Segnalo che su tutti gli alberi di via Alberto da Giussano e via Conte di Carmagnola la scuola taoista di via Giovanni De Agostini 17, il cui sito è http://www.scuolataoista.it/home.html , ha affisso abusivamente le sue locandine pubblicitarie, tra l'altro affisse con una sparachiodi, con rischio concreto di danni seri alla salute degli alberi stessi. Già in passato ho segnalato l'attività di affissione abusiva di questa scuola taoista, ma loro continuano imperterriti a tappezzare la zona di pubblicità abusive, tra l'altro ora anche con modalità invasive sulla salute degli alberi.
Questa è la situazione che ho trovato oggi nel centro storico di Roma dopo mesi che non andavo più per non vedere lo schifo in cui è ridotto. La prima foto si riferisce alla nuova Piazza S. Silvestro in cui gli zingari si erano riuniti per discutere animatamente davanti a turisti e stranieri, nella seconda ho ritratto un ciabattino sopra piazza del popolo che con il suo banchetto da terzo mondo faceva bracciali di cuoio ai turisti e davanti c'erano una pattuglia di carabinieri e vigili urbani a bloccare le macchine per alcuni controlli, naturalmente io ho chiesto spiegazioni e mi hanno risposto che non era compito loro!!! La terza foto è stata fatta sul Ponte Cavour e raffigura immensi graffiti che davvero fanno schifo e vergogna visti i numerosi turisti che transitano ogni giorno sopra quel ponte. Anche l'ultima foto è stata fatta sul Ponte Cavour e come vedi ci sono due baracche di extracomunitari con tanto di panni stesi... che vergogna!!!Marco Marzelli
Certo, si pensava che "qui affianco a me c'è Massimo" può diventare il tormentone dell'estate eh. Ne ha tutte le potenzialità. Nell'attesa che quelli di "annamo a Ostia Beach" gli dedichino un bel rap, noi pubblichiamo, sperando che Massimo non se la pigli troppo, una elaborazione grafica che ci arriva da un nostro lettore.
"Qui affianco a me c'è Massimo". Una frase simbolo degli anni Dieci, della Roma alemanniana. Un po' come "a Fra', che te serve?" simbolo di una certa Roma sbardelliana che sembra davvero tanto tanto vicina.
Due bancarelle + rispettivi furgoni in eterna doppia fila + cassonetti AMA + auto parcheggiate = la fermata è sparita!
La situazione è talmente "normale" che la si può constatare su Google Maps digitando Circonvallazione Ostiense 293. stessa situazione per la fermata successiva di fronte alla Chiesa S. Galla.
Da menzionare che al 191 di circ. Ostiense è presente la sede della Polizia Roma Capitale...
No. Non è così che si gestiscono i problemi del suolo pubblico. La politica dei vincoli non porta da nessuna parte. I divieti di questa natura non servono. Anzi servono, e moltissimo, all'abusivismo. E' come per i cartelloni: le attuali leggi, se rispettate, porterebbero sulla piazza romana ad una presenza legale di zero cartelloni. Ovviamente non è pensabile che la città rinunci a questa che se ben governata è anche una risorsa e così, in presenza di normative, non-rispettabili, si scatena l'abusivismo. La stessa cosa succede in mille altri ambiti, come quello della sosta selvaggia: pieno di divieti e isole pedonali fittizie che nessuno rispetta e che servono solo per posteggiare a gratis e disordinatamente.
Sui camion-bar si sta compiendo lo stesso errore. E guardacaso dietro c'è la soprintendenza che dopo quarant'anni si accorge che l'area è vincolata. Ma i vincoli devono essere risorse, non moloch. La questione non è eliminare in toto i camion-bar ed il commercio ambulante, ma trasformare tutto in una risorsa. Come dice, ad esempio la direttiva Bolkenstein che il prossimo anno si abbatterà come una meteora sulla sconfinata camorra del commercio ambulante italiano (ma il problema, come altrove, è soprattutto romano), le postazioni vanno messe a bando: deve vincere il migliore. Sull'asse Fori-Colosseo, ad esempio, la sfida non deve essere azzerare il commercio ambulante, bensì ri-assegnare le postazioni togliendole di mano ai clan pseudo-criminali che le possiedono ora. Con regolari bandi di gara dove dovrà vincere il migliore e dove dovrà essere premiata la qualità. Camion bar dal design gradevole, con cibo di alto livello, con prezzi regolari, con servizio all'altezza. Lo stesso può succedere per l'oggettistica.
