Sostiene Inches. La donna dei Parioli che denuncia gli abusi e poi viene abusata ripetutamente

19 luglio 2012





Dopo una settimana dalle minacce, ancora guai alla signora Rita Serafini.
Quello che era sembrato un atto intimidatorio, facendo recapitare una lettera contenente una polvere tossica misteriosa nella abitazione di viale Parioli, si sta dimostrando un vero attentato contro la coraggiosa donna, che aveva osato sfidare il sindaco ed il comandante dei vigili urbani, denunciandoli in Procura per non avere impedito la sosta selvaggia sulla strada – bene, con auto in sosta in seconda e tripla fila, i cui gas di scarico penetravano nel suo appartamento, al piano terra di viale Parioli.
Per tentare di proteggere la finestra della sua abitazione aveva messo dei vasi sul marciapiede, ricevendo una contravvenzioni di 600 €.
Oggi, terrorizzata dalle lettere anonime, ha avuto l’ardire di installare dentro la sua abitazione una piccola telecamera puntata verso la finestra, in modo tale da riprendere chi volesse ancora colpirla, con un cartello in bella evidenza sulla inferriata che informa che l’area video sorvegliata.
Poco prima delle 14,00, oggi è passata una pattuglia della pattuglia municipale a piedi davanti l’abitazione della signora Serafini, che aveva fatto notare agli agenti che una moto era stata parcheggiato sul marciapiede e che riprendere la marcia il conducente avrebbe causato disagi, per gli immancabili fumi che sarebbe entrati nell’appartamento.
Sulla moto non si è notato alcun preavviso di contravvenzione, ma in compenso la pattuglia ha avvisato la signora che doveva smontare la telecamera, altrimenti sarebbero tornati per sequestrarla.
L’ostilità nei suoi confronti è più dolorosa dell’infiammazione che le sta bruciando il viso; dopo una settimana dal vile attentato, quando si era toccata una guancia con la polvere contenuta nella busta anonima, non riesce ancora a trovare pace. Ieri la signora Serafini si è recata in ospedale, ma neanche le medicazioni cui si sta sottoponendo, riescono a levare l’arrossamento sulla pelle ed attenuare il fastidio.
Per fortuna è una donna forte che non si arrende e davanti a me ha chiamato il suo avvocato, che valuterà la legittimità della diffida verbale avanzata dalla polizia municipale.
Mi auguro che prevalga il buonsenso e che presto qualcuno del comando di viale Parioli vada a rassicurare la signora Rita, che può far rimanere al suo posto la telecamera installata dentro casa e che, perché no, ogni tanto una pattuglia le passerà davanti la sua finestra, per vegliare su di lei e dimostrarle quella solidarietà umana che non dovrebbe mai essere negata a chi sta soffrendo per non avere voluto abbassare la testa.
Consigliere Massimo Inches Roma, 13/07/201

11 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

questa è l'ennesima dimostrazione del perchè non andavano resi "polizia" i "vigili uribani"..e c'hanno pure la pistola

solidarietà alla singora

Anonimo ha detto...

I cittadini sono soli e abbandonati a se stessi in favore della prepotenza e dell'ignoranza... resa ancor più grave dalla completa assenza delle Istituzioni...
Solidarietà alla coraggiosa signora.

diego ha detto...

Prima misura della prossima amministrazione capitolina.
Togliere la pistola a questa banda di delinquenti mafiosi.

sampei78 ha detto...

tutto questo è AGGHIACCIANTE!!!
collusi e venduti, loro e l'amministrazione ke li gestisce...

societasanglicana ha detto...

