Quanto deve costare il trasporto pubblico (per i giovani)?

24 aprile 2012
Non è propriamente una segnalazione di degrado ma vorrei farvi porre l'attenzione su un caso vergognoso di disincentivazione dall'utilizzo dei mezzi pubblici, in atto da parte del comune di Roma Capitale e dall'Atac, nei confronti dei giovani studenti.

In allegato la lettera che stanno inviando a casa.


Un normale studente se vorrà acquistare un mensile dovrà passare dai 18€ dell'attuale agevolato ai 35€ dell'ordinario (ad oggi 30, ma da Giugno salirà a 35) con un rincaro di quasi il 100%. Volendo invece acquistare l'abbonamento annuale, a meno di non rientrare nei 20.000€ ISEE dovremo passare dai 150€ attuali ai 250€ che saranno da Giugno!
Michal


*Caro Michal, ci trovi d'accordo fino ad un certo punto. I nostro ragazzi spendono e spandono per tutto. Dalle vacanze alla tecnologia, dalle macchinette alle droghe e l'alcol. Per tacere dei vestiti. Possibile che li si debba far risparmiare soltanto quando si tratta di trasporto pubblico e libri scolastici? Il trasporto pubblico, per essere efficiente, va pagato: non può essere regalato, non può essere un servizio sociale. Il punto è fare in modo che tutti lo paghino in modo che tutti possano pagare meno. 

32 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Gentile Redazione,
stavolta non mi trovate affatto d'accordo con Voi. Non è possibile generalizzare dicendo che i giovani "spendono e spandono", perchè non sono tutti così. Anche io usufruivo della tessera ridotta ATAC, quando ero studente. Ciò mi permetteva di lasciare la macchina a casa, risparmiare sulla benzina e contribuire, nel mio piccolo e in via totalmente utopica, a rendere l'aria un po' più respirabile. Anzi, ritengo giusto incentivare i giovani a utilizzare il trasporto pubblico e, quindi, lasciare il mezzo privato.
Gira da tempo la voce che le tariffe ATAC dovranno essere aumentate. Nessuno ha detto perchè, ma ciò dipende certamente dalle politiche clientelari poste in essere fino ad oggi (da tutte le parti politiche, ma in particolar modo da quella attualmente al governo della città) che hanno portato una delle più importanti aziende di servizi pubblici della capitale nella situazione che ben sappiamo. E le mancate entrate non dipendono affatto dalle tessere ridotte, che gli studenti acquistano regolarmente, ma dal forte grado di tolleranza di quel poco personale ATAC che, spesso in via del tutto svogliata, effettua quei pochi e poco efficaci controlli sui titoli di viaggio.
E' vero che un trasporto pubblico efficiente va pagato, ma sarebbe giusto ricordare la causa dell'inefficienza del trasporto pubblico a Roma non sono gli studenti che hanno il mensile ridotto, ma la cultura della superficialità che, purtroppo, è una bandiera che sventola orgogliosamente sulla nostra città.

Anonimo ha detto...

"Il punto è fare in modo che tutti lo paghino in modo che tutti possano pagare meno."
ESATTO! I Romani si lamentano sempre dei mezzi ma 50% di loro non compra mai il biglietto. Come fa ATAC a sopravvivere e migliorare se nessuno paga?
E' senza senso ed e' colpa vostra se i mezzi sono orribili qui.

max44 ha detto...

Sono molto d'accordo con il primo commento e meravigliato dal fatto che non si riesca a capire quanto sia necessaria una forte offerta di servizio pubblico per sfruttare questo momento per insegnare a tutti ma in special modo ai giovani l'importanza di lasciare a casa l'auto,mentre invece si aumenteranno le tariffe ed il servizio rimarrà quello di sempre(pessimo).

sampei78 ha detto...

D'accordissimo col primo commento e con Max44. In tutti i paesi si applicano delle politiche di sconto verso i giovani e gli anziani, qui non solo si aumenta il canone x coprire sprechi degli anni trascorsi e assunzioni ad amici e parenti, ma addirittura si elimina qualsiasi tipo di sconto per i giovani, ke si presume, siano studenti, quindi senza reddito.

Dire poi ke "spendono e spandono" per tutto fuorchè per i mezzi pubblici è veramente un commento idiota!

