...Beh, se volete capirli, non avete che da ri-aprire l'articolo di Fabrizio Roncone dedicato ai Vigili Urbani a Roma e controllarne i dati di partecipazione. Pubblicato in un giorno di pieno ponte, con la capitale desertificata e zeppa solo di turisti, l'articolo, nonostante i sistemi di condivisione del Corriere della Sera facciano passare la voglia, ha totalizzato centinaia di commenti tutti da leggere, migliaia di condivisioni, e un bel tot di tweet. Insomma, ci siamo: non siamo riusciti a combinare niente, ma ce l'abbiamo fatta almeno su questo. I temi sono all'ordine del giorno. Ieri non lo erano e oggi lo sono, anche grazie ai blog. Ora andiamo avanti.
Il Parco degli Scipioni. Il bellissimo parco lungo le mura latine. Hanno devastato tutto
L'altra notte il quartiere Latino a San Giovanni ha subito quello che sembra l'assalto di un "commando" di vandali.
Questo il quadro desolante del parco degli Scipioni a Porta Latina. Tutti i cestini della spazzatura sono stati svuotati per terra. Inutile dire che se venissero svuotati regolarmente ci sarebbe meno margine per questi galantuomini di vandalizzarli.
Mi chiedo: con tutte le tasse e le riversati che paghiamo alla municipalità è così difficile ottenere che oltre a spendere i soldi per le opere pubbliche vengano anche sorvegliate e manutenute?
È così assurdo individuare questi "artisti" taggaroli e fargli pulire lo schifo che hanno provocato?
Luca di Chiara
*Caro Luca,
il problema è proprio la sorveglianza. E poi le sanzioni. Il giorno in cui lorsignori decideranno di far funzionare la giustizia in Italia, vedrai questi conigli come spariranno come sono spariti in tutto il mondo. Credi che questi codardi che lavorano nell'ombra come rubagalline di quart'ordine rischierebbero quello che rischiano se l'Italia fosse un paese con certezza della pena come tutti gli altri? Porta questi mezzi uomini, questi vigliacchi a Londra, dove c'è una videosorveglianza in ogni parco con due palle tante, e vedi se si permettono anche solo di scrivere un centimetro con una matita. Insomma, se non si è capito stiamo parlando dei peggiori pusillanime che si possa immaginare. Ma è difficile che i pusillanime che ci governano -qui addirittura occorre rivolgersi a livello nazionale- confezionino delle leggi realmente efficaci contro i loro simili...
La cosa incredibile di questo articolo di Fabrizio Roncone, oggi sul Corriere della Sera, è che racconta solo un decimo, forse un ventesimo dell'allucinante situazione reale
Una frase sopra tutte quelle altre: "l'agonia di questa città, della Capitale d'Italia, ormai sfregiata dall'illegalità, dall'abusivismo, senza più decoro, senza regole, precaria, molle, infestata dalle tangenti, dove tutti possono tutto". Fino a due o tre anni fa lo dicevano solo i blog, oggi lo dice, in cronaca nazionale, il Corriere della Sera. Buona lettura. E poi tutti sotto l'articolo originale a commentare!
La Capitale fuorilegge sotto gli occhi dei vigili
A spasso per Roma dopo la bufera che ha investito il corpo della polizia municipale. Degrado, tavolini abusivi, Pantheon «oscurato» E l'agente risponde: «Multe? Faccia er bravo»
ROMA - Dolcissima sera, l'incanto di piazza Farnese nel riverbero dei lampioni, quando all'improvviso entra una Bmw coupé che, rombando, va a inchiodare davanti al ristorante Camponeschi.
Il tipo che apre lo sportello è basso, tarchiato, ha il viso ovale, un sigaro tra le dita, la camicia bianca sbottonata al collo. Scende e va a prendere posto in una tavolata rumorosa, dove viene accolto da un coro affettuoso: «Lu/i/ggi/no! Lu/i/ggi/no!».
Segue applauso.
Seguono risate.
Chi può permettersi un simile ingresso in una delle più belle piazze di Roma?
Sul cruscotto della Bmw non c'è traccia di permessi speciali.
Sul muro, all'angolo con via dei Baullari, un cartello: «Area pedonale».
Due vigili urbani assistono distrattamente alla scena. Uno fuma, l'altro sbadiglia, guarda l'orologio, sbadiglia ancora. Poi si volta.
