L'Atac
è da sempre sull’orlo del fallimento. La municipalizzata del
trasporto pubblico locale romano è sommersa dai debiti e, da quando
abbiamo memoria, è altissimo il rischio del crack. E’ altissimo il
rischio di non riuscire più a pagare gli stipendi agli oltre 12mila
dipendenti.
Ignazio
Marino, tra una pedalata e l’altra, conosce (o almeno dovrebbe) le
criticità dell’azienda e, prima dell’uscita di scena dell’ex
amministratore delegato Diacetti, si era fatta concreta l’ipotesi
di oltre mille licenziamenti o, in alternativa, il ricorso ai
contratti di solidarietà. Situazione poi bloccata per le proteste e
gli scioperi dei lavoratori che, a loro dire, non vogliono pagare
per gli errori di una dirigenza incompetente ed inetta.
I numeri sono allarmanti ed è da questi, volenti o nolenti, che si deve partire.
L’azienda
di trasporti capitolina è esposta con le banche per più di 400
milioni, deve ai fornitori diretti altrettanto, ha ricevuto da Roma
Capitale anticipi per oltre mezzo miliardo. Anticipi che hanno
contribuito in maniera determinante ad incrementare i debiti del
Comune portandolo al rischio crack ed al successivo, inevitabile,
copione dal sapore melodrammatico (tanto caro ad Alemanno ed oggi
ripreso da Marino) che ha portato al decreto “Salva Roma” facendo
pagare a tutti i cittadini italiani, anche quelli che fanno sacrifici
per vivere in Comuni efficienti e impeccabili, le incapacità, le
collusioni malavitose e i sotterfugi della classe dirigente di questa
città.
Atac
ed i suoi problemi strutturali. Atac ed i suoi costi enormi.
Nell’ultimo periodo, nella gestione alemanniana, la Municipalizzata
costava alla collettività circa 550 milioni l’anno solo di
stipendi, 14 dei quali li succhiavano ben 82 dirigenti.
Grossi
debiti,
dunque, ma anche altissimi costi dell’Azienda,
su cui ha cercato di intervenire direttamente l’Assessore al ramo
Improta, prima con la timida richiesta di abbassare gli stipendi
dirigenziali, non accolta felicemente da tutti (alcuni avevano
acconsentito ad abbassarsi lo stipendio del solo 10%), poi con il
successivo e più deciso allontanamento di 30 dirigenti ritenuti
“ridondanti”.
Abbassare
i costi, eseguire i tagli, è una strada; purtroppo non l’unica. In
più è necessario distinguere i tagli da eseguire: non è possibile,
in nome del risparmio, incidere sulla sicurezza dei passeggeri
ridimensionando, notizia di un mese fa, il numero di addetti in
alcune stazioni della Roma-Lido.
Oltre
al risparmio, dicevamo, serve necessariamente aumentare la
produttività. Serve non solo incrementare in maniera sensibile i
chilometri percorsi, aumentare le frequenze dei treni, ma anche la
qualità degli stessi, evitando di penalizzare sempre i soliti
sfigati cittadini.
Ad
oggi, infatti, questi timidi tentativi di tenere in piedi la baracca,
non sono per nulla stati avvertiti dagli utenti del servizio pubblico
che anzi, sui social ed in vari blog, lamentano quotidianamente un
ulteriore peggioramento del servizio: la quantità di profili Twitter
che si lamentano dei servizi scadenti raggiunge numeri a due cifre.
I
social sono devastanti: non passa giorno in cui non si manifestino
sfoghi, non ci si lamenti di ritardi, non si certifichi, in modo
incontrovertibile e senza smentita, la totale inefficienza del
servizio fornito. Le foto dei treni della B graffitati (ma anche
della nuova C sono stati violati più volte), il cui revamping costa
milioni di euro l’anno, non fa comprendere del perché non si
mettano in sicurezza i depositi, risolvendo i problemi alla radice,
ma si preferisca continuare a sprecar soldi per pulire a valle.
