8 agosto 2012

Spunti a partire dalla questione raccapricciante dei parcheggi a pagamento a Ostia

Ciò che è successo ad Ostia riguardo ai parcheggi a pagamento ha qualcosa di sinistro. Inquietante. Qualcosa ci fa ulteriormente ridurre la già pressoché azzerate speranze per la nostra città di divenire, un giorno, un posto normale dove poter vivere civilmente come avviene da tutte le altre parti del mondo.
I fatti: massacrata dall'abusivismo dei parcheggiatori, Ostia stava cercando riscatto facendo quello che si fa in tutte le città del mondo, ovvero rendere la sosta a pagamento. Dopo innumerevoli polemiche - dovute sia al nostro assurdo e criminogeno Codice della Strada (obbliga ad un tot di parcheggi free se si mettono i parcheggi a pagamento: una sciocchezza imperdonabile per il legislatore; senza riscontri da nessuna altra parte d'Europa) sia all'atteggiamento ostruzionista di molte realtà, da Atac alla politica - i parcheggi erano partiti. Si pagava un tot, i custodi erano cooperative sociali, anche con persone svantaggiate.
E' successo il panico. Le persone che fino al giorno prima senza colpo ferire pagavano 5 euro al posteggiatore, si sentivano defraudati della loro virilità a pagarne 2  al Comune (tanto costava il parcheggio, per tutto il giorno!). Le persone che senza colpo ferire pagano decine di euro ai maledetti creatori dell'unico lungomare che è un lungomuro, che pagano lettini, sdraio e ombrelloni cifre folli, si sentivano svenire a pagare 2 euro e avere pure l'auto sorvegliata. I romani sono così, è un dato, ma ci domandiamo: bisogna subire o bisogna affrontare il fatto di governare la peggior civilizzazione d'Europa? Bisogna subire o affrontare il fatto che vi sia gente che considera gli abusivi meglio dei posteggiatori comunali (decine i commenti in questo senso su Facebook)?
Alcuni hanno cancellato le strisce. Certi gestori di stabilimenti hanno divelto i cartelli. Nell'ultimo finesettimana sono continuate le aggressioni contro i posteggiatori autorizzati e sabato un automobilista ha cercato di arrotarne uno. Oggi il minisindaco di ostia, Vizzani, dopo aver fortissimamente voluto questa normativa di civiltà ha dovuto fare marcia indietro per salvaguardare l'incolumità delle cooperative sociali che avevano vinto il bando.

La storia fa impressione. E non pensiate che Ostia faccia storia a parte perché ormai è terra di Camorra. No: Ostia è Roma e a Roma sarebbe stato uguale. Qui ci sono le mafie degli stabilimenti e la grande 'ndrangheta dei parcheggiatori. Queste due, unite alla enorme dose di violenza ormai latente in tutti i cittadini, hanno creato un clima atroce. Ma è la storia di tutta la città e di tutti gli ambiti.

Ormai a Roma è impossibile sistemare una questione senza scivolare nel problema di ordine pubblico. Nessun privilegio ingiusto, specie quelli illegali e dannosi per la città, possono essere toccati senza rischiare una sommossa popolare violenta. Il minimo comune denominatore è proprio questo: la violenza. Violenza che è presente in maniera subdola e silenziosa (fino ad un momento prima di esplodere) in larghissime fasce di popolazione, anche quelle impensabili. Violenza che cresce e sta crescendo e la cui crescita non viene governata, non preoccupa nessuno. E' una polveriera. Una polveriera che, da un'altra parte, dà la scusa per non fare. Non fare nulla.

