Ho avuto la conferma dal
Dipartimento Attività Produttive che la vendita su aree pubbliche
effettuata dai camion bar e dai venditori ambulanti in genere, non
rientra nella liberalizzazione del Decreto “Salva Italia”,
essendo riservata esclusivamente ad attività in sede fissa (negozi).
Ho inviato esposto al
Questore di Roma, Gabinetto del Sindaco, Comandante del Corpo Polizia
Locale Roma Capitale, Segretario Generale ed al Direttore del
Dipartimento sopracitato, con l’elenco dove avvengono a Roma la
maggior parte delle vendite notturne da parte di gestori di camion
bar, in luoghi caratterizzati dall’alto tasso di prostituzione di
strada. Mi auguro che intervengano subito, per interrompere questa
vergognai, altrimenti sarò costretto a segnalare nuovamente in
Procura quello che per molti cittadini è considerata una sorta di
impunità cui gode questa categoria di operatori.
In via Giolitti non è
cambiato nulla dopo nove giorni dal mio primo esposto sulle
occupazioni abusive da parte di venditori ambulanti e del camion bar
onnipresente, tanto che ho dovuto ripetere le segnalazioni,
interessando questa volta anche il Segretario Generale di Roma
Capitale Dr. Liborio Iudicello, cui compete il controllo degli atti
amministrativi della Pubblica Amministrazione.
E’ davvero imbarazzante
dover giustificare la presenza del banco di abbigliamento lungo
oltre 12 metri, contrariamente ai 4 mt. previsti dal regolamento
comunale; la Procura dovrà intervenire non tanto per far sanzionare
il contravventore, quanto nella ricerca dei responsabili che
consentono una simile bruttura e degrado nella Città.
Continuerò con i miei
controlli, e con la collaborazione delle forze dell’ordine
riusciremo a ridimensionare il fenomeno.
Roma, 30 Luglio 2012 -
Consigliere Massimo Inches
*Consigliere Inches,
il fenomeno non va ridimensionato. Va debellato. Come quanto si cura un brutto tumore, l'obbiettivo è disfarsene, non di tenerselo un po' meno grande... Okkay?
Grazie.
- Roma fa schifo
8 commenti | dì la tua:
Comunicare anche a Luigi Crespi questa clamorosa notizia del collaboratore di Storace, che di corruzione se ne intende. Può interferire per far togliere camion e licenze allo zingaro! Cominciamo a liberare Roma!
Concordo. Non si deve puntare a ridimensionare il problema bensì a sradicarlo senza se e senza ma. Se si comincia a dire "ridimensioniamolo" si parte già col piede sbagliato. Se una cosa è illegale, è illegale punto e basta, è questo semplice basilare ed elementare concetto che sembra essere svanito nella nostra città.
Il criterio deve essere quello che Rudolf Giuliani applicò alla città di New York, ovvero la tolleranza zero. Disse Giuliani: " se noi tolleriamo che in una strada della nostra città ci sia una finestra con il vetro rotto, dopo 1 anno tutte le finestre di quella strada avranno il vetro rotto!".
Se cominciamo a dire "vabbè invece che 5 camion bar abusivi lasciamone 2", state sicuri che prima o poi torneranno tutti e 5!
e i tumori si combattono con la chemioterapia non con le tisane.
Tolleranza zero e linea durissima.
Completamente d'accordo: MAGARI ci fosse un Giuliani come a New York che riportò la città, con LA TOLLERANZA ZERO a standard di vita ottimali. Magari averlo a Roma. Forza Inches, non aver timore, la cittadinanza apprezzerà, finalmente.
SOSTIENI STARACE!!!
DALLA PADELLA ALLA BRACE.
Sui camion bar ho già presentato denuncia in procura, non su di loro, ma su come vengono rilasciate le licenze ed il motivo per cui parcheggiano ovunque e lavorano anche di notte, mentre dovrebbero chiudere alle 23,00 come da nota del Dipartimento del Comune di Roma. Godono di troppa impunità e strafottenza. Il Segretario Storace mi appoggia, lo stesso il Federale romano Rossin; alla Stazione Termini ho notato 2 pubblici ufficiali che hanno ignorato 1 camion bar e 2 ambulanti, di cui uno con il banco lungo 12 mt (il max è 4) ho preso il nome di due testimoni ed ho fatto altra denuncia in procura per omissione in atti d'ufficio. Altri cittadini mi hanno segnalato 13 soste notturne irregolari su strade della prostituzione. Datemi una mano, segnalate, se volete alla mia mail: m.inches@tiscali.it procederò solamente a mio nome, chi mi conosce sa che non tradisco mai chi mi aiuta. Grazie Massimo Inches
il segretario Starace, unitamente ad Inches dovrebbero prendere una netta posizione contro Alemanno e non aspettare gli eventi per vedere se ci si può alleare per prossime elezioni amministrative, o no.
Alemanno è un brutto male per Roma, quindi va mandato a casa prendendo le giuste distanze ma da subito. Non deve avere più alibi per scaricare la colpa su altri. Pensasse a far approvare il bilancio, quello vero, invece di menar il can per l'aia.
Anonimo hai ragione. Sbagli solo nella scrittura, il cognome giusto è STORACE, spero anche io di andare per conto nostro nelle prossime amministrative, oggi la mia ocntroparte è prprio il Pdl che mi fa la guerra per le mie iniziative. Io questo sindaco lo chiamo Aledanno, nome che più gli appartiene, alla prossima, cordialmente Massimo Inches
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