31 luglio 2013

Via Andrea Doria e dintorni, le foto dell'orrore quotidiano Vol. 2 (con tanto di prima e dopo)







Gentile Roma fa schifo,
prima di tutto complimenti per il blog e grazie per l'informazione costante che fate. Stavo sfogliando i vostri album su Facebook e sono rimasto indignato dai commenti pro bancarelle sotto alla foto dell'articolo del giornale "vita dura per le bancarelle".
Volevo porvi quindi un esempio di eccezionale rivalorizzazione di un intera via avvenuto, dopo lo smantellamento di bancarelle e mercatini pseudo abusivi, a Via Doria (Trionfale/Balduina). Una via che ho sempre considerato orrenda a causa delle dette bancarelle che, con la costruzione del mercato trionfale e lo smantellamento di quelle per strada, è diventata una via meravigliosa con ristoranti interessanti (un tempo ti vergognavi ad andarci) e con un'architetura delle palazzine deliziosa.
Ovviamente sono ancora presenti diversi problemi tipo: furgoni in doppia fila nonostante sia presente un apposito ingresso per il carico/scarico merci, macchine in doppia fila, bancarelle sporadiche che ricompaiono e scritte sui muri. Tutte cose che, volendo, si possono sistemare con un poco di attenzione.

La via ovviamente è rinata e il mercato è diventato uno snodo molto importante nella zona. Peraltro è stato molto criticato all'inizio dai negozianti ma, dopo un inizio difficile e una selezione "naturale" dei commercianti, il mercato ha ripreso rapidamente vita. Anche grazie ad alcuni investimenti della provincia fatti da Zingaretti si è puntato su servizi innovativi e molto utili alla comunità, tra cui la spesa a domicilio e online (dove si può addirittura chiedere quanto erto far tagliare il prosciutto) gratuita. Il sito è orrendo: http://www.almercato.net/ ma molto funzionale. Una buona fetta del fatturato viene ormai dal lato web: http://www.nicolazingaretti.it/blog/la-spesa-al-mercato-rionale-basta-un-click/
Spero siano tutte informazioni utili e possano far ragionare molto "cultori" delle bancarelle.
Vittorio

Via Andrea Doria e dintorni, le foto dell'orrore quotidiano Vol. 1










Ci troviamo nel I municipio, precisamente tra la metropolitana Cipro, Piazzale degli Eroi e Via Andrea Doria. Quindi a duecento metri dai Musei Vaticani e dalla Cappella Sistina, tra i capolavori più assoluti e visitati del pianeta.
La situazione qui è allarmante. Queste foto sono state scattate il 23 luglio, ma è così tutte le mattine, sempre.
Ambulanti in massa che occupano i marciapiedi vendendo roba trovata rovistando nei cassonetti. Un degrado assoluto e indegno della capitale di un paese del G8 e comunque capitale mondiale della cultura e della storia.
Come si nota da una delle foto, una volante dei Vigili Urbani passa a bassa velocità (traffico folle come al solito) davanti a questo scempio, e si guarda bene dall'agire. Ci si lamenta che ci sono solo 600 agenti sul territorio su 6500, che non ci sono i mezzi e il carburante per mandarli in giro. Però quei pochi "fortunati" che possono fare il loro lavoro, non lo fanno. E questo è il risultato, un danno clamoroso di immagine e di vivibilità.
Più avanti, su Via Andrea Doria, i dintorni di un palazzo dichiarato inagibile sono stati transennati, lasciando lo spazio come discarica di qualsiasi cosa. Le foto dicono più di mille parole.
Piero D. V.

Il Mandrione era un incubo, un posto dove non potevi neppure camminare, sono bastati tre paletti e un po' di marciapiede e si è trasformato in un luogo piacevole e ameno












Gentile Roma fa Schifo,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione una piccola isola di vivibilità urbana. 
Ieri sono passato per il Mandrione, una lingua di città stretta tra la Casilina, la Tuscolana e la ferrovia, lungo i resti dell'antico acquedotto romano.
Sotto le volte dell'acquedotto, dai tempi della guerra, hanno trovato rifugio senzatetto, famiglie indigenti, prostitute. E tutto intorno sono fioccate costruzioni abusive che negli anni sono diventate case, villette, officine. 
La zona per i romani è da sempre sinonimo di borgata e di degrado. Ma negli ultimi anni le cose sono cambiate parecchio. E in meglio.
Qui un comitato di quartiere "illuminato" ha trasformato un'area abbandonata di proprietà delle FS in un giardino pubblico, con tanto di gazebo e barbecue a disposizione di tutti. Il tutto ha un'aria molto casareccia ma è curato e tenuto in ordine dalle persone che abitano il quartiere. 
Inoltre l'arredo urbano è stato fatto secondo criteri moderni, forse sotto il pungolo dello stesso comitato di quartiere, trasformando completamente una zona degradata in un quartiere gradevolissimo. 
Rimangono i resti dell'abusivismo storico (come documentano le foto) ma nel giro di 100 metri c'è un piccolo campionario di come la città dovrebbe essere: parapedonali con catarifrangenti, marciapiedi in sampietrini o lastricato, "orecchie" agli incroci che delimitano la carreggiata e l'area per la sosta, dossi per limitare la velocità.
Insomma mi sembra di poter dire che, in questo caso, la presenza di un comitato di quartiere attivo ha favorito buone pratiche anche da parte dell'amministrazione pubblica.
A quando l'estensione del "modello mandrione" ad altre zone della città?
Lorenzo M.