Il pizzardone non fa le multe perché altrimenti ci piglia le botte. L'Atac non controlla i biglietti altrimenti sono schiaffi. Polizia e Carabinieri fanno il minimo indispensabile. E intanto in tutti i settori economici criminali della città -dove ovviamente la Camorra ha pigliato il sopravvento alla grande- diventano inattaccabili. I cartelloni sono inattaccabili perché senno le ditte del crimine cartellonaro scatenano l'inferno. I camion-bar? Idem Le bancarelle pure: probabile ai ordine pubblico, si affamano centinaia di famiglie. Poi poco importa che sia tutto di una sorta di multinazionale dell'evasine e del degrado. Le botticelle? Lo abbiamo visto, se si tenta solo a far rispettare le regole questi sono capaci di pigliare la gente a sprangate a Piazza di Spagna. La direttiva Bolkestein che finalmente obbliga a fare bandi pubblici per assegnare il suolo (dalle bancarelle agli stabilimenti balneari)? Si può applicare in tutta Europa, ma non da noi perché crea problemi di ordine pubblico. Tentare di far smettere gli attacchini romani di massacrare la città ogni santo giorno? Niente da fare: devono lavorare pure loro. E problemi di ordine pubblico capitarono, ma ormai son passati 10 anni e oltre, quando si tentò di fare quello che si fa in tutto il mondo (in tutto il mondo), ovvero fissare una data, un giorno a settimana durante il quale strada per strada le auto vanno tolte perché si pulisce. Niente da fare, scoppiò la guerra civile. E la guerra scoppia se si toccano gli interessi fuorilegge dei tassinari i quali preferirebbero farsi stuprare le mogli, pur di mettere un ricevitore di cassa che registri quanto guadagnano davvero e i quali pur di adeguarsi ai sacrifici di tutti, sono pronti a minacciare di uccidere (è successo durante le tentate liberalizzazioni del Governo Monti). Tutto è bloccato per lo spauracchio della violenza. Per questa enorme minaccia pendente. Quello che accade ogni giorno nel traffico e nella sosta non ve lo stiamo a dire: ci vorrebbe solo una statistica su quanti molti per cardiopatie all'anno sono imputabili ai litigi, ai soprusi, alle violenze che si perpetrano mentre si è in macchina. E si perpetrano perché questa città è disegnata affinché si perpetrino. Non dimentichiamo poi i centurioni, i gladiatori o come diavolo occorre chiamare quel gruppo di furfanti (anche qui tutti della stessa famiglia di ex galeotti o quasi) con una scopa in testa travestiti da antichi romani che importunano i turisti ormai non solo più al Colosseo, ma fino a Piazza di Spagna o Piazza di Pietra. Hanno cercato di regolarizzarne (perché a Roma gli abusi si cerca di ridurli -come si farà coi camionbar al Colosseo- e di sistemarli, non di estiparli) le intemperanze e hanno minacciato di mettere a ferro e fuoco l'Anfiteatro Flavio, l'hanno pure occupato. Incredibilmente anche qui hanno vinto loro. Con una sfilza di buoni a nulla, corrotti e stupidi al governo ogni piccola lobby di derelitti (bancarellari, zingari abruzzesi, pregiudicati) diventa una potentissima mafia che è difficilissimo se non impossibile abbattere. Stiamo parlando di gentucola, di rubbagalline da quattro soldi di cui il sindaco di una cittadina tedesca di medie dimensioni si sbarazzerebbe in non più di un trimestre.

Cosa fare (oltre ad eleggere un sindaco straniero, e ci vorrebbe!)? Volontà di risolvere e crederci. Cosa significa crederci? Significa che se vuoi mettere, d'un tratto, 4mila parcheggi a pagamento a Ostia dopo che hai insegnato per quarant'anni alla gente che il suolo pubblico non è una risorsa limitata ma qualcosa da depredare, puoi anche farlo, ma devi farti aiutare. Dall'esercito. Perché non può più esistere uno stato (o un qualsiasi ente pubblico) che subisce continue violenze e soprusi senza reagire e senza neppure difendersi. Allora tu i posteggiatori delle cooperative sociali non li mandi allo sbaraglio ma li fai scortare dai carabinieri, almeno per le prime settimane, almeno finché coatti e camorristi non si quietano. Allora tu i controlli dei biglietti li fai con i Carabinieri. Allora tu a fare le multe, quelle vere, non quelle finte, ci mandi pattuglie miste di Vigili e di Polizia. Per fare questo ci vuole una cosa: consapevolezza. Consapevolezza da parte del Governo (da cui dipendono Polizia, Carabinieri e eventualmente Esercito) che la situazione Romana è una polveriera. Una situazione limite. Una emergenza enorme da affrontare.

