Rassegna stampa ragionata: Via Nazionale, Cinema Palazzo, telefono in metrò, cartelloni&manifesti

19 settembre 2011
(avvisiamo i lettori che questa rassegna stampa non si occupa di sparatorie e gambizzazioni per evitare il rischio di essere quotidianamente ripetitiva)


Finalmente anche i quotidiani, seppure attraverso una lettera (anonima!) si occupano dello scandalo infinito di Via Nazionale. Ripavimentata ideologicamente a sanpietrini (il sindaco paga continuamente cambiali ridicole ai gruppi rampelliani che su alcune cose si fissano come i somari sui sentieri di montagna), Via Nazionale -ovviamente- è ogni giorno crivellata come fosse il letto di un torrente. Il risultato è che dalla fine dei lavori i lavori non sono mai (dico mai!) finiti. Ogni giorno si rappezza una buca mentre altrove se ne crea un'altra. Il discorso è molto semplice: dove passano mezzi pesanti (i bus dell'Atac e, molto di più, bus privati cui sempre Alemacchio ha dato via libera con una nota e ennesima delibera-vergogna) non ci può essere altro che asfalto. E invece, per dar retta ai tradizionalisti dei nostri stivali... Cosa succederà a Corso Rinascimento? Quanto vogliamo scommettere?


Camene ha ragione. Non si può permettere che un bene privato venga rubato (rubato!) da occupanti che in nome di una pretesa "cultura" impediscono ai legittimi proprietari di sfruttarne la rendita. Certo è che se la rendita venisse lucrata proponendo progetti di qualtà, e non la solita bisca o il solito bingo o l'ennesimo supermarket scadente, le occupazioni non avrebbero ragion d'essere. E non avrebbero alcun appoggio popolare. E invece le mille camene di Roma continuano a pensare che il commercio di qualità sia una cosa dell'altro mondo.


E' una caratteristica di Roma: fare progetti "sperimentali" su robe che a due ore di treno da qui sono la norma. Leggete che roba.


Come avevamo previsto non aveva senso la sollevazione popolare sui manifesti della ditta di abbigliamento Francomina. L'ordinanza del Sindaco per la rimozione degli impianti (firmata dall'Ultimo Cittadino solo per pulirsi un po' la coscienza dopo aver ridotto Roma ad una bacheca per centinaia di migliaia di cartelloni abusivi da lui condonati e la Camorra ringrazia e spara sempre di più nelle nostre strade) è stata annullata dal Tar. E ora il Comune pagherà anche cari i danni di immagine arrecati ad una società che aveva avuto l'unica colpa di aver proposto una campagna pubblicitaria forte e provocatoria. E sai che novità...


Ma poi il Comitato Promotore anticartelloni, dopo aver sollevato l'unitile e dannoso scandalo su Francomina, si è fatto perdonare con queste cartoline...


Neanche Zingaretti lo capisce eh? Che non è questione di quel che c'è scritto sui manifesti. Ma che proprio bisogna smetterla di comunicare ai cittadini attraverso i manifesti. Fatelo con la vostra pagina Facebook (l'invito vale anche per realtà cancerogene come Il Popolo di Roma)! Quante generazioni dovranno passare finché i nostri poliiti comprendano che solo a Roma si fa politica così. Solo-a-Roma.

2 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Sul cinema palazzo:
http://www.romanotizie.it/ex-cinema-palazzo-sala-vittorio-arrigoni-da-che-parte-stare.html

Anonimo ha detto...

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_settembre_24/meratini-scontrino-grande-assente-1901624350955.shtml

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