Sono artista di strada. Insieme ad una collega ballo tip tap e canto. Facciamo spettacoli di solo 15 minuti in punti strategici dove non passano machine e il pavimento è abbastanza liscio e dove, se possibile, la gente sta seduta. Facciamo non più di 5 o 6 spettacoli al giorno, (perché la danza tip tap è molto faticosa) quando il tempo lo permette e c'è un bel giro di turisti, specialmente famiglie con bambini in vacanza: a loro piace molto il nostro spettacolo e mandano i piccoli con la moneta in mano per il nostro 'cappello'.
La mia collega è diplomata dalla Accademia nazionale di Danza in danza classica. io sono danzatrice 'entertainer' da 1978 e ho fatto ogni tipo di lavoro di spettacolo: Las Vegas, musical, tv, film e danza contemporanea.
Noi abbiamo trovato l'arte di strada l'unica soluzione per sopravvivere a Roma come artisti. Lavorando per strada ci permette continuare ad insegnare danza (che paga pochissimo e tra parentesi neanche ti pagano delle volte: non ho ricevuto il mio stipendio dalla scuola dove lavoro già da febbraio)
L'anno scorso Alemanno è riuscito passare la nuova delibera sull' arte di strada e adesso dopo più di 10 anni di sopravvivenza ballando per strada, ci troviamo illegali come quelli che vendono gli occhiali e le borse contraffatte: dobbiamo scappare quando arrivano i vigili e arrivano sempre dove prima lavoravamo in pace: Piazza Navona e Campo de Fiori e Piazza Santa Maria in Trastevere.
Vi mando queste foto che ho cominciato di fare in questi mesi e che riguardano gli abusi che vedo in continuazione in giro per Roma. Spero che potete suonare l'allarme: la legge viene applicata solo ai deboli e i ricchi continuano a diventare sempre più potenti, più ricchi. La mia collega ha detto, "ma anche questi poveri di Pakistan, Africa e Bangladesh devono lavorare come noi". Io mi sono arrabbiata perché loro lavorano per i ricchi che diventano sempre più ricchi, e noi invece usiamo i soldi lasciati nel cappello per la nostra sopravvivenza, la nostra formazione che non finisce mai e i nostri progetti che mai ci fanno guadagnare soldi e che facciamo solo per amore. Spero di trovare in voi un alleato. Nel frattempo complimenti per la pagina FB e il blog.
Ann Amendolagine
*Cara Ann,
che bella la tua lettera. La storia della delibera contro gli artisti di strada è complicata. Non dobbiamo gettare al 100% la croce su Alemanno. Quella delibera è stata fatta perché in mezzo alla dicitura "artista di strada" si era e si è infilata tanta gente che artista non è, ciarlatani che se ne approfittavano. Ti ricordi i famosi "menestrelli elettronici"? E' un po' come Piazza Navona: vi sono delle concessioni "tollerate" per artisti e ritrattisti e in realtà tutta la mafia è in mano ad una cricca che compra quadri cinesi già fatti e li vende come fossero originali.
Ma l'arte di strada (pensiamo a Londra!) è una risorsa pazzesca e deve trovare i suoi spazi nelle piazze storiche e sotto le stazioni della metropolitana, ma in maniera strutturata e ufficiale, non in maniera 'tollerata'. Come si fa? Semplice: si apre un bando per tot posizioni, vincono solo i migliori dopo una o più audizioni e si rilasciano le concessioni per tot anni. Le persone che vincono possono ruotare nelle posizioni consentite (tutte le stazioni della metro, le piazze storiche, gli eventi ecc) in base a calendari che l'amministrazione può gestire o che i 'sindacati' degli artisti di strada potranno gestire autonomamente. Il tutto con un enorme vantaggio per il milieu creativo della città, per i turisti e per le casse del comune perché gli artisti, in cambio della concessione dello spazio pubblico, pagheranno anche, e volentieri, una piccola tassa al Comune. Sembra utopia? E' la normalità amministrativa di qualsiasi città civile.
-Roma fa Schifo
2 commenti | dì la tua:
Na che dite?, Bandi di qualifica e aqualificazione per esercitare l'arte di strada?...Assurdo!!..inconcepibile, La Strada Libera Tutti!!!
Ottima idea. Per convivere pacificamente tutti insieme negli spazi comuni è necessario che ci siano delle regole, che si rispettino e che, soprattutto, si facciano rispettare...
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