«Cerca qualcosa? Ha bisogno di qualcosa?». (Tono sgarbato).
Mi chiedevo perché quel signore può parcheggiare la sua auto lì, mi chiedevo perché non gli facciate una multa e non chiamate un carro attrezzi.
«Perché perché perché...».
Ecco, sì: perché?
(A questo punto interviene quello che stava fumando, e che sembra essere il più alto in grado).
«Senta, me sa che lei nun cià niente da fa', eh?».
Veramente...
«E su... Se faccia 'na passeggiata... faccia er bravo, no?».
Nemmeno ti chiedono chi sei. Si allontanano con un ghigno di fastidio, la camminata ciondolante, non si capisce se complici o rassegnati, di certo testimoni e protagonisti dell'agonia di questa città, della Capitale d'Italia, ormai sfregiata dall'illegalità, dall'abusivismo, senza più decoro, senza regole, precaria, molle, infestata dalle tangenti, dove tutti possono tutto, dove un famoso commerciante di vini come Silvio Bernabei accusa il comandante dei vigili urbani Angelo Giuliani di aver intascato ventimila euro in contanti.
«Doveva pagarci, così mi disse, la bolletta della luce del loro circolo sportivo: in realtà io non chiedevo, pagavo e basta perché impaurito dal comportamento vessatorio della polizia municipale».
Già due vigili arrestati, in questa storia, e altri che tremano. Venerdì scorso, Mauro Cordova, presidente dell'Arvu, l'associazione cui aderiscono quasi tutti i 6300 vigili urbani di Roma, ha chiesto sul Corriere lo scioglimento del corpo, «ormai la gente ci insulta per strada».
Il comandante Giuliani, 52 anni, ha fama d'essere loquace, ma non è vero. Prima è affabile - mai sentito in precedenza, passa subito al tu, «Dai Fabrì, vieniti a prendere un caffè al comando, t'aspetto...» - poi in dieci minuti sparisce, si nega, lascia a farfugliare scuse la segretaria. Il suo predecessore, Giovanni Catanzaro, fu costretto alle dimissioni quattro anni fa, accusato di aver parcheggiato un'Alfa Romeo Brera rossa a via della Croce, in sosta vietata ed esponendo un contrassegno per disabili falso.
Storie cupe, ombre, perdita di autorevolezza.
A piazza Navona, contati quattordici locali, tra bar e ristoranti, e 603 tavolini: ma oltre 400 tavolini sono fuorilegge. Dovrebbero stare sul marciapiede (secondo il piano di «massima occupabilità» approvato dal Campidoglio il 4 aprile scorso e che ricalca la delibera n.139 del 2006, mai rispettata) e invece invadono la strada, sconvolgono il panorama. Ogni tavolino, tra maggio e settembre, nell'assalto dei turisti, può arrivare a rendere fino a 300 euro al giorno. Rendono meno ma rendono pure le 64 postazioni dei pittori, che però non dipingono più: vendono solo poster, stampe ritoccate con il pennello, souvenir. Accanto a loro venditori di accendini, senegalesi con borse contraffatte, un mangiafuoco, due equilibristi sui trampoli, un mimo, cinque barboni che chiedono l'elemosina, uno storpio che si trascina sui gomiti.
Un suk, una piazza che potresti trovare a Kabul, e invece sei a piazza Navona, e i vigili sono lì, agli angoli, che osservano come se la scena non li obbligasse ad intervenire (del resto, lo scorso settembre, uno squilibrato assaltò indisturbato la fontana del Moro, deturpando con un sasso uno dei magnifici mascheroni). I vigili sono inermi anche a piazza della Rotonda, dove gli ombrelloni addirittura oscurano il colonnato del Pantheon. E se poi entri in piazza di Spagna e li vedi lì, beati e tranquilli, pensi che allora il comandante Giuliani invece di pensare alle bollette del circolo sportivo forse dovrebbe prenderli uno ad uno, i suoi uomini, e dirgli che lo spettacolo non è indecente, no: qui in piazza di Spagna lo spettacolo fa veramente schifo.
Camerieri filippini che portano le cagnette dei loro padroni a fare i bisogni nelle aiuole dove s'alzano palme maestose. Un fioraio che ormai vende qualsiasi cosa, tranne che i fiori. Macchine blu parcheggiate ovunque, anche sui posti riservati agli handicappati. Ma il peggio è sulla scalinata di Trinità de' Monti, gigantesco accampamento, dove si suona e si mangia, si urina e si sballa, alla faccia dell'ordinanza che vieta «bivacchi e schiamazzi» fino al prossimo 30 settembre.
