31 agosto 2012
Non potete credere a quel che capita ogni sera tra Colosseo e Palatino se non guardate questo video. Curioso che ne parliamo solo noi, no?
Caro Comandante Buttarelli,
ieri siamo passati all'ora di cena da Via di San Gregorio e, come tutte le sere, ci siamo chiesti: siamo noi ad avere le allucinazioni ed a vedere qui un incredibile conglomerato di illegalità oppure sono tutti gli altri che fanno finta di non vedere? Per dare una risposta a questa domanda abbiamo girato un filmato che ci teniamo molto lei possa visionare.
Nella prima parte del filmato si vede il nostro passaggio a Via di San Gregorio alle 20.30. Da un paio d'ore la strada è stata liberata dalle decine di autobus in sosta selvaggia che lo scellerato piano bus della attuale Giunta ha collocato qui tutti i giorni a rendere questo posto fragilissimo dal punto di vista archeologico e architettonico uno sconfinato parking di bisonti di lamiera. La strada, lasciata dall'illegalità dei torpedoni però, viene immediatamente aggredita da una nuova illegalità.
Commercio abusivo, sosta selvaggia, parcheggiatori abusivi. Uno legato all'altro. Alle 20.30 un parcheggiatore corre da una parte all'altra di questa che è una vera e propria autostrada urbana sia per chiedere il pizzo agli automobilisti, sia per fare in modo che davanti all'entrata della rassegna All'Ombra del Colosseo (inviamo questa mail in copia anche a loro, per un parere e un riscontro sulla questione e su questo video) resti uno spazio utile alla sosta di un camion bar. Sempre il solito camion bar (ha il marchio "13"... A buon intenditor...) che ogni sera non sappiamo se regolarmente o meno sosta qui. Ora alcune domande: il camion bar ha il permesso di vendere subito fuori dall'uscita della rassegna estiva del Celio? Se sì chi gli ha dato questo permesso e perché? Come è possibile che questo -ipotetico- permesso gli sia stato dato consentendo la sosta in un tratto dove vige un rigido divieto? E, se regolare permesso c'è, come è possibile che il Comune abbia avuto dalla soprintendenza il vialibera ad installare un camion bar (un ennesimo camion bar) dotato di luce e arredi che manco alla sagra della sugna di Schiavi d'Abruzzo? Lo scenario è incredibile. Ma andiamo avanti con le domande: se questo esercizio è autorizzato come si spiega che un parcheggiatore evidentemente abusivo, che estorce il pizzo ad alcuni automobilisti si preoccupi di mantenere il posto -in divieto- per il camion bar? Anche un bambino potrebbe fare due più due, ma a quanto pare non lo fanno i Vigili Urbani e non lo fa neppure la magistratura visto che non ci vuole Scotland Yard per capire quale lurida commistione di interessi e reati via sia. Se poi, sciagurata ipotesi, il camion bar non fosse autorizzato, come è possibile che gli sia permesso ogni sera di fare il bello e il cattivo tempo in questo modo? Chi lo protegge? Quel "13" sulla fiancata è un numero beneaugurante o fa riferimento ad altro?
Come può vedere il video è diviso in due parti. Quella girata alle 20.30 e quella girata a mezzanotte e mezza. Alla fine della prima ci siamo recati subito dalla pattuglia di stanza all'ingresso dell'area archeologica del Colosseo. I due vigili stanno lì per evitare che le auto si parcheggino, come è successo qualche mese fa (lei non era ancora Comandante), fin dentro al Colosseo. Perché questo è diventata oggi Roma. Ebbene dopo aver visto la scena che abbiamo documentato, la sfilza di auto posteggiate in divieto e il sospetto "buco" di fronte all'entrata protetto con veemenza dal posteggiatore abusivo abbiamo indicato tutto ai Vigili i quali sono scattati sull'attenti, si sono infilati in macchina facendoci capire che sarebbero intervenuti.
Ecco perché siamo tornati dopocena. Per compiacerci della sfilza di contravvenzioni biancheggianti sui lunotti. Quello che abbiamo trovato è visibile nel video. Le auto in divieto erano quintuplicate, contravvenzioni zero (omissioni in atti d'ufficio, Comandante: non si possono non multare queste macchine; e se fai finta di non vederle e poi un cittadino te le segnala allora non puoi esimerti ancor più), il camion bar, con il suo bel "13" stava al suo posto, tenutogli caldo dal parcheggiatore abusivo: stantuffafa il micidiale e puzzolente gruppo elettrogeno utile per alimentare gli orripilanti neon multicolor (servono a vendere di più?). I parcheggiatori abusivi erano diventati sette, due da un lato, cinque dall'altro seduti su una fontana monumentale a contare le monete. Di Vigili Urbani manco l'ombra
Comandante Buttarelli, come sa noi, nonostante tutto, contiamo su di lei e abbiamo molte speranze che con lei le cose possano cambiare. Però ci vuole una svolta, una svolta vera. Anzi una serie di svolte. La prima potrebbe essere, stasera stessa, far tornare la legalità su Via di San Gregorio. Noi ce lo aspettiamo e ripasseremo, a filmare.