Urta
poi, e tanto, la ormai diffusa moda, anche questa certificata da
centinaia di foto e video presenti sul web, di lasciare i tornelli
aperti. Un non senso, una cosa incomprensibile, quasi un segno di
resa di un’azienda che nonostante sia alla canna del gas, decide di
soprassedere sull’obbligo di far pagare chiunque utilizzi il
servizio di trasporto pubblico, rimettendosi alla coscienza del
singolo. Una follia! Una follia tanto più follia se si pensa che
eliminando l'evasione tariffaria (si parla di un 40%\50% di evasione
reale, sono dati non ufficiali, ma che provengono dalle nostre fonti
nelle varie Commissioni capitoline) l'Atac potrebbe magicamente
risolvere almeno la metà dei propri problemi. 50% di evasione
significa qualcosa come 150 milioni di euro l'anno. Ma l'evasione non
determina solo conseguenze dirette negative per l'azienda (perdita di
soldi), bensì anche molte conseguenze indirette: l'evasione aumenta
malintenzionati sui convogli; l'evasione alimenta il vandalismo sui
convogli, alle fermate, nelle stazioni; l'evasione, infine, determina
un sovraffollamento “artificiale” dei mezzi. Non è vero,
infatti, che i bus e le metro di Atac sono affollati (in alcune ore
di punta sì, ovviamente), è vero semmai che è pieno di gente che
li prende tanto sono gratis: cacciando via magari viaggiatori che a
causa del sovraffollamento si allontanano e che, se non lo avessero
fatto, sarebbero stati paganti. "Noi abbiamo anche lanciato una mozione in Consiglio, è stata approvata, ma i politici non vogliono farla applicare" ci spiegano delle fonti vicine al Movimento 5 Stelle. Ma perché "i politici" preferirebbero consentire autobus utilizzati a scrocco non è dato sapersi. E' invece dato sapersi che questa è l'unica capitale europea che consente ancora ai 'portoghesi' di farla franca nel 99% dei casi. Ormai non pagare il mezzo pubblico è diventato così normale da essere considerato un diritto: e quando il controllore per caso c'è e insiste, allora giù cazzotti.
Adesso
davvero basta. Si proceda ad un risanamento vero. Si ascoltino gli
utenti e le loro lamentele, i loro consigli, le loro situazioni di
disagio. Altrimenti stop: si certifichi una volta per tutte il
fallimento, si portino i libri in tribunale, si metta al bando al
miglior offerente il trasporto pubblico romano e si favorisca
l’ingresso di privati, preferibilmente stranieri. Ovviamente con
l'obbligo di riassunzione per tutti o per una buona parte (i
fannulloni faremmo volentieri a meno, per dire) dei dipendenti
attuali.
Di
certo la pazienza è finita.
Pierluigi Meduri
38 commenti | dì la tua:
ottima analisi!
è un quadro che comunque fa capire che il fallimento dell'ATAC, come il fallimento dell'Italia, nasce dalla mancanza di palle nell'affrontare i problemi e nel far rigare dritta la gente che si comporta male, nell'eccessivo amore del quieto vivere.
Basta pensare che gli addetti di stazione fanno quasi sempre finta di non vedere chi passa ai tornelli dietro qualcun altro.
Ebbene, ma potremmo sconfiggere la mafia se non si sa nemmeno mettere a posto questi piccoli furbetti?
Analisi impeccabile.Oggi le banche in aiuto per 200 milioni.Per fare cosa? Sono con l'articolista (bravo) l'Atac va fatta fallire:non esiste nessuna possibilità stando cosi le cose di migliorare il servizio.
mah...il male che ha portato al disastro questo paese è la mentalità mafiosa insita nel dna di ogni italiano (soprattutto del meridione) la politica lo alimenta in continuazione. è come dare da fumare ad un malato di cancro ai polmoni, cosa si aspettano che succeda?