L'approccio della Soprintendenza, invece, non fa altro che buttarla in caciara. E otterrà, nella migliore delle ipotesi uno di questi due risultati: o i camion-bar e zozzeria varia sarà tolta qualche giorno per poi tornare (come ha già minacciato il grande alfiere dello schifo bancarellaro romano, Davide Bordoni); oppure le postazioni saranno ricollocate altrove, qualche metro più in là, o in altri quartieri, magari andando a ingolfare di commercio ambulante quartieri prestigiosi come Parioli, Trastevere o Prati (per tacere delle consolari o delle uscite di ogni metropolitana) che soffocano sotto ad una coltre di bancarelle che hanno dell'incredibile (naturalmente continuiamo ad augurare ogni male a chi vi compra).
La strada per risolvere questo problema è un'altra: trasformare questi stracciaroli, questi mutandari, questi bibbitari inauduti in punti vendita di alta qualità. Questo eliminerebbe gli operatori scadenti che ci sono oggi, porterebbe una nuova imprenditoria sana in città, qualificherebbe il territorio e l'arredo urbano. Vietando tutto, lo abbiamo appreso dalle mille partite perse, automaticamente si tollera tutto.
E COMUNQUE AVERE UN ASSESSORE CHE RITIENE IMPOSSIBILE COMBATTERE RACKET E DEGRADO SOLO PERCHÉ QUESTO È LÌ "DA TRENT'ANNI" È UNA ROBA DI UN'UMILIANTE CHE LA METÀ BASTA... CHE SCHIFO, CHE GENTE DA VOMITO.
Questo vi fa comprendere perfettamente quello che si può desumere fin da oggi, con un annetto e mezzo di anticipo: la Nuvola di Fuksas, ci potete scommettere pure uno dei vostri due testicoli, se ne avete, farà la stessa identica fine della Nuova Fiera di Roma. Nata per ospitare eventi internazionali e per posizionarsi subito dietro alla Fiera di Milano, è oggi completamente abbandonata perché non ha strutture adeguate, non ha servizi, non ha collegamenti. Oltre a non avere management e investimenti ed essere collocata in mezzo alla monnezza più lurida, abbandonata, senza legge (la sosta selvaggia viola ogni spazio, pur di non pagare i pochi euro dei parcheggi ufficiali). La stessa identica cosa capiterà alla Nuvola di Fuksas. Giocoforza. Oppure qualcuno di voi, anche solo uno, è pronto a credere che in un contesto simile si potranno tenere convegni e congressi di livello internazionale? La struttura rimarrà semi-inutilizzata. Forse l'unica manifestazione interessante sarà quella dal titolo: Chi ha venduto, anzi svenduto, Roma alla mafia delle bancarelle, ai clan dei mutandari, alla camorretta dei camion-bar, dei callarrostari, dei vu cumprà gestiti dalla camorra?
Hanno fatto scempio della città qualche giorno fa. Dovunque manifesti abusivi, senza timbro, senza autorizzazione, pure in zone storiche, sul cantiere del Circo Massimo ecc. Non ci sorprendiamo che sostengano i no pup (come scrivono sui loro manifesti abusivi) che sono gli alfieri della sosta selvaggia ovvero dell'occupazione pericolosa, violenta e illecita del suolo pubblico.
Ecco una foto scattata oggi, all'orrendo mercatino di viale delle Accademie, lungo la Cristoforo Colombo. Sul camion del mutandaro c'è scritto "direttiva ammazza ambulanti". Ma volesse iddio!
Eccoli i famosi manifesti "col mio nome" che devono essere regalati alla gente pe tappezzacce casa ma che non devono sporcare Roma. Eccoli qua, abusivi che la metà basta. La foto 'risale' alle ore 10, Viale Manzoni angolo Via Giolitti. Volontari di Rete Attiva X Roma, annate a pulì porco giuda!
E' stata la solita affissione muraria che facciamo tutti... Non bollata dal ComuneE questo è un sindaco, forse il primo sindaco della storia dell'occidente, che ammette di evadere le tasse dell'ente che egli stesso amministra. Insomma il primo sindaco che si ruba i soldi da solo e dice che così "si è sempre fatto"...
E' possibile che una associazione che combatte il degrado faccia come facciamo tutti?
No, non è possibile e non lo deve fare. Ma non lo dovete fare manco voi tutti porca l'oca!!!
Qua c'è Massimo...
Ecco, Massimo è uno che ha compiuto un grave illecito contro la tua amministrazione. Tra l'altro è reo confesso. Ora ha deciso di non imbrattare più, bene, ma sul pregresso le multe sono scattate oppure no? Avete detto in diretta televisiva che Massimo ha imbrattato illegalmente, Massimo sta lì, a casa mia Massimo paga la contravvenzione con quel bel faccione da puccettone porca vacca. Nooo???
Sospendere l'affissione e farne una piccola parte con il bollo comunale...
