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E' stata cancellata senza nessun motivo, giacché gli operatori dell''ATAC dicono di non sapere niente, una delle fermate storiche di via Veneto- Fermata EMILIA 70856. (116, 53, 52, 63, 630, ecc).
Una fermata di importanza strategica che ora è segnalata da un cartello provvisorio senza alcuna indicazione se non quella numerica.
In poche ore sono stati divelti anche i pali dove si leggevano i percorsi. Gli stessi autisti dell’ATAC non capiscono più dove fermarsi.
Il primo spostamento provvisorio è stato fatto ai margini dell’entrata della Banca Nazionale del Lavoro ma è durato due giorni per definitivamente bloccarsi dietro ad una edicola, con pochissimo spazio per il cittadino che è in attesa del bus.
I tavolini dei Caffè che “lavorano” sul marciapiede di Via veneto hanno occupato tutto e, per occupare meglio il suolo pubblico, hanno fatto eliminare anche una panchina di marmo a scapito di ogni regola voluta dai Beni Culturali e Ambientali della nostra bella città e probabilmente con il benestare del Primo Municipio.
Ai bordi, vicino alla fermata soppressa, i gestori dei bar coltivano rosmarino per coprire i clienti seduti ai tavolini. A due passi il Ministero dello Sviluppo Economico. Oggi il pedone è di troppo e le fermate di autobus danno fastidio ai gestori dei caffè. Chiediamo una risposta dal Primo Municipio e dall’ATAC che si dichiara ignara.
Lavoratori degli uffici di Via Veneto
4 commenti | dì la tua:
La fermata prima era davanti ed attaccata all'edicola quasi impossibile aspettare l'autobus, ora è stata spostata di fronte la banca BNL.
Il punto è che quelli del bar o che dir si voglia, per allargarsi su tutto il marciapiede e infastidendosi delle persone che aspettavano l'autobus sempre sul marciapiede pubblico hanno forse chiesto e non penso arrivino a farlo abusivamente, che la fermata fosse tolta per un loro maggiore ampliamento.
Chi ha concesso tale spostamento dovrebbe dare maggiori spiegazioni e dire estattamente come le cose si sono svolte perchè Via Veneto è ormai una via ostaggio dei ristoranti e tavolini selvaggi!
Tullio
Passeggiata a via Veneto... penso che in poche centinaia di metri sia possibile visionare buona parte dello scempio che gli interessi di bar, ristoranti e alberghi hanno arrecato alla nostra città. Un disastro urbano il cui unico rimedio è ormai una bella passata di ruspa.
Chiediamoci invece chi c'è dietro...
si prega di leggere su Repubblica l'articolo di Miriam Mafai intitolato "La prevalenza del suk", e che inizia così: "Cari amici lettori, ecco la notizia. Piazza Navona, la piazza più bella d'Europa, non esiste più."
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011
/10/29
/news/la_prevalenza_del_suk-24064865/
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