Vi segnalo, nel caso non lo aveste ancora letto, questo articolo sulla pedonalizzazione di Via Paolo Sarpi a Milano, apparso stamattina su Linkiesta: http://www.linkiesta.it/ strade-pedonali.
Cito soltanto un passaggio a beneficio di quei romani che dicono: "Eh, ma se non si può parcheggiare 'a maghina non viene più nessuno".
Una trasformazione vissuta in pieno dal signor Marini, erede dei Magazzini Vittoria fondati nel 1933 in quella che allora non era ancora la Chinatown milanese. «La situazione ora è molto positiva», dice, «passano da qui molte più persone rispetto a quando circolavano le auto, ma nei due anni dei lavori abbiamo perso molti clienti. Alcuni erano addirittura convinti che non fossimo più qui. Ci abbiamo messo un po’ per recuperare».
Ad aver colto l’opportunità creata da interventi che hanno riqualificato l’area sono molti commercianti cinesi. «L’assessore De Corato - ricorda Tamini - aveva proposto la pedonalizzazione come punizione contro la comunità, per far uscire i cinesi dal quartiere. In realtà, hanno reagito velocemente e colto l’occasione che la pedonalizzazione ha offerto loro».
Tanto che capita di trovare attività a conduzione cinese che hanno rilevato esercizi italiani assumendone i vecchi proprietari. Come Chateu Dufan, bar caffetteria che ha inglobato la storica gelateria Pinguino Blu, trasformandola in un locale curato nei dettagli, aperto anche a pranzo e cena, wifi gratuito e giornali da sfogliare. Dietro il bancone, una squadra di bariste cinesi e due italiani. «Tantissime persone passano da qui», dicono, «siamo aperti dalle 7 a mezzanotte ed è sempre pieno». Lo stesso alle storiche Cantine Isola. «I clienti non sono aumentati», spiegano «sono cambiati: prima c’erano quelli che passavano al volo in macchina a prendere una bottiglia di vino. Questi clienti li abbiamo persi. Chi viene qua si ferma a consumare». Tra le ultime aperture, il ristorante “Corey’s Soul Chicken”, inaugurato a marzo dall’americano Corey McCathern che ogni sera offre ai pedoni di Sarpi un autentico “Southern Menù” originale del Kentucky.
Continuate così, c'è sempre più bisogno di voi.
Paolo A. L.
Cito soltanto un passaggio a beneficio di quei romani che dicono: "Eh, ma se non si può parcheggiare 'a maghina non viene più nessuno".
Una trasformazione vissuta in pieno dal signor Marini, erede dei Magazzini Vittoria fondati nel 1933 in quella che allora non era ancora la Chinatown milanese. «La situazione ora è molto positiva», dice, «passano da qui molte più persone rispetto a quando circolavano le auto, ma nei due anni dei lavori abbiamo perso molti clienti. Alcuni erano addirittura convinti che non fossimo più qui. Ci abbiamo messo un po’ per recuperare».
Ad aver colto l’opportunità creata da interventi che hanno riqualificato l’area sono molti commercianti cinesi. «L’assessore De Corato - ricorda Tamini - aveva proposto la pedonalizzazione come punizione contro la comunità, per far uscire i cinesi dal quartiere. In realtà, hanno reagito velocemente e colto l’occasione che la pedonalizzazione ha offerto loro».
Tanto che capita di trovare attività a conduzione cinese che hanno rilevato esercizi italiani assumendone i vecchi proprietari. Come Chateu Dufan, bar caffetteria che ha inglobato la storica gelateria Pinguino Blu, trasformandola in un locale curato nei dettagli, aperto anche a pranzo e cena, wifi gratuito e giornali da sfogliare. Dietro il bancone, una squadra di bariste cinesi e due italiani. «Tantissime persone passano da qui», dicono, «siamo aperti dalle 7 a mezzanotte ed è sempre pieno». Lo stesso alle storiche Cantine Isola. «I clienti non sono aumentati», spiegano «sono cambiati: prima c’erano quelli che passavano al volo in macchina a prendere una bottiglia di vino. Questi clienti li abbiamo persi. Chi viene qua si ferma a consumare». Tra le ultime aperture, il ristorante “Corey’s Soul Chicken”, inaugurato a marzo dall’americano Corey McCathern che ogni sera offre ai pedoni di Sarpi un autentico “Southern Menù” originale del Kentucky.
Continuate così, c'è sempre più bisogno di voi.
Paolo A. L.
8 commenti | dì la tua:
Lomani lazzisti, nella Chinatown Esquilina palcheggiale il macchinone in seconda fila è un dilitto!
Purtroppo abbiamo a che fare con molti che vivono, non dico la rinuncia, ma anche solo l'ipotesi di un modesto allontanamento - dal portone di casa o del negozio - della propria auto come una castrazione. D'altra parte cosa si può pretendere da chi è uso ragionare con organi inappropriati.
Milan se un gran Milan! La civiltà non sta più a Roma
Beh, l'esempio migliore di pedonalizzazione lo abbiamo qui a Roma, ovvero l'area di piazza Anco Marzio ad Ostia. Il punto qualificante di questa operazione è stato portare tutto il piano strada all'altezza marciapiede, impedendo di fatto qualunque accesso ad auto e simili.
Adesso è un'oasi di vivibilità nel regno del parcheggio selvaggio, sorattutto d'estate.
http://www.ilmessaggero.it/flashnews.php?file=2013-06-19_119984756.txt
Parigi, lungosenna pedonali. E qui abbiamo a che fare con tarpani che strepitano contro la pedonalizzazione dei fori...
Ormai Roma è in mano all'illegalità tutto quello che si fa è fatto per far guadagnare il delinquente di turno che amplia il suo ristorante invadendo il marciapiede e tu pedone devi camminare in mezzo alla strada.
Spero solo che Marino abbia la forza, oltre che di far le salire in bici, di difenderci da questi abusi commerciali ed edili.
ricordo ancora le polemiche dei commercianti quanto Formentini (giunta becero-leghista) pedonalizzò via Dante a Milano (la strada che unisce piazza Duomo al Castello), i commercianti fecero veramente i diavoli a quattro (che manco i macellari romani sanno fare!).
Ma la giunta andò avanti, ora provate a dire a qualcuno che vorreste portare di nuovo le macchine in Via Dante...
http://www.romatoday.it/cronaca/rissa-via-alessandria-18-giugno-2013.html
Tieni Massimiliano, ecco un altro esempio da aggiungere alla lista di quello che può succedere a lasciare le strade in queste condizioni....
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