Foto dell'eonesimo accampamento abusivo a Roma Ovest
Questi sono alcuni scatti di una specie di baraccopoli rumena nata sopra la stazione del treno di Valle Aurelia. Sul vecchio ponte della stazione. Mara Stamigna
Marco la situazione è molto più complessa di quello che pensate. Nel 18° municipio abbiamo costituito un agguerrito gruppo di volontari che cerca di segnalare le situazioni come quella descritta da questo post e di collaborare per la loro soluzione. Sono stati fatti numerosi sgomberi dal Parco del Pineto, diventato negli ultimi anni una specie di hotel disperazione. Come volontari abbiamo rimosso tonnellate di rifiuti che queste persone accumulano rovistando nelle immondizie durante i Decoro-day che mensilmente organizziamo nei quartieri. Purtroppo anche iniziative come la nostra sono un palliativo. Finchè si consentirà a decine di migliaia di persone senza arte né parte e abituate da secoli a vivere di espedienti, piccoli furti e traffici illeciti, di soggiornare nel nostro paese allo stato brado; finchè il buonismo peloso cattolico-sinistrese continuerà a stracciarsi le vesti appena qualcuno cerca di riportare un pò di legalità...non ci sarà niente da fare e l'esercito dei disperati, dei parassiti, dei delinquenti crescerà a dismisura fino all'inevitabile punto di rottura. Anche stamattina il treno da Viterbo ha subito pesantissimi disagi per l'ennesimo furto di rame alla stazione dismessa di Crocicchie, anche stamttina migliaia di pendolari incazzati neri e in ritardo al lavoro grazie ai soliti noti LADRI DI RAME, quasi sempre bande improvvisate dell'est europeo. O si affronta drasticamente il problema a livello europeo rivedendo il trattato di Schengen o dovremo rassegnarci a tutto quello che ho detto e che queste foto testimoniano.
Mah, il trattato di Schengen vale per tutta europa eppure quello che accade qua non l'ho visto da nessuna altra parte, almeno a questi livelli. Comunque Mara ci contatti per i prossimi decoro day nel 18° tramite il blog di riprendiamociroma, c'è molto bisogno di gente che vuole darsi da fare Stefano
però possiamo vantarci di aver sgomberato i campi nomadi. chissà quante di queste persone provengono dai campi (ultimo quello di tor de' cenci) sgomberati senza prevedere soluzioni alternative..
Il tema merita di essere affrontato con la massima serietà ed evitando toni anche solo velatamente razzisti. Parliamo sempre di essere umani e spesso di persone veramente disperate. Ciò premesso concordo circa la constatazione evidente che,quello che viene tollerato qui non viene tollerato in altri paesi europei (o almeno io girando in molti posti non l'ho visto). Non vorrei che le nostre città (e Roma su tutte) fossero percepite come gli unici posti in Europa dove tutto è permesso. Spero tutti concordino sul fatto che Roma non è in grado di dare asilo decorosamente a tutti i disperati del mondo e che non può neanche trasformarsi in una baraccopoli in nome dell'umana pietà. Potremmo anche trasformare Roma in una immenso campo per rifugiati e ancora ci sarebbero altri disperati desiderosi di venire. Quale è il limite oltre il quale bisogna dire basta, per quanto apparentemente crudele?
Anonimo delle 7.12 nessuno usa toni razzisti. Si citano solo dati reali: i furti di rame sono commessi nella stragrande maggioranza dei casi da persone dell'est europeo. A Roma tutto è permesso perchè NESSUNO fa più il suo dovere, le forze dell'ordine si girano dall'altra parte e fa molto comodo sentirsi "buoni". Il limite di guardia è stato superato da tempo e bisognerebbe dire basta a gran voce. Ma chi lo dice? Chi impone il basta? Nel frattempo mi è giunta notizia oggi che nella parte del Pineto prospicente Via Proba Petronia gli abitanti del posto non vanno più nel parco dopo numerose aggressioni da parte di sbandati dell'est europa (anche questo è un fatto e non un'opinione) che vogliono imporre la loro presenza e considerare quel pezzo di parco "cosa loro". Probabilmente sono gli stessi che quest'estate per motivi di "territorio conteso" con altre bande di disperati hanno più volte volontariamente incendiato il Parco (vedi Messaggero 10 e 11 agosto 2012) Avanti andiamo a portargli cibo e coperte. Poveretti.