*Caro Lorenzo,
tu lo dici nel tuo articolo, ma lo vogliamo ribadire perché li abbiamo conosciuti personalmente: al Mandrione c'è l'unico comitato di quartiere degno di questo nome a Roma. Ecco il motivo di così buona riqualificazione. Ed ecco il motivo perché in altre zone la riqualificazione non si fa...
-RFS

29 luglio 2013

Piazza dei Cinquecento e quei ponteggi che rappresentano una vergogna per la città ed un nascondiglio perfetto per il crimine

Buongiorno, vi scrivo per segnalare una situazione divenuta ormai insostenibile in Piazza dei Cinquecento a Roma. Siamo un gruppo di commercianti che ormai da quasi due anni sono costretti a convivere con una situazione di degrado causata dalla presenza di questi ponteggi montati sotto i famosi portici. 
Questi ponteggi sono stati montati dopo la segnalazione di un vigile del fuoco che aveva notato nel febbraio 2012 dei piccolissimi pezzettini di intonaco staccarsi dal cornicione del palazzo sede di alcuni uffici del Ministero dell'Interno. A seguito di questa segnalazione venivano prontamente montati questi ponteggi che dovevano essere il preludio ai lavori di stuccatura e messa in sicurezza del cornicione, ma questi lavori non sono mai avvenuti. Cosa importantissima è che noi commercianti avevamo già subìto la presenza di questi ponteggi negli anni scorsi per i lavori del rifacimento della facciata del palazzo in questione, lavori che evidentemente erano stati svolti male. Fatto sta che siamo qui ormai da quasi due anni nascosti alla visuale e nel degrado più totale, coperti da questi ponteggi che sono ormai il sipario della nostra produttività. Infatti dietro a questi ponteggi, coperti alla visuale di qualsivoglia controllo, prolifica ogni tipo di illegalità e di crimine, sporcizia e prostituzione minorile. La presenza di senza fissa dimora hanno trasformato questi ponteggi in ripari di fortuna, arrampicandosi di notte nei primi livelli del ponteggio ci dormono in tantissimi mettendo in pericolo anche le loro stesse vite. Dietro il ponteggio, avvengono tutti i crimini possibili... Spaccio di droga, commercio abusivo, piccoli furti da parte di nomadi e a tutto ciò fa da contorno anche il fatto che dietro a questi ponteggi, cioè davanti ai nostri negozi, si espletano bisogni a cielo aperto trasformando questi portici in un gabinetto open air. 
La situazione per noi commercianti è diventata insostenibile... Quotidianamente segnaliamo il problema alle istituzioni, segnalando anche i crimini che avvengono davanti ai nostri occhi, ma nessuno sembra essere veramente interessato alla risoluzione del problema... Forse ci viene da pensare che la presenza di questi ponteggi possa far comodo a qualcuno... Infatti il costo del noleggio di questi ponteggi si aggira nell'ordine di centinaia di euro al giorno quando con pochi euro si sarebbe potuti intervenire sul problema cornicione sistemandolo subito.
Vi chiediamo per ciò di interessarvi al problema svolgendo un'indagine giornalistica e aiutando noi commercianti: tutto ciò che chiediamo è poter lavorare nella pulizia, nel decoro e nell'assenza di criminalità... Tutto questo sarebbe possibile con la rimozione di questi ponteggi che da anni affliggono noi e la zona della stazione, frequentatissima anche dai turisti: una vergogna per Roma!
I commercianti di Piazza dei Cinquecento

Andrea Liburdi e la politica del fare (schifo). Bruttissime storie dal II Municipio (e pare che in Consiglio Municipale le scene non siano più edificanti di queste...)