30 agosto 2012
I 900mila euro per Via di Ripetta sono soldi sprecati. Chiamate la Corte dei Conti e bloccate quei lavori-scandalo. Lo dice anche il presidente del Primo Municipio Orlando Corsetti
Continua l'attenzione sul cantiere-scandalo di Via di Ripetta dove -come abbiamo dimostrato qui- il Comune vuole fare dei lavori, spendere dei soldi, ma non risolvere i problemi con la complicità dei peggiori comitati di residenti (che non si smentiscono mai!).
Qui l'articolo di RomaToday che ha intervistato Orlando Corsetti, il presidente del Primo Municipio.
Qui l'articolo di RomaToday che ha intervistato Orlando Corsetti, il presidente del Primo Municipio.
Dieci, cento, mille Via di Ripetta. Guardate come si comportano i selvaggi che hanno comprato casa a Porta di Roma
Appoggio la battaglia per una via di Ripetta pedonalizzata o, almeno, dove i pedoni abbiano diritto di cittadinanza. Il problema, però, temo proprio che sia antropologico: a Roma la mente della ggente è bacata. La prova? La foto è stata scattata ieri nel quartiere di Porta di Roma. Spazio ce ne è. A lato della via dove ho fatto la foto c'è uno slargo con tanto di posti liberi. Ovviamente, però, residenti e visitatori preferiscono parcheggiare la maghina davanti alla porta del palazzo in pieno divieto di sosta e fermata... Praticamente tutta la strada è occupata da auto in divieto! Ma dove cavolo ve la portereste sta maghina!? Fin dentro al corridoio di casa? E questo è un quartiere nuovo e spazioso, con edifici provvisti di parcheggi interni. Figurarsi altrove.
Mauro
*Caro Mauro,
la storia della mente bacata è una scusa. Basta fare le strade dove la sosta vietata è fisicamente impossibile e vedrai che la sosta vietata scomparirà magicamente. Se hanno messo un cartello di divieto di sosta e fermata perché poi hanno lasciato lo spazio per la sosta e per la fermata? Questo non si capisce e questo è grave. Occorre agire in questo senso. La gente fa quel che la città e le strade le permette di fare.
-Roma fa schifo
Il terrazzo che guarda al Colosseo. E che annega nel degrado e nell'abbandono
Come il terrazzo sopra la fermata Metro B, questo terrazzo su Via dei Fori Imperiali, proprio di fronte al Colosseo, è un disastro, sia per la scena indecorosa che per l’incolumità delle persone che si avventurano in cerca di vedute da ricordare da Roma. Altro che ricordi della città!!!! Che bellissima sorpresa li attende una volta arrivati lassù!! Ma non mi fermerò mai di segnalare queste scene che insultano la dignità non solo della città ed i suoi residenti ma anche l'Italia intera.
Mnz
29 agosto 2012
Scandalo botticelle. Perché ad una categoria di privati cittadini si regala un pezzo di Villa Borghese? Allora regaliamo pure il box auto ai tassinari?
Le "botticelle" sono un anacronismo; il consiglio del II Municipio (competente per territorio), già a gennaio aveva votato un OdG presentato dall'IdV nel quale si esprimeva contrarietà alla concessione a pochi privati di un'importante area del Galoppatoio al fine di costruirvi le stalle per il rimessaggio dei cavalli. Assurdo pensare che alla fine di una faticosa giornata trascorsa a trainare carrozze stracolme di turisti in mezzo allo stravolgente traffico romano, le povere bestie dovessero pure affrontare la salita del Pincio per arrivare a Villa Borghese. E poi il manufatto sarebbe pure a carico del Comune che con soldi pubblici foraggerebbe il privilegio di 42 vetturini che nelle cronache cittadine non ottengono molte citazioni per l'amore verso gli animali, e neanche verso gli umani. I lavori sono fermi da diversi mesi e rovi ed erbacce ricoprono il cantiere. L'unica opera compiuta è la robusta cancellata che sottrae ai cittadini una consistente parte del Galoppatoio. Oggi l'assessore all'ambiente Visconti annunciava che Villa Borghese verrà restaurata, e che già a settembre ci sarà un'inaugurazione. Non si capisce cosa ci sia da inaugurare e si spera che non si tratti proprio delle stalle per i cavalli; ma non si capisce cosa altro si possa inaugurare e con quali soldi, visto che le fidejussioni (per un ammontare di € 500.000,00) per i danni provocati dalle strutture per il Concorso Ippico non sono state presentate, nè dalla F.I.S.E. nè dai fornitori delle strutture stesse.
