30 giugno 2012
Roma fa Schifo augura alla squadra Nazionale di perdere l'Europeo
Avevano resistito alla grande, le aiuole di Piazza Venezia. Era bastato poco: una intuizione di Marco Visconti, assessore all'ambiente, probabilmente l'unico da salvare della giunta Bordoni (quella con sindaco Alemanno). Intuizione semplice: delle miniringhierine in ferro battuto. Perché trasformare la prepotenza dei turisti in rispetto rappresenta un confine sottile. Alle volte basta dimostrare di crederci: fare aiuole senza protezione significa non crederci, e se non ci credi tu figurati se ti rispettano gli altri. Messe le ringhierine, le aiuole sono tornate stupende e stupende sono rimaste per mesi. Manco per fare le foto, osavano valicarle...
Fino a giovedì, quando l'Italia ha vinto la partita contro la Germania guadagnandosi la finale del campionato europeo di calcio. Secondo alcuni (e c'è chi li giustifica) questo semplice fatto poteva legittimare il fatto di devastare tutto. Distruggere Piazza Venezia e vicinanze, umiliare gli spazi comuni, far sì che tutti i quattrini investiti risultassero sciupati.
Fino a giovedì, quando l'Italia ha vinto la partita contro la Germania guadagnandosi la finale del campionato europeo di calcio. Secondo alcuni (e c'è chi li giustifica) questo semplice fatto poteva legittimare il fatto di devastare tutto. Distruggere Piazza Venezia e vicinanze, umiliare gli spazi comuni, far sì che tutti i quattrini investiti risultassero sciupati.
La solita scena indegna.
Ecco, se vincere il campionato Europeo dovesse significare dover subire l'attacco di questi barbari gli spazi comuni della città di Roma (e di altre città), l'augurio inequivocabile è quello di una vittoria della Spagna. Provate a calpestare le aiuole, a Madrid, dove non si può. O peggio a Barcellona. E vedete cosa vi succede...
Alemanno e la demenza. Un po' di rassegna stampa
Brutta storia. Nonostante ciò ieri se ne sono occupati Repubblica, Roma Today (commentabile) e tangenzialmente l'Espresso.
Ma nessuno di questi ha scartabellato un po' in rete. Avrebbe scoperto che non è la prima volta che Alemanno utilizza aggettivi non adeguati al suo status di primo cittadino. Leggete qui, qui, qui e qui. Ma c'è molto altro. Praticamente i prestigiosi e presentabilissimi (dovreste vederli) ghost writers del sindaco quando non sanno che dire dicono "demente"...
E poi guardate -nell'immagine in alto- cosa abbiamo trovato tra i vecchi messaggi di Romafaschifo su Twitter... Ma allora è un vizio. Consiglio nostro? Segnalate a tutto spiano Romafaschifo (a proposito, seguitelo su Twitter su @romafaschifo) sul profilo del sindaco (@alemannotw), così almeno capirà, leggendolo, che il blog non è contro di lui e che, anzi, è pieno di soluzioni che non dovrebbe fare altro che adottare...
Ma nessuno di questi ha scartabellato un po' in rete. Avrebbe scoperto che non è la prima volta che Alemanno utilizza aggettivi non adeguati al suo status di primo cittadino. Leggete qui, qui, qui e qui. Ma c'è molto altro. Praticamente i prestigiosi e presentabilissimi (dovreste vederli) ghost writers del sindaco quando non sanno che dire dicono "demente"...
E poi guardate -nell'immagine in alto- cosa abbiamo trovato tra i vecchi messaggi di Romafaschifo su Twitter... Ma allora è un vizio. Consiglio nostro? Segnalate a tutto spiano Romafaschifo (a proposito, seguitelo su Twitter su @romafaschifo) sul profilo del sindaco (@alemannotw), così almeno capirà, leggendolo, che il blog non è contro di lui e che, anzi, è pieno di soluzioni che non dovrebbe fare altro che adottare...