È la classe dirigenziale italiana che porta allo sfacio qualsiasi iniziativa con i soldi degli altri - vedi Alitalia e tutto il trasporto locale del sud - e di una classe politica rimasta nella mentalità feudalistica, ereditata (come le organizzazioni criminali) dallo Stato Pontificio, che regnava fino al 1870.
Povera Italia se non riesce finalmente a smantellare queste strutture e darsi un'educazione e infrastrutture ideonee invece di seguire l'arlecchino del momento.
Prima mossa che l'atac deve fare subito: divieto di appiccicare i fogli di carta sui vetri dei gabbiotti. Chi entra deve vedere che il personale è presente ed il personale deve vedere chi entra. Poi se interviene o meno è un'altro discorso ma almeno ci sia. La presenza è il primo deterrente.
All'anonimo che parla di mentalità mafiosa insita nel dna di ogni italiano: sei un insulto vivente per quanti onestamente lavorano per procurarsi di che vivere, faticando e senza mezzucci per aggirare le difficoltà, e ce ne sono. Non è sicuramente con le tue generalizzazioni che si risolveranno problemi come quello dell'ATAC o qualsiasi altro male che affligga l'Italia, un paese devastato dall'egoismo. Un caloroso vaffanculo
L'ATAC (come tutte le municipalizzate del resto) è un'azienda ancronistica nel suo essere, destinata a fallire comunque. Lavorare in regime di monopolio e con una dirigenza (e molto del personale) assunto per raccomandazione, non c'è proprio verso che possa funzionare. Ed è evidente a tutti che, sindaco dopo sindaco, le cose sono solo peggiorate. Se si vuole davvero avere un servizio degno di tale nome, l'unica è quella di assegnare il servizio ai privati con bando di gara e revisione annuale dello standard di servizio, pena la revoca del contratto. E' quanto avviene all'estero in gran parte dei casi. Per quanto riguarda la dirigenza attuale, vanno semplicemente cacciati via. Ma non ripiazzandoli da qualche altar parte a fare danni. Di gente capace e con voglia di lavorare ce n'è ancora tanta in questo paese fortunatamente.
Basta con le municipalizzate. Enti mangiasoldi gestiti da parassiti incapaci.
Mah!!!
Credo proprio che alcuni lavoratori ATAC abbiano ragione. E non sono certo gli imboscati da Alemanno & predecessori (in tutti gli ambiti).
Questo post non tiene conto di molte cose. Le infrastrutture fatiscenti, limitate, obsolete, sottodimensionate per una Capitale europea.
Anche a Parigi in tempo di magra economica sono apparsi i "portoghesi". Le stazioni non sono più impeccabilmente pulite, molti riammodernamenti sono stati procrastinati. Sono apparsi borseggiatori sui mezzi pubblici. Eppure la situazione non é andata al delirio totale come qui. Hanno semplicemente iniziato a risolvere i problemi.
Magari il punto di partenza è un po' diverso.
Dovrebbero recuperare i soldi da tutti gli ad che si sono succeduti a suon di milioni di euro per fare schifo! Vergogna zero.Rabbia, la nostra, tantissima
secondo me il fallimento sarebbe una buona medicina, amara quanto si vuole, ma comunque una medicina.
sarebbe un segnale anche per tutte le altre aziende che ci costano miliardi e che sono solo zavorra.
a questo punto il pubblico dovrebbe concentrarsi solo sulla sanità e la scuola il resto va privatizzato.
TUTTI A CASA
Io lavoro in una azienda privata. Devo portare a casa risultati ogni anno sulla base di quanto preventivato. Rischio il posto se non ci riesco. Vengo premiato se le cose vanno bene.
Questo è un concetto che va applicato a tutti. I servizi pubblici vanno privatizzati e tenuti sotto controllo, pena la rescissione dei contratti.
Solo così si avranno servizi migliori e costi inferiori.
Chiudiamo tutte le municipalizzate.
