Occorre cercare di non dimenticarselo mai: Roma è l'unica città d'Italia e d'Europa (e d'occidente) dove non si spostano le auto una o più volte a settimana per la pulizia delle strade. Questo avviene dappertutto, meno che a Roma. Una volta, per allineare la città ai normali standard occidentali, ci provò Francesco Rutelli, era la metà degli anni Novanta, vent'anni fa, e ci fu una mezza rivolta a Prati.
Perché i romani considerano il suolo pubblico come una estensione del loro tinello. Non un luogo che il Comune può utilizzare come meglio desidera e possibilmente a vantaggio del bene comune, ma il loro personale box auto gratuito, la loro autorimessa personale non-a-pagamento. Uno scempio che non ha eguali al mondo.
E così, come si vede nel video, quando Ama passa a pulire, l'idropulitrice non può rasentare il marciapiede e pulire la carreggiata, bensì deve fare lo slalom tra le vetture in fila ed in seconda fila: impossibile lasciare la strada realmente pulita. Impossibile. Altissimi i costi tra l'altro perché invece di un operatore solo, come accade sovente all'estero ma anche solo a Milano, ne occorrono due o tre. E anche due o tre non bastano.
Ma il divieto settimanale (o bisettimanale) per la pulizia delle strade serve anche a molto altro. Serve ad esempio a far sì che la strada non diventi un luogo dove abbandonare le auto. Oggi i posti auto di Roma sono occupati, si racconta, da alcune decine di migliaia di vetture che sono di fatto abbandonate. I proprietari però procrastinano la data della costosa rottamazione e radiazione perché tanto esistono dei posti auto gratuiti in strada, posti auto gratuiti e sempiterni. Obbligare invece un minimo di rotazione eliminerebbe tutte queste storture e libererebbe decine di migliaia di posti auto in un battibaleno. Si tratta di misure a costo zero, che porterebbero vantaggi a tutti salvo a quei cittadini con la c minuscola che usano il suolo pubblico in maniera impropria. Misure rispetto alle quali non si può rispondere "mancano le risorse". Perché non si fa?
La strada dove abito, IX Municipio, fino a qualche tempo fa era sottoposta a pulizia il primo e ultimo mercoledì del mese e i mezzi in sosta venivano tolti dai Vigili. Con l'attuale è sparita questa "sana e buona" consuetudine e le strade vegono pulite, così diciamo, come da video. Aggiungo, nei paesi "civili", dove mi è capitato di andare,oltre alla sede stradale, puliscono, a fondo, i marciapiedi, come ovvio che sia. Romani e Ama vergognatevi!!!!
RispondiEliminaCon l'attuale GIUNTA è sparita....
RispondiEliminaVOLEVO DIRE
"Perché i romani considerano il suolo pubblico come una estensione del loro tinello"- ESATTO! questo e' il problema.
RispondiEliminala verità è che ci sono troppe macchine, e spesso non ci sono posti alternativi per parcheggiare.
RispondiEliminaPer decenni però si è perseguita la politica di incentivi alla FIAT invece di costruire una rete di servizio pubblico degna di questo nome. Siamo saturi di macchine eppure non se ne può fare a meno. Ma se per costruire una linea di metro ci mettiamo 30 anni...
Stai affermando che tutte le auto che ci sono sono indispensabili a chi le possiede? Anche io pensavo lo stesso, prima di averla venduta...
RispondiEliminaLa colpa non è dell'a.m.a., ma se l'operatore di turno chiami i vigili e chiede il loro intervento, almeno in questi casi, arrivano subito( a differenza di quando li chiama un comune cittadino). Quindi perchè nn li chiamano? É troppo facile dire "eh nn posso lavorare perche le macchine sn messe male, passiamo oltre". Purtroppo chi lavora su strada ha meno regole e viene controllato pochissimo o per nulla.
RispondiEliminaOvviamente i primi incivili solo coloro i quali lasciano la macchina in divieto, perchè anche loro pagano la nettzza urbana per ricevere quel servizio che loro stessi intralciano.... o magari facendo tanto i dritti e fregandosene delle regole, sn proprio quelli che neanche la pagano la nettezza urbana...
Tutta una catena...
Ariadne.
Per l'anonimo delle 11,22
RispondiEliminale auto sui marciapiedi sono nuove e non di qualche decennio fa.
Io comunque l'auto la tengo in un garage, che pago profumatamente, e non im mezzo alla strada, arriveremo, e forse lo auspico, che l'auto potra permettersela solo chi ha un posto auto.
A Via Genzano, quartiere Appio, il divieto c'è eccome... e se la macchina rimane li la multa non ci pensano due volte a farla
RispondiEliminaA via Genzano, sul tratto di strada tra via r. priora e via p. d'oro, la segnaletica verticale che informava sulla frequenza pulizia della medesima e -relativo divieto- è "stata rimossa da tempo".
RispondiEliminasaluti