Questa ordinanza ha qualcosa di grottesco. Campo de' Fiori, dopo la mezzanotte, diventa zona di guerriglia. Un anno fa, tre giovani romani massacrarono di botte un turista inglese che zuppo di birra aveva improvvisato uno spogliarello (potete andare a cercarvi le drammatiche immagini su YouTube ). Bande di coatti minacciano e insultano chiunque osi incrociare i loro sguardi eccitati da cocaina e vodka. Se ti va bene e arrivi su Ponte Sisto, devi pregare che i pitbull di quegli straccioni chiamati punkabbestia abbiano cenato: se no li vedi annusare minacciosi i tuoi polpacci e non c'è un vigile che possa intervenire, perché i vigili sono lì, a controllare il semaforo che scatta, giallo, rosso, verde, mentre a cento metri non ci sei solo tu che cerchi di portare a casa le gambe, ma ci sono anche decine di posteggiatori abusivi.
Quella dei posteggiatori abusivi è una storia pazzesca. In alcune zone della città - intorno ai tribunali, ad esempio - i romani arrivano addirittura a consegnare loro le chiavi della macchina. Dottò, buongiorno. Dottò, stia tranquillo. E così alla fine paghi due volte: paghi il Comune per stare dentro le strisce blu, e paghi loro, i posteggiatori, perché è sempre meglio allungargli un euro che tornare e trovare il cofano rigato. E stai sicuro che te lo rigano, perché comandano loro, non i vigili. Così come comandano i grandi capi del racket della prostituzione. Sulla via Salaria, all'altezza della sede di Sky, decine di ragazzine mezze nude e su tacchi altissimi aspettano i clienti. All'Acqua Acetosa, per fare la fila davanti ai trans si arriva all'ingorgo.
I vigili o non vedono (il quartiere di San Lorenzo è diventata una delle più grandi piazze di spaccio d'Europa; i cosiddetti centurioni, dopo le risse dei giorni scorsi, sono già tornati sotto al Colosseo; da viale Marconi a viale Parioli, davanti ad alcuni negozi e ristoranti è consentito parcheggiare in tripla fila) oppure intervengono tardi. Roma nord paralizzata due volte: lo scorso 28 ottobre per l'apertura di un negozio Trony e il 12 aprile per un maxi-concorso all'hotel Ergife. Ogni volta al comandante Giuliani è arrivata la telefonata furibonda del sindaco Alemanno che, secondo alcune voci, al suo posto vedrebbe bene un ex generale dei carabinieri e che comunque è molto soddisfatto del lavoro di uno dei suoi vice, Antonio Di Maggio, fama da sceriffo, responsabile dell'ufficio anti-abusivismo.
«Eppure a Roma ci sono 12.315 abusi edilizi accertati che aspettano di essere sanzionati o, come prevede la legge, requisiti...»: questa è la voce di Massimo Miglio, l'ex responsabile dell'ufficio anti-abusivismo, tecnico esperto e appassionato, inspiegabilmente allontanato subito dopo l'elezione di Alemanno a sindaco (quelli, in verità, erano anche i giorni in cui Alemanno prometteva di abbattere l'Ara Pacis, di affidare l'Ama, azienda dei rifiuti, ad un suo amico ex sprangatore nero, e poi giurava che avrebbe reso la città più sicura, senza traffico, etc etc).
Miglio, senta: lei mi ha fatto vedere due foto scattate dall'alto su quel palazzo vicino Fontana di Trevi. Prima c'era un terrazzo, poi, due anni dopo, il terrazzo è sparito e al suo posto appare chiaro che è stato alzato un piano. Com'è possibile un simile abuso?
«Eh... Sa quanto materiale edile bisogna scaricare per costruire il piano di un palazzo? Ha idea del movimento di camion e operai? Ecco, allora la domanda è questa: possibile che a nessun vigile sia venuto in mente di chiedere cosa stava accadendo in quell'antico palazzo dietro Fontana di Trevi?».
Se è per questo, per anni i vigili finsero di non vedere che un ceffo di nome D'Artagnan rubava secchi di monetine lanciate nella fontana dai turisti. Finché poi un giorno arrivò una troupe delle Iene di Mediaset che documentò tutto, compreso lo strano passaggio di qualcosa, da mano a mano, tra il ladro e un vigile.