29 giugno 2012
Sosta per i residenti. L'esempio di Parigi
Ho letto il post di qualche giorno fa relativo alle proteste degli abitanti di Conca D'Oro per i parcheggi a pagamento.
vi invio foto del costo della sosta a Parigi in zona non particolarmante centrale. Anche i residenti pagano, forfait giornaliero di 0.65 oppure settimanale da 3,25 con biglietto da apporre sul cruscotto accompagnato da tessera da applicare sul parabrezza.complimenti e grazie
Romeo
Giusto Romeo, assurdo che la sosta sia gratuita per i residenti. Semplicemente assurdo. Se uno è residente paga per una casa. Non per una casa con posto auto incorportato su suolo pubblico a spese di chi la macchina fa lo sforzo civile e civico di non avercela.
Giusto Romeo, assurdo che la sosta sia gratuita per i residenti. Semplicemente assurdo. Se uno è residente paga per una casa. Non per una casa con posto auto incorportato su suolo pubblico a spese di chi la macchina fa lo sforzo civile e civico di non avercela.
-Romafaschifo
Giuro. Ieri sera Alemanno mi ha bannato dal suo twitter. Ecco come è andata
Uno dei rari post in prima persona di Romafaschifo, ma come si dice: quando ce vo, ce vo! Ieri ero in viaggio, proprio durante la partita degli Europei Italia-Germania. Tra le altre cose controllavo il mio twitter per aggiornarmi sui profili che seguo. Tra questi c'è anche il profilo del sindaco Giovanni Alemanno da Bari (sì sì, quel profilo che secondo alcuni è cresciuto acquistando followers a pagamento) il quale per ore e ore è andato avanti parlando della partita, dell'Italia, dei maxischermi. Una roba a mio modo di vedere stucchevole. La città sta andando a pezzi, il paese è in enorme difficoltà, l'Europa rischia oggi stesso di sbriciolarsi e il sindaco di una delle più importanti città d'occidente cosa fa? Parla tutto il giorno di una partita di pallone? Siamo impazziti? Ho pazientato a lungo fin quando, dopo il primo goal di Mario Balotelli mi sono scocciato e ho risposto all'ennesimo tweet del sindaco chiedendogli di smetterla con questa storia e di fare il serio. E facendogli notare che nessun sindaco di una grande capitale europea si sarebbe comportato così. La risposta la potete vedere qui sotto, diciamo non proprio istituzionale da parte dello staff di comunicazione (decine di raccomandati -quasi sempre totalmente incapaci viste le continue figure di merda mediatiche del sindaco, e dunque della città- pagati da noi, con le nostre tasse, con i soldi che vengono sottratti a utilizzi sociali, a rifare le strade, a mantenere gli asili nido, a rendere sicura la nostra vita, questo è fondamentale sottolinearlo sebbene appaia qualunquista e banale).
Beh se a voi pare normale un sindaco che risponde "non rompere le scatole", a me proprio no. Ma, ahime, non mi sorprendo più conoscendo il personaggio e non mi sorprendo leggendo quello che lo staff del sindaco è capace di scrivere su twitter giorno dopo giorno. Ma le cose sono andate tristemente avanti perché nel totale delirio da partita, Giovanni Alemanno da Bari, una volta portata a casa la vittoria manco che fosse lui l'allenatore della squadra Nazionale, se ne è uscito con un tweet disgustoso (non più disgustoso di tanti tweet disgustosi che invia, ma tant'è) al quale non potevo evitare di rispondere.
Sì, avete letto bene. Il sindaco della capitale del paese ha utilizzato il concetto di "demenza" come fosse un insulto. Una roba che il sindaco di Parigi, quello di Londra o quello di Berlino se l'avessero fatta anche la metà di una grave così si sarebbero dimessi dopo venticinque secondi. Lui invece ha insistito. E quando ho pressato perché chiedesse scusa, mi ha bannato rendendo illeggibili al mio profilo i suoi preziosi tweet...
