Da tempo mi sto occupando
di come vengono gestite le aree verdi comunali dove sono installate
le giostre di privati, definite spettacolo viaggiante nei Punti Verdi
Infanzia.
Col passare del tempo
acquisisco e metto insieme numerosi atti e documenti dagli uffici
comunali e dal Dipartimento X Tutela Ambientale e del Verde pubblico,
che fanno emergere situazioni inquietanti sul modo di come sono stati
gestiti fino ad oggi da parte di funzionari e dirigenti comunali e
della polizia municipale, tanto che ho ritenuto doveroso sporgere due
denunce querele presso la Procura della Repubblica della Repubblica
del Tribunale penale di Roma, per i reati di omissione e falso in
atti d’ufficio, a carico di soggetti della pubblica amministrazione
da identificare.
In un caso ho riscontrato
che vengono gestite le attività di giostre all’interno del
Bioparco e via Piccinni all’interno di Villa Chigi, da persone
prive della prescritta autorizzazione per l’esercizio dove sono
ubicate.
La polizia Municipale
del II Gruppo, allertata dallo scrivente della mancanza del titolo
autorizzativo accertato personalmente presso gli uffici del commercio
del II Municipio, da parte dei due gestori, ha comunicato che per
loro è tutto a posto e non sono state rilevate violazioni a norme e
regolamenti, mettendolo per scritto, assumendosene quindi la
responsabilità.
Una situazione
altrettanto incredibile l’ho accertata per quanto avviene nella
gestione delle due giostre del Pincio e del Gianicolo, attività
intestate ufficialmente alla stessa persona, che ben 12 anni fa, nel
lontano 18 dicembre 2000, aveva presentato un progetto che aveva
ottenuto il maggior punteggio, a seguito del bando comunale emesso
dal X Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde pubblico, in data
5/5/1999. Il Bando riporta testualmente nell’art. 10 che i
proponenti della gestione delle aree verdi non potranno risultare
aggiudicatari di più di un’area. Poiché al momento della stipula
del contratto di Concessione col Comune di Roma il signore in
questione avrebbe dovuto scegliere quale area verde voler gestire,
rinunciando ad una delle due, qualcuno, forse ben introdotto, ha
deciso di lasciare le cose come stanno, evitando di dover imporre la
dolorosa scelta, e dopo 12 anni il fortunato presentatore del
progetto continua a lavorare in contemporanea nelle due proprietà
pubbliche comunali, in barba al regolamento comunale.
La prova del nove l’ho
avuta chiedendo al X Dipartimento l’elenco dei nominativi che
avevano presentato il miglior progetto per la gestione delle aree
verdi cui era stato rilasciata la Concessione, e naturalmente il
nominativo dell’occupante del Pincio e del Gianicolo non figura da
nessuna parte.
Tutto ciò è passato nel
dimenticatoio per 12 anni, si sono alternati vari funzionari e
dirigenti alla guida del X Dipartimento, è cambiato il colore
politico delle amministrazioni comunali, ma il nostro fortunato
gestore del Pincio e del Gianicolo ha continuato imperterrito nella
sua attività, senza subìre mai alcun controllo da parte delle forze
dell’ordine, né qualcuno dalle parti di P.le Porta Metronia nel X
Dipartimento si è mai scomodato per verificare cosa ne era stato del
martoriato Bando del 1999.
Poiché i cittadini ed io
stesso ci chiediamo “chi controlla i controllori?” ho ritenuto
doveroso,anche in questo caso, presentare analoga denuncia querela
per poter individuare con nomi e cognomi i responsabili di questa
inquietante storia, con l’augurio che la magistratura possa dare un
forte segnale che non siamo più disposti a tollerare queste
situazioni.
Consigliere Massimo
Inches - La Destra
3 commenti | dì la tua:
Che si faccia giustizia, finalmente. Via questa cricca di affaristi che ormai da tanti anni siede lassù...
Interessante anche il fatto che a Villa Chigi le giostre sono abbandonate da mesi. Leggete qui
http://www.bastacartelloni.it/2012/09/le-giostre-assegnate-senza-bando-e-il.html
Che immondezzaio questa città, marcia da cima a fondo. Grande Inches continui così.
Perchè non si candida alle prossime elezioni?
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