Tre vigili furono sospesi. Il sindaco Alemanno si presentò all'assemblea organizzata dai sindacalisti del corpo e fu accolto da insulti e lancio di euro in moneta (altri tre vigili indagati per «oltraggio»).
Cambiare nome al corpo, da «Polizia municipale» a «Polizia locale di Roma capitale», bizzarra decisione assunta dal Campidoglio pochi mesi dopo, a parecchi agenti è sembrata perciò una piccola, autentica perfidia. Costata molti soldi e con risultati comici.
I romani telefonano al centralino (06-67691) per chiedere aiuto.
Il centralino risponde: «Polizia locale, mi dica...».
Il cittadino, disorientato: «Ah, no, scusi... cercavo i vigili urbani».
Clic.
Fabrizio Roncone
La Capitale fuorilegge sotto gli occhi dei vigili
A spasso per Roma dopo la bufera che ha investito il corpo della polizia municipale. Degrado, tavolini abusivi, Pantheon «oscurato» E l'agente risponde: «Multe? Faccia er bravo»
ROMA - Dolcissima sera, l'incanto di piazza Farnese nel riverbero dei lampioni, quando all'improvviso entra una Bmw coupé che, rombando, va a inchiodare davanti al ristorante Camponeschi.
Il tipo che apre lo sportello è basso, tarchiato, ha il viso ovale, un sigaro tra le dita, la camicia bianca sbottonata al collo. Scende e va a prendere posto in una tavolata rumorosa, dove viene accolto da un coro affettuoso: «Lu/i/ggi/no! Lu/i/ggi/no!».
Segue applauso.
Seguono risate.
Chi può permettersi un simile ingresso in una delle più belle piazze di Roma?
Sul cruscotto della Bmw non c'è traccia di permessi speciali.
Sul muro, all'angolo con via dei Baullari, un cartello: «Area pedonale».
Due vigili urbani assistono distrattamente alla scena. Uno fuma, l'altro sbadiglia, guarda l'orologio, sbadiglia ancora. Poi si volta.
«Cerca qualcosa? Ha bisogno di qualcosa?». (Tono sgarbato).
Mi chiedevo perché quel signore può parcheggiare la sua auto lì, mi chiedevo perché non gli facciate una multa e non chiamate un carro attrezzi.
«Perché perché perché...».
Ecco, sì: perché?
(A questo punto interviene quello che stava fumando, e che sembra essere il più alto in grado).
«Senta, me sa che lei nun cià niente da fa', eh?».
Veramente...
«E su... Se faccia 'na passeggiata... faccia er bravo, no?».
Nemmeno ti chiedono chi sei. Si allontanano con un ghigno di fastidio, la camminata ciondolante, non si capisce se complici o rassegnati, di certo testimoni e protagonisti dell'agonia di questa città, della Capitale d'Italia, ormai sfregiata dall'illegalità, dall'abusivismo, senza più decoro, senza regole, precaria, molle, infestata dalle tangenti, dove tutti possono tutto, dove un famoso commerciante di vini come Silvio Bernabei accusa il comandante dei vigili urbani Angelo Giuliani di aver intascato ventimila euro in contanti.
«Doveva pagarci, così mi disse, la bolletta della luce del loro circolo sportivo: in realtà io non chiedevo, pagavo e basta perché impaurito dal comportamento vessatorio della polizia municipale».
Già due vigili arrestati, in questa storia, e altri che tremano. Venerdì scorso, Mauro Cordova, presidente dell'Arvu, l'associazione cui aderiscono quasi tutti i 6300 vigili urbani di Roma, ha chiesto sul Corriere lo scioglimento del corpo, «ormai la gente ci insulta per strada».
Il comandante Giuliani, 52 anni, ha fama d'essere loquace, ma non è vero. Prima è affabile - mai sentito in precedenza, passa subito al tu, «Dai Fabrì, vieniti a prendere un caffè al comando, t'aspetto...» - poi in dieci minuti sparisce, si nega, lascia a farfugliare scuse la segretaria. Il suo predecessore, Giovanni Catanzaro, fu costretto alle dimissioni quattro anni fa, accusato di aver parcheggiato un'Alfa Romeo Brera rossa a via della Croce, in sosta vietata ed esponendo un contrassegno per disabili falso.
