11 dicembre 2012

La sconfinata farsa dei lavori pubblici a Roma. Visto che nessuno collauda e nessuno controlla tanto vale farli male, così dopo un mese li si devono rifare. E noi paghiamo




A fine ottobre, dopo alcuni lavori su via Cornelia all'incrocio con via Suor Maria Agostina a Montespaccato, periferia ovest di Roma, si è aperta una voragine.
 È stata prontamente transennata, i bus sono stati deviati, allungando molto il percorso e tagliando fuori una fetta di quartiere. La voragine è stata chiusa in parte solo il 5 novembre, quindi il quartiere è stato parzialmente bloccato per una settimana.
L'altro giorno venerdì 30 novembre gli abitanti di Montespaccato - in particolare di Via Enrico Bondi e Via Suor Maria Agostina - si sono alzati con il sentore che qualcosa non andasse per il verso giusto...
Senza alcuna segnalazione e indicazione se non l'assenza, i bus sono stati deviati: la  copertura della voragine è durata solo 25 giorni: si è riaperta e la strada non è praticabile!
Peraltro il bus 980 è l'unico collegamento diretto con il capolinea della linea A Battistini (il 983, deviato anch'esso, allunga per Torrevecchia. 981 e 985, di cui le eventuali deviazioni ora che sto scrivendo (h. 8.00 del mattino) non sono ancora chiare, vanno alla fermata Cornelia, ingolfandosi tra le auto in doppia fila di Via di Boccea.
Ma, soprattutto, come sono stati fatti i lavori per la chiusura della voragine apertasi un mese fa e già di nuovo presente?
Vorremmo un rendiconto tecnico ed economico che giustifichi scelte e risultati! Vogliamo in nomi di chi ha progettato e diretto i lavori.
Abbiamo il diritto di vedere come vengono spesi i tantissimi soldi che paghiamo con le tasse. La pioggia a fine novembre è evento normale! Ho scritto in circoscrizione e a vari quotidiani... sono curiosa di vedere se si smuoverà qualcosa o sarà il solito scaricabarile all'italiana in cui, alla fine della fiera, la colpa è di Giove Pluvio.
Un lavoro che dura solo 25 giorni è, chiaramente, un lavoro approssimativo, fatto alla meno peggio, per prendere i soldi e scappar via. 
Aspettano forse che ci scappi il morto o, forse, ci vogliono solo confermare la distinzione cittadini di seri eA e B in base a dove possono permettersi di abitare in una capitale sempre più divisa tra "chi ha, prende e gestisce" e "chi non ha, sopravvive e subisce"?
Considerando le tasse che paghiamo e guai a sgarrare un giorno, un rendiconto dell'uso dei nostri soldi ce lo meritiamo.
Segnalo inoltre che anche a Via Enrico Bondi, rifatta interamente di recente, dopo la scuola elementare si è aperta una buca larghissima. Purtroppo lo smartphone non mi lascia allegare più di una foto. Quel tratto di strada è soggetto ad allagamenti e avrebbe bisogno anche di dissuasori di velocità per la mancanza di marciapiedi e il malcostume degli automobilisti che, non di rado, colpiscono i passanti con gli specchietti.
Passanti che da oggi, per non si sa quanto, andranno a piedi.
Sonia Morganti 

4 commenti:

  1. E' prassi comune, chi ha la sfortuna di passare per Cesano può vedere lo sfacelo di Via di Baccanello, la strada più importante dell'area. Un km di asfalto che non è stato steso col rullo e che obbliga ad andare a 30 kmh.
    C'è bisogno di qualcuno che perda tempo nelle amministrazioni per farsi dare i responsabili dei singoli lavori e che faccia loro delle domande (e che eventualmente li sputt**i).

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  2. che scandalo di città
    paghiamo tutte ste tasse per niente
    i soldi nostri se li fregano tutti loro

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  3. Piccolo aggiornamento: la buca aperta il 30 novembre è stata chiusa la sera del 7 dicembre. E già sui tempi ci sarebbe da sindacare... I bus sono tornati a passare solo ieri, 10 dicembre, intorno alle 15.00 Senza alcun motivo, sono rimasti deviati per due giorni e mezzo anche a strada praticabile.
    Tra l'altro ieri sono uscita alle 6.00, fatto un pezzo a piedi e vabbé. Al ritorno, per non perdere secoli di vita sul 980 deviato, prendo 146 e poi proseguo a piedi. Lungo il mio percorso incontro moltissimi anziani sconsolati: avendo visto che la buca era chiusa e che gli avvisi cartacei che l'Atac aveva affisso (in ritardo di due giorni) sulle paline che erano stati rimossi, pensavano che il 980 fosse tornato, secondo logica, al proprio percorso... Errore! Quindi dal 30 novembre al 10 dicembre i residenti hanno fruito di un servizio fortemente limitato nel suo primo/ultimo tratto. Chi prende il bus ogni giorno sa che valore abbia, tra la fretta di andare a lavoro e la voglia di tornare a casa la sera. Utopia: l'Atac che ci rimborsa il non goduto. Visto che tra il 30 ottobre e il 10 dicembre i bus sono stati deviati per quasi 20 giorni. E si rifà su Acea, che ha eseguito malamente i lavori (E già vedo i dirigenti Acea fare spallucce e dire "Sì, tanto li facciamo pagare in bolletta a 'sti cojoni... damojeli..." Sono curiosa di vedere quanto durerà la copertura delle buche giganti. Tutta Via di Cornelia, che aveva l'asfalto totalmente rifatto, è stata martoriata dai lavori di Acea.

    Sonia

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  4. Chiedi ufficialmente l'acceso agli atti dei lavori. Per legge non te lo possono negare.

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