Basta con le tasse che servono solo a mantenere una baraonda di incapaci falliti, messi li da politici inetti e corrotti.
Gentile Anonimo da autore del pezzo dico che non ho assolutamente dimenticato il contesto in cui gli operatori (quelli seri) sono costretti a lavorare.Roma ha un gap infrastrutturale pauroso e, purtroppo, questa gestione non aiuta nemmeno la manutenzione dell'esistente.Mi limito a dire che la vodafone a Madrid, per la stazione vodafone sol, ha fatto subito un contratto.Per Termini invece ci si é limitati ad una prova di qualche mese.Tutto quanto montato ed esposto é rimovibile dubque provvisorio.I treni (due) serigrafati vodafone sono giá stati vandalizzati, la stazione (ristrutturata da poco) aveva perdite d'acqua importanti con fuori il sole:vuoi che un'azienda leghi il suo marchio a sto schifo? Vedrai che scapperanno.Siamo purtroppo all'anno zero.La rabbia dei cittadini é alta quanto l'avvilimento che nasce nella certezza assoluta che nulla cambierá:é come voler fare una buona torta con ingredienti scaduti o di qualità oessima.Qualcosa di buono c'è:operatori, autisti, impiegati seri ..avviliti anche loro.Si deve cambiare tutto.Tenere a galla sto carrozzone con tali caratteristiche é follia
Si ma intanto che aspettiamo che i politici prendano in mano la situazione ci vorrebbe qualcuno che sappia indirizzare le proteste. A che servono i blog e i profili twitter se poi ci si parla addosso? Quali sono le vie legali che si possono percorrere e come per trascinare i responsabili in un tribunale? Quali sono le modalità per chiedere risarcimenti per i danni subiti in seguito alla mancanza di sorveglianza delle stazioni e alla perdita di tempo per treni che non ci sono anche se indicati negli orari?
L'idea di base è corretta: facciamo fallire ATAC.
Ma non per i motivi economici suddetti, ma organizzativi. Un nuovo modello organizzativo, magari creando una ATAC2 Spa, con nuovi CONTRATTI che inseriscano regole sane e moderne - che permettano agli autisti di fare il biglietto in entrata per esempio -
darebbe una ventata d'aria fresca e con molta probabilità migliorerebbe tutto.
Ecco come andrebbero trattati gli "scioperanti" Atac:
Nel maggio 1898, in occasione dei gravi tumulti milanesi – passati alla storia come la "protesta dello stomaco" – il governo guidato da Antonio di Rudinì proclamò lo stato d'assedio e il generale Bava Beccaris, in qualità di Regio commissario straordinario, ordinò di sparare cannonate sulla folla provocando una strage, in cui furono uccisi 80 cittadini e altri 450 rimasero feriti.
Peccato che abbiamo Marino e non il grande Bava Beccaris
la nuova sede ATAC è in costruzione all'eur.
alla faccia nostra!!!
@Pierluigi: Continui, per come la vedo io, a non guardare al quadro d'insieme. Ma è possibile che il decoro della stazione principale ovvero la porta d'accesso per visitatori della città —turismo, lavoro, affari— debba dipendere da un operatore di telefonia mobile?
Allargando il discorso più in generale: il centro di Roma ha troppe funzioni che non può sostenere per concezione e —pessima— evoluzione (da almeno due secoli).
Corruzione e crisi economica non aiutano certo.
È un ganglo —quasi— inestricabile.
In tale quadro credi davvero che i portoghesi dei mezzi pubblici siano la causa di tutto ciò? Con questo non voglio certo sminuire un fenomeno deprecabile e cui sicuramente va messo un minimo di argine. Però di qui a pensare che questo sia la cura di tutti i mali, c'è ne passa eh!
Ogni tanto capita di leggerne, di stupidaggini nostalgiche. Sono, perlopiù, di tristi seguaci di predappiofesso. Il ricordo del Bava Beccaris ha almeno il merito dell'originalità.
E invece un pò di sano squadrismo non sarebbe male.
