Maffateciilpiacere. E ora un impero fuorilegge come quello dei camion-bar romani dovrebbe essere messo in discussione da una inchiestina come questa?
Quali sono le accuse?
Vanno avanti con licenze provvisorie? E che volete che sia, se davvero la cosa diventa dirimente vorrà dire che il Comune sanerà queste licenze.
Assegnano le licenze a dei prestanome nulla tenenti? Evvabbo' si pagherà una multa, due multe, tre multe. Ma mica per questo pensate di mandare via gli orribili camioncini dalle aree archeologiche?
Ministero e soprintendenze hanno detto che lì non possono stare? E vabbuo' si va in deroga no? E poi, se proprio insistete, ci dovete spostare da qualche parte che abbia lo stesso valore commerciale del Colosseo, fate vobis...
Come racconta bene oggi il Corriere della Sera (gli altri giornali fan finta di niente...), quello dei camion-bar è uno scandalo che va avanti da circa 25 anni. Autorizzazioni provvisorie date, improvvidamente, per dar da bere ai tanti visitatori previsti a Roma durante le partite dei Mondiali di calcio del 1990. Tutti pensavamo che quell'evento internazionale (pensate, qualche pezzo di merda voleva fare a Roma le Olimpiadi!!! Poi per fortuna è arrivato Mario Monti) ci avesse lasciato in dote solo sprechi assurdi, tangenti a miliardi, finte stazioni ferroviarie e quant'altro. Non solo: anche i camion-bar sono figli di quegli scandali e da allora sono riusciti a sopravvivere. Ecco perché i camioncini, fuorilegge quanto meno per quel che concerne le emissioni, risalgono a 25 anni fa.
Come mai ce l'hanno fatta e perché ce la faranno anche a fronte di questa nuova inchiesta di magistratura e di Guardia di Finanza? Semplice: perché a Roma c'è Piazzale Clodio. E finché c'è Piazzale Clodio tutti stanno tranquilli. A Piazzale Clodio sono riusciti a insabbiare una inchiesta sui cartelloni pubblicitari ('ndrangheta e camorra vera, che in tre anni ha cambiato faccia alla città con la complicità del Comune, giusto per dire!), figuratevi quanto ci mettono a raccontarci che anche sui camion-bar è tutto apposto...
E pensare che, con la magistratura che ci ritroviamo, dovrebbe essere la politica a porre rimedio ai problemi e invece non solo non lo fa, ma si allea con i furfanti. Pare infatti che a Roma l'attuale sindaco abbia candidato nelle sue liste e fatto eleggere come consigliere comunale il rampollo di una delle famiglie più interessata al business in questione. Vi rendete conto? Noi fatichiamo a crederci e ci auguriamo che non sia vero, poiché in caso contrario Alemanno dovrebbe essere incriminato per favoreggiamento, però c'è gente pronta a giurare che sia tutto vero.
Cosa potrebbe fare la politica per risolvere? Ma semplice. Il problema non sono tanto i camion-bar (beh, si, andrebbero ridotti, ricollocati...), quanto la gentaglia che li gestisce. Come fare? Anche qui si risolve mettendo le postazioni a gara (direttiva Bolkestein, aiutaci tu!). Vince il più bravo. Quello che fa l'offerta migliore al Comune (non 1000 euro l'anno o poco più come pagano questi personaggi guadagnandone però 5000 al giorno!). Quello che fa l'offerta gastronomica più curiosa, più di qualità. A Londra? I camion-bar non mancano, ma ce ne sono una decina talmente di qualità che il Gambero Rosso ci farà uno speciale nei prossimi mesi... La qualità si ottiene facendo vincere i migliori, non i più ammanicati, non quelli che ti pagano la campagna elettorale, non quelli che ti danno la mazzetta. E' chiaro o dobbiamo farvi un disegnino?