Alessandro Ricci - consigliere II Municipio
Lo schifo che sta succedendo a Via Ripetta peggiora pure. Ma almeno se ne parla. Ecco perché Romafaschifo torna all'attacco
Abbiamo ottenuto quello che volevamo. No, non abbiamo risolto il problema dello sfregio che si sta per perpetrare ad una strada distrutta come Via di Ripetta, abbiamo però ottenuto una serie di cose. In primis che della questione si parlasse. E non è ha parlato gente da poco. Ne ha parlato uno dei pochi (l'unico?) politici europei che la città può vantare: uno che è preparato, non ruba (l'unico?) e va a lavoro coi mezzi pubblici (stiamo parlando di Umberto Croppi) e ne ha parlato la testata romana più letta in questi anni in cui i quotidiani tradizionali stanno letteralmente andandosene a farsi benedire: Roma Today.
Roma Today ha riportato le parole di Croppi, ha riportato la nostra indignazione, ha intervistato a quanto ne sappiamo il presidente Orlando Corsetti (l'intervista uscirà forse oggi), ma ha fatto di più. Ha sollecitato i comitati di zona. In realtà stamani qualcosa è uscito anche sul Corriere della Sera. E son notizione: pare che la decisione, fin qui scellerata, sulla larghezza dei marciapiedi sia sospesa e se ne sia interessato il sindaco... E da qui - torniamo alla posizione dei comitati - arriva non solo la nostra grande vittoria, ma anche la nostra voglia di tornare in campo e rimettere in moto la macchina imprescindibile di Roma fa schifo. Questa gentaglia, infatti, va ben oltre le nostre peggiori aspettative. Che questi preferivano le macchine appollaiate sui marciapiedi ai tavolini glielo dicevamo quasi per paradosso, per esagerare (mica poi tanto), ma loro -sta tutto scritto nero su bianco e non smentito- lo confermano, lo rivendicano, lo ribadiscono.
Leggete l'articolo di Roma Today: "non vogliamo l'allargamento dei marciapiedi perché altrimenti ci potrebbe essere spazio sufficiente per qualcuno per mettere dei tavolini". In una strada dove un disabile, una mamma col passeggino, un anziano, un bambino non può camminare il problema sono i futuri presunti tavolini. Preferiscono lasciare il marciapiede così, sapendo alla perfezione che è e sarà alla merce' delle auto parcheggiate in maniera criminale, pur di correre il pericolo di diventare una città normale. Questa gente fa spavento e noi dobbiamo insistere, con tutta la nostra forza, a far sì che le persone per bene di questa città nutrano un odio (odio!) profondo chi questa città sta lavorando con grande acrimonia e veleno a trasportarla in Africa o ancora più giù. Occorre tutti spingere in direzione ostinata e contraria verso l'Europa e contro questa marmaglia.
Ma c'è di più: leggete tra le righe: "pedonalizzare la via sarebbe una follia", "e ndo se passa sennò pe anna' a Piazza Augusto Imperatore?" (dalla rampa dell'Ara Pacis che può essere messa a doppio senso, animale!), "ci vuole lo spazio per il carico e scarico merci" (leggasi: la gente va pur fatta parcheggià sui marciapiedi), e, chicca delle chicche, "la strada è fortemente dissestata quindi non sono soldi mal spesi". Cioè i comitati (oddio, ma ci pensate, questi che parlano come fuorilegge e che dovunque sarebbero rinchiusi a roma sono comitati di quartiere) manco ci pensano alla percorribilità pedonale della strada che è totalmente impossibile, no, loro se non lo avete capito pensano esclusivamente in funzione auto. Abitano al Tridente Mediceo e pensano solo alle macchine. Dunque il fondo stradale va rifatto per far sfrecciare meglio auto e motorini (in attesa del primo morto, mettete il countdown), ma pure se i marciapiedi non sono servibili poco importa, renderli normali avrebbe significato rischiare qualcosa di peggio della peste nera: i tavolini all'aperto. Sì, proprio quella cosa che da Londra a Istanbul, da Madrid a Berlino, da Parigi a Barcellona solo la norma dovunque in occidente.
