3 dicembre 2011
Avete presente il discorso del conato che facevamo stamattina...?
Tutti i giorni, fuori la Stazione Trastevere. Colla furgonetta in divieto e pericolosissima 12 ore al giorno. In questa città si sono lanciate molotov per molto meno, diciamolo.
Chi ha autorizzato questi posteggi ambulanti? Chi consente che abbiano questo layout e questo aspetto? Chi vigila sul rispetto delle prescrizioni fiscali? Chi vigila sui generi merceologici? Sulla regolarità dei dipendenti? Chi consente la presenza di camion-magazzino perennemente in divieto a peggiorare ulteriormente la situazione da quarto mondo? Ma soprattutto: forniteci una foto di qualsivoglia altra capitale europea ove permane una situazione simile. Qualsiasi altra capitale, per favore...
foto Alessandro C.
poveri noi! incredibile!
RispondiEliminaDiciamo che oltre a questi che fanno come gli pare, io annoterei anche l' asfalto che si sta spaccando come un uovo sodo....
RispondiEliminahttp://noiroma.blogspot.com/
Copio e incollo l'intervento che ho fatto per il post di piazza Gondar:
RispondiEliminaIn questi casi l'unica cosa che possiamo concreatamente fare noi è:
1) individuare dove avviene il misfatto
2) trovare il numero di telefono della polizia municipale competente in quell'area (es: stazione trastevere - I municipio)
3) aggiungere alla fine del post il numero del centralino e tempestarli di segnalazioni, in questo caso ho trovato i numeri:
U.O. Gruppo I Municipio di Roma CAP 00153 tel. 06 67693400 06 67693439 06 67693441
Di solito se arrivano una o due telefonate la segnalazione non la prendono in considerazione, ma se ne arrivano dieci a botta qualcosa deve succedere.
Mi sembra che i lettori del blog siano tutti mediamente incazzati e qualcuno magari è anche disposto a fare queste telefonate di volta in volta. Può darsi che poi non accada nulla, però è una sorta di "phone-action" che potremmo provare a fare.
Ovviamente oltre ai vigili bisogna allertare anche la Finanza.
A me nessuno me lo toglie dalla testa ma qui c'è qualcuno che ci prende profumate mazzette dagli ambulanti, perchè è un fenomeno tollerato e accettato da tutti.
Manco li cani
RispondiEliminaquoto in pieno.
RispondiEliminail post più relativi commenti su piazza gondar è stato fondamentale: iniziamo una raccolta firme. serve un comitato promotore e uno statuto giuridico per eliminare lo strapotere dei bancarellari che insieme ai cartelloni rappresenta il principale degrado di roma. antiestetiche, dannose, pericolose, inutili per la crescita contribuiscono al lavoro in nero e all'evasione fiscale, rendono i marciapiedi impraticabili, discriminano le abitazioni all'interno di uno stesso quartiere creando cittadini di serie b (quelli le cui case sono assediate dalle bancarelle), costringono i negozianti a chiudere, come per esempio in via tiburtina (post interessantissimo su un blog che ora non ricordo).
RispondiEliminaoccorre, è necessario intervenire. subito. riguarda tutti!!
Domani, domenica 4 dicembre, a Torre Argentina, l'associazione "noi x roma" ripulirà alcune vie con volontari, armati di scope e ramazze. So che l'associazione è legata a Isabella Rauti (quindi a Pino Rauti e Alemanno), ma potrebbe essere utile "turarsi il naso" e partecipare alle pulizie (la cura di una città non è né di destra, né di sinistra), potrebbe servire a portare volontari (si spera non siano "faziosi") dalla parte dei blog antidegrado.
RispondiEliminaMa basta per favore. Il sindaco dei cartelloni, delle bancarelle, della sosta selvaggia e delle affissioni abusive che fa un'associazione civica per il decoro? Come se Dracula si iscrivesse all'Avis. Per cortesia...
RispondiEliminaStra-stra quoto l'ultimo commento
RispondiEliminaCon Alemanno Roma Gambia!
RispondiEliminaDai, ogni tanto qualcosa i carabinieri lo fanno a quanto pare: LINK NOTIZIA.
RispondiEliminaAlla fine non è questione di Alemanno o non Alemanno. Quando hanno voglia di fare qualche intervento lo fanno! Non è che Alemanno deve stare ogni 5 minuti a dire alle FF.OO. fate questo fate quello. Dovrebbero essere sempre autonome e farla rispettare sempre la legge. Non ogni tanto!