Senza contare ke anke persone non giovani spendono centinaia di euro x vestiti, cellulari, droga e alcool, allora ke dovremmo fare, aumentare anke a loro abbonamenti ATAC? Allora aumentiamo in base al reddito anke la benzina e diminuiamola ai pensionati!

Antonio Privitera ha detto...

Il TPL per essere efficiente deve essere pagato da chi lo usa. Oggi il più grande cliente di ATAC è il Comune di Roma (oggi Roma Capitale) e quindi risponde a lui e non agli utenti.
Il problema è che l'azienda è talmente in crisi (da molto tempo ormai) che non basteranno i soldi della manovra tariffaria per rimetterla in piedi e quindi sarà difficile vedere il legame fra tariffa e qualità del servizio.
Però queste cose vanno fatte: in tempi di magra le agevolazioni vanno date solo a chi veramente non si può permettere il TPL, e non a pioggia.

Anonimo ha detto...

caro michal ci trovi daccordo fino a un certo punto.
noi siamo vecchi e abbiamo paura dei giovani
viviamo in un mondo fittizio che ci siamo creati per non capirli.
A metà strada tra invidia e ignoranza.

poi si sa i giovani si drogano...noi sappiamo che lo fanno perchè gli abbiamo stuprato il futuro e fottuto il cervello ma facciamo finta di non saperlo

e poi si sà i giovani sono tutti uguali...

proprio così

io sono uno che sà come dovrebbero andare le cose in questa città

io ho un blog

max44 ha detto...

Sono liberale e liberista ed anche tecnico di controllo di gestione,è difficile insegnarmi che i servizi vanno pagati per essere efficenti,e questo lo capisce chiunque,bisognerebbe fare un piccolo passo avanti e capire,al di là dei luoghi comuni,l'importanza di insegnare ai giovani a prendere i mezzi pubblici e/o andare a piedi,perchè di esempi sbagliati ve ne sono fin troppi.Pagare di più per cosa,lascio a voi la risposta.

Anonimo ha detto...

e allora volete risparmiare tagliate lo stipendio a quegli stronzi che non fermano chi non paga, perchè mi deve raddoppiare l'abbonamento per un servizio che non è migliorato di una virgola, 250 euro per prendere quei carri bestiame della metro b? ma andassero affanculo, e v'assicuro che questo non aumenterà certo le entrate perchè la gente che passerà dietro nei tornelli aumenterà esponenzialmente

Anonimo ha detto...

A cercare di vedere la situazione nel modo piu' freddo possibile si puo' dire che:

1) il servizio di TPL è insufficiente specialmente fuori dall'anello ferroviario
2) ATAC è indebitata fino al collo
3) Il Managment dell'ATAC e il Comune sono responsabili dell'indebitamento dell'ATAC
4) i prezzi di abbonamenti (anche degli studenti) e dei bIt sono molto bassi
5) I controlli sono quasi inesistenti
6) la metà di coloro che usano i mezzi non paga il biglietto.

Le cose che vanno fatte per me sono:
A) aumentare comunque i controlli a livelli terroristici, e valutare l'introduzione del bigliettaio. Questa E' un'Operazione che economicamente si paga da sola.

B) Aumentare il prezzo del biglietto, e dichiarare e destinare la metà dell'incremento alla riduzione del debito e metà al miglioramento del servizio e alla manutenzione.

C) Azzerare il management ed imporre dei tetti salariali a tutto il futuro managament.

Queste tre cose vanno fatte contemporaneamente.
Se non è possibile farle contemporaneamente banalmente applicherei il solo Punto A).

FV

Anonimo ha detto...

Aggiungo che cosi' come fatta la decisione di aumentare il prezzo dell'abbonamento ha un effetto devastante:

- aumenterà, in assenza di controlli, la percentuale dei portoghesi
- disincentiverà l'uso del mezzo pubblico

Per me un certo aumento ci sta pure. Ma ci devono essere dei controlli strettissimi, altrimenti secondo me di fatturato ne fanno ancora meno.
Il problema è che ATAC è stata sempre gestita in modo populista: e questa crea un danno enorme ai cittadini. I bassi prezzi del TPL romano (i piu' bassi di europa) sono stati affiancati da un servizio pessimo o appena decente, sempre.
Guai a fare un ragionamento normale del tipo: aumento il biglietto, per offrire un servizio migliore.
C'è un potenziale enorme di gente che il TPL non lo usa non perchè costa troppo (ma figuriamoci), non lo usa perchè funziona male. Se rifiuti di comprare un abbonamento perche devi pagare 100 Eur di piu' all'anno allora il problema non è che c'hai pochi soldi il problema è che veramente le pezze al culo e mangi alla caritas.
In lnea teorica ben venga un aumento se accompagnato da un miglioramento del servizio. la maggior parte della genta penso che saprebbe apprezzare.