E proprio attualmente, a Roma, ci sono degli imprenditori seri, onesti, dei ristoratori di alta o altissima qualità che stanno cercando di fare la loro proposta: camion bar di livello gastronomico eccellente. Dal design curato e studiato. Vengono accolti negli uffici comunali con frasi tipo "ma chi glielo fa fare", "ma si rende conto del ginepraio in cui si sta mettendo", "ma è proprio sicuro di volerci provare...". Così sono trattati gli imprenditori -italiani o stranieri- che vogliono investire nella nostra città, che vogliono creare posti di lavori (veri, non al nero), che vogliono pagare le tasse (non evaderle), che vogliono proporre ai romani ed ai turisti prodotti di qualità a prezzi corretti, non merce scadente e avariata a prezzi da ladrocinio. E poi ci sorprendiamo se siamo l'ultima capitale d'Europa per entità di investimenti stranieri? Quanto impatta questo sulle vite di tutti noi? Quanto impoverisce tutti noi? Quanto ci priva di opportunità, di ricchezza, di benessere, di profitto? Quanto ci perdiamo, per far guadagnare centinaia di migliori l'anno ai clan delle bancarelle e dei camion-bar? Dei cartelloni e dei vu cumprà? Dei rifiuti e degli autodemolitori? Quanti soldi l'anno? Quante migliaia di euro l'anno paghiamo per mantenere questa racaille? Quante tasse? Quanta IMU, quanta imposta sui rifiuti per coprire l'esistenza di questi parassiti? Per tappare la falla di queste economie? Quanti servizi in meno (sanità, assistenza, asili nido, manutenzione) perché i soldi non ci stanno visto che non li si chiede a chi li si potrebbe chiedere (lo scandalo cartelloni porta nelle casse del Comune 20 milioni l'anno e forse manco questi a fronte di un miliardo di guadagno delle mafie che lo gestiscono; le bancarelle portano nelle casse del Comune spiccioli rispetto ai miliardi di euro -!!!- che i fuorilegge che operano in questo business guadagnano)?
Quali sono le accuse?
Vanno avanti con licenze provvisorie? E che volete che sia, se davvero la cosa diventa dirimente vorrà dire che il Comune sanerà queste licenze.
Assegnano le licenze a dei prestanome nulla tenenti? Evvabbo' si pagherà una multa, due multe, tre multe. Ma mica per questo pensate di mandare via gli orribili camioncini dalle aree archeologiche?
Ministero e soprintendenze hanno detto che lì non possono stare? E vabbuo' si va in deroga no? E poi, se proprio insistete, ci dovete spostare da qualche parte che abbia lo stesso valore commerciale del Colosseo, fate vobis...
Come racconta bene oggi il Corriere della Sera (gli altri giornali fan finta di niente...), quello dei camion-bar è uno scandalo che va avanti da circa 25 anni. Autorizzazioni provvisorie date, improvvidamente, per dar da bere ai tanti visitatori previsti a Roma durante le partite dei Mondiali di calcio del 1990. Tutti pensavamo che quell'evento internazionale (pensate, qualche pezzo di merda voleva fare a Roma le Olimpiadi!!! Poi per fortuna è arrivato Mario Monti) ci avesse lasciato in dote solo sprechi assurdi, tangenti a miliardi, finte stazioni ferroviarie e quant'altro. Non solo: anche i camion-bar sono figli di quegli scandali e da allora sono riusciti a sopravvivere. Ecco perché i camioncini, fuorilegge quanto meno per quel che concerne le emissioni, risalgono a 25 anni fa.
Come mai ce l'hanno fatta e perché ce la faranno anche a fronte di questa nuova inchiesta di magistratura e di Guardia di Finanza? Semplice: perché a Roma c'è Piazzale Clodio. E finché c'è Piazzale Clodio tutti stanno tranquilli. A Piazzale Clodio sono riusciti a insabbiare una inchiesta sui cartelloni pubblicitari ('ndrangheta e camorra vera, che in tre anni ha cambiato faccia alla città con la complicità del Comune, giusto per dire!), figuratevi quanto ci mettono a raccontarci che anche sui camion-bar è tutto apposto...