Bisognerà attendere, forse, che un giornale riporti la notizia:: tanto i vigili sono ciechi muti e sordi!
RispondiEliminaMarco
RispondiEliminala situazione è molto più complessa di quello che pensate. Nel 18° municipio abbiamo costituito un agguerrito gruppo di volontari che cerca di segnalare le situazioni come quella descritta da questo post e di collaborare per la loro soluzione.
Sono stati fatti numerosi sgomberi dal Parco del Pineto, diventato negli ultimi anni una specie di hotel disperazione. Come volontari abbiamo rimosso tonnellate di rifiuti che queste persone accumulano rovistando nelle immondizie durante i Decoro-day che mensilmente organizziamo nei quartieri. Purtroppo anche iniziative come la nostra sono un palliativo. Finchè si consentirà a decine di migliaia di persone senza arte né parte e abituate da secoli a vivere di espedienti, piccoli furti e traffici illeciti, di soggiornare nel nostro paese allo stato brado; finchè il buonismo peloso cattolico-sinistrese continuerà a stracciarsi le vesti appena qualcuno cerca di riportare un pò di legalità...non ci sarà niente da fare e l'esercito dei disperati, dei parassiti, dei delinquenti crescerà a dismisura fino all'inevitabile punto di rottura. Anche stamattina il treno da Viterbo ha subito pesantissimi disagi per l'ennesimo furto di rame alla stazione dismessa di Crocicchie, anche stamttina migliaia di pendolari incazzati neri e in ritardo al lavoro grazie ai soliti noti LADRI DI RAME, quasi sempre bande improvvisate dell'est europeo. O si affronta drasticamente il problema a livello europeo rivedendo il trattato di Schengen o dovremo rassegnarci a tutto quello che ho detto e che queste foto testimoniano.
O paletto di ghisa di giorno ti penso,di notte ti sogno ...
RispondiEliminaMah, il trattato di Schengen vale per tutta europa eppure quello che accade qua non l'ho visto da nessuna altra parte, almeno a questi livelli.
RispondiEliminaComunque Mara ci contatti per i prossimi decoro day nel 18° tramite il blog di riprendiamociroma, c'è molto bisogno di gente che vuole darsi da fare
Stefano
però possiamo vantarci di aver sgomberato i campi nomadi. chissà quante di queste persone provengono dai campi (ultimo quello di tor de' cenci) sgomberati senza prevedere soluzioni alternative..
RispondiEliminaIl tema merita di essere affrontato con la massima serietà ed evitando toni anche solo velatamente razzisti.
RispondiEliminaParliamo sempre di essere umani e spesso di persone veramente disperate.
Ciò premesso concordo circa la constatazione evidente che,quello che viene tollerato qui non viene tollerato in altri paesi europei (o almeno io girando in molti posti non l'ho visto).
Non vorrei che le nostre città (e Roma su tutte) fossero percepite come gli unici posti in Europa dove tutto è permesso.
Spero tutti concordino sul fatto che Roma non è in grado di dare asilo decorosamente a tutti i disperati del mondo e che non può neanche trasformarsi in una baraccopoli in nome dell'umana pietà.
Potremmo anche trasformare Roma in una immenso campo per rifugiati e ancora ci sarebbero altri disperati desiderosi di venire. Quale è il limite oltre il quale bisogna dire basta, per quanto apparentemente crudele?
Anonimo delle 7.12
RispondiEliminanessuno usa toni razzisti.
Si citano solo dati reali: i furti di rame sono commessi nella stragrande maggioranza dei casi da persone dell'est europeo.
A Roma tutto è permesso perchè NESSUNO fa più il suo dovere, le forze dell'ordine si girano dall'altra parte e fa molto comodo sentirsi "buoni".
Il limite di guardia è stato superato da tempo e bisognerebbe dire basta a gran voce. Ma chi lo dice? Chi impone il basta? Nel frattempo mi è giunta notizia oggi che nella parte del Pineto prospicente Via Proba Petronia gli abitanti del posto non vanno più nel parco dopo numerose aggressioni da parte di sbandati dell'est europa (anche questo è un fatto e non un'opinione) che vogliono imporre la loro presenza e considerare quel pezzo di parco "cosa loro".
Probabilmente sono gli stessi che quest'estate per motivi di "territorio conteso" con altre bande di disperati hanno più volte volontariamente incendiato il Parco (vedi Messaggero 10 e 11 agosto 2012)
Avanti andiamo a portargli cibo e coperte. Poveretti.