La storiaccia delle affissioni abusive di Matteo Renzi, più
che in quanto tale, ci è servita per scaldare i muscoli per le prossime, tante,
campagne elettorali che ci attendono come passivi destinatari di una
comunicazione politica incivile e senza eguali in Europa e in occidente (e
manco in oriente!).
La sintesi di questo esercizio è: con i mezzi che oggi ci
sono e che nel 2008 c’erano molto meno possiamo fargli paura. Con i blog –ormai
seguitissimi- con Facebook, soprattutto con Twitter (molto frequentato da
giornalisti, intellettuali, classe creativa). Sono dispositivi che ci
permettono e ci permetteranno di mettere in grande difficoltà chi si comporterà
in maniera sbaglita.
Con Renzi abbiamo fatto così: venerdì notiamo i manifesti,
li twittiamo sul nostro account, molte persone li retwittano, interveniamo nella timeline di Matteo Renzi (300mila e passa followers, anche se forse non tutti veri) e segnaliamo la cosa, dunque molti followers di Renzi si accorgono della segnalazione, segnaliamo la
cosa al direttore di una agenzia di stampa, sempre via Twitter, lui ci invita a
mandare le immagini in redazione, lo facciamo, dopo un po’ l’agenzia di stampa
decide che il materiale era interessante e fa un lancio, il lancio viene preso
praticamente da tutti i giornali della città (non da Repubblica, mah!).
Scena finale: Matteo Renzi, tramite uno dei suoi profili
Twitter (ancora Twitter) è costretto a scusarsi parlando di “clamoroso autogol” e il tutto si chiude con il Sindaco Alemanno (uno che su Twitter ha bannato Romafaschifo da mesi; tra l'altro senza motivo) che, prendendo spunto dal nostro 'scoop' risponde ad un twit dell'assessore Gigi de Palo per mandare un messaggio indiretto a Renzi: "digli la prossima volta che viene a Roma di non imbrattare coi manifesti abusivi".
A forza di operazioni come queste speriamo di far
comprendere a tutti i nostri politici la inutilità di una comunicazione di
questo tipo, almeno finché il mondo delle affissioni a Roma non sarà qualcosa
di gestibile e usabile e non un far west nelle mani del crimine organizzato o
di cooperative senza scrupoli che si fanno pagare per fare affissioni regolari
e poi la quota di tassa comunale se la intascano, affiggendo abusivamente.
Roma è l’unica città in queste condizioni, ecco perché
probabilmente quel che è successo è più colpa di Roma che di Renzi. A noi, per
quel che riusciamo a fare, il compito di sensibilizzare su questo problema che
umilia il decoro della città con conseguenze che neppure riusciamo ad
immaginarci.
9 commenti | dì la tua:
Che la vicenda sia d'insegnamento a Renzi e magari ci metta una "buona parola" con i vertici del partito da rottamare, laddove si gestisce la mafia degli attacchini.
Stasera sarò all'auditorium della Conciliazione ad ascoltarlo. Se cita il caso vi faccio sapere!
Se non cita, citaglielo tu! Le affissioni abusive sono un dramma nazionale. Se vuole fare il premier, se ne dovrà pur occupare.
@ LES
Quale partito? Quelli di Conosci Faruk?
Sì, esatto.
Pare stiano attaccando manifesti abusivi per chiedere le dimissioni alla Polverini, dopo che la di lei giunta ci aveva informato dei tagli alla politica con altri manifesti abusivi.
Se Renzi vuole davvero il cambiamento perché - oltre ad ammettere di aver sbagliato (che io sappia è il primo ! - non fa propria la nostra battaglia contro i cartelloni? Può darsi che a Firenze non siano un problema (in effetti in quasi tutte le città civili del mondo NON lo sono...), ma sono comunque parte di un'economia del degrado che purtroppo va ben oltre i confini romani.
Oggi ne ho visto uno incredibile, della giunta Polverini:"Diminuite le spese di comunicazione del 183%."
Presumendo che abbiano finito la scuola dell'obbligo, probabilmente in matematica saranno sempre stati rimandati e promossi a settembre per pietà. Come si fa a scrivere un simile assurdo matematico? Una spesa io posso al massimo azzerarla diminuendola del 100%. Cosa diavolo gli è saltato in mente? Che cosa avranno voluto dire?
Lucio
Devono tutti andare a casa, devono tutti dimettersi.
Lasciare spazio a gente onesta. Questo deve essere il messaggio per tutti.
Se lasciamo questi politici a fare politica non cambiera' MAI nulla.
sì vabbè, tutto quello che volete ... ma nella storia una particina importante ce l'hanno avuta anche i radicali romani, che a Renzi gli hanno scritto. Una citazione nel post non avrebbe sfigurato.
comunque bene così.
Posta un commento