Storie cupe, ombre, perdita di autorevolezza.
A piazza Navona, contati quattordici locali, tra bar e ristoranti, e 603 tavolini: ma oltre 400 tavolini sono fuorilegge. Dovrebbero stare sul marciapiede (secondo il piano di «massima occupabilità» approvato dal Campidoglio il 4 aprile scorso e che ricalca la delibera n.139 del 2006, mai rispettata) e invece invadono la strada, sconvolgono il panorama. Ogni tavolino, tra maggio e settembre, nell'assalto dei turisti, può arrivare a rendere fino a 300 euro al giorno. Rendono meno ma rendono pure le 64 postazioni dei pittori, che però non dipingono più: vendono solo poster, stampe ritoccate con il pennello, souvenir. Accanto a loro venditori di accendini, senegalesi con borse contraffatte, un mangiafuoco, due equilibristi sui trampoli, un mimo, cinque barboni che chiedono l'elemosina, uno storpio che si trascina sui gomiti.
Un suk, una piazza che potresti trovare a Kabul, e invece sei a piazza Navona, e i vigili sono lì, agli angoli, che osservano come se la scena non li obbligasse ad intervenire (del resto, lo scorso settembre, uno squilibrato assaltò indisturbato la fontana del Moro, deturpando con un sasso uno dei magnifici mascheroni). I vigili sono inermi anche a piazza della Rotonda, dove gli ombrelloni addirittura oscurano il colonnato del Pantheon. E se poi entri in piazza di Spagna e li vedi lì, beati e tranquilli, pensi che allora il comandante Giuliani invece di pensare alle bollette del circolo sportivo forse dovrebbe prenderli uno ad uno, i suoi uomini, e dirgli che lo spettacolo non è indecente, no: qui in piazza di Spagna lo spettacolo fa veramente schifo.
Camerieri filippini che portano le cagnette dei loro padroni a fare i bisogni nelle aiuole dove s'alzano palme maestose. Un fioraio che ormai vende qualsiasi cosa, tranne che i fiori. Macchine blu parcheggiate ovunque, anche sui posti riservati agli handicappati. Ma il peggio è sulla scalinata di Trinità de' Monti, gigantesco accampamento, dove si suona e si mangia, si urina e si sballa, alla faccia dell'ordinanza che vieta «bivacchi e schiamazzi» fino al prossimo 30 settembre.
Questa ordinanza ha qualcosa di grottesco. Campo de' Fiori, dopo la mezzanotte, diventa zona di guerriglia. Un anno fa, tre giovani romani massacrarono di botte un turista inglese che zuppo di birra aveva improvvisato uno spogliarello (potete andare a cercarvi le drammatiche immagini su YouTube ). Bande di coatti minacciano e insultano chiunque osi incrociare i loro sguardi eccitati da cocaina e vodka. Se ti va bene e arrivi su Ponte Sisto, devi pregare che i pitbull di quegli straccioni chiamati punkabbestia abbiano cenato: se no li vedi annusare minacciosi i tuoi polpacci e non c'è un vigile che possa intervenire, perché i vigili sono lì, a controllare il semaforo che scatta, giallo, rosso, verde, mentre a cento metri non ci sei solo tu che cerchi di portare a casa le gambe, ma ci sono anche decine di posteggiatori abusivi.
Quella dei posteggiatori abusivi è una storia pazzesca. In alcune zone della città - intorno ai tribunali, ad esempio - i romani arrivano addirittura a consegnare loro le chiavi della macchina. Dottò, buongiorno. Dottò, stia tranquillo. E così alla fine paghi due volte: paghi il Comune per stare dentro le strisce blu, e paghi loro, i posteggiatori, perché è sempre meglio allungargli un euro che tornare e trovare il cofano rigato. E stai sicuro che te lo rigano, perché comandano loro, non i vigili. Così come comandano i grandi capi del racket della prostituzione. Sulla via Salaria, all'altezza della sede di Sky, decine di ragazzine mezze nude e su tacchi altissimi aspettano i clienti. All'Acqua Acetosa, per fare la fila davanti ai trans si arriva all'ingorgo.