Eppure gli avevo chiesto solo di domandare scusa per un tweet tremendo. La cosa ancor più grave tuttavia (sì, c'è una cosa ancor pià grave) è stato l'assalto di incredibile violenza, di insulti, di aggressività da parte dei profili dei fake-fan del sindaco. Chi sono i fake-fan? Spieghiamo. Dunque la strategia social del sindaco ha previsto di acquistare dei followers in modo da fingere di essere molto seguito. Inoltre la strategia prevede una serie di profili più o meno fasulli e indotti che incensano il sindaco di lodi. Lo staff che per conto del sindaco gestiste il profilo twitter così è nelle condizioni di retwittare (chi non usa Twitter ci starà maledicendo) una serie di messaggi di elogio ogni qual volta che proferisce verbo. Se fate caso questi profili adoranti spesso sono fatti da donne che hanno nella foto-profilo immagini ammiccanti, provocanti, nudi. Ancor più spesso si tratta di persone che effettuano pochissimi tweet e, guardacaso, tutti rivolti ad Alemanno ed alle sue gesta e così via. Insomma strategie davvero da quattro soldi facilissime da smascherare. Ebbene questi signori (qui sotto pubblichiamo solo i più educati) si sono scagliati contro il sottoscritto colpevole soltanto di aver fatto notare al sindaco delle incongruenze. Con una violenza che potete intuire.
Qualche giorno fa, ospiti di Roma Uno, parlammo di approccio "sudamericano" del sindaco (da scriversi sempre con la minuscola, a Roma, purtroppo) ai social network. Oggi, concordando con un giornalista de L'Espresso anch'egli bannato tempo fa, dobbiamo correggerci e parlare di approccio "cinese".
OVVIAMENTE CHIEDIAMO A TUTTI DI TUITTARE QUESTO ARTICOLO SUL PROFILO DI @ALEMANNOTW !!!
Beh se a voi pare normale un sindaco che risponde "non rompere le scatole", a me proprio no. Ma, ahime, non mi sorprendo più conoscendo il personaggio e non mi sorprendo leggendo quello che lo staff del sindaco è capace di scrivere su twitter giorno dopo giorno. Ma le cose sono andate tristemente avanti perché nel totale delirio da partita, Giovanni Alemanno da Bari, una volta portata a casa la vittoria manco che fosse lui l'allenatore della squadra Nazionale, se ne è uscito con un tweet disgustoso (non più disgustoso di tanti tweet disgustosi che invia, ma tant'è) al quale non potevo evitare di rispondere.
Sì, avete letto bene. Il sindaco della capitale del paese ha utilizzato il concetto di "demenza" come fosse un insulto. Una roba che il sindaco di Parigi, quello di Londra o quello di Berlino se l'avessero fatta anche la metà di una grave così si sarebbero dimessi dopo venticinque secondi. Lui invece ha insistito. E quando ho pressato perché chiedesse scusa, mi ha bannato rendendo illeggibili al mio profilo i suoi preziosi tweet...
Eppure gli avevo chiesto solo di domandare scusa per un tweet tremendo. La cosa ancor più grave tuttavia (sì, c'è una cosa ancor pià grave) è stato l'assalto di incredibile violenza, di insulti, di aggressività da parte dei profili dei fake-fan del sindaco. Chi sono i fake-fan? Spieghiamo. Dunque la strategia social del sindaco ha previsto di acquistare dei followers in modo da fingere di essere molto seguito. Inoltre la strategia prevede una serie di profili più o meno fasulli e indotti che incensano il sindaco di lodi. Lo staff che per conto del sindaco gestiste il profilo twitter così è nelle condizioni di retwittare (chi non usa Twitter ci starà maledicendo) una serie di messaggi di elogio ogni qual volta che proferisce verbo. Se fate caso questi profili adoranti spesso sono fatti da donne che hanno nella foto-profilo immagini ammiccanti, provocanti, nudi. Ancor più spesso si tratta di persone che effettuano pochissimi tweet e, guardacaso, tutti rivolti ad Alemanno ed alle sue gesta e così via. Insomma strategie davvero da quattro soldi facilissime da smascherare. Ebbene questi signori (qui sotto pubblichiamo solo i più educati) si sono scagliati contro il sottoscritto colpevole soltanto di aver fatto notare al sindaco delle incongruenze. Con una violenza che potete intuire.
Qualche giorno fa, ospiti di Roma Uno, parlammo di approccio "sudamericano" del sindaco (da scriversi sempre con la minuscola, a Roma, purtroppo) ai social network. Oggi, concordando con un giornalista de L'Espresso anch'egli bannato tempo fa, dobbiamo correggerci e parlare di approccio "cinese".