Una bella bastonatura (con relativa generosa dose di olio di ricino) per tutti quei politici e dirigenti che hanno portato Roma a questo livello di degrado, non la vedrei male.
Credo che l'assoluta mancanza di assunzione di responsabilità per chi non fà il proprio dovere sia alla base del declino di questo paese.
I politici trombati li ricicliamo presso le municipalizzate. I dirigenti incapaci idem. I sindaci di Roma sono messi li dai partiti perché non gli si è trovato un posticino da ministro. ATAC, AMA, Vigili Urbani, etc sono il ricettacolo dei raccomandati e dei fancazzisti.
E poi ci si deve scandalizzare perché li si vuole bastonare ?
Chissà che una sana bastonatura non faccia bene anche a questa schiera di buonisti che sono corresponsabili di questo sfascio.
La condotta di atac assomilgia sempre più a una deliberata strategia verso il fallimento. La voglio proprio far fallire per dare inizio a qualche mega operazione finanziaria e speculativa.
benvenuti a termini-vodaRom
Tempo fa mi è capitato di vedere un gruppo di turisti giapponesi che, tra il divertito e l'esterrefatto, si erano messi a fotografare i gruppi di rom che la sera stazionano a Cornelia, con la banchina ridotta a bivacco e orinatoio.
Quelle foto che i turisti porteranno con loro e diffonderanno tra amici e parenti sarebbero già suffficienti per il licenziamento in tronco della dirigenza ATAC e del personale di stazione Cornelia.
Di oggi la notizia che aumenterà l'irpef comunale (e aspettiamoci pure la stangata sulla nuova TRISE).
Io mi sono rotto i coglioni di pagare le tasse comunali che devono mantenere carrozzoni inutili come l'ATAC.
Stiano attenti politici, amministratori e dirigenti. La gente è stufa di mantenere questi parassiti incapaci. Prima o poi scoppierà la rivolta.
1)Fallimento immediato e gestione provvisoria all'esercito in attesa di un bando ai privati.
2)Licenziamento immediato per dirigenti e personale.
Basta soldi pubblici per il salvataggio di questi parassiti.
Spero che la dirigenza ATAC legga questi messaggi.
Che sappiano quanto la gente li odia.
Secondo me invece Pierluigi ha ragione. Certo che abbiamo infrastrutture inadeguate, ma questo e’ un problema che non risolveremo oggi o domani. I tornelli aperti invece si’ – cominciamo da quello che si puo’ fare, invece di aspettare Godot? Le piccole illegalita’ sono all’estremo di un continuo ininterrotto fino alle tangenti della dirigenza. Un attacco a qualunque anello della catena sarebbe gia’ un insolito segnale positivo. E ricordiamo che far entrare soldi in cassa e’ l’unico modo sostenibile di permettere investimenti in infrastruttre nel lungo termine.
Tanto per fare un esempio, quanto potrebbe guadagnare l’ATAC a gestire un servizio di bus turistici efficiente ed affidabile? Invece chi non conosce la storia di Trambus Open e vuole deprimersi un po’ puo’ leggere qui:
http://www.leoniblog.it/2013/01/23/trambus-open-s-p-a/
E poi tirarsi su leggendo cosa dicono su tripadvisor gli utenti del servizio:
http://www.tripadvisor.co.uk/Attraction_Review-g187791-d4591075-Reviews-Trambus_Open_110_Open-Rome_Lazio.html
eh si, peccato che non c'era Bava Beccaris.
E peccato che non c'è più manco Tito, sennò l'anonimo dell' 1:15 del 17 ottobre sarebbe finito giù per centinaia di metri, come un tocchettino di merda che cade nel cesso.
@aninimo 4:22 è il solito approccio, nobile negli intenti, ma che porta alla solita situazione. Il drago ormai va attaccato al collo, si può più fargli la pedicure.
Eh si, so benissimo che ci vogliono decenni a doppia velocità per rimettere in sesto Roma e poterla di nuovo anche solo paragonare ad altre capitali europee.