I vigili o non vedono (il quartiere di San Lorenzo è diventata una delle più grandi piazze di spaccio d'Europa; i cosiddetti centurioni, dopo le risse dei giorni scorsi, sono già tornati sotto al Colosseo; da viale Marconi a viale Parioli, davanti ad alcuni negozi e ristoranti è consentito parcheggiare in tripla fila) oppure intervengono tardi. Roma nord paralizzata due volte: lo scorso 28 ottobre per l'apertura di un negozio Trony e il 12 aprile per un maxi-concorso all'hotel Ergife. Ogni volta al comandante Giuliani è arrivata la telefonata furibonda del sindaco Alemanno che, secondo alcune voci, al suo posto vedrebbe bene un ex generale dei carabinieri e che comunque è molto soddisfatto del lavoro di uno dei suoi vice, Antonio Di Maggio, fama da sceriffo, responsabile dell'ufficio anti-abusivismo.
«Eppure a Roma ci sono 12.315 abusi edilizi accertati che aspettano di essere sanzionati o, come prevede la legge, requisiti...»: questa è la voce di Massimo Miglio, l'ex responsabile dell'ufficio anti-abusivismo, tecnico esperto e appassionato, inspiegabilmente allontanato subito dopo l'elezione di Alemanno a sindaco (quelli, in verità, erano anche i giorni in cui Alemanno prometteva di abbattere l'Ara Pacis, di affidare l'Ama, azienda dei rifiuti, ad un suo amico ex sprangatore nero, e poi giurava che avrebbe reso la città più sicura, senza traffico, etc etc).
Miglio, senta: lei mi ha fatto vedere due foto scattate dall'alto su quel palazzo vicino Fontana di Trevi. Prima c'era un terrazzo, poi, due anni dopo, il terrazzo è sparito e al suo posto appare chiaro che è stato alzato un piano. Com'è possibile un simile abuso?
«Eh... Sa quanto materiale edile bisogna scaricare per costruire il piano di un palazzo? Ha idea del movimento di camion e operai? Ecco, allora la domanda è questa: possibile che a nessun vigile sia venuto in mente di chiedere cosa stava accadendo in quell'antico palazzo dietro Fontana di Trevi?».
Se è per questo, per anni i vigili finsero di non vedere che un ceffo di nome D'Artagnan rubava secchi di monetine lanciate nella fontana dai turisti. Finché poi un giorno arrivò una troupe delle Iene di Mediaset che documentò tutto, compreso lo strano passaggio di qualcosa, da mano a mano, tra il ladro e un vigile.
Tre vigili furono sospesi. Il sindaco Alemanno si presentò all'assemblea organizzata dai sindacalisti del corpo e fu accolto da insulti e lancio di euro in moneta (altri tre vigili indagati per «oltraggio»).
Cambiare nome al corpo, da «Polizia municipale» a «Polizia locale di Roma capitale», bizzarra decisione assunta dal Campidoglio pochi mesi dopo, a parecchi agenti è sembrata perciò una piccola, autentica perfidia. Costata molti soldi e con risultati comici.
I romani telefonano al centralino (06-67691) per chiedere aiuto.
Il centralino risponde: «Polizia locale, mi dica...».
Il cittadino, disorientato: «Ah, no, scusi... cercavo i vigili urbani».
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Fabrizio Roncone
Ogni sera, di fronte a Sant'Andrea della Valle
Ogni sera chi parcheggia in questo modo in una piazza dove sarebbe divieto la fa franca. Ogni sera chi si serve del mezzo pubblico si sente ogni sera più sfigato della sera prima, abbandonato, umiliato, brutalizzato. Ogni sera le nostre maledizioni arrivano a chi, responsabili di uffici tecnici, Vigili Urbani o Soprintendenze, impedisce che in questa piazza, e in mille altre, si disegni un arredo urbano che -come accade in tutta Europa- impedisca fisicamente la sosta selvaggia.
Ma, ma... Pure Greanpeace?
29 aprile 2012
Salve, volevo segnalare questa cosa assurda che ho scoperto poco fa tramite Facebook. Anche un'organizzazione come Greenpeace, che si batte per il pianeta e per una qualità di vita migliore, sta imbrattando le città con adesivi. Nelle foto postate su Facebook si può vedere chiaramente che i sostenitori di Greenpeace stanno attaccando questi adesivi un po' ovunque, tipo imbianchini-idraulici-traslocatori-tuttofare...