FV

Anonimo ha detto...

ma sarei anche disposto a pagare 250 euro all'anno per un abbonamento al trasporto pubblico, ma tu devi offrirmi un trasporto pubblico, cosa che non è offerta al momento e non lo sarà nei prossimi 10 anni almeno

Anonimo ha detto...

La questione che nessuno paghi il biglietto è una leggenda metropolitana Atac fornisce il dato e lo da al 3.7% del totale dei passeggeri.
Il problema è la gestione clientelare della politica di cui l'attuale sindaco è solo la punta dell'iceberg.
Ci sono dirigenti marketing da 300.000 euro l'anno ma mi spiegate a che serve un reparto marketing per un'azienda monopolista???

Antonio Privitera ha detto...

Che l'introduzione del bigliettaio sia operazione che si ripaga da sola è una favola. Un solo bigliettaio all'azienda ATAC costerebbe almeno (stando molto stretti)40.000 €/anno (non è la retribuzione, è il costo sostenuto dall'azienda), OK?
Un biglietto costa 1,00 € all'utente, ma siccome l'IVA è al 10%, se ne incassa circa 0,9 €.
Poi bisognerebbe considerare che siccome ATAC partecipa insieme a COTRAL e Trenitalia al Metrebus, la quota che effettivamente ATAC incassa è ancora minore (attorno a 0,7 €), ma ignoriamo per semplicità.
Se consideriamo che gli altri titoli hanno una tariffa/viaggio inferiore al BIT, la quota a viaggio si riduce ancora ma sempre per semplicità ammettiamo che tutti paghino il biglietto.
Significa che per andare in pari un singolo bigliettaio deve portare circa 45.000 biglietti in più ogni anno. Vogliamo assumere almeno 200 bigliettai, che sarebbero comunque pochi rispetto agli autobus che circolano a Roma? Allora devono portare 9 milioni di biglietti in più, che è più o meno la quantità che si vende in un mese. Anche se consideriamo un tasso di evasione sopra la media (tasso che è stato comunque ridotto con i tornelli della metropolitana), la cosa non sta in piedi. E comunque parliamo di far andare la cosa in pari, non di guadagnarci.

FV ha detto...

Antonio ti sbagli di grosso.
premesso che

1) ATAC ha un fatturato annuo di 912 Mln Euro
2) ATAC ha un numero di viaggi di 1.5 Mld
3) Fatturato medio unitario netto (cioè costo medio di un viaggio) è 0,55 euro (912 Mln Eur / 1.5 Mld di viaggi meno l'iva al 10%)

Il ragionamento da farsi è questo: Se per esempio assumo che un incremento nei controlli dei titoli di viaggio produca per esempio un incremento dei viaggi effettuati con titolo valido del 10 % sappiamo che in media questo porterà ad un incremento del fatturato pari a circa 80 Mln Euro. E questi soldi sono profitto netto in quanto oltre ai controlleri di costi fissi e variabili dovuti al maggiore fatturato non ce ne sono. Adesso con 80 Mln in piu' all'anno quanti controllori puoi assumere?

Considerato che il costo per l'azienda di un controllore si aggiri intorno ai 66'000 euro (40'000 grossed up), con 80 Mln di euro ci paghi 1200 controllori in piu' all'anno.

E dimmi non pensi che con anche soltanto la metà di questi il numero di persone che viaggia con titolo valido possa aumentare del 10%. Io direi proprio di.
Cio' che avanza è margine puro.

Il problema non è evidentemente economico.

FV

Anonimo ha detto...

In ogni modo il comune fa sempre piu schifo.
Fatturano 40.000 euro per 2 altalene,o peggio milioni di euro per le consulenze ma per le ragioni sociali non fanno assolutamente niente,anzi aumentano i prezzi.