Tu che dici, per "installare" tale processo virtuoso partiamo dai tornelli in stazione o magari da chi si inguatta milioni di soldi pubblici? (Tra assunzioni via sposor politici e consulenze faraoniche).
Cosa e/o chi vieta di fare entrambe le cose?
E più in generale: l'Italia vuole fare come la Cina, l'India o Cuba? O forse può solo essere Colonia?
"Ma perché "i politici" preferirebbero consentire autobus utilizzati a scrocco non è dato sapersi."
Il voto del cittadino pagante vale quanto il voto del cittadino scroccone, alcuni partiti l'hanno capito e non a caso hanno iniziato ad infiltrare nani, ballerine, igieniste dentali, bancarellari e okkuparoli nelle loro liste pur di far avvicinare i lori simili alle urne.
I voti degli scrocconi fanno gola e loro elettoralmente contano quanto noi, non a caso c'è anche chi va a chiedere i pacchetti di voti nei campi rom.
Da studioso e appassionato di TPL da più di 30 anni continuo, ancora una volta, a ripetere la mia opinione in merito al..."perché i politici preferirebbero consentire autobus utilizzati a scrocco non è dato sapersi."....
Bene, ve lo dico io (penso di saperne qualcosa in più...)
C'è una precisa volontà, politica o di marketing non saprei, per far mantenere questa situazione. Infatti se il TPL si pagasse, al giorno d'oggi non lo prenderebbe più nessuno, o perlomeno in pochissimi (gli onesti.... capirai quanti!...).
Ciò significa che tutti si rovescerebbero per strada con i più disparati mezzi di locomozione; un esempio di come andrebbe a finire? Digitate su YT Calcutta's trams o qualcosa del genere...
Quindi l'equazione è questa: ti do l'opportunità di farti viaggiare gratuitamente così ti levi dai coglioni. E questo vale per le 4 categorie di persone che oramai il TPL romano trasporta e cioè, vecchi, turisti, studenti e morti di fame (i cittadini onesti che pagano quando usano il bus occasionalmente e i tesserati sono inclusi in queste 4 fondamentali categorie).
E' dal 1982, da quando cominciai a scattare le mie prime fotografie ai mezzi pubblici a Roma e all'estero che sento parlare di "fallimento dell'ATAC", sono 30 anni che ritaglio articoli di giornale in tema e si parlava anche allora di "prossima bancarotta dell'ATAC". Tranquilli il TPL a Roma è così, non lo paghi ma ti illudi, perché tanto poi arriva l'Allegro Chirurgo di turno che il bus te lo fa pagare tutto insieme (ICI, IMU, IRPEF, UNA TANTUM etc.).
Se ATAC dovesse veramente fallire il TPL non potrebbe venir più garantito e si tornerebbe a quel periodo tra Luglio 1943 e Giugno 1944, quando il servizio venne sospeso, ve la sentite col vostro "Supertelefoninotabblé" di ritornare a quei giorni?
Tramvinicyus
avete mai preso i tram della linea 5, 14, 19 che passano sulla prenestina?
lì la macchinetta obliteratrice la potrebbero togliere del tutto e naturalmente i tram sono sempre stracarichi, lenti come lumache sporchi e puzzolenti.
e io pago
Marino ha annunciato l'innalzamento dell'irpef comunale, che diventa adesso la più alta d'italia.
E lui ride. Ride sempre, il cretino.
Ce ne fossero di più di persone che ragionano come chi ha scritto questo articolo....Roma sarebbe una città normale!
@Tram: astonishing comment. You made my day. I am still laughing.
Great attitude.
By the way, Calcutta's cabs are fun. It'd definitely time to get them in Rome too. Together with those jeeps in the Filippine: the jeepney
Look it up, I promise you won't regret it.