Certo, ci vorrebbe una politica degna di questo nome. E qui è davvero dura. Basti pensare che, per tornare ad Ostia, contro i parcheggi si sono schierati tutti. Dallo scandaloso PD (che voleva mettere i parcheggi a pagamento durante la scorsa consiliatura, per dire la coerenza) fino alla feccia ignorante e zingara di Casa Pound. Se guardi come gestiamo la sosta capisci molto dello spread e dai ragione a quei paesi che ci vogliono fuori dall'Europa. Perché in Europa non potrebbe esistere neppure per sogno un luogo dove poter parcheggiare senza pagare il fatto di occupare del suolo pubblico (di tutti). Qui quando si fa qualcosa che è la norma in Europa pare che debba scoppiare la rivolta. Perché?

Per quanto tempo ancora -e con quale strategia- si vorrà lasciare la Capitale del paese in scacco ai violenti? L'intervista ad una responsabile delle cooperative di Ostia la dice lunga: "solo violenza e violenza, hanno tentato di investirci, questa è la realtà delle nostre strade, non ne vogliamo neppure parlare è solo disgustoso". Per quanto ancora si vorrà consentire a chiunque lo voglia di comportarsi in maniera disgustosa senza subirne la minima conseguenza?

PS. Ovviamente dal Sindaco Bordoni e dal Sindaco Alemanno nessuna parola. E pensate che Vizzani è del suo stesso partito...

16 commenti:

  1. L'auto sorvegliata??? E da chi, dai parcheggiatori che resteranno, come sempre?
    Tonelli, il problema è sempre lo stesso: qui nessuno controlla/vuole controllare, l'unica cosa che faranno sarà: un pò di strisce blu con parcheggiatori abusivi annessi e così, oltre all'obolo per loro ci sarà l'obolo per il comune, ecco fatto!

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  2. Con i studenti subito giù di manganellate, manco il tempo di dire "a", con gli altri fanno pippa.

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  3. Faccio spesso il lungomare di ostia in bicicletta, le auto occupano tutta la parte pedonabile (se così possiamo chiamare lo spazio tra i cespugli e la strada).
    Di conseguenza l'unica parte di strada utilizzabile è la carreggiata sulla quale transitano pedoni , auto e bici , tutti assieme pericolosamente. 10 km, dalla stazione colombo al villaggio tognazzi di parcheggio criminale per quanto è pericoloso. La soluzione sarebbe rendere impossibile la sosta lungo quel tratto, magari realizzando un percorso protetto ciclo-pedonale che ne impedisca fisicamente il parcheggio. Gli slarghi esistenti possono essere destinati alle auto dei portatori d'handicap e tutta la mobilità viene gestita da un servizio navetta dalla stazione colombo (che poi già c'è con le linee mare). Naturalmente per funzionare il servizio navetta deve essere molto più frequente e potenziato dell'attuale e bisogna realizzare dei parcheggi adeguati presso la stazione. Anche gratuiti vanno bene.
    Stefano

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  4. sante parole, una polveriera che scoppierà comunque, perchè se i nostri politici sperano che accontentando tutti non succeda un casino si sbagliano di grosso, anzi è proprio nell'anarchia che sviluppano odio e violenza

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  5. Vi seguo da molto tempo ma non ho mai commentato.
    Questo post però davvero merita un applauso.
    Abito in tredicesima circoscrizione e non vado più ad Ostia da 10 anni perché mi fa schifo come è stata ridotta, perché non voglio alimentare le mafie dei posteggiatori abusivi e dei criminali dell'Assobalneari Ostia.