OVVIAMENTE CHIEDIAMO A TUTTI DI TUITTARE QUESTO ARTICOLO SUL PROFILO DI @ALEMANNOTW !!!
28 giugno 2012
Scoppia una bomba sulla Tuscolana e i reporter manco riescono a fare una foto senza bancarelle
Attimi di panico e di guerra sulla consolare che porta ai Castelli. Ma le bancarelle rimangono lì, anche nel momento della massima emergenza. Tanto da rendere impossibile immortalare il luogo del delitto (c'è stato un morto!) senza farci rientrare le orribili bancarelle che, a migliaia, inzaccherano tutta la Tuscolana rendendola brutta, impraticabile, insicura, inguardabile. Perché la bomba non è scoppiata su di loro, ci domandiamo?
Ma l'estate romana...?
Ma è normale che se cliccate sull'Estate Romana trovate ancora l'edizione 2011? Ma che quest'anno hanno spostato l'estate? A noi, poi co sto caldo, ci sembrava decisamente già iniziata...
Aggiornamento del 28 giugno ore 17.00: gli "amici" del Comune, diciamo così vah, appena visto il post hanno cambiato pagina. Mettendo questo testo.
Presto on line il ricco cartellone della nuova edizione dell'Estate Romana con migliaia di appuntamenti e iniziative dedicate ad ogni tipologia di pubblico e fascia di età: arte, danza, cinema, eventi, libri, musica, teatro, cabaret ed attività per i più piccoli.
L'Estate Romana 2012 sta arrivando!
Insomma, rileviamo che l'estate, a Roma, arriva dopo. Ben dopo del solstizio. Strano, no?
Aggiornamento del 28 giugno ore 17.00: gli "amici" del Comune, diciamo così vah, appena visto il post hanno cambiato pagina. Mettendo questo testo.
Presto on line il ricco cartellone della nuova edizione dell'Estate Romana con migliaia di appuntamenti e iniziative dedicate ad ogni tipologia di pubblico e fascia di età: arte, danza, cinema, eventi, libri, musica, teatro, cabaret ed attività per i più piccoli.
L'Estate Romana 2012 sta arrivando!
Insomma, rileviamo che l'estate, a Roma, arriva dopo. Ben dopo del solstizio. Strano, no?
Il caos dell'Atac. Una lettera di sfogo
Egregi Dirigenti Atac,
chi scrive è un utente della vostra azienda snervato della gestione approssimativa nonché inesperta dei sistemi di trasporto italiani. Lo scrivente, essendo convinto che la parte dirigenziale della vostra società non pensi neanche minimamente a prendere un mezzo pubblico da voi gestito, vorrebbe fare una breve sintesi dell’entrata in vigore del nuovo piano di trasporti pubblici nella zona di Roma-Nord. L’occasione per dimostrare la capacità della vostra azienda nella gestione dei servizi a Roma è stata l’apertura della metro B1. Sorvolando sui tempi di apertura ampiamente non rispettati, per i quali peraltro la principale responsabilità resta vostra poiché principali committenti dell’opera in questione, è sufficiente soffermarsi in una breve analisi sull’organizzazione del trasporto pubblico post-inaugurazione. La nuova metro B1 collega il quartiere Conca d’oro alle zone Piazza Bologna-Termini-Laurentina passando per il quartiere Africano. Chi ha progettato il nuovo piano ha ben pensato tuttavia di diminuire DRASTICAMENTE non solo le corse che collegano Conca d’oro a Viale Regina Margherita ma anche linee che partendo da Piazza Sempione passano per Via Nomentana e Porta Pia. Dove sta la ratio nel collegare un quartiere ad una parte di città e tagliare tutti i ponti verso altre zone altrettanto frequentate? Viale Regina Margherita e Porta Pia rimangono i centri economico-finanziari di Roma nonostante la nuova linea di metro. Non sarebbe stato più sensato mantenere le linee verso le predette zone e diminuire quelle in direzione di Piazza Bologna (peraltro praticamente inesistenti fino al 2012)?
