Al di là delle affissioni su spazi non consentiti, che dimostrano tutta la cialtronaggine di questa manifestazione che in un paese civile non verrebbe consentita dopo uno scempio simile, guardiamo anche le affissioni su spazi regolari che, abusivamente e piratamente, sono andate a coprire chi aveva regolarmente pagato. Anche inserzionisti di grido come il Teatro dell'Opera di Roma che ha speso dei soldi (peraltro pubblici, quindi nostri) per pubblicizzare la nuova stagione e si è trovato ricoperto da questa cartaccia illegale. Una vergogna e basta: una manica di zozzoni. Il problema è che, anche quest'anno, glielo faremo notare soltanto noi.
2 settembre 2013
Atreju. Dicono di essere di destra ma sono più zozzoni degli squatter dei centri sociali. Anche quest'anno campagna affissioni totalmente pirata
Al di là delle affissioni su spazi non consentiti, che dimostrano tutta la cialtronaggine di questa manifestazione che in un paese civile non verrebbe consentita dopo uno scempio simile, guardiamo anche le affissioni su spazi regolari che, abusivamente e piratamente, sono andate a coprire chi aveva regolarmente pagato. Anche inserzionisti di grido come il Teatro dell'Opera di Roma che ha speso dei soldi (peraltro pubblici, quindi nostri) per pubblicizzare la nuova stagione e si è trovato ricoperto da questa cartaccia illegale. Una vergogna e basta: una manica di zozzoni. Il problema è che, anche quest'anno, glielo faremo notare soltanto noi.
Atreju è una manifestazione del PdL. Che, come noto, prende decine di milioni di euro di finanziamenti pubblici, cioè di soldi nostri.
RispondiEliminaEppure lorsignori non trovano modo di pagare le tasse di affissione. Badate bene: solo a Roma!
Il messaggio dunque è: a Roma famo come c@xxo ce pare e ce ne vantiamo pure!
Inutile sottolineare che l'utilità di queste affissioni, legali o no, è pari a zero, veisto che alla suddetta pagliacciata parteciperanno si e no i giornalisti e quattro sfigati rampanti, presunti giovani, che ancora credono che un pregiudicato a capo del loro partito possa renderli ricchi per empatia.
Poveracci, se non facessero tutti questi danni alla città sarebbe gente di cui avere compassione
RispondiEliminaè prassi di pdl, casapound e company imbrattare la città di manifesti abusivi. niente di nuovo sotto al sole!
RispondiEliminaSiccome "la prassi" è illegale e io mi sono sfracagnato i coglioni di questa gentaccia, denuncio sempre tutto e tutti.
RispondiEliminaRicordate che solo le affissioni "elettorali" abusive sono praticamente lecite, non queste buffonate comemrciali spacciate per eventi politici.
Non ci dovrebbero essere ne autorizzati e sopratutto non autorizzati in tutto il primo municipio, in particolare. A parte il degrado, sono rischiosi per autisti e pedoni. Basta con il decoro alla casareccia!
RispondiEliminaDurante l'estate il PD imbrattava con la festa dell'unità ed adesso che l'estate sta finendo il PDL contrattacca con la sua festicciola.
RispondiEliminaLe multe sono un miraggio visto che come al solito finirà tutto a tarallucci e vino.
io veramente fatico a capire che cosa possano avere nella testa questi qui...
RispondiEliminaminacce di terza guerra... riferimenti al paganesimo e al millenarismo che sanno tanto di certi movimenti piuttosto "di moda" nella prima metà del secolo scorso...
però loro sono moderati eh! eh si si si insieme a quell'altro lì rappresentano proprio la parte moderata dell'Italia...
squallore mentale assoluto!
Continuo a non capire perché questo spreco di carta ed inchiostri. Tanto gli italiani non sanno nemmeno leggere. Comunque questa città fa schifo con o senza manifesti.
RispondiEliminaC'è solo un modo per salvarla: la clonazione. Riportare in vita Nerone.
Quanta ignoranza....parlare a vanvera di cose di cui non si capisce nulla. Dire che Atreju è la festa del pdl è impreciso qusnto dire che la festa dell'unità è la festa di SEL. Poi la terza guerra non si riferisce a eventi catastrofici ma alla guerra lanciata dalle banche e dall'alta finanza... ma argomenti come il signoraggio monetario d'altronde non possono essere compresi dagli ignoranti che non si informano neanche sugli argomenti di cui parlano
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