Una piccola parte? Vuol dire che il grosso dei manifesti, non bollati, non potrà essere attaccato. Chissà, insomma, quanti ne avevate stampati e quanto avreste imbrattato senza lo scoop di Roma fa Schifo. Tra l'altro abbiamo chiesto: con quali soldi. E non abbiamo ricevuto risposta!
[bollare i manifesti] Ci costerà un sacco di soldi...
Ma come sarebbe a dire "ci" costerà. Praticamente il Sindaco ammette che fa parte integrante di questa associazione? Che Massimo è un suo socio? Ecco allora perché non lo multa... Ma poi che vuol dire un sacco di soldi? E' la cifra che tutte le persone oneste pagano. Perché "un sacco di soldi"? Essere onesti è diventato un peso da fare "in piccola parte"?
Basta! E' un appello che faccio a tutti. Basta con queste affissioni non autorizzate...
Ma porca mignotta ladra cagna vipera. Ma sei il sindaco sei, ma che fai appelli? Gli appelli li fanno i blog semmai, non il sindaco. Il sindaco deve far rispettare le leggi sennò si piglia delle denunzie per omissioni d'atti d'ufficio che la metà basta. Multa i figli di puttana dei tuoi compagni di partito e dei tuoi avversarsi (fortissimi i Verdi che dopo questo video si sono scandalizzati, peccato che la scorsa settimana avessero imbrattato illegalmente tutta la città) e manda la cartella esattoriale a Equitalia, poi vediamo come gli passa la voglia.
Ho detto all'Assessore Bordoni di fare un circuito specializzato per le affissioni politiche con una tariffa bassissima
Figuriamoci, non abbiamo dubbi che Bordoni non se lo farà dire due volte. Pianterà altri cartelloni (ne ha fatti piantare 200mila, di cui una enorme percentuale gestiti dalla criminalità) destinati alla politica. Ma perché poi con tariffa bassissima? La politica piglia contributi (estorce contributi, dopo un referendum che li aveva eliminati), li usa come Lusi ci ha insegnato e non deve pagare la propria comunicazione come tutti gli altri? Ma perché sindaco? Perché partiti e associazioni devono spendere di meno di un esercizio commeciale che, mettiamo, fa una liquidazione. Perché devono spendere meno degli annunci mortuari (che a Roma, a causa dell'abusivismo, non si fanno da decenni)? Perché devi autoinfliggerti un danno erariale (se spendono meno i partiti, il Comune incassa di meno e Alemanno non può operare affinché il Comune incassi di meno; già lo fa con le contravvenzioni alle auto per non infastidire troppo il suo elettorato cor suvve)
Manifesti abusivi sulla recinzione del cantiere (con l'aggravante che sotto ci sono dei pannelli con l'illustrazione del progetto) del nuovo acquario di Roma all'Eur. Quelli fotografati sulle plance comunali sono naturalmente senza alcun timbro e sopra una bella lasagna di altri manifesti. Infine cosa più importante e molto più grave il logo del Comune in bella vista e la dicitura del municipio bordoniano. Ma poi ancora sto cazzata del museo del cioccolato? A fine marzo con 25 gradi? Mah... Alessandro
Caro Alessandro, per spiegare questa incresciosa situazione occorre andare un po' a ritroso nel tempo e scopriremo che qui il problema non è solo l'affissione abusiva. Oltre che in occasione di una vergognosa e rom-style festa a Trastevere, questa schifezza del cioccolato è ricicciata subito dopo le festività natalizie in Piazza San Giovanni in Laterano. Il solito mercatino di natale (una baraccopoli immonda, volgare, pietosa indovina organizzata da quale clan?) si prese una proroga per organizzare una festa del cioccolato con annesso museo. Per fortuna fecero la leggerezza, di fronte alla cattedrale di Roma, di invitare eleganti personaggi tra cui Barbara Chiappini e, addirittura, la ex pornodiva Eva Henger. Segnalando con durezza la cosa su Degrado Esquilino (leggi qui, qui e ancora qui) riuscimmo a far saltare l'affare e il Municipio revocò la regola. Via maggiormente libera, evidentemente, gli organizzatori hanno trovato nel municipio bordoninano di Ostia, sempre più provincia di Casal di Principe.
Quanto tempo e quanti soldi sprecati per "sistemare" Piazza San Cosimato, per renderla più a misura di pedone. Invece e' successo tutto il contrario: le auto sono parcheggiate illegalmente intorno alla piazza, su i marciapiedi, e perfino dentro la piazza. Che spreco, che vergogna. Rosanna
Su Viale Trastevere (altezza Piazza Nievo) ogni giorno vedo macchine parcheggiate SUL marciapiede come se fosse una cosa normale, e ogni giorno non vedo una singola multa...