Il servizio pubblico va incentivato specialmente in questo periodo e lo si puo fare solo migliorandolo.

Ma questi aumentano non per migliorare il servizio ma perche devono coprire i buchi dei soldi che si sono rubati tutti compresi i singoli presidenti dei municipi che utilizzano gli euro a cazzo di cane e moltiplicando le spese per ingrassare le loro tasche.

FV ha detto...

Sono d'accordissimo che i soldi vengono anche enormemente sprecati / mal gestiti / rubati dagli amministratori (come chiamare altrimenti, le legioni degli amici degli amici nel baraccone atac), ma è anche vero che i controlli vanno fatti.
Le due cose non si escludono a vicenda.

FV

AG ha detto...

La quasi totalità della gente che prende gli autobus a Roma non ha il biglietto, chi ce l'ha probabilmente è perchè ha preso/deve prendere la metro, o è abbonato. Iniziate con controlli a tappeto e a tutte le ore soprattutto sulle linee più affollate.. poi vediamo se i conti tornano!

Elena Mascia ha detto...

Forse vi sfugge che aumentare da 100 a 250 euro l'abbonamento colpisce solo chi il biglietto lo paga, senza toccare chi viaggia abusivamente!
Non è un concetto complicato, anzi!

Caterpillar ha detto...

Già, un commento della minchia. Prima si deve estinguere l'evasione del biglietto, poi si deve licenziare tutta la gente che è stata assunta su nomina diretta durante questi 3-4 anni, ed allora poi si potrà parlare di aumenti dei biglietti.

Pino ha detto...

Per noi disoccupati non c'è nessuna agevolazione?

Io il trasporto pubblico lo pagherei anche 100€ al mese. ....

Se solo fosse degno di questo nome!

Antonio Privitera ha detto...

A FV, i bilanci bisogna saperli leggere. E' vero che il fatturato di ATAC è di circa 1 milione di euro, ma poco più di 200 milioni derivano dalla vendita dei biglietti. Il resto sono soldi pubblici e altro.

In secondo luogo, quei 200 milioni sono in buona parte la quota che ATAC percepisce per i titoli Metrebus Lazio, che appartengono a persone che possono non utilizzare proprio il TPL a Roma.

Antonio Privitera ha detto...

A parer mio, la situazione è ormai troppo deteriorata perché possa migliorare. Secondo me da qui a 3-4 anni non sarà ATAC, o almeno ATAC come la conosciamo ora, a gestire il servizio.
Per rispondere ad un commento precedente, l'idea che il TPL sia incentivato dai prezzi bassi non sta in piedi. Anzi, sono proprio i prezzi bassi a farlo percepire come servizio per poveracci, e non come alternativa seria all'auto.

Elena Mascia ha detto...

Ma stiamo scherzando?! Il prezzo basso del trasporto pubblico sarebbe non un incentivo ma un modo per allontanare qualcuno?! Ma che gente frequenti?

Anonimo ha detto...

Privatizzare, privatizzare, privatizzare, basta municipalizzate mangiasoldi!
Vedi poi come tutto funziona!

Anonimo ha detto...

Infatti s'e' visto cosa è successo privatizzando Trenitalia.

Il servizio da merdoso che era è diventato merdosissimo.

Troll liberali fuori dalle palle, grazie!!!

Valerio84

Antonio Privitera ha detto...

A Valerio84,

Trenitalia non è stata privatizzata. Le azioni sono 100% Ministero dell'Economia e quindi è totalmente pubblica.

Un pochino in più di cultura base se si vuole parlare di queste cose bisogna averla però...

Anonimo ha detto...

Infatti, continuo a ripetere, si è visto come sta andando Trenitalia.

Tratte per il meridione tagliate, treni notturni soppressi, lavoratori licenziati, e tutto il ricettacolo di treni sporchi, in ritardo e soppressi.
E pensa se era privata!!!!

Ripeto, il male da combattere è la malgestione, ma ancora prima la privatizzazione.

E questo perchè se non fai profitti, non investi nel servizio...ma tagli il personale che serve, come già sta facendo l'atac!!

Antonio Privitera ha detto...