E pensare che, con la magistratura che ci ritroviamo, dovrebbe essere la politica a porre rimedio ai problemi e invece non solo non lo fa, ma si allea con i furfanti. Pare infatti che a Roma l'attuale sindaco abbia candidato nelle sue liste e fatto eleggere come consigliere comunale il rampollo di una delle famiglie più interessata al business in questione. Vi rendete conto? Noi fatichiamo a crederci e ci auguriamo che non sia vero, poiché in caso contrario Alemanno dovrebbe essere incriminato per favoreggiamento, però c'è gente pronta a giurare che sia tutto vero.
Cosa potrebbe fare la politica per risolvere? Ma semplice. Il problema non sono tanto i camion-bar (beh, si, andrebbero ridotti, ricollocati...), quanto la gentaglia che li gestisce. Come fare? Anche qui si risolve mettendo le postazioni a gara (direttiva Bolkestein, aiutaci tu!). Vince il più bravo. Quello che fa l'offerta migliore al Comune (non 1000 euro l'anno o poco più come pagano questi personaggi guadagnandone però 5000 al giorno!). Quello che fa l'offerta gastronomica più curiosa, più di qualità. A Londra? I camion-bar non mancano, ma ce ne sono una decina talmente di qualità che il Gambero Rosso ci farà uno speciale nei prossimi mesi... La qualità si ottiene facendo vincere i migliori, non i più ammanicati, non quelli che ti pagano la campagna elettorale, non quelli che ti danno la mazzetta. E' chiaro o dobbiamo farvi un disegnino?
E proprio attualmente, a Roma, ci sono degli imprenditori seri, onesti, dei ristoratori di alta o altissima qualità che stanno cercando di fare la loro proposta: camion bar di livello gastronomico eccellente. Dal design curato e studiato. Vengono accolti negli uffici comunali con frasi tipo "ma chi glielo fa fare", "ma si rende conto del ginepraio in cui si sta mettendo", "ma è proprio sicuro di volerci provare...". Così sono trattati gli imprenditori -italiani o stranieri- che vogliono investire nella nostra città, che vogliono creare posti di lavori (veri, non al nero), che vogliono pagare le tasse (non evaderle), che vogliono proporre ai romani ed ai turisti prodotti di qualità a prezzi corretti, non merce scadente e avariata a prezzi da ladrocinio. E poi ci sorprendiamo se siamo l'ultima capitale d'Europa per entità di investimenti stranieri? Quanto impatta questo sulle vite di tutti noi? Quanto impoverisce tutti noi? Quanto ci priva di opportunità, di ricchezza, di benessere, di profitto? Quanto ci perdiamo, per far guadagnare centinaia di migliori l'anno ai clan delle bancarelle e dei camion-bar? Dei cartelloni e dei vu cumprà? Dei rifiuti e degli autodemolitori? Quanti soldi l'anno? Quante migliaia di euro l'anno paghiamo per mantenere questa racaille? Quante tasse? Quanta IMU, quanta imposta sui rifiuti per coprire l'esistenza di questi parassiti? Per tappare la falla di queste economie? Quanti servizi in meno (sanità, assistenza, asili nido, manutenzione) perché i soldi non ci stanno visto che non li si chiede a chi li si potrebbe chiedere (lo scandalo cartelloni porta nelle casse del Comune 20 milioni l'anno e forse manco questi a fronte di un miliardo di guadagno delle mafie che lo gestiscono; le bancarelle portano nelle casse del Comune spiccioli rispetto ai miliardi di euro -!!!- che i fuorilegge che operano in questo business guadagnano)?
L'unica salvezza per sta cazzo di città è votare Movimento 5 Stelle e spezzare tutte le connivenze tra comune e bancarellari.
RispondiEliminaquoto movimento 5 stelle ! Però attenzione, il corriere torna sempre sulla storia del restauro di della valle...della valle è uno dei massimi azionisti del corriere !