Sostengo sempre le iniziative di Greenpeace, ma trovo che questo "metodo di informazione" sia sbagliatissimo e dopo il messaggio scritto, quello che ne esce non è di certo un messaggio positivo. Ci sono già troppe schifezze attaccate ovunque, se ci si mettono pure organizzazioni come la loro...
Coco Nut
*Caro Coco,
considerando l'atteggiamento che Greenpeace ha verso la natura e l'ambiente, forse quello che si è sbagliato sei tu. A far cosa? A sostenere sempre le loro battaglie... A noi, per esempio, questa loro uscita vandalica non sorprende affatto...
Per le nuove norme sugli artisti di strada lui se ne deve andare, mentre i clan mafiosi che gestiscono i camion bar, le baracche del natale e i vu cumprà (fanno tutto le stesse famiglie) posso rimanerci, a Piazza Navona
28 aprile 2012
A quanto riporta la cronaca di Palermo di Repubblica con una toccante intervista oggi si è tenuto l'ultimo spettacolo per Marcel, artista e mimo palermitano da vent'anni attivo nelle Capitale e famoso in tutto il mondo. Le norme-fantoccio che fan finta di tutelare le piazze storiche colpiscono dovunque non ci sia il governo di una famiglia di quella che ormai, a Roma, è stata chiamata Quinta Mafia.
I mimi, gli artisti di strada, i giocolieri, i centurioni. Tutte cose da regolare, intendiamoci, ma tutte cose forse un pelino meno gravi della sottrazione di ettari e ettari di suolo pubblico da parte di una decina di migliaia di baracche, camion-bar e bancarelle appartenenti a poche famiglie criminali. Da parte di una vera e propria mafia. E allora ciao Marcel (qui il suo profilo Facebook), artista colpevole solo di non essere affiliato alla 'ndrangheta che si sta divorando la capitale del paese.
I mimi, gli artisti di strada, i giocolieri, i centurioni. Tutte cose da regolare, intendiamoci, ma tutte cose forse un pelino meno gravi della sottrazione di ettari e ettari di suolo pubblico da parte di una decina di migliaia di baracche, camion-bar e bancarelle appartenenti a poche famiglie criminali. Da parte di una vera e propria mafia. E allora ciao Marcel (qui il suo profilo Facebook), artista colpevole solo di non essere affiliato alla 'ndrangheta che si sta divorando la capitale del paese.
Avete letto su Pro Pup Roma delle ultime trovate di quelli di Via Enrico Fermi?
Sì, sì, avete capito bene: quelli che da anni lottano contro un parcheggio regolare e sotterraneo pur di poter continuare a riempire la loro strada e il loro quartiere di auto in sosta selvaggia dovunque. Quelli che fingono di voler difendere gli alberi, ma che poi ci posteggiano addosso. Quella gente lì... Leggete, leggete...
Dire che i rom sono un problema della città non è razzismo, è realismo
Lo scorso 21 aprile, intorno alle 22 circa, nel parcheggio grande antistante una delle entrate di Villa de Sanctis (via dei Gordiani, VI Municipio) un gruppo di nomadi (che poi sono fuggiti a bordo di un furgone/camper bianco) ha vandalizzato diverse autovetture parcheggiate, finestrini e parabrezza sfondati con le pietre e carrozzerie abbozzate sempre a colpi di pietra. In un periodo già funesto a causa della crisi i danni procurati da questi sciagurati graveranno sui bilanci delle famiglie coinvolte. E' stata chiamata la polizia, ma ovviamente non ha potuto far altro che constatare i danni, i nomadi che stazionavano nel parcheggio con due camper o furgoni erano già fuggiti.
La mattina successiva sono intervenuti sul posto anche i Vigili Urbani che hanno verbalizzato la testimonianza di una persona che ieri ha assistito agli atti di vandalismo. Tempo fa, si presume le stesse persone, avevano anche vandalizzato i giochi nuovi del parco. Si spera che qualcuno prenda provvedimenti, e faccia maggiori controlli, ad esempio all'interno del parco c'è un giro di gente che vive all'addiaccio accanto a case diroccate o nella vegetazione. Non si può ignorare tutto questo, bisogna fare qualcosa a tutela della legalità e della convivenza civile.