Ecco perché siamo tornati a combattere. Che ne dite?
“
Potrebbe interessarti:http://www.romatoday.it/cronaca/via-ripetti-lavori-marciapiedi-pedonalizzazione.html
Leggi le altre notizie su:http://www.romatoday.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/RomaToday/41916963809
Roma Today ha riportato le parole di Croppi, ha riportato la nostra indignazione, ha intervistato a quanto ne sappiamo il presidente Orlando Corsetti (l'intervista uscirà forse oggi), ma ha fatto di più. Ha sollecitato i comitati di zona. In realtà stamani qualcosa è uscito anche sul Corriere della Sera. E son notizione: pare che la decisione, fin qui scellerata, sulla larghezza dei marciapiedi sia sospesa e se ne sia interessato il sindaco... E da qui - torniamo alla posizione dei comitati - arriva non solo la nostra grande vittoria, ma anche la nostra voglia di tornare in campo e rimettere in moto la macchina imprescindibile di Roma fa schifo. Questa gentaglia, infatti, va ben oltre le nostre peggiori aspettative. Che questi preferivano le macchine appollaiate sui marciapiedi ai tavolini glielo dicevamo quasi per paradosso, per esagerare (mica poi tanto), ma loro -sta tutto scritto nero su bianco e non smentito- lo confermano, lo rivendicano, lo ribadiscono.
Leggete l'articolo di Roma Today: "non vogliamo l'allargamento dei marciapiedi perché altrimenti ci potrebbe essere spazio sufficiente per qualcuno per mettere dei tavolini". In una strada dove un disabile, una mamma col passeggino, un anziano, un bambino non può camminare il problema sono i futuri presunti tavolini. Preferiscono lasciare il marciapiede così, sapendo alla perfezione che è e sarà alla merce' delle auto parcheggiate in maniera criminale, pur di correre il pericolo di diventare una città normale. Questa gente fa spavento e noi dobbiamo insistere, con tutta la nostra forza, a far sì che le persone per bene di questa città nutrano un odio (odio!) profondo chi questa città sta lavorando con grande acrimonia e veleno a trasportarla in Africa o ancora più giù. Occorre tutti spingere in direzione ostinata e contraria verso l'Europa e contro questa marmaglia.
Ma c'è di più: leggete tra le righe: "pedonalizzare la via sarebbe una follia", "e ndo se passa sennò pe anna' a Piazza Augusto Imperatore?" (dalla rampa dell'Ara Pacis che può essere messa a doppio senso, animale!), "ci vuole lo spazio per il carico e scarico merci" (leggasi: la gente va pur fatta parcheggià sui marciapiedi), e, chicca delle chicche, "la strada è fortemente dissestata quindi non sono soldi mal spesi". Cioè i comitati (oddio, ma ci pensate, questi che parlano come fuorilegge e che dovunque sarebbero rinchiusi a roma sono comitati di quartiere) manco ci pensano alla percorribilità pedonale della strada che è totalmente impossibile, no, loro se non lo avete capito pensano esclusivamente in funzione auto. Abitano al Tridente Mediceo e pensano solo alle macchine. Dunque il fondo stradale va rifatto per far sfrecciare meglio auto e motorini (in attesa del primo morto, mettete il countdown), ma pure se i marciapiedi non sono servibili poco importa, renderli normali avrebbe significato rischiare qualcosa di peggio della peste nera: i tavolini all'aperto. Sì, proprio quella cosa che da Londra a Istanbul, da Madrid a Berlino, da Parigi a Barcellona solo la norma dovunque in occidente.
Ecco perché siamo tornati a combattere. Che ne dite?
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26 agosto 2012
Le stazioni della Lido sono terra di nessuno. E chi dovrebbe far rispettare le regole, le viola per primo
Nella stazione di Roma Porta San Paolo (Piramide) che collega la capitale con il Lido di Ostia, ci sono decine di cartelli che vietano di fumare.
Questi, sono ben visibili in ogni banchina a pochi metri di distanza l'uno dall'altro. Naturalmente, lo stesso divieto è presente anche all'interno delle stazioni della metro.
In entrambi i casi, "non valgono nulla". Chiunque è libero di fumare e visto che anche il personale di stazione e la vigilanza fanno altrettanto, è palese come nessuna multa venga fatta.
L'altro giorno mentre ero in attesa della partenza (al mare ci vado in treno e mai in auto) ho letto attentamente il divieto:
"I trasgressori al divieto sono soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria da € 27,50 ad € 275,00. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia connessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino ai 12 anni."
Sempre sul divieto, c'è scritto che la vigilanza dell'osservanza del divieto è di responsabilità del capostazione.
