A Via Lucrezio Caro tutti i giorni è cosi; ho difficoltà io ad attraversare gli incroci pensate a un disabile su una sedia a rotelle (quelli giusto per strada possono andare), una mamma con un passeggino o con un carrello della spesa: è un delirio! Cambierà mai qualcosa in questa città?
Roberto
*Ma certo che cambierà. Cambierà al momento che avremo a governarla qualcuno che si renderà conto di quanto grave (e inedito: da nessuna parte al mondo accade questo) sia il problema. Cambierà quando l'arredo urbano delle nostre strade sarà comparabile a quello delle strade di tutte le altre città europee e occidentali. Cambierà quando si uscirà dalla logica di "chiamare i vigili" e si entrerà nella logica di videosorvegliare tutte le strade dando la sicurezza (la sicurezza!!!) a chiunque si posteggi male di prendere una contravvenzione. Cambierà quando le contravvenzioni per questo genere di infrazioni, odiosissime, criminogene, assassine, passeranno dagli attuali 40 ai 400 euro. Così cambierà. Come vedi non vi sono particolari motivi ostativi: è solo un problema tecnico e di volontà.
Cambierà quando i cittadini faranno richiesta a chi li amministra di provvedimenti di questo genere.
-Roma fa schifo
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Coraggio ai romani non manca la creatività. Fra presti saranno appesi anche sui muri! E poi, come usate immaginare che i vigili possano interessarsi di queste cose! Viviamo nella città più disordinata, indisciplinita e sporca d'europa. Bisogna soltanto rassegnarsi!!!
Che MERDA di città, lasciata in totale sbando, nell'anarchia, dove chi deve far rispettare la legge, non lo fa, dove tutti fanno il loro sporco comodo, e dove il pesce puzza sempre dalla testa. Questi li abbiamo votati, ecco cosa vediamo nelle nostre strade, lammerda.
Scusate i termini, ma per un cittadino che paga le tasse, tra le più alte che ci siano, davvero non ne può più di trovare questo schifo per le strade della capitale.
Sto sindaco se ne deve andare e anche di corsa, una città ridotta come mai prima d'ora.
A parte il sindaco e i vigili urbani che non fanno la loro parte chi è che mi fa più schifo è la gentaglia di merda che parcheggia in quel modo. Una bella rigata sul cofano e via!
E' bruttissimo che persone in carrozzina non possano circolare. Ho girato tutta Helsinki, di persone in carrozzina ne circolavano tantissime e scene da girone infernale come a Roma nemmeno se le sognano (anche se in TV gli mandano i documentari sulla camorra...!).
E' vero che il problema è "globale", ma per un vigile fare una multa è come quando il giornalaio ti dà "Il Messaggero" dopo che gli hai dati 1 euro: si chiama "lavoro".
Farei i complimenti anche a Napolitano, che si limita a vedere Roma solo in versione "cerimonia ufficiale": grazie al ca***
notato anche qui l'altissima percentue di Smart parcheggiate a pene di segugio?
si conferma la validità dell'adagio: se incontri una Smart, dagli un calcio sullo sportello, il proprietario sa perché.
e comunque se fossi un disabile in carrozzella girerei con una mazzetta al seguito; ogni veicolo che mi bloccasse la strada lo marchierei come si deve. qui il problema è anche che i cittadini continuano a subire inermi. e fatevi sentire, cazzo! fate valere i vostri diritti!
Quoto il post. Le multe a Roma non si fanno più e non solo per la sosta. Leggete questi dati su Bascartelloni. Ecco il vero bilancio della giunta Alemanno
http://www.bastacartelloni.it/2012/10/cartelloni-abusivi-nel-2007-si.html
Non canbierà almeno per i prossimi 5 anni. O Forse più.
Il Comune di Roma ha un bilancio in negativo. di divesri miliardi di euro.