Alessandro Fiorillo
La mattina successiva sono intervenuti sul posto anche i Vigili Urbani che hanno verbalizzato la testimonianza di una persona che ieri ha assistito agli atti di vandalismo. Tempo fa, si presume le stesse persone, avevano anche vandalizzato i giochi nuovi del parco. Si spera che qualcuno prenda provvedimenti, e faccia maggiori controlli, ad esempio all'interno del parco c'è un giro di gente che vive all'addiaccio accanto a case diroccate o nella vegetazione. Non si può ignorare tutto questo, bisogna fare qualcosa a tutela della legalità e della convivenza civile.
Alessandro Fiorillo
Manifestazione Salvaiciclisti? Ecco come la pensa Bike Sharing Roma
27 aprile 2012
Qui le parole grosse di Bike Sharing Roma sulla manifestazione prevista per domani...
Nell'ambito della triplicazione delle bancarelle in città. Ecco le ultime
E' da più di 2 mesi che su via Nazionale, angolo via Torino è presente una bancarella che vende oggetti di vario genere. Ammesso e non concesso che i due signori che la gestiscono abbiano una regolare licenza per l'esercizio, è normale che possano piazzarsi su quella porzione di marciapiede già di per se sempre affollata riducendone la fruibilità? Senza considerare lo schifo che suscita la sola vista di una bancarella fatta con 2 tavolinacci su una via che dovrebbe essere uno dei fiori all'occhiello della tanto menzionata ROMA CAPITALE.
Stento a credere che nessuna delle forze dell'ordine competenti l'abbia notata...
Oggi passando ho visto che è oltretutto spuntata una bancarella simile a pochi metri di distanza, sempre su via Nazionale, angolo via Firenze.
Diego Zaccari
Ma queste sono potature corrette o bisognava far lavorare per forza la ditta in questione?
26 aprile 2012
Scempi di alberi sani in Via Mattia Battistini. Alle richieste di chiarezza, il presidente del XVIII municipio ha intimato di smetterla di inoltrare chiamate ai vari uffici preposti. Nessuno ha saputo rispondere sulle responsabilità di un simile atto di vandalismo di area verde. Alberi sani, mutilati senza possibilità d'appello.
Mauro Burchiello
Sputtaniamoli sempre
La stupenda rubrica sulla Nazionale dei Polici Zozzoni di Noiroma. Seguitela e sostenetela, perché questi animali si sconfiggono in un solo modo: sputtanandoli
Questa è l'Europa. Ed è dedicata a quei pezzi di merda che combattono contro i tavolini all'aperto, cercando di toglierli per far posto alle auto
25 aprile 2012
Quanto deve costare il trasporto pubblico (per i giovani)?
24 aprile 2012
Non è propriamente una segnalazione di degrado ma vorrei farvi porre l'attenzione su un caso vergognoso di disincentivazione dall'utilizzo dei mezzi pubblici, in atto da parte del comune di Roma Capitale e dall'Atac, nei confronti dei giovani studenti.
In allegato la lettera che stanno inviando a casa.
Qui il link alla delibera: http://www.comune. roma.it/PCR/resources/cms/ documents/Delibera_53_tariffe_ agevolazioni_trasporti.pdf
Un normale studente se vorrà acquistare un mensile dovrà passare dai 18€ dell'attuale agevolato ai 35€ dell'ordinario (ad oggi 30, ma da Giugno salirà a 35) con un rincaro di quasi il 100%. Volendo invece acquistare l'abbonamento annuale, a meno di non rientrare nei 20.000€ ISEE dovremo passare dai 150€ attuali ai 250€ che saranno da Giugno!
Michal
*Caro Michal, ci trovi d'accordo fino ad un certo punto. I nostro ragazzi spendono e spandono per tutto. Dalle vacanze alla tecnologia, dalle macchinette alle droghe e l'alcol. Per tacere dei vestiti. Possibile che li si debba far risparmiare soltanto quando si tratta di trasporto pubblico e libri scolastici? Il trasporto pubblico, per essere efficiente, va pagato: non può essere regalato, non può essere un servizio sociale. Il punto è fare in modo che tutti lo paghino in modo che tutti possano pagare meno.
Ancora su Eur Fermi. La biglietteria (o quel che ne rimane)
Era andato pure il sindachetto ad inaugurarla.
Che poi un sindaco che va ad inaugurare una biglietteria non si può sentire...
Ale77
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La pubblicazione è libera e a tutti è permesso di dire la propria per il bene della città. Non c'è una redazione, non c'è un responsabile, non c'è un controllo sui contenuti pubblicati: Roma fa schifo è un semplice blog, un diario, non una testata giornalistica.
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