Sapete che solo a viale parioli gli incivili che parcheggiano in doppia e in tripla fila hanno un singolare privilegio? i vigili urbani quando passano, prima di fare la contravvenzione fanno uno, due, tre richiami col fischietto... in tal modo tutti parcheggino selvaggiamente, tanto male che vada se passa il vigile basta tenere le orecchie all'erta, si corre a spostare la macchina e se non è ancora suonato il terzo richiamo di fischietto la si è scampata. assisto quotidianamente a questa scena perché o un ufficio su strada a pochi metri dall'abitazione della signora serafini.

societasanglicana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Se ad un passante gli chiedi l'ora e quello nemmeno risponde, hai trovato un cafone. Alemanno non solo li prende e li paga, ma gli mette pure una divisa. Confermo esperienze identiche a quelle della signora, sia mie che di altri, di "vigili urbani" a cui quando si chiede di applicare il regolamento del comune (ciò per loro sarebbe "lavoro") iniziano a vessare, fare gli arroganti, deridere, ironizzare, omettere di fare il loro lavoro. Ciò dall'ultimo agente al comandante, ai vari "assessori alla sicurezza", fino al barese in persona: non rispondono, lasciano i cittadini in balìa del coatto di turno, li vessano deridendoli. Fanno pena (non tutti, ma bastano), "Il vigile" di Albertone fa ridere, loro fanno pena e altro con quell'arroganza da strapazzo. Uno in uniforme che fa l'arrogante con i cittadini (e lecca ai politici) è un po' meno di una merda.

Anonimo ha detto...

La signora Serafini non è la sola perseguitata dalla banda di Aledanno.
Dopotutto i metodi applicati li conoscevamo già. VIGLIACCHI!!!

Anonimo ha detto...

ma cosa ci volevamo aspettare da squadristi come Alemanno e Co. per non parlare del condannato CRESPI.
Quando si ha poco cervello si usa la forza. Ne approfittano perché questa anziana signora è priva di difesa, altrimenti non avrebbero il coraggio di muoversi. Sono solo dei cagasotto!!!

Anonimo ha detto...

Alemanno e un corrotto di mer*a d'accordo con le mafie dei bancherellari cartellonisti venditori abusive palazzinari della peggior specie, i vigili urbani sono i suoi picciotti.
Mer*a di sindaco mangia pane a sbafo con l'imu piu cara d'italia per mantenere gli stipendi dei suoi amici, di sua moglie e sorella e per finire quello della buciona Polverini
Giu le macchine e motorini dai marciapiedi, in ogni altra citta non sarebbe neanche messo in discussione.

Anonimo ha detto...

CRESPI sono abusivi e vanno ripuliti dalla merda e cacciati!!!

Da: http://luigicrespi.clandestinoweb.com/2012/07/berlusconi-io-vorre-non-vorrei-ma-se-vuoi/

zorro
luglio 21st, 2012 at 08:31
domanda al condannato Luigi Crespi:
come mai da quando romafaschifo a pubblicato notizie su te e la tua famiglia, DATAMONITOR (sondaggi) è sparita dalla circolazione?
Tutti fanno sondaggi meno che la società diretta da tua moglie Natascia e amministrata dall’altro condannato, ma benefattore DE DOMINICIS.
Ma che ti frega, tanto ormai su qualsiasi attività (logo) di Roma Capitale campeggia ovunque il marchio dell’acqua claudia. Dimmi, sono aumentate le vendite?
che porci!!!

bosco
luglio 21st, 2012 at 09:23
ma adesso che sto Crespi non fa più sondaggi, con cosa campa ?

Zorro
Luglio 21 st, 2012 at 11:00
campa cavallo che l'erba cresce a Luigi/bosco!!!
E' quasi finita la pacchia a secco.
Di AMBROGIO CRESPI - Le carceri italiane sono considerate ormai da tempo la "vergogna d'Europa". Per lo stato in cui si vive nei nostri penitenziari...

Risposta:
Le patrie galere, stanno aspettando dei truffatori come voi….che siete dei bancarottieri condannati per il fallimento della HDC. Quando vi incarcereranno speriamo che buttino la chiave. Vergogna Alemanno che paghi questi imbecilli, dopotutto sono come te. LADRONI!!!

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