A fare il resto sono state le partecipate, che hanno chiesto anticipazioni per quasi mezzo miliardo: l'Atac, per esempio, è arrivata ad azzerare con le proprie perdite l'intero capitale sociale, imponendo al Campidoglio un ripiano che, per oltre 290 milioni, è stato effettuato con trasferimento di asset patrimoniali, perché di risorse liquide non ce n'erano.
Chiude il quadro la "guerra tra poveri" con la Regione Lazio, che nei confronti del Comune ha un debito di più di 750 milioni, ma non ha le risorse per onorarlo.
Quindi niente soldi per l'urbanistica, per i parcheggi, per le migliorie della viabilità.
ADESSO LA MERDA LA PORTERA' VIA L'AMA. NON VI PREOCCUPATE, I SOLDI NON SONO UN PROBLEMA BASTA AUMENTARE LA GABELLA, COSI QUESTI CIALTRONI CONTINUANO AD INGRASSARSI.
A ROMA SI DICE: NON SI MUOVE FOGLIA CHE LUIGI (CRESPI) NON VOGLIA.
GRAZIE AL DUO ALEMANNO/CRESPI AVVIENE ANCORA QUESTO:
NUOVO CASO DOPO LA SOSTITUZIONE DELL'AD E I VELENI PER IL CONTRATTO CON CERRONI (SALTATO)
Ama, il patto per le super-promozioni
Nell'azienda spuntano biglietti anonimi su bacheche e muri con i nomi e i passaggi di qualifica: dieci sindacalisti in carica avanzano di due scatti. L'ipotesi dello scambio
Il metodo non è elegantissimo, a metà tra la delazione e il «tanto peggio tanto meglio». Segno che il gioco, tra i 7.500 dipendenti dell'azienda, s'è fatto cattivo: biglietti anonimi che spuntano nelle bacheche dell'Ama. Negli stabilimenti. Nelle rimesse. Nelle sedi zonali. Tutti uguali. Foglietti non firmati, attaccati con una puntina dopo essersi accertati che nei corridoi non ci fosse anima viva. Nessun titolo o slogan. Solo nomi. E cognomi. E passaggi di qualifica.
L'ultima bufera sull'Azienda municipalizzata ambiente, già fortemente stressata da Parentopoli, dai continui cambi al vertice e dai veleni legati al maxicontratto per Malagrotta proposto a Manlio Cerroni e poi bloccato, chiama in causa uno dei poteri interni: i sindacati.
I «pizzini», infatti, altro non sono che la lista deirappresentanti dei lavoratori promossi alla chetichella la scorsa estate. Una procedura che, ieri, ha fatto gridare allo scandalo il consigliere comunale pdl Fabrizio Santori, finora unico antagonista di Alemanno alle primarie per il candidato sindaco: «Pretendo immediatamente di vedere i documenti, chiusi nei cassetti dell'Ama, su alcune progressioni di carriera non so quanto motivate. Basta! É ora che prevalga il merito e non l'aberrante logica dello scambio di favori!».
Ma la questione, adesso, va ben oltre le storie professionali dei 10 sindacalisti «in carriera». Intanto perché fa emergere una spaccatura tenuta sottotraccia: «All'inizio dell'estate - rivela Carlo Podda, segretario della Funzione pubblica Cgil di Roma e Lazio - anche noi fummo avvicinati dai vertici Ama, che ci sondarono, diciamo così, in relazione a un accordo sulla promozione dei nostri rappresentanti». E cosa avete risposto? «Dicemmo di no, ovvio. Figuriamoci! Nel nostro statuto c'è scritto che i capi dei sindacati non possono fare neanche i concorsi, e ci mettiamo ad accettare promozioni durante il mandato?» Dunque, pare di capire, l'intesa è stata raggiunta da tutti meno voi... «Ah, questo non lo so - ribatte Podda -. Quel che è certo è che, a luglio e di nuovo a settembre, come Cgil abbiamo scritto al direttore del personale Passi, all'amministratore delegato dell'Ama e al sindaco Alemanno per motivare la nostra contrarietà e chiedere chiarimenti. Ma non ci è stata data risposta».
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