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  6. Questo post è straordinario, parte dall'ultimo evento disgustoso per poi mettere in luce, uno dietro l'altro, i grandi problemi che rendono Roma una città allo sbando.

    Davvero, complimenti!

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  7. Casa Pound...ovvero quelli che dovrebbero essere i fascisti tipo "legge e ordine"! In realtà l'ennesimo covo di burini e coatti da terzo mondo, tipica rappresentanza di quello che è l'ambiente di destra in Italia e in particolare a Roma...
    non c'è speranza, in Italia le cose stanno così, la borghesia un po più acculturata tende a stare a sinistra mentre i burini e i coatti si radunano a destra...è un fatto culturale e sociologico, il risultato è che molti cittadini che avrebbero sperato in una destra acculturata e onesta, illudendosi, hanno votato Alemanno ritrovandosi lo scatafascio attuale.

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  8. il litorale romano è tutto in mano alla camorra. purtroppo è così anche in altri comuni, infatti non si sa come il litorale laziale in provincia di Roma sia il più degradato del Lazio, nonostante il mare bello e le grandi spiagge che molti lidi ci invidiano... è la testa della gente che deve cambiare!

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  9. http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_agosto_8/parcheggi-ostia-class-action-2111365817867.shtml

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  10. Non ci sono parole. Solo due anzi: TONELLI SINDACO.

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  11. Complimenti TOnelli, un post di grande lucidità.

    una fotografia nitida della situazione pietosa in cui si è ridotta questa città.

    Mike.

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  12. http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/08/06/foto/piazzale_flaminio_la_discarica_nel_cantiere-40464326/1/

    tonelli quand'è che acceterai il confronto??? Quand'è che accetterai critiche??? Quand'è che risponderai ai fatti non soltanto con ingiurie e parolacce???
    E' la terza volta che cancelli i miei post, solo perchè riportano e denunciano(e non è l'unico caso) la situazione orribile del pup di L.re A. da Brescia!

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  13. Anonimo "agosto 8, 2012 10:19 m." hai visto bene. Per i nostri politici non esistono persone spregevoli; i leghisti al massimo odiano gli stranieri, mai gli stronzi, i ladri, i cafoni.
    Anche i cittadini sono troppo abituati a piangere, a lamentarsi de "la casta, la casta !!" ma non hanno il coraggio di insultare chi getta cartacce in strada. S. Lorenzo è il tempio di questa cultura dove tutto è lecito, con migliaia di giovinastri pronti solo a far gregge.

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  14. Andrea Schiavoneagosto 10, 2012 9:43 AM

    Un articolo 'raccapricciante' per la disinformazione che contiene. se volete sapere la verità sui parcheggi a pagamento di Ostia, www.cc2013.it, sezione comunicati stampa.
    Evitiamo di dire sciocchezze populiste, grazie.

    Andrea Schiavone
    coordinatore Comitato Civico 2013

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  15. Avete fatto una denunzia contro ignoti contro i parcheggiatori dell'amministrazione e non ne avete mai fatto uno contro la camorra dei parcheggiatori abusivi. Fossi in voi mi sotterrerei dalla vergogna, non osate venire nei blog civili a fare promozione al vostro approccio sottosviluppato ai problemi della città.

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  16. Beh non hanno proprio tutti i torti, se le strisce sono state tracciate senza le necessarie autorizzazioni sono illegali tanto quanto i parcheggiatori abusivi. Quindi a maggior ragione ci si chiede perchè questo comitato non sporga regolare denuncia contro i parcheggiatori abusivi che in passato (ma torneranno anche in futuro) infestano il litorale di ostia.

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