Tutta Roma imbrattata da questi manifesti totalmente abusivi. Una campagna di 'guerrilla marketing' alla matriciana che presto verrà rivendicata e che dunque renderà facilmente individuabili i responsabili. Una campagna interamente pirata che ha incartato impianti pubblicitari regolari ed ha coperto la pubblicità regolarmente pagata. Tra l'altro un'operazione congegnata da dei cani del marketing visto che un hashtag così generico è inutilizzabile e inefficace su Twitter. Per il continuo passaggio di campagne abusive (e impunite) come questa, Roma è la città peggio messa in Europa per quanto riguarda le pubbliche affissioni. Una città enorme le cui pubbliche affissioni guadagnano un quarto di Milano, la metà di Torino e di Genova e forse anche meno. Impossibile comunicare, attraverso questo mezzo poiché ogni comunicazione regolare (Roma è l'unica città dove non vedete gli annunci mortuali, ma anche le aste, ma anche le ordinanze approvate dal Consiglio Comunale che per legge dovrebbero essere affisse) viene ricoperta dopo mezz'ora dal racket sporco e ignobile degli attacchini abusivi. E #noi? Quando ci ribelliamo? E #voi, amministrazione, quando vi decidete di riformare questo settore una volta per tutte in modo che si trasformi in una risorsa per la città e non in uno stagno dove prolificano le zanzare anofeli dell'illegalità?
28 ottobre 2013
Chi sono le bestie dell'hashtag #noi che hanno imbrattato tutta la città?
Tutta Roma imbrattata da questi manifesti totalmente abusivi. Una campagna di 'guerrilla marketing' alla matriciana che presto verrà rivendicata e che dunque renderà facilmente individuabili i responsabili. Una campagna interamente pirata che ha incartato impianti pubblicitari regolari ed ha coperto la pubblicità regolarmente pagata. Tra l'altro un'operazione congegnata da dei cani del marketing visto che un hashtag così generico è inutilizzabile e inefficace su Twitter. Per il continuo passaggio di campagne abusive (e impunite) come questa, Roma è la città peggio messa in Europa per quanto riguarda le pubbliche affissioni. Una città enorme le cui pubbliche affissioni guadagnano un quarto di Milano, la metà di Torino e di Genova e forse anche meno. Impossibile comunicare, attraverso questo mezzo poiché ogni comunicazione regolare (Roma è l'unica città dove non vedete gli annunci mortuali, ma anche le aste, ma anche le ordinanze approvate dal Consiglio Comunale che per legge dovrebbero essere affisse) viene ricoperta dopo mezz'ora dal racket sporco e ignobile degli attacchini abusivi. E #noi? Quando ci ribelliamo? E #voi, amministrazione, quando vi decidete di riformare questo settore una volta per tutte in modo che si trasformi in una risorsa per la città e non in uno stagno dove prolificano le zanzare anofeli dell'illegalità?
N'artro gruppo de deficienti incivili!!
RispondiEliminaAvanti er prossimoooo.....
molto probabilmente ci sono soldi che girano, altrimenti non si canterebbe messa.
RispondiEliminaIl problema è irrisorio ed è per questo che ancora non lo abbiamo inglobato nel programma del partito degli under 70.000
Ao ma noi nun c'entramo gnente, so state 'e coooooooperative!
RispondiEliminahttp://roma.repubblica.it/cronaca/2013/10/25/news/noino-69431519/
RispondiEliminaAo ma che voi limità il libbero diritto alla ggente de esse imformata??
RispondiEliminama non tirate sempre in ballo l'europa, che di città europee mi sa che non ne avete vista mezza.
RispondiEliminaSui manifesti c'è scritto in basso al lato "commissionato da PDL"
RispondiEliminaEcco chi...., ma a ben pensarci... chialtro poteva essere?
RispondiEliminaErrore di tag, scustae i "responsabili" sono questi: https://pbs.twimg.com/media/BZwNrFrIYAAOFQw.jpg:large
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