Eppure, a quanto pare, in questo trogolo ci sguazza sempre più felicemente il turismo. Turismo ciabattante e cartinaro. Dico: quello che si aggira per la città con aria istupidita consultando - nella migliore delle ipotesi - la cartina strappata dalla reception degli alberghi e sparacchiando foto a casaccio. Mi pare lapalissiano: si è scientemente abdicato all'idea di un turismo di qualità a favore dei grandi numeri.
non sono d'accordo. il turismo romano è un turismo mordi e fuggi, perché la città non è organizzata per offrire un'accoglienza di qualità, degna delle sue enormi ricchezze e potenzialità. il turista medio si ferma pochissimo. si fa portare in giro su quei maledetti pullman, che inquinano e intasano roma, dà un'occhiata ai principali monumenti e poi scappa (giustamente, come dagli torto?)
Questo è soltanzo l'inizio. Fra due mesi, scometto, prometto, vi assicuro, il numero sarà triplicate. Ci sono migliai d'altri che si stanno avviando verso Roma. Roma non ci appartiene più.
Eppure, a quanto pare, in questo trogolo ci sguazza sempre più felicemente il turismo. Turismo ciabattante e cartinaro. Dico: quello che si aggira per la città con aria istupidita consultando - nella migliore delle ipotesi - la cartina strappata dalla reception degli alberghi e sparacchiando foto a casaccio. Mi pare lapalissiano: si è scientemente abdicato all'idea di un turismo di qualità a favore dei grandi numeri.
RispondiEliminanon sono d'accordo. il turismo romano è un turismo mordi e fuggi, perché la città non è organizzata per offrire un'accoglienza di qualità, degna delle sue enormi ricchezze e potenzialità. il turista medio si ferma pochissimo. si fa portare in giro su quei maledetti pullman, che inquinano e intasano roma, dà un'occhiata ai principali monumenti e poi scappa (giustamente, come dagli torto?)
RispondiEliminaQuesto è soltanzo l'inizio. Fra due mesi, scometto, prometto, vi assicuro, il numero sarà triplicate. Ci sono migliai d'altri che si stanno avviando verso Roma. Roma non ci appartiene più.
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