi si chiude con uno squallido pizzino contenente una minaccia di rivolta del settore contro le forze dell’ordine.
Francamente, visto che la legge è passata da qualche giorno e dovrebbe anche essere andata in Gazzetta Ufficiale, non capiamo perché la Direzione Generale del Lazio, per esempio, non inizi ad applicarla liberando il Colosseo e altri monumenti da questo autentico scandalo unico al mondo. Ora la vera emergenza è capire una cosa: chi ha dettato questo comunicato a Renato Brunetta? Vabbene che è figlio di ambulanti, ma qui c’è dietro una bella preparazione…
- RFS
11 commenti | dì la tua:
ecco il Sig. Brunetta,
un signore che vive nel suo ambientino dorato e pontifica sull'odore che devono avere le citta'.
Sono extraterrestri i nostri politicissimi, ogni tanto mi chiedo da che galassia arrivino, chi li ha creati , chi li ha assemblati cosi.
nemmeno m'indigno piu' quando leggo i loro monologhi snob.
mi piacerebbe piazzargli un paio di cingalesi ( nenanche tra i piu' lerci) ,con le loro carabattole, sotto la finestra di casa sua , compreso il portone per i bisognini dei suddetti signori,
cosi, giusto per vedere l'effetto che fa.
PUPONE
A proposito di decoro: Brunetta è indecoroso
all'U-NA-NI-MI-TA'
questo ci fa capire quanto in alto arrivano (non è una battuta) i signori Tredicine e loro sindacati. ne vedremo ancora delle belle.
Brunetta stai ridotto maluccio se fai da referente a 'ste situazioni.
Sei caduto proprio in basso…
Chi glielo dice al brunetta che praticamente ha dato voce a uno chiamato "er mutanda"???
Quando uno scandalo come il pdl sparirà dalla faccia della terra sarà sempre troppo tardi e lo schieramento politico di destra non potrà che giovarsene (finalmente)
A brune' ma col PDL non c'hai già i tuoi guai a cui pensare? i falchi , le colombe, i processi del berlusca, la santanchè, le dimissioni della biancofiore (almeno questa ci ha fatto fare due risate). Lascia perdere, non ci mettere pure i camion-baracca che già ce ne hai tanti.
Brunetta è figlio di un ambulante, se non lo sapevate. Con tutto il rispetto per questa attività, quando è regolare e regolata, cosa vi aspettavate che dicesse.....
Vorrei portare la mia testimonianza,
anche se non sono molto d'accordo con tutti i commenti che ho letto su Roma fa schifo, vorrei dire qualcosa, i miei nonni mi raccontavano che negli anni 40', 50' e 60' avevano vissuto con grande soddisfazione nelle vie del centro di Roma e nelle sue aree monumentali, ville e parchi la presenza di tutti questi venditori ambulanti di gelati artigianali, i quali erano fatti tutti i giorni nel quartiere di San Lorenzo dove vi trovavano i laboratori in comune usati da tutti i gelatai di Roma.
Perchè far sparire questo folclore, una tradizione tutta romana, che peccato!!! forse in futuro dovremo mangiare solo gelati industriali e delle multinazionali.
Come dicono al governo l’ambulante italiano deve essere un valore, una tradizione, cultura e soprattutto valorizzarla e mantenerla.
All'ultimo Anonimo (della 1:02 PM): AHAHAHAHAHAH! Per favore...
I camion bar vendono merda. Se ti va bene ti becchi la spinacina dell'eurospin, altro che tradizione e prodotto artigianale.
Ma uscite mai di casa?
probabilmente non sapete che renato brunetta è nato e cresciuto in una famiglia di bancarellari che vendono il becchime per i piicioni in piazza san marco a venezia. Altro esempio di piazza sequestrata dalla mafia dei commercianti
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