Insomma ricapitolando: il Comune concede uno spazio prestigiosissimo (praticamente al Colosseo) per la manifestazione Atreju organizzata da ambienti del Pdl vicini alla ex ministro (un ex ministro!) Giorgia Meloni. Atreju per promuovere la propria manifestazione riempie Roma di affissioni abusive, manifesti, colla, la mafia degli attacchini. Tutto questo provoca -è la prima volta, sarà il cambio della guarda dei Vigili?- una timida reazione del Comune come vedete. Sopra i manifesti ieri (quando pubblicammo il nostro video), sotto i manifesti oggi.
Certo fa un po' tenerezza vedere una amministrazione locale, una istituzione che non ha armi per difendersi. Dei semplici manifesti "AFFISSIONE ABUSIVA", che tra l'altro costano un tot per stamparli e per affiggerli. E il degrado rimane lì. E oltre il degrado il grave danno perché gli avvisi comunali appaiono solo sugli impianti comunali (Atreju in realtà ha imbrattato impianti privati, muri, cabine telefoniche, perfino i contenitori gialli della Caritas!) e contribuiscono a coprire le affissioni regolari, sottostanti alla matassa di abusivismo, che hanno effettivamente pagato la tassa. E che spesso sono le stesse iniziative culturali pubbliche (teatro, musei...) che così ne rimettono.
Armi spuntate dicevamo: perché in una democrazia normale chi sbaglia paga. Una manifestazione che si promuove abusivamente, riceve la revoca all'autorizzazione e gli viene impedito di svolgersi. Vediamo poi se eventi come Atreju o come la Festa dell'Unità (i cui manifesti abusivi, dopo settimane, ancora ammorbano aree tutelate e architetture di pregio) potrebbero svolgersi appoggiandosi alla loro bolla di illegalità. Contro chi dichiara guerra alla città bisogna combattere. Altrimenti la città perde.
Vi preghiamo di twuttare, facebuccare, scrivere email e fare tutto quel che potete per sensibilizzare quelli di Atreju. Per quanto possa essere possibile. Visto che lo scorso anno fecero uguale, e l'anno prima pure!
Certo fa un po' tenerezza vedere una amministrazione locale, una istituzione che non ha armi per difendersi. Dei semplici manifesti "AFFISSIONE ABUSIVA", che tra l'altro costano un tot per stamparli e per affiggerli. E il degrado rimane lì. E oltre il degrado il grave danno perché gli avvisi comunali appaiono solo sugli impianti comunali (Atreju in realtà ha imbrattato impianti privati, muri, cabine telefoniche, perfino i contenitori gialli della Caritas!) e contribuiscono a coprire le affissioni regolari, sottostanti alla matassa di abusivismo, che hanno effettivamente pagato la tassa. E che spesso sono le stesse iniziative culturali pubbliche (teatro, musei...) che così ne rimettono.
Armi spuntate dicevamo: perché in una democrazia normale chi sbaglia paga. Una manifestazione che si promuove abusivamente, riceve la revoca all'autorizzazione e gli viene impedito di svolgersi. Vediamo poi se eventi come Atreju o come la Festa dell'Unità (i cui manifesti abusivi, dopo settimane, ancora ammorbano aree tutelate e architetture di pregio) potrebbero svolgersi appoggiandosi alla loro bolla di illegalità. Contro chi dichiara guerra alla città bisogna combattere. Altrimenti la città perde.
Vi preghiamo di twuttare, facebuccare, scrivere email e fare tutto quel che potete per sensibilizzare quelli di Atreju. Per quanto possa essere possibile. Visto che lo scorso anno fecero uguale, e l'anno prima pure!
4 commenti | dì la tua:
Usate anche il tag #senzapaura
oSono dei parasiti che NON meritano vivere in questa città, ma in un deserto lontanissimo della civiltà!
Si dovrebbero fare manifestazioni o denunce, anche al parlamento europeo. Hanno ridotto Roma ad un bordello di prima classe!!!
senza paura e senza legge.
si tacciano custodi di chissà quali valori cristiani e invece poi si fanno promotori di qualche mito pagano, come le SS tedesche, per poter attirare le menti deboli.
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