Capitolo metro: in questi giorni il tempo di attesa medio per la partenza di un trenino da Conca d’oro è stato di dieci minuti (sfiorando anche i venticinque minuti), attesa peraltro prolungata alla fermata Annibaliano subito prima dell’immissione nella vecchia linea B. Tutto ciò rende ridicola la vostra opera non solo a confronto con tutte le capitali europee ma anche con quelle dei paesi in via di sviluppo. I quali immagino che peraltro abbiamo negli autobus gli stessi impianti di condizionamento non-funzionanti (o molto spesso non accessi dai vostri autisti) che caratterizzano il marchio ATAC.
Certo di non avere alcuna risposta ai precedenti reclami allego la mail alle principali testate locali e nazionali,
Cordiali Saluti
Giuseppe Maggio
Post Scriptum: Chiaramente gli indirizzi e-mail dei dirigenti Atac non sono reperibili on line.
27 giugno 2012
Car Sharing vandalizzato. In realtà ci sorprendiamo che non lo avessero fatto prima
Lo avete capito, no? A Roma ciò che è di tutti diventa automaticamente "de nessuno". E ciò che è di nessuno tantovale vandalizzarlo, umiliarlo, sfregiarlo. Ciò che poi assomma le caratteristiche di essere "di nessuno" e di essere "civile" diventa destabilizzante per i nostri concittadini. E il car sharing è uno dei principali esempi di civiltà della mobilità contemporanea: prendo l'auto solo quelle poche volte che realmente (realmente!) mi occorre, per il resto la faccio usare ad altri. Risparmio un sacco di soldi, la città diventa più sostenibile perché una singola auto ottempera alle esigenze di molti cittadini.
Per "loro", quelli che si venderebbero la madre pur di vivere in un contesto europeo, è come il fumo negli occhi. E reagiscono così.
E' normale. Succede dovunque (a Parigi i cafoni -che sono tanti quanti quelli di Roma- se la sono pigliata lungamente con il bike-sharing perché considerato borghese...), ma da altre parte ci sono delle cose che si chiamano telecamere e che fanno passare la voglia a questi vigliacchi di agire. Cosa aspettiamo?
Movimento 5 Stelle? Chi è senza peccato...
Ho letto i commenti sull'ultimo post che avete pubblicato su "Romafaschifo" dove si cerca di fare passare alcune forze politiche migliori di altre...
Ecco una foto di una manifestazione del Movimento Cinque Stelle scattata domenica 13 maggio nei pressi del centro commerciale Porta di Roma. il povero ragazzino trova la pista ciclabile occupata dal gazebo. Questo non per giustificare i grossi partiti imbrattatori, ma per evidenziare che c'è una latente filosofia comune nell'uso degli spazi pubblici e ci vorrebbe una rivoluzione culturale in tal senso.
Romeo
*Parole sante Romeo. Anche se è amarissimo constatare che qui da noi occorrono (occorrerebbero, perché non ci saranno mai, lo sappiamo perfettamente) delle "rivoluzioni" per ottenere la normalità. Comunque lì è il punto: tutto parte e giunge al concetto che si ha di spazi comuni. Finché non agiamo lì, non andiamo da nessuna parte...
-Romafaschifo
26 giugno 2012
La situazione al Pigneto. Uno sfogo
L'area pedonale del Pigneto rischia di essere riaperta la traffico. il municipio ha approvato una delibera che andrà in seguito alla decisione del comune.
Io che abito proprio al Pigneto, vicino a piazza del Pigneto mi rendo perfettamente conto della situazione al limite che possono vivere tutti i giorni i residenti della zona pedonale: immonidizia ovunque, puzza di pipì nauseante, spaccio e risse almeno una volta a settimana, strilli e urla fino alle 4 del mattino.
Ma siamo sicuri che riaprire la via al traffico di automobili e alla sosta sia la scelta più giusta? Seppur sia vero che di notte i frequentatori della zona pedonale siano piuttosto variegati, è anche vero che non tutti sono lì solo per ubriacarsi, per sporcare o creare disturbo...io stessa la frequento da semplice cittadina, rispettosa del luogo e del quartiere dove abito.
