Caos e prepotenze attorno a Eataly. Il presidente Andrea Catarci ci risponde

Gentile blog ‘Roma fa schifo’, gentile Giovanni P.,

vi ringrazio per l’occasione, che mi viene fornita dalle vostre considerazioni, di tornare sugli assetti della zona intorno all’Air Terminal Ostiense, dopo l’apertura del megastore del cibo di qualità ‘Eataly’ e dei treni ad alta velocità ‘Casa Italo’. In premessa va però ricordato il ruolo svolto dal Municipio Roma XI nella fase precedente l’apertura quando, senza timori reverenziali e con l’unico obiettivo di perseguire il bene pubblico, rilevando diversi aspetti critici nel processo di trasformazione dell’Air Terminal, si è giunti a sospendere i lavori e conseguentemente al sequestro di parte del cantiere da parte della Procura di Roma. Ciò per la cronaca, tanto per sgomberare il campo da retro pensieri o allusioni velate su sudditanze verso gli autorevoli soggetti economici in campo che, per quanto ci riguarda, non ci sono mai state.

Veniamo alle questioni sollevate.

1.      Sosta selvaggia. Eataly e Casa Italo sono evidentemente due grandi attrattori, per persone ed anche per automobili. Per gestire i flussi di traffico serviva un ampliamento degli spazi di parcheggio ed un piano vero e proprio, cosa che non è stato fatto per assoluta noncuranza della Giunta Alemanno. Alla Presidenza sono così pervenute numerose lamentele dei cittadini e, sia in maniera informale che con nota ufficiale, abbiamo sollecitato un maggior controllo dell’area alla Polizia Locale Gruppo XI, l’unico strumento di cui si dispone in tali situazioni. In particolare si è chiesto di porre particolare attenzione alla sosta selvaggia, agli intralci alla viabilità, all’occupazione dei marciapiedi e (persino) alla manomissione della segnaletica stradale. Vi invio di seguito copia della lettera inviata dal Municipio, con la risposta del Comandante del Gruppo XI Polizia Locale (allegati 1 http://andreacatarci.it/wp-content/uploads/2012/09/allegato1.doc e 2 http://andreacatarci.it/wp-content/uploads/2012/09/allegato2.doc). Sappiamo bene che ciò non è certo risolutivo della problematica. La necessaria repressione dell’inciviltà automobilistica diffusa non è sufficiente e infatti si sta operando per apportare modifiche alla viabilità ed alla segnaletica della zona di cui si riferisce ai successivi punti.

2.      Cattivi odori. Allo stesso tempo siamo stati raggiunti da altrettante lagnanze, successivamente verificate direttamente, relative alla presenza di cattivi odori presumibilmente legati alle attività delle cucine. In questo caso ci siamo rivolti direttamente all’imprenditore ed abbiamo chiesto ad Eataly di intervenire con solerzia per eliminare il fenomeno. Qualora ciò non si verifichi si cercherà ovviamente di percorrere altre strade. Anche su questo vi trasmetto copia della lettera ufficiale inviata dal Municipio Roma XI (allegato 3 http://andreacatarci.it/wp-content/uploads/2012/09/allegato3.doc).

3.      Lavori davanti ad Eataly. Senza false modestie ritengo che il Municipio Roma XI stia facendo qualcosa di più che realizzare interventi nel tratto antistante le due nuove e prestigiose attività. Ha chiesto all’imprenditore interessato di farsi carico dei costi per riorganizzare la viabilità pedonale e carrabile ed ha ottenuto una risposta positiva. Ci saranno, tra l’altro, attraversamenti pedonali rialzati e potenziamento della sicurezza delle persone e della segnaletica. Anche su questo vi invio copia di una recente lettera inviata dal Municipio Roma XI ad Eataly (allegati 4 http://andreacatarci.it/wp-content/uploads/2012/09/allegato4.doc e 5  http://andreacatarci.it/wp-content/uploads/2012/09/allegato5.doc): i lavori si faranno sotto la supervisione dei nostri Uffici tecnici e li pagherà il privato, non male no? E’ vero che “mettere paletti e dissuasori non penso che possa impattare più di tanto il tesoretto da 1,5 milioni di euro” come sottolineato dal signor Giovanni P., ma intanto quel tesoretto ancora non c’è e comunque è sicuramente meglio che venga utilizzato per altre necessità. D’altronde, come ricordate voi stessi, ci sono tante esigenze insoddisfatte all’Ostiense e le risorse eventualmente disponibili debbano essere usate nel migliore dei modi, perché di sicuro non saranno sufficienti… D’altra parte, riteniamo che laddove ci siano realtà aziendali che dimostrano una buona dose di responsabilità sociale, ed è il caso di Eataly, essa debba produrre sinergie con le Istituzioni e reali vantaggi per la collettività.


*Ringraziamo il presidente Catarci che prontamente ha risposto ai nostri solleciti ed a quelli dei lettori. Restiamo del nostro parere sui dissuasori anti sosta selvaggia: non siamo affatto d'accordo che sia meglio dare priorità ad "altre necessità", vediamo la sosta selvaggia come il primo problema, risolvendolo anche molti altri problemi (igiene, traffico, anche la violenza e la prepotenza dei comportamenti della gente) si risolvono a cascata. Dunque in primis ci auguriamo che l'XI Municipio ottenga i fondi che gli spettano, in secundis che questi fondi vengano investiti per mettere in sicurezza i marciapiedi e per riconsegnarli ai legittimi proprietari soprattutto per quanto riguarda l'area immediatamente circostante a Eataly e l'area di Via Capitan Bavastro dove strade anche ben riqualificate sono consegnate alla prepotenza e hanno passaggi pedonali, strisce, marciapiedi completamente inservibili a chiunque. Occorre intervenire in primis lì, a seguire tutto il resto. Non si possono investire i soldi -come spesso si fa a Roma- per riqualificare le carreggiate e non per riqualificare i marciapiedi e le loro protezioni. Quanto a Eataly speriamo che davvero davanti all'entrata si proceda ad una riqualificazione vera e profonda. La strada che passa davanti alla porta deve trasformarsi in una piazza con attraversamenti rialzati (questa è una buona notizia che Catarci ci dà) e senza sosta. Non siamo, poi, neppure tanto persuasi che per risolvere i problemi di sosta selvaggia occorra aumentare l'offerta di sosta regolare. I fatti ci dicono che non è così: nella schiacciante maggioranza dei casi i posti regolari rimangono vuoti e si riempiono i marciapiedi. Tra l'altro, proprio oggi, Eataly ha dato risposta a queste richieste prendendo un ulteriore spazio di sosta arrivando così a 600 posti auto. Ma questo, finché non sistemeremo l'arredo urbano, non servirà a nulla perché come sappiamo tutti bene il romano medio preferirebbe farsi stuprare la madre piuttosto che rischiare di pagare 1,5 euro per due ore di posteggio. E poco importa che escano da Eataly con 200 euro di spesa, quando si tratta di spenderne uno o due per un parcheggio regolare e controllato si appellano alla crisi economica, alla "democrazia", al Trattato di Ginevra...

-Roma fa schifo