Cronache di un dipendente Ama. Il 'luna park' dei netturbini nel Decimo Municipio

9 agosto 2013














Caro RFS,
questo piccolo reportage illustra come, nel territorio del ex 13° Municipio, ciò che nel centro di Roma o nelle zone limitrofe sia lo straordinario, qui diventa ordinario: queste scene si ripetono ogni giorno. Qui è documentata la situazione del comprensorio Nuova Palocco, il Canale della Lingua, Via Bazzini, Via Cristoforo Colombo. Dopo aver visto il parco giochi Ama, invito tutti a questo parco giochi: si può divertirsi con branchi di Ratatouille in carne e ossa e per gli appassionati di pesca esche a gogò (bigattini).
Ciò che mi lascia perplesso è come la cittadinanza non alzi il telefono e sporga reclamo per una situazione igienico-sanitaria da discarica a cielo aperto, ho riportato anche i cartelli che qualche cittadino ha affisso al fine di non far divenire più degradante lo spettacolo di incuria e abbandono. 
Per la cronaca ho rimosso io da solo il materiale vario nelle foto, volevo solo chiedere ai miei dirigenti... di che devo morire prematuramente, colera o leptospirosi?
Salvatore C.

6 commenti | dì la tua:

mary ha detto...

stessa situazione al 15° municipio. Tutto è peggiorato quando il numero dei cassonetti è stato drasticamente diminuito per spingere la raccolta differenziata dell'umido.

il risultato è che per un isolato circondato da palazzoni di 8 piani, i cassonetti differenziati e ridotti ad un paio (mentre gli indifferenziati sono spariti)sono assolutamente insufficienti. altri sono stati tolti per far posto alle auto (sic...)

a questo aggiungete gli zingari che aprono i cassonetti e versano fuori il contenuto per frugarli...

Giacomo Moriconi ha detto...

io abito nel quartiere di Primavalle e puntualmente, ogni volta che esco da casa in mattinata e ritorno la sera, è tutto come chiaramente testimoniato nelle foto. Anche qui. A volte mi capita persino di vedere persone che neanche guardano la maniglia dei cassonetti, vanno diretti a gettare la loro immondizia a terra.

Anonimo ha detto...

Se l'autore del post è veramente un netturbino gli voglio fare i miei complimenti, perchè lavorare così è veramente da cani. Ma quello che fa più ribrezzo sono i dirigenti dell'Ama e i cittadini che riducono così uno spazio comune

Anonimo ha detto...

Oddio, è come se un vigile scrivesse lamentandosi delle doppie file!. Se davvero è un dipendende AMA penso abbia altri modi per rimediare no? Il problema è che qui a Roma la situazione AMA in generale è alquando discutibile. Cassonetti sui marciapiedi, davanti agli scivoli, macchine (di servizio e del personale) sui marciapiedi. Poi chiaro, sacrosanto, la maleducazione delle persone oramai non ha limiti, però .......
Tra l'altro esiste un regolamento con sanzioni, che anche il personale AMA può contestare, viene fatto? In altre città viene multata la gente risalendo persino dalle buste intestate gettate vicino. Per il problema zingari, anche li, un dipendende AMA può multare un nomade se lo pizzica a farlo (però assistiamo anche a dipendenti AMA che durante lo svuotamento fanno cadere spazzatura dal camion e la lasciano sulla carreggiata.
Io penso che prima debba venire il rigore degli operatori, nel gestire la raccolta, nel sanzionare (oramai a Roma le sanzioni sono come i dinosauri, si nominano solo nei programmi TV, ma nella vita vera sono estinte) e poi vediamo cosa succede. Vero che la gente a volte neanche guarda la maniglia, ma non facciamo finta di non vedere cassonetti che la maniglia no la hanno, rotti che aprirli per una persona anziana è impresa epica, zozzi all'inverosimile (ma il lavaggio? Il cambio quando sono rotti?) spesso lasciare il sacchetto vicino diventa gioco forza.

Anonimo ha detto...

Tanto di cappello ad un dipendente AMA così onesto e per nulla rassegnato che segnala alla cittadinanza i problemi del suo lavoro, dell'ignoranza generalizzata e della totale assenza della sua dirigenza.
Nel mio piccolo, anch'io mi sono trovato più volte a discutere con i vari negozianti della mia zona per l'inciviltà con la quale non differenziano o gettano a terra i rifiuti, per non parlare dei concittadini...
Salvatore, non ti far demoralizzare dallo schifo, è chiaro che sei una spanna al di sopra della media. A proposito delle segnalazioni, non sono così sicuro che nessuno ne faccia e pure insistentemente, è che l'AMA è proprio un carrozzone e se interviene, lo fa dopo parecchie settimane senza risolvere a monte il problema

Stefano ha detto...

Qui a Lunghezza la settimana scorda un secchione (quelli verdi) è sparito per 4-5 giorni. Probabilmente si era rotto, o aveva preso fuoco, o chissà.
Fatto sta che durante la sua assenza i cittadini, pur avendo a disposizione altri cassonetti a 100 metri, hanno pensato bene di continuare a gettare i rifiuti nello stesso punto, come se ci fosse un cassonetto fantasma, o come una reazione indotta che ci si aspetterebbe da un topo di laboratorio, non da un umano (presumibilmente) dotato di raziocinio.
L'AMA avrà pure delle colpe (eccome!), ma se il livello di civiltà della popolazione è questo...

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