Piazza Navona. Noi vi avevamo avvertito. E molti di voi, coglioni, ci sono stati lo stesso...

L'articolo del Messaggero, che vi invitiamo ad andare a commentare in massa, è ottimo ma ha solo un difetto. Enorme. Arriva il giorno dopo e denunzia una situazione rispetto alla quale tutto si sapeva già dal giorno prima. Perché, infatti, i blog come questo hanno intimato ai lettori di NON ANDARE a Piazza Navona per la Befana fin da qualche giorno prima, mentre i quotidiani cittadini arrivano con un colpevole ritardo?
Riprovevole, come al solito, il "lavoro" dei comitati di zona. Buoni solo a rilasciare dichiarazioni -sovente anche poco lucide, non è questo il caso- ma incapaci a mobilitarsi. Cosa si sarebbe dovuto fare? Semplice, in una situazione come questa occorreva organizzarsi, piazzare volontari alle entrate di Piazza Navona con distribuzione di volantini italiano\inglese a spiegazione di quanto sta succedendo nella piazza. Raccontando ai cittadini ed ai turisti perché occorre stare alla larga, perché non bisogna spendere, perché non bisogna consumare neppure un euro nel Campo Rom Navonaa, almeno finché gli zingari non verranno mandati via e le concessioni per i banchetti -previo restauro filologico- verranno assegnate solo ed esclusivamente ai migliori artigiani della città, ai migliori forni, ai migliori negozi di dolciumi, ai migliori biscottifici, ai negozi che trattano giocattoli d'artigianato e di design più o meno contemporaneo. Questo può essere Piazza Navona senza racket. Questo sarebbe in tutte le città del mondo.
Chi sono i coglioni che, prima di questa riforma, ancora la frequentano?