Di giorno e fino al pomeriggio tardo la zona è freqeuntata da famiglie e bambini piccoli che, almeno in quella piccola striscia pedonale, hanno la possibilità di correre e andare in bicicletta in piena sicurezza. Il problema ha dunque più di una faccia. Non possiamo nemmeno però nasconderci e non ammettere che la situazione al limite. E non esclusivamente nell'area pedonale.
Abito in un appartamento che affaccia direttamente sulla Piazza del Pigneto, dove un "parchetto" è costantemente monopolizzato da un pugno di ubriaconi e drogati. Il limite di cui parlavo prima non riguarda più soltanto la decenza o la pulizia di una zona ormai al collasso. Ma riguarda la sicurezza dei cittadini, dei bambini, degli anziani, degli animali che popolano un quartiere che nella logica comunale ha sempre più una fetta di mercato commerciale.
La situazione del parchetto in piazza del pigneto è indecente per una metropoli come Roma, la capitale. La zona non è periferia. Tengo a sottolineare che per arrivare al mio luogo di lavoro a Piazza Venezia impiego solo 10 minuti di motorino, 15 in auto. Si tratta quindi di un'area assolutamente centrale e strategica. Senza contare che, ormai, la zona pullula di negozi di moda, associazioni culturali, gallerie d'arte, locali notturni e ristoranti di "alta" cucina, dove un piatto di pasta costa 18euro. Gli affitti sono alle stelle, compreso il mio. E per che cosa?
La situazione del parchetto in piazza del pigneto è indecente per una metropoli come Roma, la capitale. La zona non è periferia. Tengo a sottolineare che per arrivare al mio luogo di lavoro a Piazza Venezia impiego solo 10 minuti di motorino, 15 in auto. Si tratta quindi di un'area assolutamente centrale e strategica. Senza contare che, ormai, la zona pullula di negozi di moda, associazioni culturali, gallerie d'arte, locali notturni e ristoranti di "alta" cucina, dove un piatto di pasta costa 18euro. Gli affitti sono alle stelle, compreso il mio. E per che cosa?
Siamo costretti a vivere in mezzo a uomini e donne costantemente ubriachi o drogati, che si appropriano delle panchine e dei tavoli del parchetto dalla mattina alle 7 fino a notte inoltrata, utilizzando uno spazio comune come divano, letto, sala da pranzo, bagno e di nuovo letto, divano, sala da pranzo etc, così per giorni e giorni. E non c'è da stupirsi se nè la neve di febbraio nè il caldo torrido riesce a farli desistere.
Suonano la fisarmonica cantando a squarciagola fino alle 2 di notte; urlano e si spintonano di domenica alle 3 di pomeriggio, si sdraiano con teli e lenzuoli a prendere il sole sulle panchine o direttamente per terra.
Le signore anziane sono costrette ad andarsene, o (come nella foto) a mettersi in un angolino, magari in 4 sulla stessa panchina, senza potersi godere nemmeno un po' di fresco sotto gli alberi, in queste prime giornate afose. senza parlare del fatto che i bambini sono tutti i giorni a rischio per l'immondizia lasciata buttata nel parco (comprese siringhe usate).
Il tutto poi avviene sotto gli occhi di poliziotti e vigili urbani che a giorni alterni si mettono alla fine dell'area pedonale o proprio in piazza per effettuare posti di blocco agli automobilisti. La cosa sfiora l'assurdo.
Alle loro spalle, a cinque metri, si spaccia, si sporca, si urina all'aperto, si reca danno ai cittadini che paganoogni singola tassa comunale e ci si preoccupa di fermare gli automobilisti alle 11 di sera che tornano a casa?
Il parco è da riqualificare, strappando con decisione le erbacce cattive, eliminando chi lo violenta tutti i giorni e ci impedisce di vivere decentemente il nostro quartiere. RECINTATELO, TOGLIETE I TAVOLI COSICCHE' NON ABBIANO PIU' UN SALOTTO GRATUITO. METTETE FINALMENTE QUALCHE GIOCO PER I BIMBI DELLA ZONA CHE IN QUEL LUOGO NON HANNO VERDE!