Kind regards, The Londoner
Tutto condivisibile, tranne un'ipotesti che mi sembra un po' campata in aria: cioè che i mezzi siano pieni perché saturi di gente che non paga, che addirittura allontanerebbe quelli disposti a pagare!
Non ha alcun senso. I mezzi sono pieni perché non sono abbastanza. PUNTO. L'idea che ciò allontani chi è disposto a pagare non ha basi solide a cui appoggiarsi.
Sul perché si lasci che l'evasione cavalchi percentuali astronomiche, io ho la mia teoria: serve a tenere calmi gli utenti. Perché nessuno è sceso in piazza a protestare per questo TPL indegno di un paese civile? Perché nessuno è andato a tirare molotov ai depositi e alla sede dell'Atac? Perché non registriamo quotidiane aggressione al personale? Semplice: perché tanto è facile non pagare.
Chi scenderebbe in piazza contro la metro che passa ogni dieci minuti, se tanto trova i tornelli aperti? Chi alzerebbe la voce contro autobus che non rispettano gli orari, se tanto poi il biglietto si può non timbrare? Perché lamentarsi di qualcosa sostanzialmente gratuito?
La permissività nei confronti dell'evasione sociale serve a sedare preventivamente i disordini sociali. I controllori non ci sono e i tornelli vengono lasciati aperti proprio perché al momento l'Atac non è assolutamente in grado di offrire un servizio migliore. Se obbligassero tutti a pagare l'inefficienza rimanesse quella attuale, ci scapperebbe una coltellata entro una settimana.
Lo sanno, e si comportano di conseguenza.
@Stefano la tua é un'ipotesi che poggia su solide basi.
Sono veramente esausto di vedere gente che non paga il biglietto della metro!!! Mi sono quasi pentito di aver fatto l abbonamento Cazzo ad i tornelli non cé personale, non cé sicurezza per non parlare che d'estate i mezzi non passano piú con regolaritá con tempi di attesa assurdi , infatti devo mettere mano al portafoglio per prendere la macchina quando potrei farne a meno! Sono amareggiato per questa situazione e mi auguro che rimangano tutti disoccupati dirigenti ed operai ed autisti (cosa che mi é successa mille volte! ) i dipendenti non si rendono conto quando marcano visita e fanno sciopero sempre di venerdí o lunedí , fanno saltare le corse perché si sentono protetti ma non hanno ancora consapevolizzato e presto ci arriveranno....
Ritardi sempre, attesa di un mezzo espresso ad una fermatadal capolinea 30/40 minuti sempre. Mezzi fatiscenti e pieni a qualunque ora del giorno. Ka vigilanza ai depositi c'è: 1 persona, spesso una donna, di una ditta esterna (per cui lavoro). Sottopagata of course.
Non tutti, ma la maggior parte degli autisti sono dei buzzurri menefreghisti ignoranti e maleducati, che non solo non si ricordano di avere persone a bordo, non sono neppure in grado o in condizione di guidare una vettura, di qualsiasi tipo.
Autobus progettati male anche alla base, ma il discorso si estende alle case di produzione e andrei fuori tema.
La gente evade? Si facciano un esame di coscienza in atac. L'ex presidente a villa a picco sul mare in zona archeologica, all'argentario. Io sono ammassata su una carretta puzzolente per arrivare, in ritardo, in ogni dove. E dovrei pagare pure il biglietto, maggiorato del 50%? No, grazie. Sono oltre 430€ l'anno risparmiati on abbonamenti.
Atac fallisca pure. E si metta il trasporto pubblico in mano ad un'azienda seria, che si porti al pari di altre capitali europee.
A Roma è difficile scavare altre metro per presenza di ritrovamenti archeologici? Mi sta bene. Ma tram e bus devono andare e venire di continuo, senza pause nei festivi, come in qualunque altro posto.
E, vero, NESSUNA amministrazione comunale, dagli anni '90 a oggi, ha mai fatto nulla per risolvere la questione.
Col risultato che i mezzi sono imprendibili e il traffico è in tilt.
@Rainbow_Uapa
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