Ma che ragionamento è? Dici il male da combattere è la privatizzazione, ma né ATAC, né Trenitalia sono state privatizzate, e ACEA è al 51% Comune di Roma. Allora il male dov'è?
Io vedo solo la malgestione, anni di malgestione stratificata in un intrico che è impossibile da sciogliere, se non ricominciando daccapo. Con un privato? Non lo so, quantomeno proviamo e vediamo come va. Peggio di così è difficile.

Antonio Privitera ha detto...

Per rispondere a Elena: io conosco tanta gente a Roma che non prenderebbe il mezzo pubblico nemmeno se gli regalassero l'abbonamento. Poi vanno a Londra, pagano uno sproposito i biglietti della metro per i loro 3-4 giorni da turista però tornano contenti.
E' la qualità l'unica cosa che interessa alla gente, non il prezzo. E se il prezzo è basso anche la qualità sarà bassa.

Anonimo ha detto...

Meglio il pubblico o il privato?

A parità di servizio offerto, nel servizio pubblico (grazie a Dio, o meglio grazie a chi ha lottato decine di anni fa) esiste un qualcosa di strano chiamato "diritti dei lavoratori". Si prende uno stipendio adeguato (e non cominciare con le sparate populiste dove tutti hanno stipendi di 3mila euro), le madri se restano incinte non vengono sbattute a calci nel sedere, ma hanno assistenza fino al terzo anno di età del bimbo.
E così via...nel privato bastano 3 anni di apprendistato e sei fuori, per risparmiare sui contributi.

Passiamo alla qualità: il servizio è migliore o peggiore?

Purtroppo non regge la questione del "privato che ci mette i soldi": il cittadino dovrà prendere lo stesso il treno che da Nettuno porta a Roma, che sia sporco o pulito, quindi non c'e' stimolo a investire nelle migliorie del servizio.
Nel tagliare i costi, invece sì, per fare cassa.

E questo anche nel pubblico. L'ATAC ha tagliato i presidi di vigilanza, tranne che nelle stazioni centrali.
Sono stati spesi soldi a cavolo per le forniture, e spesso i pezzi di ricambio arrivano già usati.
Qui, sempre tirando fuori Trenitalia, già nel pubblico si tagliano servizi essenziali come i treni notte e i treni verso il Sud Italia, a vantaggio dell'Alta Velocità.

La malagestione del privato non è che venga eliminata, può sempre intervenire la corruzione e del resto, chi impedisce a un privato di intascarsi tutti gli utili, per lui e la sua famiglia, a danno dei lavoratori?

Il problema è sempre quello, la malagestione è un cancro che nemmeno la Corte dei Conti è riuscita a vedere.
Qui stiamo al si salvi chi può.

Ma se col servizio pubblico si mangia merda con zucchero, nel privato si mangia merda con vomito.

E scusate il francesismo.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda il prezzo, d'accordissimo nel dire che aumentarlo serve solo a colpire gli onesti.

La figura del bigliettaio serve soprattutto nelle tratte notturne, e comunque nelle metropolitane si deve implementare un sistema di tornelleria che:

- o impedisca l'entrata a piu' di una persona (come per entrare in banca)

- o impedisca l'uscita a chi non ha conservato il biglietto (come a Parigi o Lisbona)

Antonio Privitera ha detto...

Vabbè, sono opinioni che rispetto, ma che non condivido. D'altra parte ci sono all'estero esempi sia di pubblico che di privato che funzionano.
Io dico solo che qui, in Italia, a Roma, bisogna dare una scossa al sistema. Non credo nella capacità del nostro pubblico di darla.
Trenitalia sta muovendo il sederino sull'Alta Velocità perché a fine mese arriva NTV se no poteva fare lo stesso ragionamento (con cautela, per la competizione dell'aereo sulla tratta RM-MI) del Roma-Nettuno.
A Londra mettono a gara le linee del TPL non a lotti, UNA PER UNA, così possono fare confronti.
E sfugge che i diritti dei lavoratori sono belli e sacrosanti, ma ai lavoratori pubblici e parapubblici (dirigenti compresi) gli stipendi li paghiamo noi con le tasse. Per cui se un macchinista della metro da noi (dico per dire) guida la metà di quanto potrebbe, vuol dire che le nostre tasse stanno pagando il doppio dei macchinisti che servono.

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