Oltre a quest'ultimo, il rispetto del divieto spetta anche a: Ufficiali ed agenti di Polizia Giudiziaria, Polizia Amministrativa, Guardie Giurate adibite allo specifico servizio, personale ispettivo Atac che come sapete spesso fumano anche loro in stazione.
A questo punto, ho voluto fare una sorta di calcolo "fortemente in difetto".
Allora, diciamo che ogni giorno 100 fumatori non vengono sanzionati (lo so il numero è decisamente più alto). Diciamo anche che questi 100 trasgressori fumano in assenza di donne in stato di gravidanza e bambini sotto ai 12 anni.
In questi caso, come riporta il divieto,la sanzione per ciascuno sarebbe di € 27,50. Ed ecco il calcolo (vi ricordo, fortemente in difetto):
€ 27,50 x 100 = € 2.750 (giornaliero)
€ 2.750 x 7 = € 19.250 (settimanale)
€ 19.250 x 4 = € 77.000 (mensile)
E così, "ad occhio" possiamo dire che l'Atac e il Comune di Roma, soltanto nella stazione di Roma Porta San Paolo (Piramide) evitano di incassare circa € 77.000 al mese.
Non oso immaginare cosa ne verrebbe fuori con un calcolo basato sui reali trasgressori di tutte le stazione (metro e Lido). Numeri ancora in crescita considerando la presenza di donne in stato di gravidanza e bambini sotto ai 12 anni.
Alessandro Cosimetti
25 agosto 2012
Nell'accorpamento tra municipi unire il XVII con il I è la cosa più normale del mondo. Non c'è manco bisogno di dirlo
In questi giorni si sta parlando degli accorpamenti dei Municipi, Il nostro obiettivo, deve essere quello di compattare il più possibile la Città Storica centrale. Io auspico che questa operazione sui municipi sia parallela alla nascita della città metropolitana, un ente di coordinamento e di raccordo che dovrebbe garantire lo sviluppo
omogeneo della città capitale.
omogeneo della città capitale.
Auspico la nascita pertanto di un ente locale importante che dovrebbe nascere soprattutto dall’accorpamento del I e del XVII Municipio, un vero e proprio fulcro urbanistico-amministrativo, con una certa autonomia di bilancio e un trasferimento straordinario di funzioni: traffico, cura del verde e del decoro, polizia locale, commercio ecc. Per questi motivi abbiamo attivato, dall’inizio dell’estate, una raccolta firma attraverso una petizione sull’accorpamento del I e del XVII Municipio. La raccolta prosegue e abbiamo bisogno di più firme possibile, entro i primi di settembre, per poter avere una chance, per raggiungere un obiettivo che sarà possibile solo se lavoriamo tutti insieme. Vi chiedo pertanto di aiutarci in questa impresa importante che rappresenta una sfida da non perdere assolutamente.
Per la raccolta potete venire in Municipio XVII, Circonvallazione Trionfale 19, in Presidenza V piano.
Per la raccolta potete venire in Municipio XVII, Circonvallazione Trionfale 19, in Presidenza V piano.
La Presidente del Municipio XVII - Antonella De Giusti
I confronti che ti fanno star male quei due o tre quarti d'ora: ancora Nizza (cheppoi non è di certo la città francese messa meglio)
Vi allego alcune foto fatte un paio di settimane fa a Nizza, in Francia ed a qualche cittadina nei dintorni. Venendo dall’Italia appena si passa il confine il confronto (penso ad Ostia poi…) è impietoso: pulizia dappertutto, aree pedonali veramente pedonali, rotonde tenute benissimo e con splendidi fiori, strade senza buche, pochi cartelloni, preferenziali vere, insomma… una meraviglia. Il lungomare di Nizza che è frequentatissimo poi è una bellezza: si passeggia bene, ci si va in bici, si sosta su belle panchine, c’è un arredo sobrio e funzionale con delle aree ombreggiate e soprattutto pensate un pò… si vede il mare!!! Ma va? Si, si vede il mare dal lungomare di Nizza. A questo proposito è inutile parlare di Ostia dove file e file di cabine e cemento armanto impediscono di vedere spiaggia e acqua.
Se poi vogliamo parlare delle spiagge pubbliche lì “ogni” spiaggia ha il suo presidio medico, il bagnino che controlla davvero i bagnanti, le docce gratis e la sicurezza operata da giovani poliziotti con pantaloncini corti e scarpe da ginnastica che sorvegliano girando a piedi e in bicicletta. Insomma per non restare delusi è meglio non lasciare l’Italia e Roma in particolare.
Luca