RispondiEliminastiamo attenti ad arrivare a facili conclusioni. sicuramente la magistratura deve agire a 360 gradi .
A Londra? I camion-bar non mancano, ma ce ne sono una decina talmente di qualità che il Gambero Rosso ci farà uno speciale nei prossimi mesi"
RispondiEliminaDa incorniciare....tempo fa postai un articolo sempre del gambero rosso e fui minacciato da un idiota !
Che sia chiaro hanno molti problemi anche in inghilterra e negli usa...i centri commerciali e i mc donald protestano per questa concorrenza ! Per questo dico di stare attenti a questi articoli....in conflitto d'interessi !
Bisognerebbe stare attenti anche a entrare come troll nei blog antidegrado. Potrebbe essere pericoloso...
RispondiEliminaRoma con questa giunta è ridotta a brandelli, massacrata, sfruttata, depauperata e chi dovrebbe vigilare, tutelare, indagare, fermare NON FA NULLA.
RispondiEliminaE poi ci si chiede come mai si precipita sempre più nel degrado e ci si augura che FINALMENTE arrivino amministratori capaci, cittadini innamorati di Roma e non legati a doppio filo con interessi di dubbia legalità.
M'auguro che questo movimento 5 stelle, per come è organizzato, per come nasce, per chi propone, per il controllo incrociato su ogni iniziativa, per i voti diretti, cacci via a pedate questo schifo e chi ne è l'artefice, su, accanto a Marco Aurelio.
come ricorda bene Tonelli questa situazione ha radici lontane, in cui le giunte di sinistra hanno grande responsabilità. Anche se questo a baratro in tutti i settori dell'amministrazione romena, a mia memoria, non si era mai visto. Per quanto riguarda i movimenti a varie stelle, se il buongiorno si vede da Parma allora stiamo freschi.
RispondiEliminal'ultima parte di questo post andrebbe pubblicata in prima pagina sui quotidiani nazionali, perchè la maggior parte della gente non si rende conto dell'entità del danno che questi creano alla città, al paese e a tutti noi.
RispondiEliminaPerché la prima parte no!?
RispondiEliminaPerché solo la seconda parte???
RispondiEliminaisognerebbe stare attenti anche a entrare come troll nei blog antidegrado. Potrebbe essere pericoloso..."
RispondiEliminaNon sono un troll ! Perchè dovrei esserlo ? ! Non mi sembra corretto bollarmi come troll per mortificarmi ! Aspetto il gambero rosso per postare la discussione (come mi pare feci anche all'epoca ).
forse mi hai frainteso...non mi riferivo a te quando parlavo di conflitto d'interessi.
RispondiEliminaBellissimo post che centra in pieno il problema e le conseguenza di questo schifoso abuso commerciale. Ripongo speranze solo nel M5S. Non vedo l'ora che arrivino le elezioni!
RispondiEliminacome non è vero che tredicine è consigliere comunale ! e poi hanno appena arrestato il vice presidente del consiglio comunale ... chiudono le porte quando c'è il consiglio che è pubblico per vendere acea. stupisce che ci si stupisca
RispondiEliminaL'unico sistema per riprendersi roma è una lista di cittadinanza di competenze completamente avulsa dalla politica che abbia già al suo interno il germe della politica con la p maiuscola.
oggi 21 luglio ho depositato una denuncia-esposto in procura (il procollo è aperto anche il sabato mattina) sulla situazione dei camion bar, per aprire indagine su possibili collusioni omertose. Ho testimoniato un episodio omissivo in via Giolitti, con persone presenti, ho chiesto di capire chi ha rilasciato 12 licenze solo per villa Borghese e perchè Falasca e Tredicine stanno davanti il Bioparco con la loro merce. Un dossier me l'ha fornito un'associazione che ha fatto l'elenco di località dove non dovrebbero stare i camion bar. Siamo ottimisti, vinceremo noi
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