L'altro giorno mi trovavo su Via Spallanzani, dove lavoro, da sempre territorio di sosta selvaggia sui marciapiedi che rende difficilissima per i pedoni la percorrenza (era la via, se ben ricordate, al centro della polemica di un'Alessandra Mussolini quasi caduta in una buca mentre andava a prendere la figlia). 

Entrando nella via noto un cartellino di ringraziamento ad Andrea Liburdi per la rapida riparazione del manto stradale, nonostante nulla fosse stato fatto per le scandalose condizioni del marciapiede stesso e nonostante - a differenza di altre strade del quartiere - la via non fosse stata protetta da paletti. Già questo mi aveva messo di umore piuttosto girato, immaginate la sorpresa quando vedo la via tappezzata di detti volantini, infilati (lanciati a babbo morto sarebbe meglio dire) anche all'interno del cortile dell'ufficio dove lavoro.

A voi le foto e il resoconto, e vien da dire "Grazie Andrea Liburdi", a te e alle tua "politica del fare". Schifo.
Lettera Firmata

*Caro Lettore,
purtroppo visto il personaggio - tutt'altro che sensibile al decoro urbano ed al rispetto delle regole e della civile convivenza - la cosa ci sorprende poco. Liburdi è convinto che rispetto alle cose fondamentali che ha da dire, il fatto di dirle in maniera totalmente illegale e pirata sia cosa di poco conto. E' una nuova tipologia di destra, caro lettore, che si comporta peggio delle zecchette dei centri sociali zozzando tutto, violando le regole, non rispettando i quartieri. Voi che abitate in zona, ribellatevi quanto più possibile.
-RFS

28 luglio 2013

Il CREIA - Centro Regionale di Educazione e Informazione Ambientale si trasferisce nel Parco dell'Appia Antica ed è subito degrado. Paradossalmente









Via Della Caffarella (Parco dell'Appia Antica ) divieto di sosta e transito su tutta la via, senso unico alternato, bambini in bicicletta e pedoni in visita al parco, gente con i cani, parcheggio per una 20na di macchine all'inizio della via, nessuno e dico nessuno ha mai parcheggiato sulla via fino a che non è arrivata questa controllata dalla Regione che ha spostato qui la sua sede: i dipendenti non curanti delle regole, nonostante il loro parcheggio interno e nonostante il parcheggio ad inizio via, sostano selvaggiamente in curva e non riducendo la già piccola sezione stradale obbligando biciclette e pedoni a dover camminare in mezzo alla strada: portano degrado dove il degrado non c'è mai stato...
Lettera Firmata


*Caro Lettore, 
l'unica cosa che ci sentiamo di fare è mettere qui sotto i recapiti di questa società, chissà che qualche email di lamentela di tutti gli amanti del Parco dell'Appia Antica non li convinca a dare delle linee guida più stringenti ai propri dipendenti. Strano davvero che una società di educazione ambientale abbia degli addetti che si comportano così...
Sede di Roma " Villa Greco "
Via della Caffarella, 13
00179 Roma (RM)
Telefono +39 (06) 94519500
Fax +39 (06) 94519526
-RFS

Cose strane al Tiburtino. Se l'area di sosta attrezzata si trasforma in deposito a cielo aperto per i mezzi Ama giusto sotto ad uno sviluppo immobiliare di lusso





Cara RFS,
Questa è la "rimessa" dei mezzi AMA a via della Lega Lombarda. Se per "rimessa" ti stai immaginando un impianto recintato, videosorvegliato e con gli stalli appositi per gli automezzi stai sbagliando tutto.
Qui si tratta di un normalissimo parcheggio per le automobili con le strisce blu disegnate per terra ed il parcometro in bella vista, che l'AMA occupa in modo permanente da molti mesi per la sosta dei propri mezzi.
Stiamo parlando di un deposito di camion della spazzatura a duecento metri dalla nuova stazione Tiburtina e proprio sotto le finestre della Città del Sole dove le case costano 9000 euro/mq.
Siamo in un quartiere massacrato dalla sosta selvaggia e dal traffico di macchine che girano a vuoto per ore cercando un buco (legale o meno) in cui infilarsi… e il  Comune di Roma Capitale cosa fa? In pratica prima attrezza un parcheggio a pagamento e poi invece di farci parcheggiare le macchine private ci ha piazzato venti camion puzzolenti. E le macchine dove sono finite? ovviamente tutte sul marciapiede di fronte senza pagare (vedi foto aerea).


Per di più, non essendo l'area sorvegliata né di giorno né di notte ed essendo completamente priva di recinzione, i mezzi (quasi tutti nuovi di zecca) vengono sistematicamente vandalizzati dai soliti noti senza che nessuno faccia niente (vedi le foto ad altezza d'uomo).
Lettera Firmata