Suonano la fisarmonica cantando a squarciagola fino alle 2 di notte; urlano e si spintonano di domenica alle 3 di pomeriggio, si sdraiano con teli e lenzuoli a prendere il sole sulle panchine o direttamente per terra.
Le signore anziane sono costrette ad andarsene, o (come nella foto) a mettersi in un angolino, magari in 4 sulla stessa panchina, senza potersi godere nemmeno un po' di fresco sotto gli alberi, in queste prime giornate afose. senza parlare del fatto che i bambini sono tutti i giorni a rischio per l'immondizia lasciata buttata nel parco (comprese siringhe usate).
Il tutto poi avviene sotto gli occhi di poliziotti e vigili urbani che a giorni alterni si mettono alla fine dell'area pedonale o proprio in piazza per effettuare posti di blocco agli automobilisti. La cosa sfiora l'assurdo.
Alle loro spalle, a cinque metri, si spaccia, si sporca, si urina all'aperto, si reca danno ai cittadini che paganoogni singola tassa comunale e ci si preoccupa di fermare gli automobilisti alle 11 di sera che tornano a casa?
Il parco è da riqualificare, strappando con decisione le erbacce cattive, eliminando chi lo violenta tutti i giorni e ci impedisce di vivere decentemente il nostro quartiere. RECINTATELO, TOGLIETE I TAVOLI COSICCHE' NON ABBIANO PIU' UN SALOTTO GRATUITO. METTETE FINALMENTE QUALCHE GIOCO PER I BIMBI DELLA ZONA CHE IN QUEL LUOGO NON HANNO VERDE!
Possibile che le forze dell'ordine non sappiano mantenere la decenza e la sicurezza della loro zona di competenza? Allora perché vengono pagati? Perché sono lì?
Possibile che nella zona pedonale, a 100 mt dai furgoncini delle forze dell'ordin,e si spacci in maniera indisturbata?
Mi sembra una situazione paradossale.
Assurda.
Assurda.
Laura Novak
Graffiti ovunque, tags, immondizia, scarabocchi. Inaugurato venerdì, guardate già come è ridotto il nuovissimo Cavalcaferrovia della Circonvallazione Ostiense
Qualcuno ci dice che facciamo controinformazione. Per carità, sarà pure vero. Ma chi davvero fa controinformazione, in questa città, non è chi mostra queste porcherie, bensì chi riesce a trovare il coraggio per non mostrarle. E questo non è nulla, tra l'altro, perché tutto attorno al ponte la situazione è ancora peggiore, guardate su Cartellopoli...
foto Ale77
25 giugno 2012
Le condizioni indecorose di Piazza della Rotonda. Ovvero del Pantheon
Lavoro in piazza della rotonda da tre anni ormai e tutti i giorni vedo le stesse cose... le stesse ingiustizie. Vorrei davvero fare qualcosa per denunciarle e per questo mi rivolgo a voi. Tanto dipende anche da noi cittadini! E' la nostra città!
Una delle foto che vi sto inviando raffigura il tanto "caro" camioncino di souvenir proprio davanti al Pantheon... Le foto dei turisti ad uno dei monumenti più importanti della città (e del mondo) saranno rovinate da quello scempio! Un'altra foto raffigura la macchina dei vigili proprio in mezzo alla piazza... Anche lì i turisti avranno un ricordo dei vigili piuttosto che del Pantheon... Dico io, non puoi parcheggiare fuori dall'area della piazza? O più defilato? L'ultima foto, stessa storia ma con varie auto blu e macchine diplomatiche che parcheggiano dentro la piazza in modo incivile... Tanto loro sono i padroni del mondo, no?
Spero che queste foto possano essere utili e spero anche di inviarvene di nuove al più presto! Grazie e continuate così!!!
Valentina T.
24 giugno 2012
Meno foglietti e più specchietti (e tergicristalli)...
Coloro che dovrebbero tutelare i diritti dei più deboli non ci sono. Quotidianamente, come in questo caso, un disabile ha visto negato un suo diritto fondamentale ovvero la libertà di poter circolare liberamente.
Le prime due foto riguardo la macchina in questione, mentre le altre riguardano la situazione intorno nel raggio di cento metri, tanto per ricordare che non sono casi isolati.
Caterpillar